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    La low cost norvegese Flyr annuncia istanza di fallimento

    (Teleborsa) – Dopo soli 19 mesi dal volo inaugurale, la compagnia aerea Flyr ha alzato bandiera bianca, preannunciando che presenterà istanza di fallimento. La decisione è stata assunta dopo che sono andati a vuoto i tentativi di ricapitalizzazione per assorbire liquidità. La low cost norvegese ha comunicato che la decisione del consiglio di amministrazione è stata unanime, sottolineando che “realisticamente non ci sono più opportunità per risolvere la mancanza di liquidità a breve termine”, pertanto tutte le partenze e le vendite di biglietti sono state di conseguenza annullate”.Il fallimento costerà il posto di lavoro ai circa 400 dipendenti di Fly, che aveva iniziato a operare da metà 2021 coprendo collegamenti interni alla Norvegia e tra il Paese scandinavo e l’Europa. Segnali di difficoltà finanziaria erano emersi già nell’ottobre 2022, quando Flyr aveva sospeso le rotte ritenute non redditizie. La compagnia aerea ha operato con una flotta in leasing composta da 12 aerei Boeing 737, tra cui sei 737 Max, acquistati da Air Lease Corp. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, ecco cosa ha detto Vestager

    (Teleborsa) – Francia e Germania da sole finora hanno stanziato quasi l’80% di tutti gli aiuti di stato che sono stati notificati nell’ambito del meccanismo di esenzioni temporanee alle regole europee in vigore.”Non tutti i Paesi hanno le stesse capacità di mobilitare aiuti”, ha rilevato la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo meccanismo di esenzioni temporanee, che l’Ue propone per sostenere le transizioni digitale e verde.”Quando si parla di aiuti di stato i paesi europei non sono sullo stesso piano”, ha aggiunto. Per questo l’esecutivo comunitario ha previsto diverse condizioni sui calcoli degli aiuti che potranno essere autorizzati, in particolare per “pareggiare” piani di sovvenzioni pubbliche erogati da altri Paesi extra Ue, in base a questo nuovo meccanismo.”Penso che sia importante avere quella flessibilità necessaria per trovare la cosa migliore da fare per quella parte dell’industria verde europea affinché possa restare nella rotta degli investimenti qui in Europa”, ha sottolineato Vestager. “Penso che la difficoltà non sia nello scenario ipotetico di un aumento di aiuti da una parte e poi dall’altra e cosa avviene in seguito. Penso che l’elemento più importante sia il fatto che diamo aiuti in maniera un po’ diversa. Molti di quelli degli Usa sono erogati sotto forma di detrazione fiscale. Anche da noi è possibile, se c’è uno sgravio, una sovvenzione, un prestito, purché sia provato si può fare”, ha ricordato. “Ma il fatto è che fare business qui o negli Usa non è la stessa cosa. Quindi, l’abbinamento può anche consistere nell’abbinare i sussidi fiscali a sovvenzioni per stabilire il tuo impianto di produzione”, ha spiegato. “Anche durante il periodo eccezionale del Covid abbiamo mantenuto le regole” europee sugli aiuti di Stato “e ne abbiamo visto i benefici perché ci sono state differenze gigantesche su come venivano approvati gli aiuti. Alla fine solo il 25% degli aiuti è stato pagato. E quando guardiamo quello che è stato pagato in relazione al PIL e a quanto era stata danneggiata quell’economia, c’era una corrispondenza. Dunque crediamo che quelle regole non abbiano frammentato il mercato unico”Sulla proposta di Lufthansa di rilevare una quota di minoranza di ITA (derivata dalla ex Alitalia): “ho letto i giornali” ma se finirà sotto la lente dell’Antitrust Ue “dipende tutto dall’accordo, se è notificabile o no, se fosse così lo valuteremmo come facciamo” solitamente: “guardiamo a tutte le fusioni con grande interesse. Resta da vedere perché non so ancora alcun dettaglio e se accadrà” che l’operazione verrò notificata dall’Italia. Questa la posizione di Vestager che ha risposto ad una domanda su ITA durante la conferenza stampa. LEGGI TUTTO

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    Luiss a Milano per presentare le Lauree Magistrali

    (Teleborsa) – Formulare domande e sviluppare soluzioni, spaziare tra diversi “campi del sapere” per gestire le sfide del futuro: in breve, i professionisti “Enquirer” di domani dovranno sapere, saper fare e saper essere, forti di una “cassetta degli attrezzi” che integri competenze specialistiche ed esperienze sul campo. Per tutti gli studenti che si affacciano ad un percorso di formazione, la Luiss presenta la propria offerta per le Lauree Magistrali venerdì 3 febbraio alle ore 10:00 presso il Milano Luiss Hub di via Massimo d’Azeglio, con l’appuntamento “Pensieri ed esperienze pratiche su come Luiss forma i professionisti di oggi e di domani”.L’evento coinvolgerà ospiti di rilievo del mondo accademico ed imprenditoriale, che discuteranno di come le nuove tecnologie e la creatività possono essere utilizzate per generare soluzioni innovative e creare valore nell’era degli algoritmi intelligenti. Ad intervenire nel panel, dopo i saluti introduttivi del rettore dell’Università Andrea Prencipe e del prorettore alla Didattica con delega alle Lauree Magistrali Simona Romani, alumni che ricoprono ruoli di grande rilevanza manageriale in aziende italiane ed internazionali: tra loro anche Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo; Luca Valerio Camerano, managing director at Algebris Investments; Rosa Sangiorgio, head of Responsible Investing at Pictet Wealth Management. A moderare sarà Alberto Orioli, Vicedirettore del Sole 24ore. Luiss racconterà agli studenti lombardi il nuovo modello educativo Enquiry-Based Learning (EBL) e la propria offerta formativa nei settori dell’economia, del management, degli studi politici e delle relazioni internazionali ma anche in quelli emergenti, dalla cybersecurity ai big data, dalla data science alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale.Durante la giornata al Milano Luiss Hub, gli aspiranti studenti e studentesse, potranno toccare con mano questo nuovo processo di apprendimento, volto a stimolare il pensiero critico dello studente attraverso un rigoroso metodo scientifico che verrà affiancato anche da momenti di confronto e dialogo con aziende di dimensioni globali come Amazon, Meta e Tencent.L’EBL ha infatti l’obiettivo di sviluppare in studentesse e studenti quelle capacità e competenze indispensabili nella individuazione di soluzioni a problemi reali: pensiero critico e creativo, leadership, spirito imprenditoriale, adattabilità, teamwork, analisi ed interpretazione dei dati.L’Ateneo intitolato a Guido Carli, attraverso l’assegnazione di oltre 1.300 borse di studio, sosterrà anche nel prossimo anno accademico i giovani talenti, con l’obiettivo di riattivare l’ascensore sociale del Paese. LEGGI TUTTO

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    Coin, fatturato supera 300 milioni. Marco Marchi nuovo presidente

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Coin, catena italiana di department store, ha nominato Marco Marchi come nuovo presidente. Il manager, fondatore e Presidente dell’azienda di abbigliamento Liu Jo, era già componente del CdA di Coin e succede a Giorgio Rossi, che manterrà la carica di consigliere di amministrazione. Il passaggio di consegne, che l’azienda descrive come “maturato e concordato da tempo”, si concretizza in un momento in cui Coin è impegnata nell’attuazione di un importante piano strategico di investimenti e rafforzamento patrimoniale. La catena ha attualmente 37 negozi diretti e 102 store a insegna Coincasa tra Italia ed estero.L’azienda, secondo quanto riporta una nota, chiuderà il bilancio 2022 con un fatturato di 300 milioni di euro, in crescita rispetto ai 288 milioni di euro dell’esercizio precedente. Positivo l’EBITDA, in linea con quello registrato nel 2021, pari a 18,7 milioni di euro. L’utile è atteso a 20 milioni di euro nel 2022, in incremento rispetto al 2021.Ieri sera OVS, società di abbigliamento quotata su Euronext Milan, ha comunicato di aver rinunciato all’acquisizione di Coin perché preferisce, in questo contesto di mercato, continuare nella sua azione di deleverage nell’interesse degli azionisti. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 4,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate oltre delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 27 gennaio 2022, sono aumentati di 4,1 milioni di barili a 452,7 MBG, contro attese per un incremento di 0,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 2,3 milioni a 117,6 MBG, contro attese per un decremento di 1,3 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 2,6 milioni a quota 234,6 MBG (era atteso un aumento di 1,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste invariate a 371,6 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, amministrazione Biden vuole tagliare commissioni su carte di credito

    (Teleborsa) – Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti ha proposto una norma per frenare le commissioni eccessive per i ritardi nei pagamenti degli importi dovuti nell’utilizzo delle carte di credito, che costano alle famiglie americane circa 12 miliardi di dollari ogni anno.Le aziende attualmente addebitano alle persone fino a 41 dollari per ogni mancato pagamento. La norma proposta abbasserebbe la disposizione di immunità per le penali in ritardo a 8 dollari per un mancato pagamento, oltre a porre fine all’adeguamento automatico all’inflazione annuale. La norma proposta vieterebbe anche importi di mora superiori al 25% del pagamento richiesto dal consumatore.”Più di un decennio fa, il Congresso ha vietato le commissioni eccessive per i ritardi delle carte di credito, ma le aziende hanno sfruttato una scappatoia normativa che ha permesso loro di sfuggire al controllo per l’addebito di una commissione spazzatura altrimenti illegale – ha affermato il direttore del CFPB, Rohit Chopra – La norma proposta oggi mira a far risparmiare alle famiglie miliardi di dollari e a garantire che il mercato delle carte di credito sia equo e competitivo”. LEGGI TUTTO

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    Odcec Napoli, Turi: “Settore nautico asset fondamentale per ripresa economica della città”

    (Teleborsa) – “Il settore nautico è uno degli asset fondamentali per Napoli e per l’Italia, nel quale vantiamo una grande tradizione e un forte spirito di innovazione. Anche da qui parte la ripresa economica che noi tutti auspichiamo e per la quale continuiamo a lavorare con grande fervore”. Queste le parole di Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, in occasione della presentazione del forum “La nautica quale volano di sviluppo dell’economia locale”, promosso dall’Odcec Napoli, che si terrà mercoledì 15 febbraio 2023 alle ore 15 presso la sala Italia della Mostra d’Oltremare nell’ambito della 49ma edizione del Nauticsud. “I commercialisti – ha proseguito Turi – sono sempre in prima linea per guidare lo sviluppo economico del tessuto imprenditoriale della città, a partire dal ruolo determinante che occupiamo nella programmazione, nella gestione e rendicontazione dei fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Siamo la ‘cinghia di trasmissione’ tra i livelli istituzionali di decisione politica e i destinatari delle norme stesse. Per questo l’Ordine favorisce i percorsi formativi degli iscritti, i tavoli di confronto e le iniziative di approfondimento con le principali realtà economiche e sociali della nostra comunità affinché riusciamo a esercitare questo ruolo estremamente delicato con il massimo della professionalità e della preparazione”.”Trovo assolutamente innovativo mettere allo stesso tavolo istituzioni e operatori economici del settore – ha sottolineato Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità Portuale – fare sistema con un obiettivo in comune: migliorare le potenzialità dell’economia marittima, attirare capitali ed investimenti, elevare i servizi della città e porre le condizioni per un sviluppo duraturo e prolungato. Sfida difficile senza dubbio alcuno, ma al contempo stimolante”.”Il mare è una risorsa non solo turistica ma soprattutto economica – ha aggiunto Edoardo Cosenza, assessore ai trasporti del Comune di Napoli – potenziare le vie del mare, migliorare le infrastrutture, attrarre capitali privati rilevanti sono una delle chiavi per rimettere Napoli al centro del sistema produttivo ed economico italiano ed euromediterraneo”.”Fare del mare una risorsa economica a 360 gradi è la mission che abbiamo come Giunta – ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta –. Una risorsa intangibile ma più forte di qualsiasi altro fattore produttivo, una energia invisibile che potrà finalmente spingere la nostra città a riprendersi il ruolo di capitale del mediterraneo che le spetta per storia, tradizione e prestigio”.”l’Ordine di Napoli – ha sottolineato Gianluca Battaglia, consigliere dell’Odcec di Napoli, con delega all’Economia del Mare – è in prima fila per intercettare tutte le reali potenzialità di sviluppo del territorio e l’evento del 15 febbraio, dove parteciperanno le principali istituzioni del settore e i profili degli operatori economici di maggior rilievo, ne è una chiara dimostrazione. Lo sviluppo passa attraverso la professionalità e la competenza dei dottori commercialisti che sono gli unici interlocutori affidabili per coniugare le esigenze delle imprese a quelle delle istituzioni”.”Una grande città come Napoli, che ha nel mare la sua vocazione naturale, – ha affermato Maria Caputo, nella duplice veste di consigliere segretario dei commercialisti partenopei e di consigliere delegato della Mostra d’Oltremare – ha l’obbligo di profondere tutti gli sforzi per trarre dall’‘oro blu’ la spinta verso un rilancio più generale dell’economia cittadina”. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni dicembre -0,4% m/m +7,7% a/a

    (Teleborsa) – Diminuisce la spesa per costruzioni in USA a dicembre 2022. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.809,8 miliardi di dollari registrando una diminuzione dello 0,4% su base mensile, peggio delle stime degli analisti (-0,1%) e dopo il +0,5% di novembre (rivisto da un preliminare +0,2%). Su base annua si è visto invece un incremento del 7,7%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,4% a 1.427,1 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,3% a 857,2 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,4% a 382,7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO