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    Europarlamento, al via la presidenza svedese: quattro le priorità

    (Teleborsa) – “Vogliamo rendere l’Europa più verde, più sicura e più libera e per far ciò dobbiamo affrontare guerra, crisi energetica e cattiva congiuntura economica”. E’ quanto affermato dal primo ministro svedese Ulf Kristersson durante la presentazione all’Europarlamento del programma della Presidenza europea di turno svedese, alla presenza della Presidente Roberta Metsola.E’ in corso questa mattina a Strasburgo la presentazione del programma della presidenza di turno del Consiglio europeo che ha avuto inizio il 1° gennaio scorso. La presidenza svedese si pone quattro priorità: sicurezza, competitività, transzione verde ed energetica, valori democratici e Stato di diritto.”La nostra presidenza vuole mettere l’Europa alla guida della transizione verde. E se vogliamo mantenere la nostra posizione di economia leader nell’innovazione abbiamo bisogno di strategie per promuovere la competitività”, ha proseguito Kristersson, accennando anche alla difesa dello Stato di diritto, il principio più importante che unisce l’UE.La Svezia assume la presidenza del Consiglio dell’Unione europea in un momento molto sfidante per gli Stati membri e per l’Unione nel suo insieme. L’invasione della Russia in Ucraina è una minaccia per la sicurezza dell’Unione Europea, che ha assicurato a Kiev il pieno supporto, ed avrà conseguenze disastrose sui flussi di migranti e sulle forniture globali di cibo ed energia, ponendo l’accento sulla necessità di garantire una cooperazione continua con partner fidati, inclusi i legami transatlantici.”Negli ultimi anni abbiamo dimostrato che in tempi di crisi l’UE può unirsi ed esercitare un’influenza internazionale senza perdere di vista la nostra agenda a lungo termine. Il regime di Vladimir Putin ha sottovalutato non solo l’Ucraina, ma anche l’Unione Europea”, ha sottolineato il Primo Minstro svedese, aggiungendo “il ruolo quale Presidente del Consiglio è quello di garantire il continuo sostegno economico, politico, umanitario e militare all’Ucraina” e “lavorare su soluzioni per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, insieme ai nostri partner internazionali”.”Ricostruire l’Ucraina dopo la guerra ci ricorderà il Piano Marshall dopo la seconda guerra mondiale. E in questo sforzo, i beni russi congelati devono essere non solo parte del problema, ma anche parte della soluzione”, ha detto Kristersson suggerendo il riutilizzo di quel denaro per riparare almeno in parte alla distruzione”.”Un altro settore in cui l’UE ha un ruolo cruciale da svolgere è la transizione verde, un compito che è diventato solo più urgente alla luce della guerra in Ucraina. Il piano per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 è fondamentale per raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2050 e raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi”, ha ricordato il Primo Ministro svedese, agigungendo che “la presidenza svedese intende fare la sua parte per rafforzare l’UE come capofila nella transizione verde”.”La transizione verde condiziona la nostra competitività a lungo termine”, ha spiegato ancora Kristersson, affermando “abbiamo dunque bisogno di una nuova strategia a lungo termine a livello dell’UE per aumentare la competitività e la produttività. Il 30° anniversario del mercato unico è un utile punto di partenza”.Ultima, ma non meno importante, priorità è lo stato di diritto. “Per sottolineare l’importanza dello stato di diritto – ha anticipato i premier svedese – organizzeremo anche un simposio su questo tema a Stoccolma a maggio”.(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    Cina, crescita PIL 2022 ai minimi da 40 anni per politica Zero Covid

    (Teleborsa) – Le previsioni degli esperti si sono avverate: nel 2022 la Cina è cresciuta a un tasso sensibilmente inferiore a quello a cui aveva abituato il mondo. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, l’economia cinese ha chiuso il 2022 con un Prodotto Interno Lordo (PIL) al +3%, sui minimi dagli anni ’70 principalmente per colpa della politica Zero Covid, che ha iniziato a invertire solo nell’ultima parte dell’anno.Si tratta di un dato di gran lunga inferiore al +8,4% registrato nel 2021, ma superiore alla stima del mercato. La lettura è anche più bassa rispetto all’obiettivo governativo di una crescita del 5,5%, annunciato lo scorso marzo prima degli ulteriori lockdown e dell’improvviso abbandono delle restrizioni a dicembre.Il quarto trimestre dell’anno ha registrato, invece, un’espansione nulla dell’economia su base congiunturale (-0,8% atteso, +3,9% il trimestre precedente), mentre l’aumento tendenziale è stato del 2,9%, superiore al +1,8% atteso dagli analisti (+3,9% il trimestre precedente).Cosa si prevede per il 2023? Secondo gli esperti il PIL cinese potrebbe registrare un aumento maggiore, pari al 4,8%. L’Ufficio Nazionale di Statistica ha affermato che le basi della ripresa “non sono ancora solide”, evidenziando un contesto internazionale che rimane “complesso e severo”.Tra gli altri dati macroeconomici diffusi oggi, la produzione industriale è aumentata dell’1,3% a dicembre rispetto a un anno prima (superiore a una previsione dello 0,2% ma inferiore al +2,2% del mese precedente), le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,8% (rispetto a un calo previsto del 8,6% e dopo il -5,9% del mese precedente), il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% (atteso per 6%, precedente al 5,7%). LEGGI TUTTO

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    Benzinai confermano sciopero. Sanzioni su gestori “sproporzionate”

    (Teleborsa) – Sciopero dei benzinai confermato per il 25 e 26 gennaio 2023. Le due associazioni sdel settore Fegica e Figisc Confcommercio, unendosi alla FaibConfesercenti, dopo aver congelato la mobilitazione, hanno ora confermato lo sciopero, esprimendosi negativamente sul decreto trasparenza nella parte relativa alle sanzioni che richiano i benzinai. Queste – si sottolinea – sono “sproporzionate” perchè seimila euro equivalgono a vendere 180mila litri di benzina, pari a sei autobotti, una settimana di lavoro, ma la sanzione può arrivare anche alla risoluzione del contratto ed alla richiesta di danni da parte della compagnia petrolifera e quindi alla chiusura dell’azienda di distribuzione e questo “non si può accettare”.”Sul caro carburanti continua lo scaricabarile del Governo”, protesta Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica, assieme al presidente nazionale della Figisc Bruno Bearzi, il quale anticipa “se domani nell’incontro al Mimit non si riparte dal decreto si conferma lo sciopero”.Il MIMIT – Ministero dell’Industria e del Made in Italy aveva già convocato i gestori in precedenza per affrontare i problemi della filiera, ma dopo il “pasticciato” decreto trasparenza e l’indagine dell’Antitrust “che indagherebbe sui petrolieri non per le loro eventuali responsabilità ma perché non avrebbero sorvegliato i benzinai”, le due associazioni datoriali del settore hanno ritenuto di dover ripartire dal decreto incriminato, perchè – si afferma – dà all’opinione pubblica “un messaggio che non ci piace” che dice che “non siamo corretti”.L’incontro previsto per domani al ministero delle Imprese del made in Italy, secondo Di Vincenzo, “non nasce certamente sotto i migliori auspici, né ci mette in uno stato d’animo sereno”.Per la Fegica “è una situazione grave, se non fosse ridicola”, perchè il Governo “non può dire oggi che i gestori si sono comportati correttamente e domani evocare l’intervento della Gdf e dell’Agcm”.Frattenbto, l’Antitrust ha avviato istruttorie dopo le ispezioni nei confronti di alcune compagnie petrolifere – Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil- e dopo aver riscontrato irregolarità per l’applicazione alla pompa di un prezzo diverso da quello pubblicizzato e per l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti al portale “Osservaprezzi carburanti”. òìAuthority ha parlato diu “un’omessa diligenza” da parte delle compagnie petrolifere nei controlli sui distributori e nell’adozione di misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori. I procedimenti sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Guardia di Finanza in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio Eni 376, marchio Esso 40, marchio Ip 383, marchio Kuwait 175, marchio Tamoil 48).Se da un lato si sentono offere le associazioni dei distributori, dall’altro protestano contro lo sciopero le associazioni dei consumatori, giudicando il fermo “incomprensibile” e ricordando che “finirà per danneggiare solamente i cittadini”. “Denunciare le anomalie che si registrano nei prezzi dei carburanti non è gettare fango sulla categoria – si afferma – così come non è un insulto chiedere più trasparenza in favore dei consumatori, e gli stessi benzinai potrebbero beneficiare delle misure previste dal decreto del Governo”. LEGGI TUTTO

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    Croazia, finito periodo transitorio: ora solo pagamenti in euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha affermato che la Croazia ha completato “con successo” il passaggio all’euro. Il 14 gennaio è infatti terminato il periodo di doppia circolazione di 14 giorni (in cui potevano essere utilizzati sia la kuna che l’euro) e ora i pagamenti non possono più essere effettuati in kune.Secondo un’indagine della Commissione condotta il 13 e 14 gennaio, quasi tutti (89%) i pagamenti in contanti nei negozi sono stati effettuati in euro. Praticamente tutte le transazioni (99%) hanno portato i consumatori a ricevere il resto solo in euro. Il 67% dei cittadini croati intervistati ha affermato di portare già con sé solo banconote in euro, mentre il 68% afferma di portare solo monete in euro.”Il settore del commercio al dettaglio croato ha affrontato bene il passaggio all’euro e la gestione parallela di due valute – si legge in un report – Non sono stati segnalati problemi di rilievo per quanto riguarda code o problemi alle casse. Anche la conversione degli sportelli bancomat è andata avanti senza intoppi”.Viene ricordato che – per proteggere i consumatori e rispondere alle preoccupazioni relative ad aumenti abusivi dei prezzi durante il periodo di transizione – le autorità croate stanno adottando misure attive in linea con le norme sull’introduzione dell’euro. La doppia indicazione dei prezzi in kune ed euro è diventata obbligatoria il 5 settembre 2022 e si applicherà fino al 31 dicembre 2023. È stato introdotto un codice etico aziendale per garantire la stabilità dei prezzi di beni e servizi aiutando le imprese a ricalcolare e visualizzare correttamente i prezzi, senza aumenti ingiustificati. Un organismo di ispezione nazionale ha il compito di monitorare e controllare i prezzi e può adottare misure adeguate in caso di infrazioni.Secondo un recente studio della BCE, la Croazia trarrà vantaggio dall’adozione dell’euro “alla luce della già profonda integrazione della Croazia con l’area euro e supponendo che persegua solide politiche fiscali, strutturali e finanziarie in futuro”. I benefici includono: l’eliminazione del rischio di cambio nei confronti dell’euro, che è stato recentemente una delle principali fonti di vulnerabilità nell’economia croata; un impatto positivo sul commercio estero (compreso il turismo) e sugli investimenti grazie a minori costi di transazione e maggiore trasparenza e comparabilità dei prezzi; minori costi di indebitamento per l’economia a causa di aspettative di inflazione ben ancorate insieme a minori costi normativi e rischio valutario. LEGGI TUTTO

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    Debito pubblico, Bankitalia: “Flessione di 5,9 miliardi a novembre”

    (Teleborsa) – In calo il debito pubblico italiano nella rilevazione relativa al mese di novembre 2022. A novembre dello scorso anno il debito delle Amministrazioni pubbliche – secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” – è diminuito di 5,9 miliardi rispetto al valore del mese precedente, risultando pari a 2.764,9 miliardi. La riduzione riflette il calo delle disponibilità liquide del Tesoro (8,5 miliardi a 54,1 miliardi), parzialmente compensata dall’effetto accrescitivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 2,5 miliardi), e dal fabbisogno (0,1 miliardi). Il debito e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche includono anche il prestito erogato dalla Commissione europea lo scorso 8 novembre nell’ambito del Dispositivo di ripresa e resilienza (11 miliardi). L’Italia ha finora ricevuto prestiti attraverso il Dispositivo per 37,9 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di quasi 6,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. Alla fine dello scorso novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è stata pari al 26,1 per cento (sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,8 anni (7,7 in ottobre). A novembre dello scorso anno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 46,1 miliardi, in aumento del 5,0 per cento (2,2 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2021. Nei primi undici mesi dello scorso anno le entrate tributarie sono state pari a 446,5 miliardi, in aumento del 10,8 per cento (43,4 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2021. LEGGI TUTTO

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    Social Impact Banking, da Unicredit finanziamento da 70 milioni di euro a RealStep

    (Teleborsa) – RealStep, società di sviluppo e trasformazione immobiliare specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali, annuncia di aver ottenuto un finanziamento di 70 milioni di euro da parte di UniCredit. L’erogazione rientra nel programma Social Impact Banking di UniCredit, voluto dal Gruppo bancario per sostenere iniziative e progetti realizzati con il chiaro intento di generare impatto sociale positivo e misurabile.Grazie alla partnership tra RealStep e UniCredit, nei prossimi mesi si realizzerà un’importante rigenerazione di un complesso di immobili industriali. L’area – spiega Unicredit in una nota – verrà restituita al quartiere e alla città come campus multifunzionale, efficiente e sostenibile, conservando la storicità architettonica. L’operazione è parte di un più grande progetto di rigenerazione che vedrà il Certosa District trasformarsi con un nuovo mix di uffici, ristoranti, negozi spazi verdi accessibili a tutti i residenti del quartiere. Tra gli utenti del progetto, la nuova sede EMEA di Whirlpool di circa 7mila mq.Inoltre, Triadi s.r.l. Società Benefit, spin-off del Politecnico di Milano, nata dall’esperienza maturata dal centro di ricerca TIRESIA sui temi dell’imprenditoria ibrida, della finanza sostenibile e della misurazione dell’impatto sociale, si occuperà del monitoraggio degli effetti della riqualificazione in corso e della misurazione degli impatti sociali derivati.Il finanziamento social impact ha come presupposti degli obiettivi di impatto sociale addizionale, il cui raggiungimento sarà monitorato di anno in anno fino alla conclusione del progetto nel 2025, quando dovranno essere verificati l’aumento delle vivibilità del quartiere e, più in generale, della qualità della vita. Incentrato sulla comunità territoriale, il progetto di rigenerazione preserverà la storia e il carattere dell’area, promuovendo allo stesso tempo un quartiere vivace, stimolando nuove opportunità economiche e posti di lavoro, promuovendo al contempo coesione sociale e sostenibilità ambientale sul modello della “Milano-Città dei 15 minuti”.”Da oltre due decenni – ha dichiarato Stefano Sirolli, CEO di RealStep SICAF – lavoriamo per restituire al tessuto urbano aree ex industriali o in stato di abbandono e degrado, e la scelta da parte nostra di Certosa è andata proprio in questo senso, siamo presenti nell’area da anni e pensiamo di avere già lasciato un’impronta positiva. Oggi, questo finanziamento per noi vale come un riconoscimento ma ancor più ci darà la possibilità di misurare quanto, attraverso le nostre attività, la vita di quell’area potrà essere impattata in maniera positiva”.”Siamo molto orgogliosi – ha affermato Marco Bortoletti, regional manager Lombardia di UniCredit – di contribuire a un processo di rigenerazione urbana sostenibile così importante per la città di Milano e di collaborare con una realtà come RealStep con la quale condividiamo valori importanti come la transizione verso un’economia green e sostenibile. La Sostenibilità è un aspetto tangibile ormai quotidianamente presente, sia in ambito ambientale che sociale. Le aziende come Realstep sono attori sociali del cambiamento e contribuiscono a costruire un futuro sostenibile. Abbracciamo questo importante progetto di rigenerazione urbana, da noi finanziato con ricorso a funding agevolato, anche perché pienamente coerente con gli obiettivi ESG perseguiti da UniCredit tramite l’offerta di Impact Financing con la quale vogliamo contribuire allo sviluppo di una società più equa ed inclusiva”. Il progetto del Certosa District di RealStep include anche La Forgiatura, il campus sostenibile e carbon free, già attivo in via Varesina, il quale ha attratto nel quartiere diverse imprese dinamiche e leader di settore, fra cui Medtronic, Zeiss, VF, UCB Pharma, Sandvik, Schuco, Schaeffler, DesignTech ed Expression Parfumées, che qui hanno trasferito la loro sede. Certosa District diventerà un importante distretto multifunzionale, capace di interagire con il tessuto urbano e sociale, ricoprendo una posizione strategica di collegamento fra Porta Nuova e il Mind, grazie alla Stazione di Certosa e alla futura Circle Line milanese. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: migliorano attese imprese su economia, inflazione record

    (Teleborsa) – Migliorano i giudizi delle aziende italiane medie e grandi sulla situazione economica e sulle proprie condizioni operative nel quarto trimestre del 2022 rispetto al trimestre precedente, così come le aspettative sulla domanda, mentre resta forte il peso del rialzo dei prezzi energetici, e le attese di inflazione sono a livelli record. Lo rileva l’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita da Bankitalia condotta tra il 22 novembre e il 14 dicembre 2022 presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti. Le attese sull’inflazione al consumo sono cresciute in misura marcata raggiungendo in tutti i comparti i livelli massimi dall’inizio della rilevazione nel 1999, afferma la banca centrale. Il tasso atteso di inflazione al consumo si attesta, in media, a 8,9% tra sei mesi da 7,5% della precedente rilevazione, a 8,1% tra 12 mesi (da 6,9%), a 6,7% tra 2 anni (da 5,7%) e a 5,7% su un orizzonte compreso tra i 3 e i 5 anni (da 4,9%).Sono migliorate le attese sulla domanda nei prossimi mesi, sia totale sia estera, anche se le imprese continuano a segnalare difficoltà connesse con l’incertezza economica e politica e con gli elevati prezzi dell’energia, rileva Bankitalia. A fine 2022 la quota di imprese che considera la situazione economica generale peggiore rispetto al trimestre precedente è diminuita al 47,0% per cento dal 77,9% della rilevazione precedente, largamente in favore dei giudizi di stazionarietà; il saldo tra risposte di miglioramento e peggioramento è risalito a -40,7%. Ciò nonostante, permangono prospettive di una congiuntura debole: la grande maggioranza delle imprese (86,1% cento) assegna una probabilità nulla o inferiore al 25 per cento alla possibilità che il quadro economico generale si evolva positivamente nel primo trimestre del 2023. Il saldo fra le attese di miglioramento e di peggioramento delle condizioni operative nei prossimi tre mesi è passato a -17,6 punti percentuali, da -49,2 nella precedente rilevazione . Il miglioramento è diffuso fra aree geografiche e settori; è particolarmente marcato tra le imprese edili che operano nel comparto residenziale.Quanto ai principali ostacoli alle prospettive di crescita continuano a essere l’incertezza imputabile a fattori economici e politici e gli elevati prezzi dei beni energetici. Ma il saldo delle attese sulle proprie condizioni operative a tre anni è aumentato considerevolmente dai livelli storicamente bassi della precedente rilevazione: a 37,4 punti percentuali da 11,7. L’accumulazione di capitale proseguirebbe nel 2023: le valutazioni di peggioramento delle condizioni per investire restano ampiamente superiori a quelle di miglioramento, ma il saldo negativo si è dimezzato rispetto alla precedente rilevazione a -30,2 punti percentuali. Le condizioni di accesso al credito sono ritenute stabili da circa i tre quarti delle imprese, a fronte di un peggioramento per il 21 per cento (come nel trimestre precedente), mentre la posizione complessiva di liquidità è valutata sufficiente o più che sufficiente da oltre il 90 per cento del campione. L’occupazione continuerebbe a crescere nel primo trimestre dell’anno: la quota di imprese dell’industria e dei servizi che prevedono di espandere il numero di addetti nel primo trimestre del 2023 è risultata superiore di 11,0 punti percentuali a quella di chi ne prefigura una riduzione, in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente; nel comparto delle costruzioni la quota è rimasta sostanzialmente invariata. LEGGI TUTTO

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    Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: Vincenzo Marsiglia presenta “Physis and rendering”

    (Teleborsa) – Avamposto dell’arte contemporanea nel cuore di Roma, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro, Visionarea ArtSpace inaugura il 2023 con Physis and rendering, personale di Vincenzo Marsiglia, a cura di Davide Silvioli con la collaborazione di Davide Sarchioni, in mostra dall’1 febbraio al 25 marzo 2023. La mostra, organizzata con il supporto della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, raccorda una cerchia di opere distintive degli indirizzi di ricerca intrapresi dall’artista durante il suo percorso pluriennale, al punto da restituirne una versione sintetica e paradigmatica.Artista dalla profonda attitudine interdisciplinare – con presenze alla Biennale d’Architettura di Venezia, alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, alla Casa del Mantegna di Mantova, al Museo di Palazzo Collicola di Spoleto, al Museo del Presente di Rende – per l’occasione Marsiglia propone un percorso tra NFT olografici e fotografie digitali, realtà aumentata e occhiali hololens per un incontro ravvicinato con le nuove frontiere dell’arte contemporanea, tra digitale e reale. I lavori in esposizione vanno, infatti, da esiti rispettivi delle serie “Fold”, “Modus”, “Star stone”, “Prospect”, fino a NFT olografici e fotografie digitali eseguite con il dispositivo Hololens 2: visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata, applicato per la prima volta nel campo di ricerca delle arti visive dallo stesso Marsiglia.”La mostra – scrive Silvioli – approfondisce la complessità dell’operato dell’artista attraverso una chiave di lettura critica mirata a stabilire continuità tra risultati dovuti a processi differenti. Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering, l’identità del progetto replica la facoltà della ricerca di Marsiglia di saper abitare entrambi questi emisferi del reale, rilevandone punti di contatto. Termine costante di un lessico evidentemente declinato al plurale è la nota Unità Marsiglia (UM): un modulo grafico dalla forma di stella a quattro punte. Quest’ultima corrisponde all’ente fondamentale del suo universo estetico, unità indivisibile di tutto l’esperibile artistico. Quale generatore e narratore di contesti alternativi e complementari, il logo UM, circa gli ultimi sviluppi dell’attività di Marsiglia, in cui vi è un ricorso alla tecnologia sempre più significativo, transita dalle proprietà della materia fisica alle funzioni di media digitali come monitor lcd, ledwall, visori”. “La peculiarità di Vincenzo Marsiglia risiede nell’individuare sempre nuove soluzioni per lavorare sulla realtà aumentata e sviluppare in modi innovativi la possibilità di interagire con lo spazio reale attraverso la tecnologia – commenta Emanuele –. L’interesse dell’artista si focalizza in particolare sul dialogo fisico/digitale, che è il mezzo per mettere in relazione la dimensione visionaria di chi fa arte con il mondo concreto e tangibile che ci circonda. Grazie alla Fondazione che mi onoro di presiedere, ho già dato spazio nel 2021, a Palazzo Cipolla, a questa nuova frontiera del linguaggio artistico, ospitando la grande mostra antologica di Quayola, uno dei maggiori esponenti della media-art a livello internazionale: come Quayola, anche Marsiglia ci aiuta a pensare e comprendere il tempo in cui viviamo, utilizzando il giusto linguaggio per esprimere una visione del mondo del XXI secolo. La mostra Physis and rendering si qualifica dunque come un vero e proprio viaggio esperienziale, laddove il potere delle tecnologie è anche questo: far vivere esperienze nuove e creare inedite visioni”. LEGGI TUTTO