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    Sviluppo sostenibile, da CDP 25 milioni di euro al Gruppo Pietro Fiorentini

    (Teleborsa) – Investire in nuove tecnologie all’avanguardia per ridurre l’impatto sull’ambiente e incrementare i livelli occupazionali in Italia. Questi gli obiettivi del finanziamento da 25 milioni sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a favore di Pietro Fiorentini, Gruppo internazionale leader nell’offerta di soluzioni avanzate per il settore energetico che opera lungo l’intera filiera del gas naturale.Alla base dell’accordo è previsto un impegno da parte della società ad aumentare i livelli occupazionali in Italia: grazie a una formula finanziaria che coniuga sviluppo e sostenibilità, l’operazione prevede che al raggiungimento di tale obiettivo verrà corrisposto all’azienda un beneficio in termini di riduzione del costo di finanziamento. Si tratta della seconda iniziativa di questo genere per Cassa, a ulteriore conferma dell’interesse nei confronti della finanza sostenibile da parte delle aziende, che con frequenza crescente legano i propri investimenti al raggiungimento di specifici criteri ESG.Il progetto segue le priorità di intervento individuate dalle Linee Guida CDP relative al sostegno alle filiere strategiche come previsto dal Piano 2022-2024 di Cassa, con l’obiettivo di contribuire alla crescita delle imprese per generare un impatto sociale e ambientale positivo attraverso soluzioni finanziarie sempre più legate ai valori ESG.Con le risorse messe a disposizione da CDP, l’azienda porterà avanti il proprio piano investimenti finalizzato alla crescita del Gruppo in Italia e all’estero attraverso: il rinnovo e l’ampliamento delle sedi produttive in Veneto e Lombardia con nuovi laboratori per la ricerca e lo sviluppo di prodotti all’avanguardia (come, ad esempio, quello recentemente inaugurato per la sperimentazione dell’idrogeno) o al miglioramento di quelli già esistenti; l’acquisto di impianti e macchinari (quali presse, torni a controllo numerico, banchi di collaudo e di assemblaggio, modelli e stampi) destinati ai siti produttivi italiani (Arcugnano in Veneto, Rosate e Desenzano in Lombardia), per la produzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per il settore energetico.Il Gruppo Pietro Fiorentini ha registrato nel 2021 un fatturato complessivo di oltre 466 milioni, in crescita del 17% rispetto al 2020, e conta più 2.400 risorse tra occupazione diretta e indiretta. Con una forte spinta all’internazionalizzazione, il Gruppo opera in tutto il mondo grazie a una fitta rete di sedi, produttive e commerciali, in Europa, Asia, Africa, Nord e Sud America. LEGGI TUTTO

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    Inflazione, Legacoop-Prometeia: in Europa picco non ancora raggiunto

    (Teleborsa) – Il progressivo ripristino del funzionamento delle catene del valore e il rallentamento dell’economia mondiale contribuiscono alla riduzione delle quotazioni in dollari di molte commodity industriali e alimentari nei mercati internazionali, lasciando intravvedere lapossibilità di contributi via via minori di questi prodotti nella formazione dei prezzi.Ma se negli USA questa tendenza si sta già trasferendo lungo tutte le filiere di produzione e distribuzione, fino ai prezzi al consumo, in Europa, anche per l’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro che attenua la flessione dei prezzi delle commodity in valuta nazionale, probabilmente l’inflazione non ha ancora raggiunto il picco e non si delineano le condizioni per un suo rapido rientro il prossimo anno.È quanto emerge dal report “In calo i prezzi internazionali delle commodity, ma non in misura sufficiente per una rapida riduzione dell’inflazione in Europa”, realizzato nell’ambito del progetto di ricerca Monitor Fase 4, frutto della collaborazione tra AreaStudi Legacoop e Prometeia.La situazione internazionale, sottolinea il report, ha riflessi diversi negli USA e in Europa. Negli Sati Uniti l’inflazione si è ridotta (su base annua, dal 9,1% di giugno al 7,7% di ottobre 2022), oltre che per la riduzione dei prezzi delle materie prime, per il ritorno dei costi di trasporto su valori pre-Covid e per il rafforzamento del dollaro. In Europa gli effetti disinflazionistici esercitati dalla riduzione deiprezzi internazionali delle materie prime sono in parte annullati dall’aumento del prezzo del gas (che dopo aver raggiunto picchi di oltre 250 dollari a MWh nel mese di novembre si è comunque riportato a circa 75 dollari) e dall’incertezza che contraddistinguerà ancora i mesi invernali, dall’indebolimento dell’euro sul dollaro e, rispetto agli USA, dalla maggiore dipendenza da Russia e Ucraina come mercato di origine di alcuni prodotti agricoli. In proposito, il report di AreaStudi Legacoop e Prometeia evidenzia come in Europa i prezzial consumo siano cresciuti di 11 punti percentuali da ottobre 2020 a ottobre 2022, mentre i prezzi alla produzione sonocresciuti del 44% da settembre 2020 a settembre 2022.”Fin dall’inizio dell’anno abbiamo temuto ciò che oggi è purtroppo una certezza” – dichiara Mauro Lusetti, presidente di Legacoop” – ossia che l’impennata dell’inflazione fosse un fenomeno temporaneo, sì, ma non di così breve durata da non sferzare duramente i bilanci delle famiglie italiane già provate dalla crisi. Ci faceva da guida, in ciò, proprio il crollo di fiducia dei consumatori che per primi, molto in anticipo sul sistema produttivo italiano, si sono accorti della rapidità e della violenza dell’impatto dei rincari sul loro tenore di vita. Ancora oggi, siamo certi che le statistiche ufficiali sottostimino decisamente l’entità di questi aumenti”.Il report evidenzia come la necessità di continuare a sostituire il gas russo con altre fonti (con l’eventuale aggravante di un inverno rigido) contribuirà a mantenere i prezzi di metano ed elettricità su livelli elevati in Europa. Sui mercati petroliferi, la ripartenza della domanda e un’offerta molto meno “elastica” rispetto al passato impediranno un rientro significativo del prezzo del Brent. Per quanto riguarda le commodity industriali (metalli in primo luogo) la maggior domanda indotta dalla transizione energetica sosterrà consumi e prezzi (“greenflation”).Complice anche il dollaro forte, l’Indice Prometeia-APPIA in euro dei prezzi delle commodity (sintesi del prezzo del paniere di materie prime acquistate dalle imprese manifatturiere italiane) è previsto rientrare dai picchi del 2022, ma a ritmi molto moderati, ostacolando il rientro delle tensioni inflazionistiche. In particolare, schizzato al valore di 240 nel 2022 (era 100 nel 2020), l’indice è previsto in calo del 3.5% nel 2023, mentre nel 2024 dovrebbe segnare una riduzione più marcata (-10.6%). LEGGI TUTTO

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    L'OCSE rivede al rialzo crescita 2022: anno prossimo frenata senza recessione

    (Teleborsa) – L’OCSE ha rimodulato le stime di crescita dell’economia mondiale, migliorando lievemente quelle per l’anno in corso e confermando un deciso rallentamento per l’anno prossimo. Nell’ultimo Economic Outlook, la stima di crescita del PIL mondiale nel 2022 è stata ritoccata al rialzo di un punto base al +3,1% e nel 2023 è confermata a +2,2%, mentre nel 2024 si attende una leggera ripresa a +2,7%. “L’economia globale sta affrontando sfide significative. La crescita ha perso slancio, anche se nello scenario centrale non c’è una recessione globale, ma un significativo rallentamento della crescita dell’economia mondiale nel 2023, nonché un’inflazione ancora elevata, sebbene in calo, in molti paesi”, sottolinea l’Organizzazione per la cooperazione economica, aggiungendo che “i rischi sono orientati verso il basso”. “La carenza di approvvigionamento energetico potrebbe spingere i prezzi più in alto”, ribadisce l’OCSE, prevedendo che ulteriori aumenti dei tassi di interesse saranno “necessari per frenare l’inflazione” ed avvertendo che “la guerra della Russia in Ucraina sta aumentando il rischio di crisi del debito nei Paesi a basso reddito e l’insicurezza alimentare”. “La politica ha ancora una volta un ruolo cruciale da svolgere: un ulteriore inasprimento della politica monetaria è essenziale per combattere l’inflazione e il sostegno della politica fiscale dovrebbe diventare più mirato e temporaneo”, afferma Alvaro Santos Pereira nell’editoriale che accompagna il rapporto OCSE, aggiungendo che “una rinnovata attenzione alle politiche strutturali consentirà ai responsabili politici di promuovere l’occupazione e la produttività, nonché di far funzionare la crescita per tutti. In altre parole, è nelle nostre mani superare questa crisi. E se scegliamo di intraprendere la giusta serie di politiche, aumenteremo sicuramente le nostre possibilità di successo”.2023 confermato anno di bassa crescitaScendendo nel dettaglio, la crescita dell’Eurozona è stata rivista al rialzo a +3,3% e quella del 2023 è indicata a +0,5%, mentre per il 2024 è attesa una ripresa a +1,4%. La Germania viene ancora vista in recessione nel 2023 anche se meno pronunciata (-0,3%) mentre quest’anno si attende un +1,8% e nel 2024 una ripresa a +1,5%. Anche gli Stati Uniti seguiranno questa tendenza, con un +1,8% quest’anno, un +0,5% il prossimo ed un +1% nel 2024. Più forte la crescita del Giappone che vedrà un +1,6% quest’anno, +1,8% il prossimo e +0,9% del 2024, mentre la Cina crollerà quest’anno su un minimo storico del +3,3% per poi segnare un +4,6 ed un +4,1% nei due anni successivi. L’inflazione rallenteràL’inflazione invece dovrebbe segnare il passo l’anno venturo, in risposta ad una crescita meno pronunciata ed alle politiche restrittive delle banche centrali. Per l’area OCSE si stima per il 2022 una corsa al massimo storico del 9,4%, per rallentare nel 2023 al 6,5% e nel 2024 al 5,1% del 2024. L’Eurozona dovrebbe registrare un’inflazione dell’ 8,3% quest’anno, del 6,8% il prossimo e del 3,4% nel 2024, mentre gli Stati Uniti dovrebbero avere un’inflazione al 6,2% quest’anno, al 3,5% il prossimo ed al 2,6% nel 2024. Cosa faranno le banche centrali?”La BCE ha avviato un inasprimento della politica monetaria, ma sono necessari ulteriori aumenti dei tassi ufficiali per garantire che le misure lungimiranti dei tassi di interesse reali diventino positive, che il disancoraggio delle aspettative di inflazione sia invertito e le pressioni inflazionistiche siano durevolmente ridotte”, afferma l’OCSE, segnalando che “ciò comporterà probabilmente un periodo di crescita al di sotto del trend per aiutare a ridurre le pressioni sulle risorse”.L’Organizzazione con sede a Parigi ritiene che la BCE complessivamente rialzi di tassi di interesse di altri 225 punti base, portando il tasso di riferimento principale al 4,25% nel secondo trimestre 2023 e mantenendo questo livello anche nel 2024. “Si prevede che i titoli in scadenza saranno integralmente reinvestiti nell’orizzonte di proiezione – spiega l’OCSE – utilizzando tutti i margini di flessibilità nel reinvestire i proventi delle obbligazioni in scadenza nel bilancio della BCE per limitare la frammentazione finanziaria nell’area dell’euro”.Italia rallenterà ma attuazione PNRR può attenuare onda d’urtoL’OCSE ha anche rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’Italia per il 2022 a +3,7% (tre punti base in più della stima precedente), ma ha tagliato la stima sul 2023 a +0,2% (due punti base sotto la precedente previsione), mentre sul 2024 vede una lieve ripresa dell’1%. La disoccupazione aumenterà all’8,3% nel 2023, dopo il calo all’8,1% del 2022, e crescerà ancora nel 2024 all’8,5%. L’inflazione raggiungerà l’8,1% quest’anno, per attestarsi al 6,5% il prossimo ed al 3% nel 2024. “Gli alti prezzi dell’energia agiranno da freno sulla produzione nelle industrie ad alta intensità energetica, mentre il calo dei redditi reali dovuto all’elevata inflazione, all’aumento dei tassi di interesse e alla crescita contenuta del mercato delle esportazioni modererà la crescita della domanda”, spiega l’OCSE.”L’inasprimento della politica monetaria – afferma – sarà in parte compensato da maggiori investimenti pubblici legati al Programma nazionale di ripresa e resilienza. La tempestiva attuazione di nuovi investimenti, la riforma del diritto della concorrenza e l’efficace orientamento delle misure di sostegno alla crisi energetica saranno fondamentali per sostenere l’attività a breve termine e gettare le basi per una crescita sostenibile a medio termine”. 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    RdC, Calderone: Intensificheremo controlli

