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    Giorgetti: “Massimo impegno per proteggere famiglie e imprese”

    (Teleborsa) – “Occorre il massimo impegno per proteggere l’economia delle famiglie e delle imprese dalle emergenze gravi del presente, nella convinzione che – in questi anni di incertezza – occorra proteggere la dignità e l’operosità dei cittadini e non la logica del debito e del sussidio; e che si debbano tutelare le imprese dalla volatilità dei prezzi e dalla scarsità delle risorse, non solo assicurando loro la disponibilità di liquidità, ma anche che tale disponibilità sia accessibile a condizioni il più possibile vantaggiose”.Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla Giornata Mondiale del Risparmio sottolineando che “occorre adottare politiche di rapido contrasto al fenomeno inflattivo, in grado di frenare sì la crescita dell’aumento dei prezzi, ma soprattutto tali da evitare che tale crescita sia prolungata”.”Il nuovo Governo è orientato a confermare il proprio impegno – nei prossimi anni – a ridurre il deficit della pubblica amministrazione e il rapporto debito/Pil”, ha proseguito Giorgetti – “ma è anche profondamente convinto dell’urgenza di proteggere le famiglie, soprattutto le più deboli, dal rialzo delle bollette e del carrello della spesa, di difendere la competitività delle nostre aziende, anche a fronte delle ingenti misure di supporto annunciate da altri Paesi europei (quali Germania e Francia) e non solo (ad esempio il Giappone)”.Per il Ministro è importante che tutti facciano il proprio dovere. “La ricchezza effettiva dipende dalla prudenza di chi amministra con parsimonia e buon senso rispetto agli eventi occorsi e a quant’altro potrà accaderci. Non l’imprudenza, ma la coscienza di avere agito con oculatezza e calma diffonderà fiducia e porterà nuova crescita”. Giorgetti ha anche ribadito il “massimo impegno per la protezione dell’economia delle famiglie e delle imprese” in questo periodo di incertezze. Sulla crisi: “ci ha insegnato quanto sia necessario che gli Stati facciano “gioco di squadra”, ponderando assieme presente e il futuro, stimoli e debito; coniugando quindi sacrifici e necessità del consumo; coordinandosi per fissare le regole e definire le prerogative di Stati e istituzioni tali da gestire gli eventi imprevisti che purtroppo seguitano a colpire l’Unione in modo trasversale”. “È necessario, a tal fine – ha aggiunto – che si continui, con progressi concreti, a portare a termine, con successo, le riforme già avviate e che ho brevemente descritto”. Poiché, afferma, “il loro completamento, infatti, unito agli sforzi profusi per la modernizzazione dei mercati finanziari e la valorizzazione di una educazione finanziaria in Italia, permetteranno lo sviluppo di mercati solidi ed efficienti, capaci di allocare le risorse in modo proficuo e sostenibile, offrendo opportunità ai risparmiatori e alle imprese”. LEGGI TUTTO

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    Risparmio, Patuelli: “Serve al più presto un secondo PNRR”

    (Teleborsa) – “Occorre al più presto un secondo Pnrr per la riduzione dei costi e per investimenti energetici sostenibili”. Questa la proposta lanciata dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli nel suo intervento alla 98esima Giornata del risparmio. “Come nelle fasi più difficili della pandemia, con la preparazione del primo Pnrr, occorre ora costruire un nuovo clima di fiducia – ha detto Patuelli – indispensabile per sostenere la resilienza, per la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione”.Secondo Patuelli “il ruolo dell’Unione Europea è fondamentale ed indispensabile per costruire insieme grandi prospettive di crescita economica e sociale, innanzitutto nella resistenza di fronte ai rischi delle emergenze energetiche, dell’inflazione, della terribile guerra russo-ucraina e della recessione”. Ma “le politiche monetarie non possono fare tutto”. Per questo “occorre al più presto un secondo Pnrr. Bisogna – ha sottolineato il presidente dell’Abi – dare più respiro alle imprese gravate dagli imprevisti alti costi energetici: dopo che la Ue ha recentemente autorizzato fino a dicembre 2023 nuove misure a sostegno delle imprese ora occorre al più presto che esse siano recepite in Italia per rendere più sostenibili i debiti e prolungare le garanzie sui prestiti alle imprese che debbono avere più tempo per riprendersi e per restituirli”. Patuelli ha, inoltre, evidenziato la necessità di “rendere fiscalmente più appetibili anche le obbligazioni e comunque la raccolta del risparmio a medio lungo termine”. “Il risparmio responsabilmente investito non a fini speculativi – ha affermato Patuelli – è indispensabile per la resilienza alla crisi energetica e all’inflazione e per la solida e prolungata ripresa dello sviluppo e dell’occupazione. Occorrono maggiori sforzi per attrarre, e mai per costringere, i responsabili investimenti dei risparmi degli italiani che sono già troppo gravati da multiple e rilevanti imposizioni fiscali sui redditi da lavoro e da capitale e poi sui rendimenti del risparmio stesso”. Secondo Patuelli “non debbono essere confusi i rendimenti degli investimenti del risparmio, che implicano anche rischi, con le rendite prive di rischi. Chiediamo che gli investimenti del risparmio a medio e lungo termine in Italia siano tassati meno delle operazioni speculative a breve o brevissimo termine”, ha detto. E su questo, ha proseguito il presidente dell’Abi, la legge di Bilancio “deve essere anche occasione per meglio tutelare il risparmio, oltre che per limitare il debito pubblico che non deve crescere all’infinito, anche per non compromettere i complessivi equilibri finanziari e gli stessi risparmi degli italiani”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Inail: denunce di infortunio in aumento (+35,2%). Morti in calo (-13,2%)

    (Teleborsa) – Nei primi nove mesi del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso, dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere; un calo di quelle mortali, per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere; e una crescita delle malattie professionali. Questo il quadro che emerge dai dati analitici provvisori delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Inail entro il mese di settembre. Il confronto tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 – precisa l’Istituto – potrebbe, tuttavia, rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19.DENUNCE DI INFORTUNIO – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 536.002, in aumento del 35,2% rispetto alle 396.372 dei primi nove mesi del 2021 (+46,2% rispetto alle 366.598 del periodo gennaio-settembre 2020 e +14,4% rispetto alle 468.698 del periodo gennaio-settembre 2019). I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi nove mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 342.863 del 2021 ai 471.543 del 2022 (+37,5%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 20,5%, da 53.509 a 64.459.Nello scorso mese di settembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +33,3% nella gestione Industria e servizi (dai 339.466 casi del 2021 ai 452.566 del 2022), un -3,2% in Agricoltura (da 20.297 a 19.651) e un +74,2% nel Conto Stato (da 36.609 a 63.785). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+132,3%), nel Trasporto e magazzinaggio (+112,8%), nell’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+67,6%), e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+65,4%).L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+48,9%), seguito da Isole (+45,2%), Nord-Ovest (+42,2%), Centro (+38,2%) e Nord-Est (+20,1%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+89,7%), la Liguria (+61,2%) e il Lazio (+58,2%).L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +57,9% (da 140.999 a 222.638 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +22,7% (da 255.373 a 313.364). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+37,5%), sia quelli extracomunitari (+26,3%) e comunitari (+21,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.CASI MORTALI – Gli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati all’Istituto entro lo scorso mese di settembre sono stati 790, 120 in meno rispetto ai 910 registrati nei primi nove mesi del 2021 (-13,2%), sintesi di un calo delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-30,9%) e di un incremento nel periodo maggio-settembre (+8,6%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 137 casi in meno rispetto al periodo gennaio-settembre 2020 (927 decessi) e 10 in più rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 (780 decessi).A livello nazionale i dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi tre trimestri del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei decessi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 731 a 574 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 179 a 216. Il calo ha riguardato soprattutto l’Industria e servizi (da 767 a 668 denunce), seguita da Conto Stato (da 45 a 25) e Agricoltura (da 98 a 97).Dall’analisi territoriale emerge un incremento di sette casi mortali nelle Isole (da 58 a 65) e un decremento di 85 casi al Sud (da 254 a 169), di 23 nel Nord-Est (da 196 a 173), di 12 al Centro (da 176 a 164) e di sette nel Nord-Ovest (da 226 a 219). Tra le regioni con i maggiori decrementi, la Campania (-36 casi mortali), l’Abruzzo e la Puglia (-21 ciascuna) e l’Emilia Romagna (-17). Tra le regioni che registrano aumenti, invece, si segnalano la Calabria (+10 casi), la Lombardia (+8) e la Toscana (+6).Il calo rilevato tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 824 a 709, sia a quella femminile che passa da 86 a 81 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 775 a 638 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 30 a 41) e degli extracomunitari (da 105 a 111). Dall’analisi per classi di età, da segnalare l’incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 116 a 152 casi) e il calo tra gli over 40 (da 756 a 596).Al 30 settembre di quest’anno risultano 15 denunce di incidenti plurimi avvenuti nei primi nove mesi, per un totale di 35 decessi, tutti stradali. Anche nel periodo gennaio-settembre 2021 gli incidenti plurimi erano stati 15, sempre per un totale di 35 decessi, 21 dei quali stradali.DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE – Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2022 sono state 43.933, in aumento di 3.463 casi (+8,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (12.232 casi in più, per un incremento percentuale del 38,6%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.225 casi in meno, con una riduzione del 2,7%, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019).I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno mostrano un aumento per i primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+8,6%, da 33.336 a 36.191 casi) e Agricoltura (+9,0%, da 6.748 a 7.358) e una diminuzione nel Conto Stato (-0,5%, da 386 a 384). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+12,7%), nel Sud e nelle Isole (+10,9% ciascuna), nel Centro (+8,7%) e nel Nord-Est (+2,8%).In ottica di genere si rilevano 2.930 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 29.477 a 32.407 (+9,9%), e 533 in più per le lavoratrici, da 10.993 a 11.526 (+4,8%). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 37.451 a 40.602 (+8,4%), sia quelle degli extracomunitari, da 2.086 a 2.236 (+7,2%), e dei comunitari, da 933 a 1.095 (+17,4%).Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale settembre -1,6 m/m +9,8% a/a

