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    Aeroporto Bologna, utile semestre cresce con aumento traffico e Fondo Covid

    (Teleborsa) – Aeroporto di Bologna chiude il primo semestre con un utile netto di 25,3 milioni di euro (4,2 milioni al netto del Fondo di compensazione danni Covid). Nel primo semestre del 2021 il risultato era negativo per 9,7 milioni, mentre nel 2019 (pre-pandemia) l’utile era di 9,4 milioni.I ricavi consolidati si sono attestati a 67,4 milioni di euro, in aumento del 277,1% rispetto al 2021 e del 14,4% rispetto al 2019. Al netto del Fondo di compensazione danni Covid di 21,1 milioni, i ricavi del semestre ammontano a 46,3 milioni di euro. L’EBITDA è pari a 33,4 milioni di euro (12,3 milioni al netto del Fondo di compensazione danni Covid) e si confronta con un EBITDA negativo per 6,8 milioni nel 2021 e positivo per 20,5 milioni nel 2019. Il periodo è stato caratterizzato da una forte ripresa del traffico aereo, grazie alla progressiva rimozione di tutte le misure di contenimento della pandemia. A luglio e agosto il traffico passeggeri è risultato in crescita rispettivamente del 3,6% e del 4,6% rispetto al 2019. Continua a crescere il traffico cargo: +10,8% rispetto al primo semestre 2021 e +6,0% rispetto allo stesso periodo del 2019 LEGGI TUTTO

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    GB, Scope Ratings: “Politica di bilancio immediata sfida di credibilità per il governo Truss”

    (Teleborsa) – Nominata oggi nuova leader Tory, la premier britannica entrante Liz Truss si trova ad affrontare condizioni economiche insolitamente difficili. È quanto sottolinea Scope Ratings commentando in un report l’eredità lasciata da Boris Johnson alla nuova premier e le sfide che la attendono a partire da domani. Il primo problema legato all’inflazione, specifico del Regno Unito, – rileva l’agenzia di rating – è legato all’elevata percentuale di debito pubblico inflation-linked che nel Paese rappresenta circa il 25% del debito residuo. Una percentuale maggiore rispetto alle altre principali economie europee come Germania (4%) e Francia (11%).La credibilità di Truss – evidenzia Scope Ratings – è immediatamente messa in gioco a causa delle sue proposte politiche. Truss promette un ampio spettro di cambiamenti tra cui rilevanti impegni di spesa, riforma fiscale e un riesame dello scenario legislativo e fiscale del Paese. Il taglio delle tasse e l’aumento della spesa per compensare la crisi energetica – secondo l’agenzia di rating – potrebbero indebolire le finanze pubbliche, determinando rischi per l’economia britannica che suggeriscono che la crescita sarà lenta. Inoltre, le proposte di riforma delle autorità di regolamentazione finanziaria e della Banca d’Inghilterra sollevano dubbi sulla possibilità di salvaguardare la loro indipendenza. LEGGI TUTTO

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    Covid, via libera dell'Aifa ai vaccini adattati contro Omicron

    (Teleborsa) – Sono 6.610 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri 13.197) sulla base di 63.822 tamponi antigenici e molecolari e 40 i morti, in aumento rispetto alle 30 di ieri. Il tasso di positività è al 10,3%, in calo rispetto all’11,8% di ieri. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.Dopo l’approvazione, lo scorso 1 settembre, da parte dell’Agenzia europea dei medicinali Ema, è arrivato oggi il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ai vaccini anti-Covid di Pfizer/BioNTech e Moderna adattati contro la variante Omicron 1 del virus SarsCoV2. In vista della stagione autunnale si attendono in Italia le prime forniture dei nuovi vaccini per avviare la nuova fase della campagna vaccinale. “Credo che le prime forniture arriveranno intorno alla prima decade di settembre” ha affermato nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza. “Se non siete vaccinati, vi verrà offerto uno dei vaccini originali, che vi proteggeranno dalla malattia grave, dal ricovero e dalla morte. Se rientrate nei criteri per essere rivaccinati, presumiamo che gli Stati Ue si stiano preparando per offrirvi un vaccino adattato – ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e prodotti terapeutici Covid di Ema –. Il nostro messaggio è di fidarvi delle decisioni prese dalle vostre autorità sanitarie nazionali. Si adatteranno meglio alle vostre esigenze e terranno conto di tutti gli elementi rilevanti”. LEGGI TUTTO

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    Gas, Putin: “La produzione russa sta aumentando”

    (Teleborsa) – La produzione di Gazprom “non sta diminuendo, ma sta addirittura aumentando”. È quanto ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, durante un incontro dedicato allo sviluppo sociale ed economico della Kamchatka. Putin – secondo quanto riferisce l’agenzia Tass – ha, inoltre, affermato di “ammirare il coraggio dei cittadini del Donbass che difendono le loro repubbliche”, aggiungendo che essi “combattono meglio di un esercito professionale”. “La tragedia nel Donbass – ha detto il numero uno del Cremlino citato dall’agenzia Ria Novosti – è il risultato delle attività del regime nazionalista e neonazista che nel 2014 ha preso il potere con la forza” a Kiev e “poi ha dato il via alle ostilità nel Donbass”. Secondo Putin, “tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti a causa della posizione del regime di Kiev”.Il presidente russo ha assicurato che la Russia continuerà la cooperazione internazionale per la riduzione degli armamenti e nei settori dell’ambiente e della ricerca spaziale. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, FederTerziario: “Incidenza bollette quadruplicata sui costi imprenditoriali”

    (Teleborsa) – “Prima la pandemia, ora il caro energia. Per le imprese italiane, stritolate nella morsa delle molteplici emergenze degli ultimi anni, l’ennesima stangata, senza adeguati interventi di supporto, potrebbe diventare fatale già nel primo semestre del prossimo anno, quando i conti non saranno più sostenibili”. A lanciare l’allarme è FederTerziario, l’organismo datoriale che rappresenta circa 85mila imprese distribuite sul territorio nazionale e in diversi ambiti produttivi, dal variegato mondo del turismo a quello della scuola e della ristorazione, della logistica e dell’agricoltura.”Siamo estremamente preoccupati per l’esponenziale aumento dei prezzi delle materie prime e energetiche – spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – e dell’inflazione, che ormai ha quasi raggiunto l’8% e la cui impennata è in gran parte dovuta proprio al caro energia. Servono interventi rapidi altrimenti molte piccole e micro imprese sono destinate a chiudere entro il primo semestre del 2023, con una conseguente drammatica perdita di posti di lavoro”.Secondo un’elaborazione dati dell’ARERA, l’autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, il primo trimestre del 2022 ha fatto registrare un aumento del prezzo medio del 55% dell’energia elettrica e del 42% del gas. Numeri che – come evidenzia FederTerziario – si traducono in costi insostenibili, con picchi in alcuni settori. “Alcuni settori sono particolarmente colpiti dall’aumento dei costi dell’energia – prosegue Franco – ad esempio i trasporti, il commercio al dettaglio, la ristorazione e gli alberghi, (che devono affrontare anche gli aumenti delle spese della logistica), che hanno visto, in alcuni casi, quadruplicata l’incidenza del prezzo dell’energia sui costi delle proprie attività imprenditoriali”.Il rischio concreto – denuncia FederTerziario – è che le imprese sopravvissute con tanti sacrifici agli anni più duri della pandemia, adesso vengano definitivamente spazzate via dall’impossibilità di sostenere costi energetici esorbitanti che, sottolinea il segretario, “non sono solo legati alla guerra in Ucraina, ma anche ad azioni speculative dei colossi dell’energia”. Una soluzione, secondo FederTerziario, non può prescindere da “un’azione governativa che proceda immediatamente tassando gli extra profitti delle multinazionali per sostenere famiglie e imprese, fissando un tetto al prezzo del gas ed emanando misure di sostegno per le PMI, quale ad esempio il credito d’imposta sui costi delle bollette”.Prezzi fuori controllo e oggettive difficoltà di sostenerne i ritmi che si legano a problematiche che, ancora una volta, finiscono per incidere negativamente sul tessuto produttivo nazionale: diminuzioni di potenza e distacchi. Per Franco urge, anche in questo caso, “un intervento dell’esecutivo per moderare e disciplinare questi aspetti che vengono posti in essere con le modalità di sempre, con la drammatica conseguenza che spesso gli imprenditori, già in difficoltà nel reperire la liquidità necessaria per pagare bollette esorbitanti, rischiano di vedersi staccare anche le utenze (e conseguentemente di dover chiudere le proprie attività) e ciò anche se è pendente un reclamo, i cui tempi di risoluzione sono eccessivamente lunghi”.Motivazioni che stanno alla base anche di una prossima protesta che TNI Italia, associazione del settore HORECA aderente a Federterziario, sta organizzando a Roma “per chiedere al governo – conclude il segretario generale – aiuti concreti per un settore ancora una volta in difficoltà e sta valutando l’opportunità di presentare un esposto all’Antitrust e all’ARERA per evitare e contrastare speculazioni le cui conseguenze ricadono su cittadini e imprese”. LEGGI TUTTO

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    Entrate tributarie, MEF: nei primi sette mesi dell'anno gettito pari a 288 miliardi

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-luglio 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 288.423 milioni di euro, con un incremento di 30.321 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+11,7%). È quanto fa sapere il Mef sottolineando che il “significativo incremento registrato nel periodo in esame è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. decreto Rilancio) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. decreto Agosto), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA”.Nel mese di luglio le entrate tributarie sono state pari a 45.546 milioni di euro (+1.370 milioni di euro, +3,1%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 311 milioni di euro (+1,2%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.059 milioni di euro (+5,8%).IMPOSTE DIRETTE – Nei primi sette mesi del 2022 le imposte dirette hanno avuto un aumento di 13.985 milioni di euro (+9,7%).Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 3.384 milioni di euro (+3,0%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.868 milioni di euro (+3,7%) e le ritenute lavoratori autonomi di 576 milioni di euro (+8,4%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 205 milioni di euro (-0,4%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 440 milioni di euro (+8,6%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.565 milioni di euro, +139,7%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.038 milioni di euro, +102,6%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti. Si segnala l’incremento dell’IRES pari a 6.081 milioni di euro (+60,3%) attribuibile, almeno in parte, come sopra evidenziato, alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto un aumento pari a 192 milioni di euro (+3,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche un aumento di 647 milioni di euro (+39,1%).IMPOSTE INDIRETTE – Le imposte indirette hanno avuto un incremento di 16.336 milioni di euro (+14,3%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 13.775 milioni di euro (+18,7%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 8.771 milioni di euro (+13,4%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.004 milioni di euro (+62,4%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+793 milioni di euro, +19,0%) e dell’imposta di registro (+158 milioni di euro, +5,0%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-9 milioni di euro, -2,2%).ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.054 milioni di euro (+32,8%).ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 2.761 milioni di euro (+64,3%) di cui: 1.831 milioni di euro (+85,8%) sono affluiti dalle imposte dirette e 930 milioni di euro (+43,1%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto decreto sostegni-bis). LEGGI TUTTO

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    GB, Truss nuova leader Tory: da domani premier britannica

    (Teleborsa) – “Attueremo il programma. Ho vinto da conservatrice e mi comporterò come tale”. Queste le parole pronunciate dalla nuova leader Tory e premier britannica entrante Liz Truss, 47 anni, nel suo discorso dopo l’annuncio della vittoria nella elezione interna al partito di maggioranza per scegliere il successore di Boris Johnson. Ministra degli Esteri in carica, Truss è stata eletta nuova leader del Partito Conservatore britannico, forza di maggioranza alla Camera dei Comuni, e da domani subentrerà come premier al dimissionario Johnson. Si tratta della terza donna premier nella storia del Regno Unito. Come ampiamente previsto Truss ha sconfitto con netto margine l’ex cancelliere dello Scacchiere di radici familiari indiane Rishi Sunak nel ballottaggio finale deciso dal voto postale degli iscritti. A dare l’annuncio è stato Graham Brady, presidente, del Comitato 1922, organismo interno al gruppo parlamentare conservatore incaricato di gestire la procedura elettorale per la leadership del partito.”Congratulazioni a Liz Truss, il prossimo Primo Ministro del Regno Unito. L’Ue e il Regno Unito – ha scritto su Twitter la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola – sono amici e alleati naturali, con gli stessi interessi fondamentali. Le democrazie devono rimanere unite contro l’autocrazia e l’aggressione. Il Parlamento Europeo sarà sempre un partner del popolo britannico”. Nel dettaglio Truss ha ottenuto 81.326 dei voti espressi da circa 172mila militanti Tory nel corso delle ultime settimane, secondo il risultato dello spoglio reso noto dopo le 12.30 locali, contro i 60.399 andati a Sunak. Il passaggio di consegne alle redini del governo scatterà automaticamente domani, quando Johnson, rimasto finora in carica per gli affari correnti, si recherà dalla 96enne regina Elisabetta per dimettersi anticipatamente dalla carica di primo ministro, dopo poco più di un triennio segnato dal trionfo elettorale alle politiche del 2019, e per “raccomandarle” secondo prassi di designare al suo posto la nuova leader della formazione maggioritaria. A seguire la sovrana riceverà separatamente Liz Truss – primo ministro numero 15 dei suoi 70 anni di regno da record, iniziato nel lontano 1952 quando al 10 di Downing Street l’inquilino era Winston Churchill – per “invitarla” a dar vita al suo nuovo governo. I due incontri si svolgeranno per la prima volta da quando Elisabetta II siede sul trono nella residenza scozzese di Balmoral.Sempre domani Truss inizierà a formare la sua compagine, a partire dalle caselle ministeriali di governo più importanti. Esordirà in Parlamento nel Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni, riaperta da oggi dopo oltre un mese di pausa estiva. LEGGI TUTTO