    (Teleborsa) – “I tempi della manovra non ci consentivano di mettere in campo una riforma complessiva di tutti gli interventi a sostengo della povertà e delle azioni per favorire l’inclusione lavorativa” quindi il reddito di cittadinanza “scadrà il 31 dicembre e nel 2023 verrà disegnato un percorso diverso”. Lo ha detto il ministro del lavoro, Marina Calderone, nel corso della conferenza stampa sulla manovra.Sul reddito di cittadinanza “verranno intensificati i controlli ed è indicata la decadenza dopo il rifiuto di un’offerta congrua”. “Stiamo lavorando per rivedere tutto il sistema dei controlli” ha spiegato Calderone sottolineando che “il sistema dell’autocertificazione era dato dal fatto che i controlli venivano fatti ex post perché la tempistica della corresponsione del reddito non consentiva di poter fare un controllo puntuale su tutte le posizioni”. “Stiamo parlando con l’Inps per cercare di mettere a sistema i controlli e le banche dati a disposizione” ha proseguito, “oltre al fatto che ci sarà una attenzione specifica per verificare l’effettiva presenza sul territorio italiano dei percettori del reddito”.Sugli interventi in materia pensionistica contenuti in manovra: sono orientati alla “prudenza”, ha sottolineato il Ministro spiegando che per fare riforme di sistema “ci vogliono tempo, condivisione e dialogo con i soggetti che le devono riempire di contenuti” LEGGI TUTTO

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    Trenitalia: un Intercity dedicato al film Disney “Strange World”

    (Teleborsa) – In occasione della presentazione del film Disney Strange World in Italia – in sala dal 23 novembre – un Intercity con una speciale livrea e una carrozza rinnovata nel layout di tavolini e pareti insieme a giochi, gadget e fogli da colorare per bambini, cuore dell’Area Family, è arrivato binario 25 della stazione Termini a Roma. A darne notizia è FS News, il portale di informazione del Gruppo FS.”Il percorso iniziato due anni e mezzo fa insieme a Disney – ha spiegato il direttore Marketing Trenitalia Mario Alovisi – ci ha permesso di valorizzare i territori: pensiamo a Luca e alle 5Terre grazie al trasporto Regionale, a Red e alle sue emozioni abbinate alla experience di un viaggio in Frecciarossa, dai viaggi spaziali di Buzz Lightyear a quelli più avventurosi che vivremo da oggi con Strange World insieme al prodotto Intercity ed Eurocity. L’Area Family, dedicata ai più giovani, con giochi, foodbox con gadget e sorprese per chi deciderà di viaggiare con noi, sono una costante e quotidiana attenzione verso questo target per migliorare l’esperienza di viaggio dei clienti del domani e dei loro genitori”.”Siamo qui a confermare la collaborazione fra Trenitalia e Disney – ha spiegato il direttore Business Intercity di Trenitalia Domenico Scida – con l’ultimo film animato in uscita, Strange World, la cui locandina viaggerà, come una cartolina, su un treno in giro per le stazioni italiane da nord a sud. All’interno del treno, inoltre, ci sarà un’area dedicata alle famiglie con bambini, che avranno a disposizione tavolini su cui disegnare e divertendosi durante gli spostamenti”.Il treno pellicolato Disney viaggerà, infatti, a partire dalle prossime settimane, sui binari italiani. Ma non sarà il solo: su altri convogli Intercity ed Eurocity, nella carrozza Area Family, si potranno trovare le sponsorizzazioni di Strange World e dei giochi disegnati sui tavolini pensati per i più piccoli. Inoltre, anche su Intercity Notte, Eurocity, Frecciarossa e Frecciargento saranno disponibili, fino a esaurimento scorte, gadget di quest’ultimo lungometraggio animato firmato Disney. “Il 2022 per Intercity, con cui si può viaggiare in tutta Italia, sia di giorno che di notte, con 124 collegamenti giornalieri, è stato un anno di grandi numeri – ha aggiunto Scida – ed è un mezzo molto apprezzato dalle famiglie proprio perché lo utilizzano i per spostamenti leisure, turismo e visite a parenti ed amici”.Questa iniziativa, che si inserisce nell’ambito della partnership siglata da Trenitalia e The Walt Disney Company Italia, ha l’ambizione di trasformarsi in una occasione per pianificare un viaggio con l’intero nucleo familiare. L’iniziativa dell’Area Family e della rinnovata attenzione verso questo target rientrano fra le attività del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, che mette insieme tutte le società di trasporto viaggiatori del Gruppo e di cui Trenitalia è capofila, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio dei passeggeri. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Giorgetti: Da Governo linea prudente e responsabile

    (Teleborsa) – “Abbiamo seguito una linea prudente, responsabile e sostenibile, come avevamo detto durante l’illustrazione NaDEF. Aggiungo anche coraggiosa e equa”. Lo ha spiegato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa del governo per illustrare la manovra approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri. “Abbiamo anche rifinanziato le misure giuste del precedente governo, come il taglio del cuneo fiscale. Alcune scelte erano obbligate”, ha aggiunto. Sul dossier ITA: “E’ aperta la data room, Lufthansa sembra interessata, siamo aperti a tutti coloro che in qualche modo vogliono partecipare a a questa operazione che confermo e che mira a trovare un partner industriale solido che assicuri il futuro della compagnia aerea”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Salvini: “Ottimo inizio, italiani stanno cogliendo cambio passo”

    (Teleborsa) – “Siamo qui da 30 giorni, sembra che siano passati mesi se non anni. Ma penso che gli italiani stiano cogliendo il cambio di marcia e questa manovra è un esempio”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa al fianco del Premier Meloni sulla manovra. “Ieri – ha aggiunto – c’era un bellissimo clima in Consiglio dei ministri. E’ la prima manovra di cinque, abbiamo un percorso quinquennale e diciamo buona la prima. Tutto è perfettibile ma nella conversione la maggioranza sarà solida, compatta e granitica”, ha concluso. La pace fiscale in manovra segna “l’inizio di un percorso perché ci sono milioni di italiani che hanno cartelle esattoriali da 70-80-90 mila euro che durante pandemia si sono aggravate. Bisognerà dare una risposta di buon senso anche a questi italiani”.”Questa è la legislatura che ha l’ambizione di posare la prima pietra del ponte sullo Stretto, di lavori che interessano non solo l’Italia ma tutta l’Europa”, dice Salvini sottolineando che chiederà il cofinanziamento europeo”. LEGGI TUTTO

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    Enpaia, Beauty Contest per dismettere quota patrimonio immobiliare

    (Teleborsa) – La Fondazione Enpaia, l’Ente Nazionale per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura, si appresta a mettere sul mercato una quota importante del proprio portafoglio immobiliare attraverso una procedura di dismissione in blocco (Beauty Contest). L’operazione, per un valore di mercato complessivo di oltre 110 milioni di euro, 85 milioni di immobili ad uso residenziale (circa 250 appartamenti) e 25 milioni di unità a uso direzionale, si inserisce nel Piano Triennale di Investimento approvato dal Cda di Enpaia e prevede di utilizzare il ricavato per nuovi investimenti immobiliari a più alto rendimento, in linea con l’attuale ALM.Si tratta di unità immobiliari invendute, residuali da precedenti dismissioni effettuate a favore degli inquilini, tutte ubicate a Roma prevalentemente in edifici diversi. La procedura di dismissione in blocco, oltre alla fase preliminare di invito da parte della Fondazione alla manifestazione di interesse dei potenziali acquirenti, prevede due fasi: la prima di ammissione alla procedura con un’offerta non vincolante da parte dei soggetti interessati che, dopo una selezione, verranno inseriti in una Short List di partecipanti; la seconda fase prevede la presentazione di un’offerta vincolante per l’acquisto dell’intero portafoglio.Potranno essere ammessi alla procedura di Beauty Contest acquirenti dotati di personalità giuridica, italiani o esteri, comprese società di gestione del risparmio, gestori di fondi di investimento immobiliari, in forma singola o associata, anche mediante soggetti appositamente costituiti (NewCo) oppure in forma di Raggruppamenti temporanei di impresa con adeguati requisiti di capacità economico finanziaria.”L’obiettivo di Enpaia – spiega il direttore generale della Fondazione, Roberto Diacetti – è quello di chiudere l’intera operazione con il rogito entro la fine del 2023, in modo da passare immediatamente alla fase di reinvestimento per compiere un ulteriore passo avanti nel programma di rotazione del patrimonio immobiliare”.”Un programma iniziato nel 2020 che avrà con il Beauty Contest un’accelerazione in grado di produrre una ricomposizione del portafoglio immobiliare di Enpaia e che – fa notare il presidente della Fondazione, Giorgio Piazza – costituisce l’atto finale di un percorso di dismissione che porterà a reinvestire il ricavato in immobili di nuova generazione dotati di moderni standard di costruzione e muniti di certificazioni ESG per avere migliori performance in termini di rendimento sul mercato”. LEGGI TUTTO