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    USA, PMI: a gennaio migliorano terziario e manifatturiero

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti nel mese di gennaio. La stima flash sull’indice PMI elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 46,8 punti, in aumento dai 46,2 punti di dicembre e dai 46 punti attesi dagli analisti. L’indicatore si conferma dunque al di sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In aumento anche l’indice del settore terziario, sempre nel mese di gennaio. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 46,6 punti, che si confronta con i 45 di dicembre e contro i 44,7 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 46,6 punti, dai 45 precedenti. LEGGI TUTTO

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    CDP, Scannapieco: criticità internazionali richiedono strategie innovative per l'export italiano

    (Teleborsa) – “Le criticità che stanno caratterizzando lo scenario economico internazionale hanno reso urgente lo sviluppo di strategie innovative per il consolidamento della ripresa delle esportazioni italiane e il potenziamento dei tradizionali strumenti a sostegno delle imprese che intendono investire nei mercati a livello globale”. È quanto ha dichiarato l’Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, in un panel durante la Conferenza sui Balcani, in corso a Trieste. In tale contesto CDP, ha aggiunto Scannapieco, si muove su due linee prioritarie. “In primo luogo, il sostegno all’export e all’internazionalizzazione delle imprese italiane, sviluppato in sinergia e stretto coordinamento con Simest e Sace, con l’obiettivo di sostenere il nostro sistema industriale nella risposta alle sfide della transizione energetica, della transizione digitale e della sostenibilità”. Scannapieco ha ricordato che nel 2022 CDP ha mobilitato in questo ambito risorse per circa 3 miliardi di euro. “In secondo luogo – ha proseguito – il rafforzamento del ruolo di CDP come Istituzione Finanziaria per la Cooperazione e la Finanza per lo Sviluppo, anche a sostegno degli impegni internazionali sul clima assunti dall’Italia nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In tale ruolo, CDP agisce in costante raccordo con la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo del Maeci e con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. È proprio nello sviluppo di tale attività, che rivolgiamo prioritaria attenzione ai Balcani Occidentali e, in particolare, ai settori della green economy, agricoltura e infrastrutture sostenibili. Senza dimenticare l’innovazione e la transizione tecnologica”.L’iniziativa proposta è denominata “Green Finance for Inclusion” e – ha precisato l’Amministratore delegato di CDP, “ci vedrà operare in via indiretta tramite il sistema bancario, attraendo risorse europee per oltre 10 milioni di euro, per una durata complessiva del progetto di 5 anni. L’iniziativa ambisce a promuovere l’inclusione finanziaria e sostenibile attraverso interventi che favoriscano l’accesso al credito delle Micro, Piccole e Medie imprese locali tramite strumenti di mitigazione del rischio e finanziamenti concessi tramite intermediari finanziari locali o attivi localmente”. “I settori di riferimento – ha spiegato – sono, ovviamente, i settori green, tra cui l’imprenditoria sociale, l’agricoltura sostenibile, l’economia circolare e l’eco-turismo, con un focus particolare su donne e giovani come beneficiari target. Le risorse disponibili saranno impiegate sia per fornire assistenza tecnica, sia per erogare contributi agli investimenti, da utilizzare in blending con le risorse CDP”. Scannapieco ha fatto sapere che sono in corso di valutazione i primi possibili interventi in Albania e Serbia, alla luce dell’interesse mostrato dalle due principali banche operanti in questi Paesi. “Siamo consapevoli – ha concluso – della rilevanza strategica dei Balcani Occidentali ed è per questo che nel 2023 intendiamo intensificare i nostri sforzi e strumenti a supporto del tessuto imprenditoriale che opera in questa area, in sinergia con il Sistema Paese”. LEGGI TUTTO

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    MIMIT, aperto tavolo con i sindacati. Urso: “Anno cruciale per nuova politica industriale”

    (Teleborsa) – Si è aperto oggi a Palazzo Piacentini il primo tavolo con i sindacati sulle politiche industriali. Il confronto è stato presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla presenza dei sottosegretari Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci, e si è sviluppato in due distinti incontri che hanno visto il coinvolgimento rispettivamente dei rappresentanti nazionali di CGIL, CISL, UIL e UGL e CONFSAL, CISAL, USB e CONFINTESA.Il confronto odierno – spiega il MIMIT in una nota – segue i precedenti incontri con le organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico e il tavolo della moda, e cade alla viglia della missione del ministro Urso a Bruxelles in programma per domani, con incontri in Parlamento europeo e con i commissari sui temi della politica industriale, e in vista della definizione dei contenuti dei due provvedimenti collegati alla Legge di bilancio che tratteranno, rispettivamente, la riforma degli incentivi e la valorizzazione del Made in Italy.”Il 2023 sarà l’anno cruciale per realizzare una politica industriale italiana, che sarà in sintonia con la nuova politica industriale europea, assolutamente decisiva per rispondere alla duplice sfida di Stati Uniti e Cina – ha dichiarato il Ministro nel suo intervento –. Il tavolo avviato oggi – ha continuato Urso – diventerà un’occasione di confronto periodica e continuativa sia sugli strumenti nazionali sia su quelli europei. Faremo altrettanto con le forze produttive, così da realizzare appieno una ‘cabina di regia’ con sindacati e imprese, che ci aiuti a sviluppare la politica industriale che serve al Sistema Italia, per rilanciare produzione e lavoro nei nuovi scenari globali. Un lavoro di squadra assolutamente necessario”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Butti: “Governo impegnato a garantire sovranità digitale”

    (Teleborsa) – “L’impegno del Governo è quello di garantire la Sovranità Digitale del nostro Paese, in accordo con le normative europee, tutelando cittadini e imprese”. È quanto ha affermato il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti in audizione alla Commissione trasporti della Camera. Si tratta – ha ricordato Butti rispondendo alle domande dei deputati – della “prerogativa di non esporre una nazione ai rischi che il digitale, con le sue straordinarie opportunità, può comunque determinare. Le politiche di settore in tutti i Paesi europei sono improntate a questo principio. Alcuni di essi, come la Francia, hanno adottato misure così stringenti da imporre il controllo francese a tutte le società a cui sono affidati servizi di pubblica utilità o di interesse pubblico che prevedano il trattamento di dati strategici della nazione”. Nel corso dell’audizione il sottosegretario ha annunciato “l’avvio di una nuova mappatura delle reti fisse” con l’obiettivo di “avere un quadro aggiornato dei dati”. “Per quanto concerne l’attività di mappatura delle reti, – ha spiegato Butti – Infratel ha già richiesto agli operatori la verifica degli impegni di copertura assunti per il 2022, e sono attualmente in corso. Poi bisognerà capire che cosa si intenda in alcuni documenti per civico non collegabile, che di per se è cosa parecchio astratta, e stiamo specificando meglio che si intenda per collaudo”. Il sottosegretario ha evidenziato il tema dei ritardi nell’ambito del progetto di connettività avviato dal precedente Governo. “Ribadisco che abbiamo riscontrato dei ritardi nell’ambito del progetto di connettività avviato dal precedente Governo – ha detto Butti –. Per accelerare l’attuazione di tale progetto non basta però fare appello al sistema sanzionatorio previsto in sede contrattuale. Non può accadere, ad esempio, che il ritardo di un progetto assegnato ad una società privata ricada sulle spalle del committente pubblico: i ritardi vanno recuperati e le responsabilità di coloro che le hanno determinate vanno individuate e sanzionate. Occorre quindi cambiare mentalità. Le scadenze vanno rispettate perché le resistenze strenue al cambiamento digitale sono a volte pesanti. Paradossalmente – ha aggiunto Butti – tali resistenze si affievoliscono quando ci si trova davanti a date da rispettare, pena sanzioni e responsabilità che comportano valutazioni e conseguenze. Non basta quindi fare ricorso alla ‘moral suasion’, ma servono criteri più stingenti per onorare le scadenze”.Pur sottolineando l’attuale carenza di manodopera Butti ha affermato come questa non sia causa dei ritardi del piano Bul. “In base ai dati forniti dalla federazione Ania la carenza di manodopera complessiva per lo sviluppo della banda ultrarga in Italia è quantificabile in alcune migliaia di unità di personale su un totalle necessario di circa 20mila – ha detto il sottosegretario all’Innovazione –. Ipotizziamo che la carenza di manodopera per i soli piani Bul sia di circa il 10% delle risorse disponibili. Quello della manodopera carente è un problema reale ed annoso denunciato dalle aziende da almeno due se non tre anni. Eviterei di ricondurre i ritardi nella realizzazione del Piano Bul a questa ragione. La carenza era ben nota anche al momento dei bandi”. LEGGI TUTTO

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    Codice appalti, Salvini: principi ispiratori sono semplificare, velocizzare e tagliare burocrazia

    (Teleborsa) – “Semplificare, velocizzare, tagliare la burocrazia: sono questi i principi ispiratori che mi hanno guidato nel mettere mano alla nuova stesura del Codice degli appalti. Abbiamo davanti anni di opportunità straordinarie dal Giubileo a Roma nel 2025 alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 fino alla candidatura per Roma a Expo 2030. Sarà una sfida e il taglio della burocrazia dovrà essere il nostro obiettivo”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al convegno dell’Osservatorio burocrazia della CNA.Parlando alla platea degli artigiani, Salvini, ha aggiunto: “mi fido delle imprese e degli artigiani. Abbiamo di fronte anni che possono essere fonte di opportunità straordinaria. Caldeggio la candidatura di Roma Expo 2030 avendo vissuto il successo dell’Expo di Milano. PNRR, Expo, Giubileo, l’obiettivo è di mettervi nelle giuste condizioni perché il mio successo è il vostro successo. Nell’arco dei prossimi 6-7 anni si gioca il futuro del paese”. Per quel che riguarda il Codice degli appalti, Salvini ha spiegato: “l’Anac ci ha mosso dei rilievi dicendo che abbiamo sburocratizzato troppo e ridimensionato il suo ruolo di controllo, ma l’Anac non deve essere in cabina di regia. Onori e oneri spettano alla politica e a chi decide”. Più in generale, il ministro ha poi ricordato che “il testo dovrà essere approvato entro il 31 marzo. Il dibattito parlamentare è sacro ma anche in quella sede sarò geloso custode dei principi di semplificazione e snellimento”. “Alcuni sindacati – ha aggiunto – criticano l’eccessiva sburocratizzazione perché troppa velocità, secondo loro, agevola la corruzione, ma secondo me è vero il contrario: più lungo è l’iter, più facile è un ‘malintenzionato’ agire”. Inoltre, ha poi sottolineato il Ministro, “le sovrintendenze devono accompagnare e suggerire, non bloccare tutto come dei signor no. Stiamo ragionando sul principio del silenzio assenso, un principio rivoluzionario. Ci stiamo lavorando, contiamo di superare alcune resistenze culturali”. Il codice, ha ricordato il ministro, in conclusione, “sarà un Codice snello improntato al principio della fiducia e al raggiungimento degli obiettivi”. LEGGI TUTTO

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    Piano Sure, Zani (Tendercapital): “Per bilanciare piano aiuti Usa bene proposta Charles Michel”

    (Teleborsa) – “Va sicuramente nella giusta direzione la proposta del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel di estendere il meccanismo Sure per rispondere all’Inflation Reduction Act (IRA) varato da Biden che sta innescando sui mercati globali un grande squilibrio sulla competitività interna degli Stati a vantaggio delle imprese, delle merci e dei servizi statunitensi”. È quanto dichiara in una nota Moreno Zani, presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti attivi nel settore dell’asset management, in merito alla proposta del presidente del Consiglio Ue, Michel di adottare un nuovo piano Sure per gli Stati membri.”Il meccanismo Sure, concepito sotto pandemia, – prosegue Zani – potrebbe essere la chiave economica per rilanciare la crescita e sostenere con un equilibrio finanziario comune i Paesi membri che, come ha specificato Michel, non hanno tutti la stessa capacità o forza finanziaria. Il ricorso a questo strumento – aggiunge – garantirebbe la stabilità dei mercati, dotando tutti i competitor economici e finanziari di uguali diritti proteggendo le rispettive esigenze economiche e sociali. Per chi lavora nella finanza globale – conclude il presidente di Tendercapital – poter contare su un fondo comune europeo concepito per sostenere e dare forza alle diverse economie comunitarie sarebbe una risposta tangibile alla richiesta di solidarietà in Europa che, come per la pandemia, ha bisogno di strumenti virtuosi per competere con pari dignità al pacchetto da 400 miliardi di dollari di aiuti di Stato finanziato da Biden”. LEGGI TUTTO

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    Rifiuti imballaggi RAEE: ministero Ambiente riconosce Erion Packaging primo sistema autonomo