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    Caro carburanti, per trasporto “crisi senza fine”

    (Teleborsa) – Il “caro carburanti” ha aperto una voragine nei conti aziendali e, in assenza di ulteriori e più incisive misure di sostegno, molte imprese di trasporto passeggeri rischiano a breve di chiudere i battenti. Questa è la preoccupazione, delle Associazioni Anav, Asstra e Agens che rappresentano le imprese del Tpl e una parte qualificata del trasporto commerciale con autobus. Per le associazioni “dopo la grave crisi pandemica è iniziata una lunga via crucis già con le prime avvisaglie delle tensioni politiche internazionali che, poi, hanno portato al gravissimo conflitto ucraino.Nel 2022 il costo del gasolio è letteralmente esploso con un impatto deflagrante sui bilanci delle nostre aziende di trasporto che dispongono di un parco veicolare composto per oltre il 98% da autobus alimentati a gasolio, per non parlare della eccezionale impennata del costo del metano e dell’energia elettrica”. “I dati ufficiali del ministero dello Sviluppo economico ci dicono – sottolineano le Associazioni – che, nonostante il taglio di 25 centesimi dell’accisa varato dal Governo a marzo scorso, il prezzo del gasolio, al netto dell’Iva, è aumentato nei primi otto mesi dell’anno di quasi il 25% rispetto al 2019 con un impatto in termini di maggiori costi di produzione dei servizi di trasporto di circa 240 milioni di euro. Con questo trend di aumenti e sempreché venga rinnovato il taglio di accisa, il settore dovrà sostenere, da qui a fine anno, ulteriori 140 milioni di euro di extra-costi per l’acquisto di carburanti . Si parla di complessivi 380 milioni di euro, una cifra record che inciderà per oltre 6 mila euro ad autobus”.Le Associazioni aggiungono che “non bisogna dimenticare, poi, l’impatto della spirale inflazionistica innescata dal caro-energia. L’Istat ha comunicato che ad agosto l’inflazione di fondo, quella al netto di prodotti energetici ed alimentari, ha toccato +4,4% rispetto al 2021. Rispetto al 2019 l’incremento è di oltre il 5%. Se consideriamo l’andamento da inizio anno l’impatto a oggi sui costi dei fattori di produzione maggiormente esposti è stimabile almeno in ulteriori 70 milioni di euro”. “È evidente quindi la gravità della situazione e la necessità di ulteriori misure di sostegno per un settore come quello del trasporto collettivo, tra i più colpiti dalle restrizioni imposte dalla pandemia e ancora in attesa del pieno recupero dei livelli di domanda pre-covid”. “Apprezziamo – concludono le Associazioni – i primi interventi messi in campo dal Governo, ma dobbiamo sottolineare che la crisi economica e di liquidità che le imprese si trovano oggi ad affrontare può essere efficacemente contrastata solo attraverso misure più corpose, incisive e adeguate alla situazione in atto. In questo senso, al fine di evitare il default della maggior parte delle oltre 6mila imprese che compongono il settore e di assicurare la continuità e la regolarità di un servizio essenziale per i cittadini soprattutto nell’attuale contesto congiunturale di estrema difficoltà delle famiglie, chiediamo interventi urgenti nel preannunciato prossimo provvedimento del Governo.” LEGGI TUTTO