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    Credem: doppia certificazione per qualità delle condizioni occupazionali e parità salariale e lavorativa

    (Teleborsa) – Credem, tra i principali gruppi bancari nazionali e tra i più solidi a livello europeo, ha ottenuto sia la certificazione “Top Employer” per la qualità delle condizioni occupazionali sia l’attestazione “Equal Salary” per la parità salariale e di opportunità lavorative offerte alle persone che operano nel Gruppo.In particolare, i riconoscimenti sono stati assegnati per l’ottavo anno consecutivo da Top Employer Institute, organizzazione internazionale specializzata nella valutazione della qualità del posto di lavoro, e per il terzo anno consecutivo da Equal Salary Foundation, ente senza scopo di lucro che opera a livello europeo, nato nel 2010 per certificare la corretta applicazione della parità di genere nelle aziende. Per Credem tali attestazioni rappresentano un’ulteriore dimostrazione dell’importanza assegnata al benessere delle persone come elemento cardine della strategia di crescita del Gruppo, con costanti investimenti per costruire un ambiente lavorativo il più possibile aperto alle diversità, alla valorizzazione delle unicità del singolo ed attento alla concreta attuazione della parità di genere all’interno dell’organizzazione. Nel 2022 il Gruppo ha assunto 281 persone (di cui il 47% donne) ed ha costantemente ampliato la diffusione dello smart working (l’85% dei dipendenti ha un contratto di lavoro agile) e della formazione (con oltre sei giorni medi di formazione pro capite nel 2022) . La certificazione “Equal Salary” che attesta come l’istituto bancario adotti realmente una politica salariale equa basata su aspetti tangibili che escludono i pregiudizi di genere, politiche di gestione del personale efficienti che diano la stessa opportunità a donne e uomini all’interno dell’azienda ed azioni concrete volte a rendere l’ambiente di lavoro sempre più inclusivo. Si tratta di una certificazione assegnata dalla Equal Salary Foundation, organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2010 per certificare la corretta applicazione della parità di genere nelle aziende, in collaborazione con Price Waterhouse Coopers (PWC).La certificazione Top Employers, ottenuta da Credito Emiliano per l’ottavo anno consecutivo, è assegnata esclusivamente alle aziende che raggiungono i più alti standard nell’ambito delle condizioni di lavoro offerte ai propri dipendenti. La certificazione viene rilasciata dopo la verifica dei processi aziendali che riguardano le Persone e l’ascolto dei dipendenti. “Per noi, il raggiungimento di questo traguardo, è un grande orgoglio”, dichiara Andrea Bassi, Direttore HR di Credito Emiliano. “Al centro di ogni nostra scelta mettiamo il benessere delle persone e la volontà di costruire un ambiente lavorativo il più possibile aperto alle diversità, alla valorizzazione delle unicità del singolo ed attento alla concreta attuazione della parità di genere. Partiamo da questo bellissimo risultato per portare avanti, anche nel 2023, le nostre scelte aziendali con serietà e convinzione”, ha concluso Bassi. LEGGI TUTTO

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    Al via i lavori del Piano Italia 1 Giga a Offanengo si allarga la rete ultraveloce di Open Fiber

    (Teleborsa) – Sono più di 500 i numeri civici che saranno connessi ad Offanengo e che doteranno cittadini, imprese, scuole e uffici pubblici di una rete ultraveloce innovativa, sicura e sostenibile nell’ambito del Piano Italia 1 Giga. La Lombardia è, infatti, coinvolta nel progetto di digitalizzazione finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso il bando indetto da Infratel. L’iniziativa riguarda le zone non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s, che in gran parte coincidono con le cosiddette aree grigie. ll progetto di Open Fiber per la posa dei cavi in fibra ottica nell’area prevede la realizzazione di 30 km di rete con circa il 70% di riutilizzo di infrastrutture già esistenti limitando così i disagi per i cittadini.In particolare, il bando nella Regione Lombardia prevede complessivamente il collegamento di 397.008 civici in 1.132 comuni. “Siamo entusiasti nell’apprendere che il nostro comune sia uno dei primi in Italia a dare il via ai lavori del progetto Nazionale “Piano Italia 1 Giga” – dichiara Giovanni Rossoni Sindaco di Offanengo -. “Siamo orgogliosi di essere stati scelti come primo luogo di partenza per il progetto delle aree grigie grazie alla buona collaborazione che abbiamo stabilito con Open Fiber, soprattutto grazie al supporto fornito dalla nostra società in-house Consorzio.IT che ha già seguito lo sviluppo del progetto delle aree bianche nei comuni consorziati. Open Fiber ha già iniziato i lavori e siamo soddisfatti di constatare che stanno procedendo rispettando i tempi previsti e lavorando in modo adeguato nel territorio. Siamo convinti che questo progetto porterà notevoli vantaggi alla nostra comunità e siamo lieti di fare la nostra parte per contribuire a garantire l’accesso a Internet ad alta velocità per tutti i nostri cittadini. Ringraziamo Open Fiber per la loro scelta e per il loro impegno nel portare avanti questo importante progetto che rappresenta un passo avanti nella modernizzazione delle infrastrutture digitali del nostro paese. Siamo felici di fare parte di questo progetto e di poter contribuire al suo successo”.”Grazie all’ottimo rapporto con l’Amministrazione comunale che ha compreso immediatamente il valore aggiunto per i cittadini e le imprese del territorio, oggi ad Offanengo possiamo realizzare l’infrastruttura a banda ultralarga del “Piano Italia a 1 Giga” – sottolinea Erminio Fiorda, Field Manager Lombardia Est di Open Fiber -. La missione di Open Fiber è anche quella di far comprendere i benefici di un progetto di rivoluzione digitale e la fibra ottica rappresenta una tecnologia strategica ed eco sostenibile per la crescita dei territori e permettere, da subito, l’utilizzo dei servizi digitali innovativi ad oggi disponibili sulla rete”.Con 15.5 milioni di unità immobiliari già connesse in Italia alla sua nuova rete ultraveloce, l’azienda guidata dall’Amministratore delegato Mario Rossetti punta a coprire circa 23 milioni di unità immobiliari, pari a oltre il 90% dei comuni italiani. Il piano complessivo, tra investimento privato e pubblico, vale oltre 15 miliardi di euro. Ad oggi, la connettività ultraveloce sulla rete realizzata da Open Fiber è disponibile in 238 città di grandi e medie dimensioni e circa 4700 piccoli comuni. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, prezzi produzione gennaio -2,8% su mese +15% su anno

    (Teleborsa) – Si moderano i prezzi alla produzione della Zona Euro. Nel mese di gennaio 2023, il dato ha registrato una discesa del 2,8% su base mensile, contro attese per un calo dello 0,3% e rispetto al +1,1% del mese precedente. Secondo l’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea Eurostat), il dato registra così una crescita su base annuale del 15% rispetto al 24,6% del mese precedente. Il dato si confronta con il +17,7% del consensus. I prezzi nell’intera Unione Europea (EU27) segnano parimenti un decremento del 2,2% su base congiunturale e un aumento del 16,4% tendenziale. LEGGI TUTTO

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    Caracol, round Serie A da 10,6 milioni con CDP e Intesa Sanpaolo

    (Teleborsa) – Caracol, azienda nata nel 2017 e attiva nella stampa 3D industriale di grandi dimensioni, ha chiuso un round di investimento Serie A da 10,6 milioni di euro con CDP Venture Capital e Neva SGR, Venture Capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, oltre a Primo Space Fund ed EUREKA! Venture SGR – fondi già presenti in Caracol.”Questo round è il coronamento di un percorso di forte crescita, che ha portato alla validazione delle nostre soluzioni da parte di leader in settori come l’Aerospazio e la Nautica”, commenta il CEO e Co-founder di Caracol, Francesco De Stefano.”Grazie alla fiducia dei principali fondi d’investimento Italiani e il grande supporto ricevuto dagli advisor, avremo ora la possibilità di accelerare l’espansione delle nostre soluzioni nei mercati globali, continuando a sviluppare e consolidare la tecnologia che traghetterà il mondo manifatturiero verso un futuro più efficiente e sostenibile”, ha aggiunto.Attraverso il round verrà sviluppato il network di partner per lo sviluppo tecnico e la commercializzazione della tecnologia Heron AM (per produrre componenti avanzati di grandi dimensioni) nei principali mercati Europei e mondiali. In aggiunta, Caracol aprirà due nuovi sedi in Nord America e Medio Oriente, con team locali dedicati. L’operazione porterà l’organico a triplicare nel giro di 2 anni, superando i 120 dipendenti nel 2024.Continueranno anche gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, nell’ordine del 40% del fatturato, con l’obiettivo di continuare il percorso di sviluppo a 360 gradi della piattaforma hardware e software di stampa di grande formato. LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso di disoccupazione gennaio cala al 2,4%

    (Teleborsa) – Risulta in leggero calo la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di gennaio 2023 il tasso dei senza lavoro è diminuito al 2,4%, appena al di sotto del 2,4% del mese precedente e delle stime degli analisti.Il numero di disoccupati è calato a 1,64 milioni, in diminuzione di 210 mila unità. Gli occupati sono pari a 66,89 milioni, in aumento di 430 mila unità rispetto all’anno precedente. (Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Carsten Spohr confermato CEO Lufthansa fino al 2028

    (Teleborsa) – Carsten Spohr è stato confermato nel ruolo di chief executive officer di Lufthansa per altri cinque anni. Insieme al suo, il consiglio di sorveglianza ha prolungato fino al 2028 la funzione di direttore finanziario a Remco Steenbergen.Spohr, ingegnere e pilota, ha 56 anni e ha guidato Lufthansa dal 2014, facendole superare il crollo della domanda innescato dalla pandemia. Il suo contratto è stato prorogato fino alla fine di dicembre 2028.Steenbergen ricopre il ruolo di direttore finanziario di Lufthansa dal 2021. Anche il suo contratto è stato prorogato fino alla fine di dicembre 2028. LEGGI TUTTO

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    Donne e sicurezza sul lavoro: il Dossier INAIL. Infortuni in aumento, serve “salto qualità”

    (Teleborsa) – L’aumento del 25,7% delle denunce di infortunio rilevato tra gennaio e dicembre 2022, rispetto all’analogo periodo del 2021, è legato soprattutto alle lavoratrici, che registrano un +42,9%, da 200.557 a 286.522 casi. In occasione della Giornata internazionale dell’8 marzo, l’Inail pubblica un Dossier donne.”Questa vertiginosa impennata – scrivono le consigliere di amministrazione Teresa Armato e Francesca Maione – è in larga misura influenzata dal notevole incremento degli infortuni in occasione di lavoro, in particolare di quelli da Covid-19. Gli infortuni sul lavoro correlati al virus, infatti, dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno coinvolto maggiormente le donne, piu’ presenti in quegli ambiti lavorativi con un’esposizione elevata al rischio di contagio come, ad esempio, il settore della sanità e dell’assistenza sociale, la grande distribuzione, le pulizie”.Nel dettaglio, su 315.055 denunce di infortunio sul lavoro da Sars-CoV-2 pervenute all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 dicembre, quelle che riguardano le donne sono infatti 215.487, pari a poco meno di sette contagi su 10. Il 43,8% delle contagiate ha oltre 49 anni, il 37,0% tra i 35 e i 49 anni, mentre il 19,2% è under 35. Le professioni maggiormente esposte al rischio Covid sono quelle sanitarie, a partire dai tecnici della salute col 41,4% delle contagiate, in prevalenza infermiere ma anche fisioterapiste e assistenti sanitarie. Seguono le operatrici socio-sanitarie (18,8% delle denunce), i medici (6,9%) e le lavoratrici qualificate nei servizi personali e assimilati (6,6%). Tra le professioni non strettamente sanitarie, ai primi posti figurano le impiegate addette alla segreteria e agli affari generali (5,6%), le addette alle pulizie (2,1%, anche di ospedali e ambulatori), le insegnanti delle scuole primarie e pre-primarie e le impiegate addette al controllo di documenti e allo smistamento e recapito della posta (1,7% per entrambe le categorie). Per Armato e Maione in particolare, “oggi è necessario compiere un salto di qualità nell’affrontare il tema della salute e sicurezza in ottica di genere”, superando la visione limitata del passato, “declinata per lo più come attenzione alla sicurezza della donna in maternità, piuttosto che a quella, più ampia, della donna/lavoratrice” LEGGI TUTTO

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    Superbonus, UPB: spesa per agevolazioni edilizie supererà 110 miliardi

    (Teleborsa) – “Nel complesso, la spesa per agevolazioni edilizie (compresi bonus facciate, ristrutturazioni, ecc.) è destinata a superare l’importo di 110 miliardi considerato nelle ultime previsioni ufficiali del conto economico delle Amministrazioni pubbliche che risalgono alla NaDEF dello scorso autunno”. Lo ha detto la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, nel corso del suo intervento in audizione presso la Commissione Finanze e tesoro del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale, con particolare riferimento ai crediti d’imposta, spiegando che “l’entità della spesa ha portato alla decisione di anticipare parte della riduzione dell’aliquota di detrazione già dal 2023, portandola al 90 per cento con la legge di bilancio per il 2023″. Più difficili da valutare, prosegue Cavallari, gli effetti che l’intervento ha avuto sull’economia italiana. Nello scorso biennio il settore delle costruzioni è cresciuto a ritmi molto marcati, superiori a quelli registrati dagli altri maggiori paesi europei. Tuttavia, va osservato che l’espansione dell’attività nell’edilizia è ascrivibile solo in parte agli investimenti in abitazioni, in quanto è risultata molto pronunciata anche l’accumulazione di costruzioni non residenziali e in opere pubbliche che non hanno beneficiato di alcun incentivo”.Cavallari ha sottolineato come le varie forme di bonus fiscali, da quelli edilizi a quelli per l’efficentamento energetico, a quelli per gli investimenti delle imprese risultino “poco selettivi sia rispetto all’oggetto dell’incentivazione sia dei beneficiari””. Questa, ha spiegato Cavallari, rappresenta “una criticità” di cui tenere conto in una prospettiva di riassetto delle spese fiscali in generale e della materia delle agevolazioni edilizie in particolare. “Un’analisi puntuale dei risultati conseguiti dal Superbonus in termini di risparmio energetico – aggiunge Cavallari – potrà consentire di orientare gli incentivi verso gli interventi più efficienti in termini di rapporto costi/benefici. Inoltre in una prospettiva di razionalizzazione delle spese fiscali, andrebbe valutato se una misura selettiva di incentivazione del risparmio energetico possa risultare più efficiente ed efficace se erogata attraverso un programma di spesa””. Infine l’Upb sostiene che per le misure che hanno un costo rilevante “”la valutazione ex post è fondamentale, in primo luogo, per comprendere se le risorse collettive effettivamente impiegate nella specifica misura rispecchiano le stime iniziali della perdita di gettito attesa e, in secondo luogo, per valutare l’efficacia della misura rispetto agli obiettivi perseguiti e orientare le nuove scelte del decisore politico”.”Un’analisi preliminare dei dati sembra indicare che le agevolazioni fiscali dirette al Mezzogiorno abbiano effettivamente contribuito a ridurre il differenziale degli investimenti delle imprese del Sud Italia rispetto al resto del Paese”, si legge nella memoria consegnata dalla presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, durante l’audizione. LEGGI TUTTO