    (Teleborsa) – Rallenta più delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a settembre 2022. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile dell’1,6% dopo il +3,4% registrato ad agosto. Le stime degli analisti erano per un calo dell’1%.Le previsioni per i mesi a venire indicano per il mese di ottobre un decremento dello 0,4% e per il mese di novembre una crescita marginale dello 0,8%. Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a +9,8% a settembre. La diminuzione mensile della produzione è accompagnata dall’aumento delle scorte (+3%) e dal calo delle consegne (-2,4%). La ratio delle scorte è pari a +5,1%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio settembre +4,5% a/a

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite a settembre 2022 sono salite del 4,5% su base annuale dopo il +4,1% di agosto. Le stime degli analisti erano per una crescita del 4,1%.Su base mensile e adjusted le vendite sono aumentate dell’1,1% dopo il +1,3% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +8% su anno ed un +0,1% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 7,1% tendenziale e sono salite dello 0,8% su mese. LEGGI TUTTO

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    Meloni alla prova internazionale: sente Scholz e Zelensky

    (Teleborsa) – Continuano i colloqui telefonici della premier Giorgia Meloni con i leader mondiali: stamattina la telefonata con il cancelliere tedesco Scholz. Entrambi hanno posto l’accento sulla forte partnership tra Italia e Germania, al centro il comune impegno per Kiev contro l’invasione russa e il dossier energetico sul quale, fa sapere Palazzo Chigi, Meloni ‘ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi’.Nella conversazione telefonica la presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e ha ribadito l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi dell’energia. Meloni e Scholz hanno anche affrontato i dossier relativi alla gestione europea dei flussi migratori e il tema della crescita economica. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Dopo quello con il cancelliere tedesco Scholz è stata la volta del presidente ucraino Zelensky. Il Presidente del Consiglio ha rinnovato il pieno sostegno del Governo italiano a Kiev nel quadro delle alleanze internazionali sul fronte politico, militare, economico, umanitario e per la futura ricostruzione e ha confermato l’impegno dell’Italia per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione dell’aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina.Nel colloquio telefonico, il Presidente del Consiglio dei ministri ha auspicato il rinnovo dell’intesa sull’esportazione del grano dai porti ucraini, accordo fondamentale per scongiurare una possibile crisi alimentare.”Mi sono congratulato con Giorgia Meloni per la sua nomina a primo ministro italiano. Spero in un’ulteriore proficua collaborazione. Abbiamo discusso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato. Ho parlato della situazione attuale nel nostro paese e l’ho invitata a visitare l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter Volodymyr Zelensky dopo il colloquio odierno. LEGGI TUTTO

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    Calderone subito “al lavoro”: il primo tema in agenda

    (Teleborsa) – “Quello della legalità nel mondo del lavoro è un tema strategico per il Paese”. Lo ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, commentando la notizia dei controlli a tappeto nel settore delle costruzioni, che hanno evidenziato l’irregolarità dll’86% dei cantieri ispezionati. “La tutela della sicurezza dei lavoratori è una sfida che non si può vincere da soli, bensì con la collaborazione di tutte le parti sociali.Anche per questo, il tema sarà al centro dell’incontro al Ministero, in programma il prossimo 4 novembre, con le parti sociali. “Per le sue implicazioni sociali ed economiche, sarà fondamentale da un lato investire in orientamento e formazione, a partire dai più giovani, e, dall’altro, sostenere le imprese che si impegnano a lavorare regolarmente, tenendo alto il livello dei controlli”, ha spiegato Calderone. “Chi vorrebbe negare la dignità delle persone muovendosi nell’alveo dell’illegalità va contrastato. Questo Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in coerenza con gli impegni assunti in Parlamento dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, intende affrontare il tema come prioritario, partendo dalla prevenzione e, di conseguenza, dall’aumento della consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro del costo sociale e personale di un infortunio e delle mancate azioni a tutela di salute e sicurezza.”Un costo che, purtroppo, in alcuni casi equivale alla vita stessa”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Fiumicino, Pamio (AdR): traffico in ripresa, 80% volumi pre-covid

    (Teleborsa) – “Il traffico nello scalo di Fiumicino è in forte ripresa e il 2023 si annuncia in ulteriore crescita”. Lo ha detto oggi VeronicaPamio, Vice President External Relations & Sustainability di Aeroporti di Roma, nel corso della prima Conferenza Programmatica Nazionale sul Turismo in corso a Chianciano Terme spiegando che “siamo all’80% dei volumi pre-pandemia nonostante alcuni mercati, come Asia e zone coinvolte dal conflitto, restino ancora sostanzialmente chiusi”.”Dal nostro osservatorio – ha aggiunto – stiamo registrando una novità interessante rispetto al passato: il turista in arrivo oggi a Roma mostra una propensione medio-alta a spendere, maggiore rispetto al passato. E’ un trend importante da assecondare, migliorando l’offerta turistica che dovrà essere maggiormente integrata, sostenibile e coinvolgere tutto il territorio nazionale. Ma soprattutto – ha proseguito Pamio -, il turista oggi vuole più informazioni anche personalizzate ed è necessario che il settore, con il coordinamento di tutti gli enti e istituzioni coinvolti, faccia uno sforzo in più per accompagnare queste nuove esigenze. Proprio quello che stiamo facendo in Adr dove abbiamo appena inaugurato in aeroporto uno spazio riservato a startup italiane e internazionali che stanno sviluppando progetti per ottimizzare il wayfinding, le informazioni sui voli e i tempi di attesa ai controlli di sicurezza”.”Il Leonardo da Vinci – conclude Pamio – è la porta d’ingresso del Paese e rappresenta una grande vetrina per diffondere la cultura e l’arte. Siamo pronti a mettere a disposizione del Paese i nostri spazi ed essere di supporto per la promozione del territorio e per i grandi eventi che ci saranno nei prossimi anni: dalla Ryder Cup al Giubileo 2025 per i quali ci faremo trovare pronti in modo che l’esperienza di viaggio inizi con l’arrivo in aeroporto”. LEGGI TUTTO