    (Teleborsa) – Introdurre innovativi modelli di raccolta, recupero e riciclaggio e contribuire al raggiungimento dei target europei e nazionali. Questi gli obiettivi di Erion Packaging, primo Consorzio italiano specializzato nella gestione dei Rifiuti di Imballaggio delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Pile e Accumulatori. Erion Packaging è stato riconosciuto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con Decreto n. 547 del 29 dicembre 2022, come sistema autonomo di gestione dei Rifiuti di Imballaggio. L’accreditamento del Consorzio, che fa parte del Sistema multi-consortile Erion, è stato comunicato il 13 gennaio 2023 dopo un iter iniziato nel maggio del 2021 e concluso con il riconoscimento ministeriale del dicembre scorso, quale sistema autonomo per la raccolta, recupero e riciclaggio dei Rifiuti di Imballaggio, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 221-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.Erion Packaging nasce al fine di assicurare ai produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Pile e Accumulatori il pieno adempimento agli obblighi derivanti dalla Responsabilità Estesa del Produttore anche per ciò che concerne la gestione dei Rifiuti di Imballaggio dei loro prodotti. Nello specifico imballaggi primari, secondari e terziari in plastica, carta e legno immessi sul mercato italiano.”Come sistema autonomo, il Consorzio – si legge in una nota – intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio fissati dall’Unione Europea e dalla normativa nazionale, sviluppando un approccio innovativo a partire dalla sua istituzione e riconoscimento quale primo Consorzio autonomo multimateriale operante sul territorio nazionale, proseguendo con tale approccio nel rapporto con i propri soci, potendo offrire agli stessi un supporto completo, nell’ambito del Sistema Erion, in relazione allo sviluppo della propria compliance normativa e per iniziative utili al miglioramento della propria eco-sostenibilità e Circolarità”.Nel contempo, la forte spinta alla digitalizzazione, l’attenzione allo sviluppo di sistemi “Closed loop”, lo sviluppo di progetti dedicati all’ecodesign dell’imballaggio ed altre iniziative che andranno a consolidarsi nei prossimi anni, potranno contribuire a migliorare ulteriormente i risultati di recupero e riciclo del nostro Paese.”Siamo orgogliosi che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica abbia riconosciuto Erion Packaging come sistema autonomo. Questo importante traguardo non rappresenta per noi un punto di arrivo, ma una nuova spinta per promuovere un approccio innovativo nella gestione dei Rifiuti di Imballaggio – ha dichiarato Claudio Formisano, presidente di Erion Packaging –. Come Consorzio, continueremo a lavorare a stretto contatto con le Istituzioni e tutti gli attori della filiera per dare il nostro contributo nel rendere il sistema più efficiente e circolare, ma soprattutto all’altezza delle sfide ambientali che il presente ci pone di fronte”.(Foto: ©yarruta/123RF) LEGGI TUTTO

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    Giappone, indici PMI: settore privato torna a crescere a inizio 2023

    (Teleborsa) – Stabile l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di gennaio 2023, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,9 punti, rispetto ai 48,9 di dicembre 2022 e i 49,4 attesi dal mercato. L’indicatore è dunque ancora sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita, ed è la lettura più bassa dall’ottobre 2020.Le condizioni della domanda sono rimaste modeste e hanno portato a forti riduzioni della produzione e dei nuovi ordini, sebbene in entrambi i casi i tassi di calo siano scesi ai minimi di tre mesi.La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 52,4 punti dai 51,1 di dicembre. Il consensus era per 51,4 punti. Il PMI Composite si è attestato a 50,8 punti, dai 49,7 punti del mese precedente.”Il settore privato giapponese ha iniziato il 2023 con una nota più positiva, come segnalato dal ritorno dell’attività in territorio di crescita a gennaio – ha commentato Laura Denman, economista di S&P Global Market Intelligence – Tuttavia, analogamente alle tendenze registrate in gran parte degli ultimi sei mesi, è rimasta una divergenza tra il settore manifatturiero e quello dei servizi”. “Mentre le aziende manifatturiere hanno continuato a far fronte alla debole domanda dei clienti, i fornitori di servizi hanno ottenuto guadagni sostenuti dal programma di sussidi di viaggio e dal recente allentamento delle misure Covid”, ha spiegato.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO