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    Officine Maccaferri (Ambienta) acquista CPT Group per crescere nel tunnelling

    (Teleborsa) – Ambienta SGR, asset manager europeo e pioniere negli investimenti focalizzati sulla sostenibilità ambientale, ha annunciato l’acquisizione di CPT Group da parte della sua platform company Officine Maccaferri, attiva nelle soluzioni ingegneristiche durevoli e a basso impatto ambientale. CPT è una realtà italiana specializzata nello sviluppo di sistemi automatizzati e tecnologie avanzate per lo scavo meccanizzato di infrastrutture sotterranee. Fondata oltre 30 anni fa e con sede a Nova Milanese (Italia), CPT è un punto di riferimento per i principali EPC contractor a livello internazionale. L’azienda vanta una presenza consolidata in Europa (Italia, Regno Unito, Francia) e una crescita progressiva in Australia e nel Sud-est asiatico. La sua offerta integra un portafoglio completo di tecnologie per lo scavo meccanizzato di infrastrutture sotterranee, che combina in modo sinergico impianti di prefabbricazione robotizzati (Robofactory), software per il monitoraggio delle Tunnel Boring Machines (TBM) e distanziatori a basso impatto ambientale. Con l’acquisizione di CPT Group, Officine Maccaferri consolida la propria posizione tra i principali player globali nel tunnelling, offrendo una piattaforma integrata di soluzioni tecnologiche avanzate e fortemente complementari. L’operazione segna un’ulteriore tappa strategica nel percorso di crescita di Maccaferri sotto la guida di Ambienta. Dopo l’ingresso nel capitale avvenuto nel 2024, il Gruppo ha implementato una strategia di M&A selettiva, affiancando alla crescita organica il consolidamento di realtà ad alto valore tecnologico.”Questa acquisizione rafforza l’ambizione di Officine Maccaferri di diventare la piattaforma globale di riferimento per le soluzioni ingegneristiche dedicate all’adattamento al cambiamento climatico – ha detto Andrea Venturini, Private Equity Partner di Ambienta – L’ingresso di CPT amplia la capacità del Gruppo di sviluppare nuove linee di business, integrare tecnologie avanzate e guidare il consolidamento di nicchie industriali altamente specializzate. È un passo ulteriore nella costruzione di un leader solido, diversificato e resiliente, attivo nei principali mercati delle infrastrutture del futuro”. LEGGI TUTTO

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    Marelli, nessuna offerta superiore. La società passa ai principali finanziatori

    (Teleborsa) – Marelli Holdings, partner tecnologico globale dell’industria automobilistica, ha ottenuto l’approvazione di tutte le mozioni “second day” e l’approvazione definitiva di alcune mozioni “first day” da parte del Tribunale fallimentare degli Stati Uniti. Dopo l’udienza dinanzi al Tribunale fallimentare del 24 luglio 2025, Marelli ha ottenuto dai propri finanziatori l’accesso a ulteriori 130 milioni di dollari del finanziamento di 1,1 miliardi di dollari concesso ai debitori in possesso dei beni (DIP), che consentirà alla società di continuare a servire i propri clienti e adempiere agli obblighi post-istanza nei confronti dei fornitori e degli altri creditori senza interruzioni.Marelli ha confermato che il processo di sovrastanza di 45 giorni si è concluso ufficialmente il 28 luglio 2025. La società non ha ricevuto alcuna proposta superiore durante questo processo e, come indicato nel Restructuring Support Agreement precedentemente divulgato, prevede di uscire dal Chapter 11 nel 2026 sotto la proprietà dei suoi principali finanziatori.”Siamo lieti di annunciare che Marelli continua a progredire nel processo di Chapter 11, garantendo al contempo la continuità delle nostre operazioni quotidiane e il nostro impegno nei confronti dei clienti, dei fornitori e dei dipendenti – ha dichiarato il CEO David Slump – Con la conclusione del periodo di offerta superiore, stiamo andando avanti con i futuri proprietari che riconoscono la forza della nostra attività e si impegnano a perseguire la crescita e il successo a lungo termine di Marelli. Siamo impazienti di lavorare a stretto contatto con il gruppo di finanziatori per garantire una transizione di proprietà senza intoppi al momento dell’uscita dalla procedura”.Il gruppo dei principali finanziatori di Marelli è composto da Deutsche Bank, Strategic Value Partners, MBK Partners, Fortress Investment Group e Polus Capital Management.”Siamo fortemente favorevoli a Marelli e alla sua ristrutturazione, che ridurrà in modo significativo il indebitamento del bilancio della società e rafforzerà la sua posizione di liquidità, consentendo all’azienda di continuare a servire l’industria automobilistica – ha commentato gruppo dei principali finanziatori – Il nostro gruppo è impaziente di collaborare con il team di Marelli durante questo importante processo”.Marelli Holdings è nata dall’integrazione tra l’ex Magneti Marelli e la giapponese Calsonic Kansei. Oggi ha circa 40.000 dipendenti in tutto il mondo in oltre 150 siti. LEGGI TUTTO

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    Trade Republic, l’ex deputato Luca Carabetta è il nuovo country manager per l’Italia

    (Teleborsa) – Trade Republic, piattaforma tedesca per il risparmio e l’investimento, ha designato Luca Carabetta nuovo Country Manager per l’Italia. La designazione di Carabetta, ex deputato per il Movimento 5 Stelle dal 2018 al 2022, rappresenta “un passo fondamentale nel rafforzare la presenza dell’azienda in Italia e riafferma il suo impegno a lungo termine nel paese”, si legge in una nota.Carabetta porta con sé un’esperienza nell’ecosistema tech e startup italiano, unito all’esperienza di Deputato della Repubblica e Vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico. Dopo l’esperienza politica, si è concentrato su startup in ambito AI, con le esperienze come CEO in iurely.ai (AI generativa e automazione per il settore giuridico e istituzionale) e Co-Founder e COO in PheasyAI.A gennaio Trade Republic ha introdotto conti correnti gratuiti in Italia con IBAN locale e ha implementato la gestione automatica delle imposte tramite Regime Amministrato per oltre 500.000 clienti italiani. La società tedesca ha oltre 100 miliardi di euro in gestione e più di 8 milioni di clienti in tutta Europa.”Il gap pensionistico è una sfida europea, ma le soluzioni devono essere adattate alle esigenze locali – afferma Julian Collin, General Manager per i Mercati Internazionali di Trade Republic – Dopo la localizzazione della nostra offerta in Italia all’inizio di quest’anno – con IBAN italiani, un conto corrente gratuito e ritenute fiscali automatiche tramite Regime Amministrato – siamo orgogliosi di nominare Luca Carabetta come nuovo Country Manager Italia. L’Italia è la nostra principale priorità per il 2025 e la nomina di Luca rappresenta una tappa importante nel consolidare il nostro impegno verso il mercato italiano”.Carabetta prende il posto di Emanuele Agueci, che è stato per tre anni Country Manager per l’Italia e ora è Global Lead – Creator and Affiliate Marketing sempre presso Trade Republic.”In un periodo di forte calo del potere d’acquisto, quadro demografico in peggioramento e crescenti timori per il sistema pensionistico, assumere un ruolo attivo nel risparmio personale e negli investimenti non è più opzionale, ma essenziale – afferma Carabetta – Oggi in Italia, ogni cinque lavoratori ci sono tre pensionati. Questo rapporto sta gradualmente peggiorando e porterà a pensioni pubbliche insostenibili. La buona notizia è che le giovani generazioni sono sempre più appassionate di finanza personale, e che già oggi in buona parte stanno esplorando strategie di lungo periodo con l’obiettivo di combinare pensioni private con piani di investimento basati su ETF. La missione di Trade Republic è quella di permettere a chiunque di costruire la propria sicurezza economica attraverso un accesso semplice e sicuro al sistema finanziario”. LEGGI TUTTO

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    Dazi, intesa Usa-Ue non (con)vince: per molti premia Trump

    (Teleborsa) – L’intesa Usa-Ue sui dazi non convince. Rispetto all’ipotesi del 30%, il 15% è un buon risultato ma non il migliore. “Non sono soddisfatto di questo risultato, ma penso che non fosse possibile ottenere di più tenendo presente la posizione di partenza che avevamo con gli Stati Uniti d’America. Sappiamo che l’economia tedesca subirà un danno considerevole a causa di queste tariffe”: lo ha detto il cancelliere federale Friedrich Merz incontrando la stampa al termine della riunione del Consiglio di sicurezza.Il cancelliere tedesco ha espresso la sua convinzione che i dazi “non siano nell’interesse degli Stati Uniti d’America” e ha sottolineato che “non ci sarà solo un tasso di inflazione più elevato, ma anche un impatto sul commercio transatlantico nel suo complesso”. Merz ha poi voluto ringraziare la Commissione europea per aver condotto queste trattative e ha ricordato “che i governi francese e italiano in particolare, insieme a quello tedesco, sono stati fortemente coinvolti nei colloqui.Personalmente non mi aspettavo nulla di più di questo risultato, che, lo ripeto, non può soddisfarci, ma era il meglio che si poteva ottenere nella situazione data”.Intanto, Trump annuncia che “stiamo per organizzare centri di distribuzione alimentare” a Gaza: lo ha detto alla fine del bilaterale col premier britannico Keir Starmer. “Israele ha una grande responsabilita’ per il flusso degli aiuti a Gaza”, ha aggiunto.”Posssiamo salvare molte persone, c’è una fame vera, non puoi fingere”, ha aggiunto il Presidente Usa in riferimento alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che alle accuse di star causando una carestia nella Striscia, le ha liquidate come “completamente false”, “non c’è fame a Gaza”. LEGGI TUTTO

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    UE, indagine approfondita sugli aiuti di Stato relativi al sostegno polacco a MAN Trucks

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se gli aiuti agli investimenti concessi dalla Polonia a MAN Trucks per l’ampliamento della capacità produttiva del suo stabilimento esistente di Niepolomice siano conformi alle norme UE in materia di aiuti di Stato. MAN Trucks, produttore di autocarri leggeri/medi e pesanti, fa parte del Gruppo MAN e del Gruppo Volkswagen.Nel 2024, le autorità polacche hanno notificato alla Commissione un aiuto di circa 26 milioni di euro (116 milioni di PLN) per l’ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento MAN Trucks di Niepolomice, nella regione polacca della Piccola Polonia, una regione ammissibile agli aiuti regionali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Si prevede che l’investimento creerà circa 1.400 nuovi posti di lavoro nella regione.L’aiuto consiste in una sovvenzione diretta di circa 2,4 milioni di euro (circa 10,7 milioni di PLN) e in un’esenzione dall’imposta sul reddito delle società di circa 23,7 milioni di euro (circa 105,6 milioni di PLN). La Polonia ha deciso di concedere l’aiuto, ma lo ha sospeso fino all’approvazione della Commissione.La Commissione deve valutare se gli effetti positivi dell’aiuto superino i suoi effetti negativi sulla concorrenza. In questa fase, sulla base di una valutazione preliminare, la Commissione ha constatato che il progetto di investimento favorisce lo sviluppo economico e l’occupazione in una regione svantaggiata dell’UE. Ciononostante, la Commissione nutre dubbi sulla conformità della misura alle norme UE applicabili in materia di aiuti di Stato, in particolare agli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.La Commissione procederà ora a ulteriori accertamenti per verificare se tali dubbi siano fondati. L’avvio di un’indagine approfondita offre alla Polonia e ai terzi interessati, incluso il beneficiario dell’aiuto, la possibilità di presentare osservazioni. L’esito dell’indagine non pregiudica in alcun modo l’esito dell’indagine stessa. LEGGI TUTTO

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    Pichetto: “Prima di pensare agli aiuti, capire chi è colpito dai dazi”

    (Teleborsa) – “Per parlare di sostegni bisogna capire chi ha bisogno di sostegno rispetto ai dazi: non sappiamo chi ne soffre di più e chi ne soffre di meno”. Lo ha affermato il ministro di Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin interpellato sull’ipotesi di aiuti alle imprese dopo l’accordo politico sui dazi commerciali raggiunto ieri da Ue e Usa, durante la rassegna “PiazzAsiago”. “Cerchiamo di capire chi e cosa. E poi abbiamo anche dei settori agevolati: non è possibile oggi andare a prevedere chi risulterà più danneggiato. Per esempio, – conclude il ministro – ci stiamo occupando di ex Ilva e acciaio. Mi pare che sull’acciao il dazio Usa sia rimasto al 50%”, ha rilevato Pichetto, aggiungendo che è stato anche annunciato che l’acciao sarà oggetto di un negoziato a parte. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Calderone: sistema imprese “estremamente resiliente”

    (Teleborsa) – Il sistema delle nostre imprese è “estremamente resiliente”. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro Marina Calderone in riferimento alle ricadute sulle nostre imprese dall’accordo con gli Usa sui dazi. “Noi dobbiamo guardare con prudenza tutti quelli che sono i dati e le previsioni”, ha detto a SkyTg24.”In questo momento non abbiamo ancora tutti gli elementi per comprendere in che modo e su quali settori ci saranno, se ci saranno, ripercussioni negative”, ha spiegato. “È importante però porre l’accento sulle caratteristiche della nostra economia, il rapporto delle imprese italiane con le esportazioni non è dipendente totalmente da quelle che sono le politiche americane, diversificano moltissimo sul fronte delle esportazioni. Ciò non vuol dire non guardare con attenzione all’accordo però io credo che il nostro sia sistema estremamente resiliente, e credo che anche il fatto che noi siamo capaci di vendere prodotti qualitativamente elevati faccia la differenze”.”Sono convinta – ha concluso la Calderone – che un accordo sui dazi possa portare delle criticità in alcuni settori, ma l’incertezza di un non accordo deprime le capacità di investimento di tutte le aziende”. LEGGI TUTTO

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    USA, Indice Fed di Dallas luglio migliora a +0,9 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di luglio 2025, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey.L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a +0,9 punti rispetto ai -12,7 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO