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    Antitrust: dal 1 gennaio attiva la nuova struttura organizzativa

    (Teleborsa) – Da qualche giorno è operativa la nuova organizzazione degli uffici dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con “un assetto organizzativo completamente nuovo basato su nove dipartimenti, di cui due propriamente antitrust”. Il primo – spiega l’Antitrust in una nota – si occuperà di cartelli e piattaforme digitali, il secondo di tutti gli altri settori dell’economia; anche alla tutela dei consumatori presiederanno due dipartimenti, con competenze settoriali simmetriche a quelle di concorrenza. Inoltre il dipartimento affari legali, che curerà garanzie procedurali, contenzioso e studi giuridici, e il dipartimento analisi economiche e di mercato, che assicurerà l’approfondimento economico e le indagini conoscitive, – prosegue l’Agcm – forniranno a tutti i dipartimenti il supporto di giuristi ed economisti alle indagini antitrust e di tutela dei consumatori. Con l’istituzione della direzione garanzie procedurali l’Autorità – si legge nella nota – “intende implementare non solo l’attenzione alle garanzie procedurali, ma anche rafforzare il contraddittorio e il diritto di difesa, nonché rendere maggiormente efficace ed efficiente l’azione amministrativa”.Sono stati poi costituiti un dipartimento compliance, che istruirà le procedure di attribuzione del rating di legalità alle imprese e quelle relative al conflitto di interesse per gli incarichi di governo, e il dipartimento per i servizi informativi e la digitalizzazione che fornirà il supporto informatico per la completa dematerializzazione di tutte le attività dell’Autorità, comprese le ispezioni informatiche presso le imprese oggetto di attività istruttoria. Infine, il dipartimento amministrazione curerà bilancio, contratti e gestione del personale. Tutti i dipartimenti saranno articolati in direzioni e uffici.Istituite inoltre – prosegue la nota – una direzione per i rapporti istituzionali, relazioni esterne, comunicazione e stampa, una direzione per i rapporti internazionali e con l’Unione Europea, una direzione per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, una per la sicurezza informatica, una direzione di segreteria e coordinamento e un organismo di valutazione e controllo strategico.Nelle posizioni di responsabile delle varie unità organizzative, il Collegio dell’Autorità, su proposta del Segretario Generale, ha nominato 22 donne e 21 uomini.In occasione del varo della riorganizzazione ha dichiarato: “La tutela della concorrenza e dei consumatori, affidata dal legislatore alla nostra Autorità, – ha dichiarato il presidente dell’Agcm Roberto Rustichelli – è un compito fondamentale per lo sviluppo delle nostre imprese e per il benessere dei cittadini che deve tener conto anche dell’evoluzione del sistema economico e dei processi innovativi che impattano su economia e società a livello globale. Il nostro nuovo assetto organizzativo ha l’ambizione di stare al passo con questi nuovi tempi, al fine di migliorare la qualità e l’efficacia del nostro lavoro, delle nostre procedure, dei nostri provvedimenti, anche tramite una forte e positiva interazione tra dipartimenti, direzioni e uffici, assicurando al contempo tutte le opportune garanzie alle parti del procedimento. L’obiettivo è quello di offrire al Collegio una sempre maggiore accuratezza, tempestività e qualità delle informazioni sulle quali basare discussione e decisione dei casi. L’Autorità, nel rispetto della sua indipendenza, è impegnata a trovare soluzioni equilibrate e a fornire leale collaborazione al Parlamento, al Governo e a tutte le Istituzioni italiane ed europee”. LEGGI TUTTO

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    Colf e badanti, rischio stangata per le famiglie: ecco perchè

    (Teleborsa) – Scade oggi, martedì 10 gennaio, il termine per versare i contributi previdenziali di colf e badanti relativi al quarto e ultimo trimestre 2022 (ottobre-dicembre), alla quale è obbligatorio aggiungere l’importo previsto per la Cassa Colf che è pari a 0,06 euro orarie.Nel frattempo, aumenta la preoccupazione per una possibile stangata pronta ad abbattersi sulle famiglie (già alle prese con il caro bollette) che potrebbero pagare dal prossimo gennaio per l’aiuto domestico oltre il 9% in più a causa dell’adeguamento automatico delle retribuzioni all’inflazione che potrebbe scattare in assenza di accordo tra associazioni datoriali e sindacati, un aumento che potrebbe spingere molte persone a ridurre le ore o a rifugiarsi nel sommerso.L’allarme sull’aumento dei costi è stato lanciato dalla Fidaldo, la Federazione italiana del lavoro domestico, mentre a sottolineare i rischi di aumento del sommerso è il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini.Secondo i calcoli di Fidaldo per una badante a tempo pieno l’aumento sarebbe di circa 125 euro al mese che considerando anche tredicesima, ferie e Tfr porterebbe a un incremento annuo che sfiora i 2mila euro. Il contratto prevede che in assenza di accordo sindacale scatti un adeguamento all’inflazione dell’80% dell’indice dei prezzi di novembre che al momento su base provvisoria è all’11,8%. In pratica l’aumento potrebbe raggiunger il 9,44%. Se poi la famiglia deve occuparsi di una persona non autosufficiente la spesa può arrivare (comprese le sostituzioni per le ferie e i riposi della badante principale) fino a 30mila euro annui e l’aggravio sfiorare i 3mila.”L’auspicio – ha sottolineato Fidaldo – è che attraverso un confronto con le parti sociali si possa arrivare ad uno scaglionamento nel tempo di questi incrementi che peseranno sui budget familiari già gravati dagli aumenti del prezzo del gas e delle bollette”. Questi aumenti saranno compensati solo in parte dagli adeguamenti delle pensioni che recupereranno il 7,3% solo nel caso di assegni fino a quattro volte il minimo (gli altri hanno incrementi più bassi fino ad appena il 2,55% per quelli oltre dieci volte) e dal rinnovo dei contratti collettivi scaduti di altri comparti, ove venissero rinnovati nel corso del 2023.”Le famiglie – spiega Zini – potrebbero decidere a fronte di questo aumento dei costi di ridurre le ore della propria assistente familiare o di dichiararne di meno ma c’è anche il rischio per molte donne di rinunciare al lavoro e tornare a casa perché diventa conveniente, a fronte di un lavoro a basso salario e della possibilità di avere la Naspi o assegni unici più consistenti, non affrontare la spesa del lavoro domestico”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie novembre -0,9%: sotto le attese

    (Teleborsa) – Nel mese di novembre 2022 i consumi familiari mensili in Giappone si sono attestati a 285.947 yen, in diminuzione dello 0,9% in termini reali dopo il +1,1% di ottobre, risultando anche al di sotto delle attese degli analisti che indicavano un calo dello 0,5%.Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui la lettura tendenziale si attesta al -1,2% (+3,2% nominale). Sempre a novembre la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 502.259 yen, con un aumento tendenziale nominale del 4,2% ed un calo in termini reali dello 0,3%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Noleggio a lungo termine, contratti crescono a doppia cifra in 2022

    (Teleborsa) – Il noleggio a lungo termine di autovetture è cresciuto del 15,8% nel 2022, con un totale di 617.776 contratti registrati. Lo rende noto l’UNRAE spiegando che la ripartizione tra le due macro-aree di utilizzatori vede la quota maggioritaria dell’85,2% sempre appannaggio delle Società, titolari di 526.606 contratti (+16,3% sul 2021), e la restante quota del 14,8% a favore degli utilizzatori Privati, che con 91.170 contratti crescono del 12,8% sull’anno precedente.Il diesel continua ancora ad essere l’alimentazione preferita fra quasi tutti gli utilizzatori del noleggio a lungo termine, anche se il trend generale è in costante discesa a vantaggio soprattutto delle ibride (HEV), in crescita in tutti i canali, e dei tradizionali motori a benzina. A utilizzare i diesel più di tutti sono sempre le Aziende non automotive (dove questa alimentazione raggiunge il 63,9% di quota), mentre nei motori a benzina prevalgono le Società di noleggio a breve (39,5% di quota). La regione dove si fa il maggiore ricorso al noleggio a lungo termine sul totale Italia è la Lombardia (31,2% dei contratti), seguita da Lazio (13,9%) e Piemonte (13,3%). Ma la Calabria ha il primato dei contratti nel canale degli utilizzatori Privati (39%), seguita da Puglia (30,9%) e Molise (29,9%) che supera di poco la Campania (29,7%). Napoli (30%) e Bari (27,6%), dove pesano gli alti costi delle assicurazioni, mantengono il primato fra le province.(Foto: © Brasoveanu George Bogdan/123RF) LEGGI TUTTO

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    Carburanti, Salvini: domani in Consiglio dei Ministri valuteremo se intervenire

    (Teleborsa) – Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato che in Consiglio dei Ministri il Governo discuterà dei rincari carburanti. “Come governo c’è domani un Consiglio dei Ministri e ragioneremo se, fra guerra, caro materiali e caro materie prime, sia il caso di intervenire e ci siano denari per intervenire”, ha affermato Salvini oggi in visita ai cantieri della Corda molle a Travagliato, in provincia di Brescia.”Sono contento – ha aggiunto – che ci siano dei controlli a tappeto, perché anche in questo caso, come nel caso del gas e della luce, qualcuno ne sta approfittando, perché per lo stesso prodotto non puoi pagare 1,70 euro in una città e 2,30 euro in un’altra. È giusto controllare e verificare”. LEGGI TUTTO

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    Ue, Wojciechowski: revisione bilancio dovrà tenere conto dell'inflaizione

    (Teleborsa) – Il Commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dichiarato che la revisione di metà percorso del bilancio Ue prevista nei prossimi mesi “non sarà la proposta di un nuovo budget, ma non possiamo ignorare i problemi causati dalla grande discrepanza” tra i tetti di spesa pluriennali decisi dall’Ue per il 2021-27 e l’inflazione. Parlando alla commissione Agricoltura dell’Europarlamento, Wojciechowski ha sottolineato che “l’inflazione sta colpendo tutti i programmi del bilancio Ue e la Commissione deve verificare la sostenibilità dei tetti di spesa, visto che il livello di inflazione reale è molto superiore a quello previsto e già ora stiamo usando i margini del bilancio”. Wojciechowski ha poi aggiunto di essere convinto che “prima della fine del mandato” la Commissione presenterà una proposta di nuovo bilancio “con misure ambiziose per il futuro della Pac”, inclusa una dotazione finanziaria “più forte per la sicurezza alimentare e la protezione degli agricoltori, delle aree rurali e dell’ambiente”. LEGGI TUTTO

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    Ex Gkn, proposta lavoratori a centro incontro Regione Toscana

    (Teleborsa) – Un approfondimento tecnico sulla proposta di reindustrializzazione parziale del sito ex Gkn di Campi Bisenzio (Fi) formulata alcune settimane fa dall’Rsu e dal Comitato tecnico scientifico solidale del collettivo di fabbrica e presentata lo scorso 20 dicembre nel corso dell’ultima riunione del Comitato di proposta e verifica. È stato questo l’oggetto di un incontro tenutosi questa mattina in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze nell’ambito dell’attività di scouting pubblico che la Regione Toscana sta conducendo per individuare nuovi potenziali investitori e superare lo stallo venutosi a creare sulla vertenza.All’incontro, coordinato dal consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani e svoltosi alla presenza dell’Unità di crisi regionale e del direttore della direzione competitività Paolo Tedeschi, hanno partecipato anche organizzazioni sindacali, Rsu e membri dello stesso Collettivo di Fabbrica, alcuni rappresentanti della società che ha predisposto l’ipotesi di reindustrializzazione. La proposta, che riguarda la produzione nei settori delle energie rinnovabili, è “un progetto di grande interesse – commenta Fabiani – perché innovativo, ambizioso e frutto dalla capacità di mobilitazione ed elaborazione dei lavoratori”.”Per questo si è aperta una fase di verifica tecnica, funzionale a vagliarne la fattibilità e all’individuazione di eventuali misure pubbliche a supporto”, aggiunge il consigliere precisando che “l’attività di esplorazione e ricognizione sulle prospettive di reindustrializzazione dell’ex Gkn da parte della Regione prosegue, tanto che nel corso di queste settimane sono giunti alla Regione anche altri preliminari interessi che saranno ugualmente verificati. Nelle prossime ore ci confronteremo anche con la proprietà del sito di Campi Bisenzio” LEGGI TUTTO

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    Al MEF incontro Giorgetti-Donohoe: lotta all'inflazione la priorità, confronto anche sulla riforma del Mes

    (Teleborsa) – “Lungo e cordiale incontro” al Ministero dell’Economia e delle Finanze tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Come si legge in una nota di Via XX settembre in una nota, l’incontro “è stato occasione anche per un confronto sulla cooperazione all’interno dell’Eurogruppo e sulle questioni economiche rilevanti per l’area dell’euro”. “Un tema centrale nei prossimi mesi – prosegue la nota – sarà quello di rafforzare il coordinamento tra politica fiscale e monetaria per adattarsi a un contesto economico difficile e incerto, caratterizzato da un’inflazione elevata”. Entrambi i ministri “hanno ribadito che le misure a sostegno delle imprese e delle famiglie dovrebbero essere temporanee e mirate ai cittadini e alle imprese più fragili e preservare il mercato interno. I due ministri sono d’accordo, inoltre, per proseguire il lavoro all’interno dell’Eurogruppo per migliorare il coordinamento delle misure politiche”. I ministri Giorgetti e Donohoe, fa sapere il MEF, “hanno anche discusso di altre priorità dell’Eurogruppo per la prima metà dell’anno, tra cui il futuro delle regole di bilancio europee e l’approfondimento dell’Unione economica e monetaria. Hanno anche parlato della riforma del trattato del Mes”.”Sono al mio secondo mandato come presidente dell’Eurogruppo e sono lieto di iniziare l’anno con una visita al mio collega italiano, Giancarlo Giorgetti, qui a Roma. Questo incontro è stato particolarmente opportuno poco dopo l’adozione del bilancio del nuovo governo italiano. Il contesto attuale non è privo di sfide, ma vi sono motivi di ottimismo. Sia l’Italia che l’area dell’euro hanno chiuso lo scorso anno con risultati economici robusti, trainati da una crescita più forte del previsto e da livelli di disoccupazione ai minimi storici – ha dichiarato Donohoe al termine dell’incontro –. Ora, la nostra massima priorità è combattere l’inflazione attraverso un’azione coordinata dell’UE, realizzando al contempo il pieno potenziale del piano di ripresa dell’UE da 750 miliardi di euro con riforme e investimenti a sostegno della crescita”. “Sono contento della visita di Paschal a Roma – ha dichiarato Giorgetti –. In un contesto europeo e globale caratterizzato da un elevato grado di incertezza, continuiamo a sostenere i cittadini e le imprese colpite dagli elevati prezzi dell’energia. La nostra legge di Bilancio, infatti, concentra il grosso delle risorse finanziarie aggiuntive per il 2023 sulla mitigazione dell’impatto economico e sociale dei prezzi elevati dell’energia. La crescita economica e la solidità delle finanze pubbliche sono al centro dell’azione del governo italiano, anche aumentando gli investimenti e attuando le riforme. In questo contesto, riteniamo che un coordinamento efficace e azioni congiunte a livello europeo siano essenziali”. LEGGI TUTTO