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    Reti mobili, Agcom: “Velocità media internet mobile in download 339 mbps”

    (Teleborsa) – Nel 2023 in Italia per l’internet mobile il valore medio della velocità in download, per le misure statiche, risulta di circa 339 Mbps, mentre la velocità in upload risulta di circa 59 Mbps. Considerando le misure dinamiche urbane, il valore medio della velocità in download risulta di circa 227 Mbps e di circa 45 Mbps in upload. È quanto risulta dal resoconto della campagna 2023 di drive test pubblicato oggi sul sito del progetto Misura Internet Mobile, che ha rilevato le prestazioni delle reti mobili, compresa la tecnologia 5G, secondo il principio della “best technology” disponibile nei diversi punti di misura, svolta tra agosto e novembre 2023 in 45 città italiane dalla Fondazione UgoBordoni, soggetto indipendente incaricato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.Le elaborazioni complessive sulle reti dei tre operatori TIM, Vodafone e Wind Tre, evidenziano un miglioramento nelle prestazioni misurate rispetto alla campagna di misurazione condotta lo scorso anno.Nella città di Roma la velocità in download tocca i 311 Mbps, quella in upload supera i 50 Mbps, rispetto ai 205 Mbps e ai 40 Mbps della campagna 2022; a Milano, la velocità in download oltrepassa i 406 Mbps, quella in upload oltrepassa i 70 Mbps, rispetto ai 357 Mbps e ai 63 Mbps della campagna 2022; a Napoli, la velocità in download raggiunge i 290 Mbps, in upload raggiunge i 51 Mbps, rispetto ai 251 Mbps e ai 47 Mbps della campagna 2022; a Torino, la velocità in download tocca i 355 Mbps, mentre la velocità in upload oltrepassa i 64 Mbps, rispetto agli 315 Mbps e ai 53 Mbps della campagna 2022; nella città di Bari, la velocità in download tocca i 373 Mbps, mentre in upload raggiunge i 63 Mbps, rispetto ai 291 Mbps e ai 53 Mbps della campagna 2022; a Palermo, la velocità in download supera i 290 Mbps, in upload supera i 54 Mbps, rispetto ai 215 Mbps e ai 43 Mbps della campagna 2022; nella città di Bologna, la velocità in download oltrepassa i 336 Mbps, mentre la velocità in upload tocca i 60 Mbps, rispetto ai 291 Mbps e ai 43 Mbps della campagna 2022; nella città di Firenze, la velocità in download raggiunge i 370 Mbps, mentre in upload supera i 65 Mbps, rispetto agli 245 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022; a Genova la velocità in download tocca i 324 Mbps, quella in upload supera i 63 Mbps, rispetto ai 277 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022; a Verona la velocità in download tocca i 333 Mbps, quella in upload supera i 60 Mbps, rispetto ai 277 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022. LEGGI TUTTO

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    Rc Auto, Urso: intervenire per contrastare dinamica rialzo prezzi

    (Teleborsa) – “Il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilità al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo dei prezzi dell’RCA. Se da un lato è necessario intervenire ancora affinché cali la dinamica inflattiva, il Governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, al fine di garantire efficienza e sostenibilità al settore, e tutela di cittadini e imprese. L’obiettivo è che nel comparto si registrino costi pari o inferiori a quelli degli altri Paesi europei”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla riunione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi. Presenti alla riunione anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni del comparto assicurativo. “Questa di oggi – ha aggiunto Urso – è la prima riunione, ma ce ne saranno delle altre finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti”Lo scopo dell’incontro, spiega il ministero in una nota, è stato approfondire le recenti dinamiche dei costi dell’RC auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del 7,3% in termini reali tra dicembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come registrato da Ivass. L’esigenza di avviare il monitoraggio è nata a seguito delle segnalazioni pervenute agli Uffici del Garante dei prezzi, da parte di privati e di Associazioni dei consumatori, relative all’aumento dei costi delle polizze. LEGGI TUTTO

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    Progetto Appennino in Abruzzo 2024, Fondazione Edoardo Garrone sceglie Fondazione Snam ETS

    (Teleborsa) – Prende il via oggi sull’Appennino abruzzese – sul territorio compreso tra L’Aquila, Sulmona e Avezzano – l’edizione 2024 di Progetto Appennino, l’iniziativa promossa da Fondazione Edoardo Garrone, che per quest’anno, attraverso una “call per i territori”, ha scelto di avere al suo fianco Fondazione Snam ETS capofila di un partenariato composto da Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Avanzi Spa SB, Appennini for All e Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Avezzano. L’iniziativa, che vede i giovani al centro della riqualificazione e della valorizzazione dei territori appenninici e delle aree interne, si sviluppa su tre pilastri in chiave innovativa e sostenibile: formazione e incubazione per la nascita di nuove giovani imprese con il campus ReStartApp dedicato ad aspiranti imprenditori under 40 provenienti da tutta Italia; consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente; creazione di reti dedicati alle imprese locali, con i percorsi “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete”.”Con Progetto Appennino dal 2021, e prima ancora con ReStartApp a partire dal 2014, Fondazione Edoardo Garrone è a fianco dei giovani che vogliono costruire il proprio futuro nelle aree interne e montane italiane e diventare protagonisti della sfida non più rimandabile verso la transizione ecologica. Insieme alla nostra rete di partner, nazionali e locali, mettiamo loro a disposizione competenze e risorse abilitanti alla creazione e allo sviluppo di imprese che hanno nel proprio DNA la sostenibilità, l’innovazione sociale e il legame identitario con il territorio – spiega Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone –. In questi 10 anni, con i nostri campus abbiamo affiancato 150 aspiranti imprenditori e aiutato a nascere una sessantina di imprese, 6 delle quali sono presenti proprio qui in Abruzzo, con attività che spaziano dal turismo sostenibile e inclusivo alla filiera della lana, passando per l’apicoltura, il marketing territoriale e la tecnologia applicata all’agricoltura. È la dimostrazione che il territorio abruzzese è un bacino fertile, in pieno fermento, su cui siamo certi che Progetto Appennino potrà inserirsi costruttivamente e generare impatto positivo”.”Siamo felici di esser stati scelti da Fondazione Garrone per la realizzazione del Progetto Appennino. Fondazione Snam ETS vuole restituire valore ai territori delle comunità in cui opera il Gruppo, promuovendo iniziative di sviluppo sociale che mettono al centro il rafforzamento delle competenze e delle capacità di tutte le realtà coinvolte – ha commentato Marta Luca, direttrice generale di Fondazione Snam ETS –. Il Progetto Appennino ne è un ottimo esempio, un’opportunità preziosa per sostenere la costruzione di filiere agro-alimentari sostenibili e la promozione della biodiversità in un territorio unico come quello abruzzese. I veri protagonisti di questo percorso saranno i giovani imprenditori, attraverso le loro energie, perseveranza e innovazione”. IL CAMPUS DI INCUBAZIONE RESTARTAPP – Cuore di Progetto Appennino è il campus residenziale gratuito ReStartApp, dedicato ai giovani aspiranti imprenditori under 40 provenienti da tutta Italia, in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi. Dal 1 luglio al 4 ottobre 2024 – con una pausa intermedia dal 5 agosto al 1° settembre – si svolgeranno a L’Aquila 10 settimane di formazione intensiva, negli spazi messi a disposizione dall’Università dell’Aquila, per acquisire e perfezionare conoscenze e competenze per l’avvio di imprese attive in ambito montano utili a concretizzare la propria idea imprenditoriale. Il programma prevede attività di formazione in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. La formula residenziale offre, inoltre, ai partecipanti un’esperienza di socialità e di confronto con il territorio e la comunità locale. Per agevolare la realizzazione dei tre migliori progetti, Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione tre premi di startup per un valore complessivo di 60.000 euro e un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di un anno per i più meritevoli. VITAMINE IN AZIENDA e IMPRESE IN RETE – Alle imprese del territorio appenninico abruzzese sono invece dedicate altre due iniziative, che puntano a consolidare il tessuto economico locale esistente. “Vitamine in Azienda” è un percorso gratuito di accelerazione dedicato a 15 imprese locali, interessate e motivate a beneficiare di un servizio di consulenza e coaching personalizzato. Il coaching – previsto tra giugno e dicembre 2024 – si articolerà in 7 incontri individuali, che affronteranno le specifiche problematiche gestionali e manageriali delle singole aziende, e 3 incontri collettivi, di carattere formativo più generale. “Imprese in rete” è, invece, un percorso gratuito di consulenza e accompagnamento alla nascita o al rafforzamento di progetti di rete tra imprese insediate sul territorio appenninico dell’area del Parco del Beigua. Generare e rafforzare l’aggregazione e la cooperazione delle imprese appenniniche è l’obiettivo generale dell’iniziativa, rivolta a un massimo di due gruppi di imprese. Ciascun network parteciperà a 7 incontri, 4 individuali e 3 collettivi – previsti tra giugno e novembre 2024 – per sviluppare il proprio progetto strategico di rete.Intorno al Progetto Appennino si conferma inoltre il coinvolgimento attivo di una consolidata rete di partner istituzionali, che affiancano Fondazione Edoardo Garrone fin dal 2014 e ne condividono l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese, quali Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, CAI – Club Alpino Italiano, Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali e PEFC Italia. LEGGI TUTTO

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    Climate change: Enav rientra tra le aziende leader nell’indice CDP

    (Teleborsa) – ENAV, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha raggiunto un traguardo significativo nel suo impegno per il contrasto al cambiamento climatico. Ha ottenuto, infatti la valutazione A- nel rating di CDP (ex Carbon Disclosure Project), un’organizzazione no profit internazionale che valuta l’impegno delle società nella gestione e nel monitoraggio dei rischi e delle opportunità connesse al cambiamento climatico. Il Gruppo ENAV, guidato dall’ad Pasqualino Monti, si posiziona per la prima volta tra le aziende leader a livello globale in questo ambito. Il rating della Società, infatti, è sensibilmente migliorato, rispetto al precedente “C”, in una scala dove “D-“rappresenta il punteggio minimo e “A” il massimo.”È un risultato che condivido con tutte le persone del nostro Gruppo che ringrazio. Negli ultimi mesi – afferma Monti – abbiamo modificato l’organizzazione aziendale per integrare ancora di più la sostenibilità nelle strategie industriali. Il nostro è un approccio culturale ormai. Il cambiamento climatico è una sfida che ENAV ha raccolto da tempo e i risultati lo dimostrano. Non abbiamo ridotto solo le nostre emissioni ma, grazie alla nostra capacità operativa nell’ottimizzazione delle rotte, stiamo aiutando le compagnie aeree a consumare meno e quindi a ridurre le emissioni ed i ritardi a beneficio dei passeggeri e della comunità”. Il rating “A-” di ENAV dimostra la validità della strategia di decarbonizzazione adottata a valle dell’approvazione degli obiettivi climatici da parte di Science Based Targets initiative, riuscendo ad abbattere le emissioni climalteranti dirette e indirette di oltre l’80% rispetto al 2019; inoltre, nel 2023, l’acquisto di carbon credits per la parte di emissioni non ancora riducibili (circa il 20%) ha consentito al Gruppo di raggiungere la carbon neutrality. Il punteggio raggiunto da ENAV nel rating CDP è superiore alla media europea (pari a “B”) e anche alla media del segmento Industrial Support Services (pari a “C”), e colloca ENAV all’interno del 14% di aziende che hanno raggiunto il livello di leadership nel settore.CDP, che ha analizzato l’impegno di oltre 23mila società nella gestione e nel monitoraggio di rischi e opportunità legate al cambiamento climatico attraverso un questionario, si conferma come il punto di riferimento internazionale per la valutazione delle performance ambientali. LEGGI TUTTO

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    UniCredit e SACE supportano i piani di sviluppo sostenibile di Reply (Gruppo VeneVision)

    (Teleborsa) – UniCredit e SACE sostengono i piani di sviluppo sostenibile avviati da Reply, azienda con una storia trentennale e sede a Pederobba (TV), specializzata nella produzione di minuterie metalliche e componentistica di precisione, in particolar modo per il settore dell’occhialeria, ma anche per la bigiotteria, gli accessori moda e il medicale. Una realtà industriale afferente a VeneVision, cluster dell’occhialeria parte del gruppo VeNetWork. L’intervento di supporto si è sostanziato in un nuovo finanziamento da oltre un milione di euro, con intervento di garanzia Green di SACE, collegato all’ammissione dell’impresa veneta al bando PNRR “Investimenti Sostenibili 4.0″, focalizzato su tematiche ESG e in particolare sull’economia circolare.I fondi messi a disposizione andranno a finanziare interventi volti a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’intero processo produttivo: dall’inserimento di macchinari e impianti ad alto riciclo delle materie prime e secondarie, all’adozione di un processo per il recupero di energia termica dai macchinari e suo riutilizzo per il riscaldamento dei locali; dall’ottimizzazione dei processi produttivi con alto risparmio di energia elettrica e miglioramento della qualità dell’ambiente di lavoro all’utilizzo di un impianto di lavaggio con continuo riciclo di acqua.Reply è stata acquisita nel 2021 da VeneVision, realtà di punta dell’occhialeria Made in Italy, a sua volta fondata nel 2020 e che raggruppa oggi sette società partecipate (oltre a Reply, Tris Ottica, Ottica Prealpi, Fotomeccanica, Eurofin, Tricolor, CiDi), con un fatturato a giugno 2023 di 39,6 milioni di euro, una forza lavoro di oltre 500 unità e volumi di export di oltre 11 milioni di euro. SACE può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione, realizzata grazie alle sinergie con la Rete di SACE, rientra nell’ambito della convenzione green con UniCredit, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI e MID corporate che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.”Tutte le aziende del nostro gruppo – dichiara Nicola Belli, amministratore delegato di VeneVision e consigliere di Reply – sono coinvolte in un percorso impegnativo e virtuoso di miglioramento continuo dei parametri di sostenibilità rispetto agli obiettivi posto dalla Comunità Europea per il 2030. La riduzione dell’impatto ambientale, in particolare per le componenti energia e acqua, e la digitalizzazione dei processi produttivi in ottica di creazione di flussi lean più efficienti, sono strettamente legati alle politiche di investimento in tecnologie all’avanguardia. Il supporto di Unicredit e Sace ci permette di accedere agli strumenti finanziari dedicati a questi percorsi di sviluppo”.”Conciliare sostenibilità, competitività e attenzione al territorio in cui si opera non solo è possibile, ma è un fattore di successo come dimostra la storia recente della Reply e del gruppo VeneVision. Il nostro intervento di supporto finanziario – dichiara Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit – è figlio della comune attenzione, tra banca ed azienda, verso i temi della sostenibilità e rappresenta la prova concreta, l’ennesima, della volontà di UniCredit di accompagnare le imprese nordestine verso percorsi di transizione green e digitale”. LEGGI TUTTO

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    UE, agricoltori europei esentati dalle norme sui terreni lasciati a riposo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato ufficialmente un regolamento che concede agli agricoltori europei un’esenzione parziale dalla regola di condizionalità per i terreni lasciati a riposo. Ciò fa seguito alla proposta della Commissione presentata il 31 gennaio e alle discussioni con gli Stati membri durante le riunioni di comitato. Il regolamento entrerà in vigore domani, 14 febbraio, e si applicherà retroattivamente a decorrere dal 1 gennaio per un anno, vale a dire fino al 31 dicembre 2024.Per ricevere il sostegno della PAC cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90 % della superficie agricola utilizzata nell’UE e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Questa serie di norme di base è denominata BCAA, ossia “buone condizioni agronomiche e ambientali”. La norma BCAA 8 impone, tra l’altro, di destinare una quota minima di seminativi a superfici o elementi non produttivi. Quest’ultimo si riferisce in genere a terreni lasciati a riposo, ma anche a elementi paesaggistici non produttivi quali siepi o alberi. Le aziende con meno di dieci ettari di seminativi sono esentate da tale obbligo. Il 31 gennaio la Commissione ha proposto di concedere maggiore flessibilità agli agricoltori dell’UE che ricevono il sostegno della PAC da questo requisito.L’esenzione parziale – fa sapere l’UE in una nota – tiene conto di diverse richieste di maggiore flessibilità, come richiesto dagli Stati membri per rispondere meglio alle sfide cui devono far fronte gli agricoltori dell’UE. Anziché mantenere terreni lasciati a riposo o mantenere elementi improduttivi sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell’UE che coltivano colture azotofissatrici (quali lenticchie, piselli o favi) e/o colture intercalari senza prodotti fitosanitari sul 4% dei loro seminativi saranno considerati conformi al cosiddetto requisito BCAA 8. Gli agricoltori che decidono in tal senso possono tuttavia continuare a soddisfare il requisito con terreni lasciati a riposo o elementi non produttivi.L’atto finale adottato consente inoltre agli Stati membri di modificare i loro regimi ecologici a sostegno delle zone non produttive per tenere conto dello scenario di riferimento alternativo nell’ambito della condizionalità BCAA 8. Una semplice notifica alla Commissione europea sarà sufficiente per aggiornare immediatamente i regimi ecologici interessati. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono darne notifica alla Commissione entro 15 giorni dall’entrata in vigore del regolamento, in modo che gli agricoltori possano essere informati quanto prima. La proposta della Commissione – si legge nella nota – è attentamente calibrata per garantire il giusto equilibrio tra, da un lato, offrire un sostegno e una flessibilità adeguati agli agricoltori che si trovano ad affrontare numerose sfide e, dall’altro, proteggere la biodiversità e la qualità del suolo.”Solo se i nostri agricoltori potranno vivere al di fuori dei loro terreni investiranno in futuro. E solo se conseguiamo insieme i nostri obiettivi climatici e ambientali, gli agricoltori – ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea – potranno continuare a vivere. I nostri agricoltori ne sono ben consapevoli. Questa misura offre flessibilità agli agricoltori pur continuando a ricompensarli per il loro lavoro cruciale volto a promuovere la sicurezza alimentare e la sostenibilità dell’UE. Presto presenteremo ulteriori proposte per contribuire ad alleviare la pressione che i nostri agricoltori devono affrontare”. “Accolgo con favore la decisione di concedere un’esenzione parziale dalla BCAA 8 e – ha commentato Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura – ritengo che sarà accolta con favore anche da molti agricoltori di tutta l’Unione europea. Essa riflette le circostanze eccezionali cui deve far fronte la nostra comunità agricola e dimostra che la Commissione sta ascoltando, coinvolgendo e rispondendo a tali esigenze in tempo reale”. LEGGI TUTTO

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    Veicoli commerciali, il 2024 parte in forte crescita: a gennaio +35,4%

    (Teleborsa) – Il mercato dei veicoli commerciali (fino a 3,5 t di peso totale a terra) apre il 2024 proseguendo la crescita sostenuta dello scorso anno: +35,4% e 17.920 veicoli immatricolati a gennaio, circa 4.700 unità in più delle 13.239 di gennaio 2023. È quanto rileva l’UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri nel report relativo al Mercato dei Veicoli Commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5 t) di Gennaio 2024 accompagnato dalla Struttura del Mercato dei 12 mesi 2023.La struttura del mercato di gennaio 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati la perdita di 2,5 punti di quota, al 15,2% del mercato, seppur con volumi in crescita a doppia cifra. Il noleggio a lungo termine traina il mercato, grazie alla spinta delle società Top, guadagnando 8,7 punti di quota e arrivando al 35,1% del totale; il breve termine raggiunge il 6,1% di share (+0,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni scendono di 2,5 punti, al 7,3%, le società mantengono con fatica la prima posizione, perdendo oltre 4 punti, al 36,2% di share in gennaio.Sul fronte delle motorizzazioni, in gennaio il diesel guadagna 2 punti di quota, all’82,4% del mercato. Il motore a benzina rimane stabile al 4,1% di share, così come i veicoli ibridi all’8,6% del totale. Il gpl perde oltre 1 punto al 2,8%, il metano scende allo 0,1%. Anche i veicoli BEV perdono in quota 0,6 punti, all’1,9% del totale, i plug-in rappresentano lo 0,1%. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t in gennaio cresce del 4,2% a 194,9 g/Km (rispetto ai 187,1 g/Km dello stesso periodo 2023).Il 1 febbraio scorso il ministro Adolfo Urso ha illustrato al tavolo automotive, presenti l’UNRAE e le altre Associazioni del settore, il nuovo schema degli incentivi per il 2024, che accoglie le richieste fortemente sostenute dall’UNRAE. Come è noto, il DPCM che sarà appositamente emanato – sottolinea l’UNRAE – prevede, in particolare, quattro punti che ridisegnano lo schema degli incentivi per i veicoli commerciali: 1) l’attribuzione del bonus per i veicoli a zero emissioni sia con rottamazione sia senza; 2) l’estensione dell’incentivo alle altre alimentazioni, compreso il diesel, a fronte di rottamazione e con importi decrescenti; 3) l’inclusione delle società di noleggio, limitatamente all’acquisto di veicoli elettrici e a idrogeno, con l’obbligo di uno sconto sui canoni di noleggio per le aziende utilizzatrici dei veicoli incentivati; 4) la conferma della gradualità del bonus in funzione della massa del veicolo incentivato. “Ci auguriamo che i nuovi incentivi diventino operativi nel più breve tempo possibile, anche in considerazione dell’effetto attesa riguardante i veicoli BEV, visto che la loro quota di mercato a gennaio è scesa all’1,9% contro la media del 3,1% registrata nell’intero anno 2023 – commenta il presidente dell’UNRAE Michele Crisci –. Per raggiungere la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica l’UNRAE ribadisce nuovamente la richiesta di prevedere un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) almeno fino al 2025”. LEGGI TUTTO

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    Trattori, maggioranza trova intesa: Irpef al 50% per redditi tra 10 e 15 mila euro

    (Teleborsa) – Il Governo ha depositato, a quanto si apprende, l’emendamento per l’esenzione dell’Irpef agraria che sarà inserito nel decreto Milleproroghe.Il testo, firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, prevede l’esenzione totale per i redditi fino a diecimila euro ed un dimezzato dell’Irpef per quelli tra i diecimila ed i quindicimila euro. La misura avrà la durata di due anni. Grande soddisfazione espressa dalla Lega “per la determinazione del governo a rivedere il provvedimento sull’Irpef, così come richiesto sin dalla scorsa settimana da Matteo Salvini”. Parole che in molti interpretano come una rivendicazione. L’emendamento al decreto Milleproroghe, rappresenta, di fatto, la sintesi tra la posizione del Mef guidato da Giancarlo Giorgetti, che voleva fermarsi al tetto dei 10 mila, e la richiesta della Lega, con il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, in pressing da giorni per arrivare ai 30 mila. Alla luce della pubblicazione sul sito del ministero dell’Agricoltura del tavolo tecnico, siamo pronti a smobilitare il presidio”, annuncia Maurizio Senigagliesi, uno dei portavoce di Riscatto agricolo che promette “nel giro di due o tre giorni” l’uscita dei trattori. Pace fatta, dunque, tra le forze di maggioranza tanto da far dire alla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni di vedere una “maggioranza compatta”, nonostante le “sfumature diverse”, che semmai per la premier sono un “valore aggiunto, altrimenti saremmo un partito unico, mentre noi stiamo insieme per scelta”. LEGGI TUTTO