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    RAEE, Mite: “Incentivi per certificazioni Emas”

    (Teleborsa) – Incentivare l’introduzione volontaria, nelle imprese che effettuano le operazioni di trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), dei sistemi certificati di gestione ambientale disciplinati dal regolamento (CE) n. 1221/2009. Con questo l’obiettivo il Ministero della Transizione Ecologica d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Salute, ha emanato il decreto 15 giugno 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 agosto 2022.Le misure, dirette a incentivare l’introduzione volontaria del sistema di ecogestione e audit (EMAS), consistono in contributi economici nel limite massimo di euro 500.000,00 annui e sono rivolte alle imprese che effettuano operazioni di trattamento di RAEE autorizzate ai sensi dell’art. 208 o dell’art. 213 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione – fa sapere il Mite in una nota – saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore Generale per l’economia circolare del Ministero della transizione ecologica nel quale saranno resi disponibili lo schema di riferimento per la presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni e l’ulteriore documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività istruttoria. Il contributo concesso sarà pari all’importo sostenuto per l’ottenimento della certificazione Emas e comunque fino ad un massimo di euro 15.000,00 per ciascuna impresa beneficiaria. Le imprese che hanno già ottenuto la certificazione Emas o hanno concluso il procedimento per l’ottenimento della registrazione Emas al momento di presentazione dell’istanza sono escluse dalle agevolazioni. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Assunzioni in ruolo 2022/2023: Udir avvia ricorso per recupero sedi normo dimensionate

    (Teleborsa) – Udir lancia un ricorso al Tar Lazio per contestare il Decreto in corso di pubblicazione che definisce la ripartizione del contingente delle assunzioni per l’anno scolastico 2022/2023, nella parte in cui non riconosce l’applicazione dell’articolo 1 comma 978 della legge 30.12.2020 e del d.m. 104 del 26.04.2022, che definisce autonome le scuole che hanno meno di 600 alunni ma più di 500 e nel caso di quelle in piccole isole o comuni montani con meno di 400 ma più di 300.Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha affermato che “317 assunzioni sono poche, dobbiamo smetterla con le reggenze, non fanno bene a nessuno: è necessario avere più sedi di presidenza”. LEGGI TUTTO

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    TAP Air Portugal, boom passeggeri nel primo semestre

    (Teleborsa) – TAP Air Portugal, compagnia aerea portoghese, ha trasportato 640.017 passeggeri nel primo semestre dell’anno, registrando un incremento del 526% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il 28% di tutti i passeggeri trasportati hanno transitato fra il Brasile e l’Europa. I voli operati nel primo semestre di quest’anno sono stati 3.129, con un incremento del 130% rispetto allo stesso periodo del 2021.Sul Brasile, TAP Air Portugal è già all’86% della capacità rispetto al periodo pre-pandemico e questa destinazione continua a essere uno dei mercati prioritari per la compagnia, che offre attualmente voli diretti per 11 città brasiliane fra cui San Paolo, Rio de Janeiro, Fortaleza e Porto Alegre. LEGGI TUTTO

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    RC Auto, fine degli sconti ed inflazione fanno risalire i premi: nel Lazio +8,6%

    (Teleborsa) – A luglio 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote nel Lazio occorrevano, in media, 458,91 euro, vale a dire l’8,6% in più rispetto a inizio anno. L’incremento dei premi medi registrato da gennaio a luglio nella regione è il quarto più alto d’Italia, dopo Puglia (+9,4%), Liguria (+9,1%) e Marche (8,9%). È quanto emerge dall’analisi di un campione di oltre 1.600.000 preventivi e relative quotazioni effettuati nel Lazio e raccolti da Facile.it nel corso dell’ultimo anno.”Durante il primo semestre dell’anno – spiega Andrea Ghizzoni, managing director Insurance di Facile.it – l’andamento dei premi Rc auto non è stato costante, ma già da aprile è iniziato il trend al rialzo che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. Va considerato non solo che molte delle scontistiche messe in atto dalle compagnie durante la pandemia si stanno esaurendo, ma anche che i costi dei sinistri stanno crescendo a causa dell’inflazione”.L’andamento provinciale – Se si confronta la tariffa media dell’Rc auto di luglio con quella di gennaio emerge come l’incremento sia stato rilevato, seppur in misura differente, in tutto il Lazio. A guidare la classifica degli incrementi più consistenti – rileva l’Osservatorio di Facile.it – è la provincia di Roma, area dove lo scorso mese i valori medi sono saliti del 9,2% rispetto a gennaio 2022, raggiungendo i 463,09 euro, seguita da Rieti (+8,1%, 450,92 euro). Continuando a scorrere la graduatoria laziale si posizionano Latina, che a luglio ha registrato un aumento del premio medio del 5,3%, salito a 491,30 euro, e Viterbo (+5%, 373,56 euro). Chiude la classifica Frosinone, area che ha segnato un incremento del 3,6% (387,94 euro). In valori assoluti, a luglio 2022, Latina è risultata essere la provincia più costosa della regione, Viterbo la più economica.Garanzie accessorie – Guardando alle garanzie accessorie scelte dagli automobilisti laziali in fase di sottoscrizione emerge come, tra coloro che ne hanno inserita una, la più richiesta sia stata l’assistenza stradale, scelta dal 39,6% dei guidatori. Seppur a grande distanza, seguono tra le coperture aggiuntive maggiormente richieste dagli automobilisti del Lazio la garanzia infortuni conducente (22,3%) e la tutela legale (16,2%).(Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Caldo, Ministero della Salute: “Nei primi 15 giorni di luglio +21% mortalità

    (Teleborsa) – Le ondate di calore hanno portato a un eccesso di mortalità che nelle due settimane comprese tra il 1 e 15 luglio ha fatto registrare un incremento del 21% rispetto alle previsioni, per un totale di +733. È quanto emerge dai “Risultati dei sistemi di allarme del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera” nell’ambito del “Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore” del Ministero della Salute.Gli aumenti più significativi si sono verificati proprio in quelle città dove più forti sono state le ondate di calore: in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%). Anche a Torino si è registrato un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore ma solo giorni isolati di caldo. Un trend al rialzo iniziato già nella seconda metà di maggio, quando la mortalità è risultata complessivamente superiore all’atteso del 10%, con un eccesso significativo che si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza. Stessa situazione anche nel mese di giugno che complessivamente ha fatto registrare una mortalità del 9% superiore all’atteso. Un incremento anche in questo caso almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, con aumenti significativi soprattutto a Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%) e Catania. In generale, i grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera evidenziano in alcune città del nord (Torino, Milano) un incremento della temperatura nella terza settimana di giugno a cui risultano associati picchi di mortalità. Mentre in diverse città del centro-sud (Roma, Latina, Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania) si osservano diversi giorni di incremento della mortalità associato all’incremento della temperatura registrato dal 26 giugno e nelle prime 2 settimane di luglio. I grafici dell’andamento della temperatura e degli accessi in PS evidenziano nelle ultime 2 settimane di giugno un incremento degli accessi a Milano, Venezia, Bologna e Ancona. Le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato il nostro paese nel mese di giugno e nelle prime 2 settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del Centro Sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno. Tuttavia, si legge nel rapporto, è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato possa essere attribuibile all’epidemia di Covid-19 in corso.(Foto: © Aleksandr Papichev/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, produttività in calo e impennata costo lavoro nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Nel 2° trimestre del 2022 la produttività del settore non agricolo in USA è scesa su base trimestrale del 4,6%, dopo il -7,4% dei tre mesi precedenti (dato rivisto da -7,3%), confrontandosi con il -4,7% atteso dagli analisti. Rispetto allo stesso trimestre del 2021, la discesa è stata del 2,5%. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è cresciuto del 10,8% dopo il +12,7% del 1° trimestre (dato rivisto da +12,6%) e contro il +9,5% del consensus. LEGGI TUTTO

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    S&P, il prezzo del carbonio è destinato a crescere con la transizione a zero emissioni

    (Teleborsa) – Le politiche governative volte alla transizione delle economie verso emissioni nette zero sono destinate ad aumentare a livello globale, vista l’urgenza di mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. È probabile che queste includano una forma di regolamentazione del prezzo del carbonio, una delle leve politiche utilizzate da alcuni governi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Molti economisti sostengono che le politiche di carbon pricing siano una delle leve politiche più efficienti per incoraggiare la riduzione delle emissioni di gas serra. Da un punto di vista economico, esse forniscono incentivi diretti alle famiglie e alle imprese affinché considerino il costo ambientale delle emissioni di carbonio. È quanto si legge in un report di S&P Global Ratings.Attualmente sono in vigore relativamente poche normative sul prezzo del carbonio, che coprono meno di un quarto delle emissioni globali di gas serra. I mercati di carbonio più grandi per estensione delle emissioni si trovano nell’UE e in Cina, mentre altri riguardano, tra gli altri, il Regno Unito, Canada, alcuni Stati degli USA e l’Asia.Il prezzo del carbonio nell’UE è oggi di circa 80 euro/tCO2e, sostenuto dal pacchetto ambientale Fit for 55 e dalla spinta generata dal conflitto Russia-Ucraina e dalla relativa crisi energetica. Prevediamo che il prezzo delle quote di carbonio dell’UE supererà i 100 euro/tCO2e a partire dal 2025, man mano che l’UE accelererà la sua transizione verso l’azzeramento delle emissioni.Le considerazioni politiche ed economiche, come l’accessibilità economica, sono più orientate verso un’applicazione graduale e localizzata delle politiche di carbon pricing, piuttosto che verso un prezzo globale unico del carbonio. Settori come quello dei servizi pubblici, dei materiali, dell’energia e dei trasporti sono tra quelli a più alta intensità di carbonio in termini di emissioni dirette. Le aziende meglio preparate ad affrontare un aumento dei prezzi del carbonio possono godere di una maggiore possibilità di adeguamento delle proprie attività e di una posizione competitiva più forte.Per il resto del 2022, gli ulteriori sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina avranno probabilmente un impatto sulle emissioni del settore energetico dell’UE, in quanto gli Stati membri cercheranno di ampliare la capacità di produzione a carbone e le importazioni di GNL, più inquinanti, per soddisfare la domanda a breve termine, in risposta alle potenziali restrizioni delle importazioni di petrolio e gas dalla Russia. Per i Paesi dell’UE, in particolare, gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione continueranno a essere gestiti a fronte di altre priorità, come la sicurezza energetica e l’accessibilità economica. LEGGI TUTTO

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    USA, Biden firma il Chips Act. Micron investe per il reshoring

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden firmerà oggi un disegno di legge bipartisan (chiamato CHIPS and Science Act of 2022) per fornire 52,7 miliardi di dollari di sussidi per la produzione e la ricerca di semiconduttori statunitensi. L’obiettivo è favorire il reshoring delle aziende statunitensi e aumentare la competitività dell’intero settore, anche per fronteggiare gli sforzi scientifici e tecnologici della Cina. Il colosso asiatico ha infatti esercitato pressioni contro il disegno di legge, con l’ambasciata cinese a Washington che ha affermato che la Cina “si oppone fermamente” alla legge, che secondo lei ricorda una “mentalità da guerra fredda”.Anche grazie agli incentivi messi in campo dall’amministrazione Biden, Micron ha annunciato un investimento da 40 miliardi di dollari nella produzione di memory chip, fondamentali per computer e dispositivi elettronici, che creerà fino a 40.000 nuovi posti di lavoro nel settore edile e manifatturiero negli Stati Uniti. Questo investimento da solo porterà la quota di mercato statunitense della produzione di memory chip da meno del 2% a un massimo del 10% nel prossimo decennio.La leadership persaIl CHIPS and Science Act aumenterà la ricerca, lo sviluppo e la produzione americani di semiconduttori, garantendo la leadership degli Stati Uniti nella tecnologia che costituisce la base di tutto, dalle automobili agli elettrodomestici ai sistemi di difesa.L’America ha inventato i semiconduttori, ma oggi produce circa il 10% della fornitura mondiale e nessuno dei chip più avanzati. Invece, dipende dall’Asia orientale per il 75% della produzione globale. Il CHIPS and Science Act sbloccherà centinaia di miliardi di investimenti in semiconduttori nel settore privato in tutto il paese, inclusa la produzione essenziale per la difesa nazionale e i settori critici.I dettagli del provvedimentoIl CHIPS and Science Act fornisce 52,7 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e lo sviluppo della forza lavoro americani. Ciò include 39 miliardi di dollari in incentivi alla produzione, inclusi 2 miliardi di dollari per i chip legacy utilizzati nelle automobili e nei sistemi di difesa, 13,2 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e sviluppo della forza lavoro e 500 milioni di dollari per fornire attività internazionali di sicurezza della tecnologia delle comunicazioni dell’informazione e della catena di approvvigionamento dei semiconduttori. Fornisce inoltre un credito d’imposta sugli investimenti del 25% per le spese in conto capitale per la produzione di semiconduttori e relative apparecchiature.”Questi fondi sono inoltre dotati di forti barriere, assicurando che i destinatari non costruiscano determinate strutture in Cina e in altri paesi a rischio e impedendo alle società di utilizzare i fondi dei contribuenti per riacquisti di azioni e dividendi degli azionisti”, sottolinea la Casa Bianca.Tra le altre misure previste, c’è la promozione dell’innovazione nelle catene di approvvigionamento wireless. Il CHIPS and Science Act prevede 1,5 miliardi di dollari per la promozione e l’implementazione di tecnologie wireless che utilizzano reti di accesso radio aperte e interoperabili. LEGGI TUTTO