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    Oroarezzo 2024: 43esima edizione nel distretto della crescita continua

    (Teleborsa) – Oroarezzo pronta ad aprire i battenti della 43esima edizione, dall’11 al 14 maggio prossimi, ad Arezzo Fiere e Congressi. La manifestazione firmata da Italian Exhibition Group dedicata alla manifattura orafa e argentiera Made in Italy è l’ecosistema di business nel cuore del distretto orafo-gioielliero leader in Italia. L’export aretino di oro e gioielli ha infatti chiuso il 2023 con un consuntivo di circa 3,5 miliardi; in aumento del 9,4% sul 2022. Oroarezzo continua, così, l’evoluzione iniziata nel 2023: layout rinnovato, più efficace e accogliente, e un maggiore focus sulla manifattura gioielliera. La manifestazione di IEG si colloca a metà della Jewellery Agenda 2024 e porta in vetrina: componenti e semilavorati, private label, macchinari e tecnologie d’avanguardia, materie prime, un’area cash&carry per il riassortimento stagionale dei retailer con gioielli finiti. La città scenografia di tre appuntamenti per gli ospiti di OroarezzoOroarezzo assieme agli stakeholder di manifestazione propone un tris di eventi nel centro storico pensati per gli operatori in fiera e per dare la possibilità ai buyer esteri di vivere un’esperienza della città che completa il business con un’immersione negli scorci più belli e suggestivi della città. Il cocktail di apertura della manifestazione si terrà sabato 11 sulla terrazza del Palazzo della Fraternita dei Laici, in Piazza Grande. Torna Première, storico concorso giunto alla sua 33esima edizione, che chiama le aziende espositrici a creare pezzi unici per l’occasione. “Amore e bellezza” è il tema che l’art director Beppe Angiolini propone quest’anno, per valorizzare il know-how tecnico e le capacità creative della manifattura orafa aretina e italiana. Confermata la categoria “Talents” per coinvolgere gli studenti di scuole orafe italiane e a designer under 30, cui verrà data la possibilità di realizzare il proprio gioiello, grazie alla collaborazione di aziende partner del distretto aretino. Cocktail dell’evento, allo Sugar, in Corso Italia, domenica 12. Infine, nel pomeriggio di lunedì 13 gli ospiti internazionali di Oroarezzo potranno ammirare in una visita guidata gli affreschi di Piero della Francesca nella Cappella Bacci, nella Basilica di San Francesco, in collaborazione con Confguide Confcommercio Arezzo.Formula di successo condivisa con partner & stakeholderOroarezzo 2024 si arricchisce di nuovi contenuti: attraverso un programma di convegni tecnico-scientifici, pensato per gli operatori in fiera: temi di attualità per l’industry: sostenibilità, tecnologia e processi produttivi, in collaborazione con associazioni di categoria come l’Associazione Italiana Finitura dei Metalli, aziende leader, enti di certificazione e istituzioni. Altra novità del 2024, il debutto del Career Day: un’intera giornata dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore orafo. Un’offerta tecnico-scientifica, sommata a quella degli eventi in città, resa possibile grazie a una solida collaborazione con gli stakeholder territoriali: a partire dalla Camera di Commercio Arezzo-Siena, Arezzo Fiere e Congressi, Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Regione Toscana. Con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione di IEG punta al business matching guardando ai mercati consolidati dell’export: Est europeo, USA e Middle East, fino a Sud Est Asiatico e Sud America. LEGGI TUTTO

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    Export italiano di vini in crescita: +2,9% medio annuo, 8,5 miliardi di euro nel 2026

    (Teleborsa) – Per i prossimi tre anni l’export italiano di vino è atteso crescere a un ritmo medio annuo del 2,9% raggiungendo, nel 2026, gli 8,5 miliardi di euro. Nel 2023 le nostre esportazioni enologiche hanno registrato il valore di 7,8 miliardi di euro, in aumento del 20,8% rispetto al 2019, e hanno rappresentato più del 20% delle nostre vendite all’estero del settore alimentari e bevande. Sette bottiglie su 10 che varcano i nostri confini sono di vino, quasi 3 di spumante: i “soli” vini (esclusi quindi gli spumanti) rappresentano la quota maggiore di domanda estera grazie ai 5,4 miliardi di euro di vendite. I vini fermi rossi e rosé guidano l’export del settore (40% dell’exportcomplessivo), seguiti dagli spumanti (28,5%, quasi 10 p.p. in più rispetto al 2019). È quanto emerge dal Focus di approfondimento sull’export italiano relativo al settore vinicolo “Il vino, biglietto da visita del Made in Italy” a cura di Marina Benedetti, senior economist Ufficio Studi SACE. Nel 2023 il primo mercato di sbocco dei vini italiani sono stati gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania e dal Regno Unito; note positive arrivano anche da altre geografie a noi vicine, come Polonia, Repubblica Ceca, ma anche Croazia e Serbia. L’Italia è la seconda esportatrice di vino, con una quota del 20,9% sul valore dell’export mondiale, dopo la Francia (32,8%) e prima della Spagna (8,1%). Lo stimolo è quindi a continuare a lavorare non solo sulla qualità, ma anche sulla promozione del brand. Tra le nostre produzioni regionali, sono i vini veneti quelli più richiesti all’estero (36,3% dell’export italiano), seguiti da Piemonte (15,6%) e Toscana (15,2%).Note positive per le esportazioni di vino italiano arrivano anche dalla domanda dei consumatori esteri: per quest’anno e il prossimo è atteso, infatti, un generale aumento dei consumi di vino (+2,3%). Se da un lato si conferma l’importanza di geografie dove il presidioitaliano è già forte – USA, Regno Unito e Germania su tutte – dall’altro emergono sempre più come mercati di opportunità Paesi come Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti.L’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore vinicolo offre numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione. L’IA consente, infatti, non solo di monitorare e gestire il vigneto e regolare le condizioni di fermentazione, anche in ottica sostenibile e di riduzione dei costi, ma anche di prevenire le frodi e conoscere meglio le preferenze dei consumatori così da intercettarne la domanda in maniera più efficace ed efficiente.SACE supporta le imprese del settore con le sue soluzioni assicurative e finanziarie che vanno dal supporto all’export al sostegno agli investimenti domestici, in particolare in sostenibilità e innovazione; in aggiunta SACE offre anche servizi di accompagnamento, formazione e business matching per aiutare le imprese a crescere in contatti, relazioni e know-how. SACE collabora con molte realtà del settore e della filiera, dalle imprese produttrici di vino a quelle che producono irrigatori, serre, macchinari connessi al processo produttivo, linee diimbottigliamento e confezionamento.(Foto: Hermes Rivera su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, l’inflazione risale più delle attese a marzo: +3,5% a/a

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di marzo 2024. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,4% su base mensile, contro la variazione del +0,4% registrata il mese precedente e il +0,3% atteso dagli analisti.L’indice relativo agli alloggi è aumentato a marzo, così come l’indice della benzina. Insieme, questi due indici hanno contribuito per oltre la metà all’aumento mensile dell’indice per tutte le voci. Nel corso del mese l’indice energetico è cresciuto dell’1,1%. L’indice alimentare è aumentato dello 0,1% a marzo. L’indice del cibo a domicilio è rimasto invariato, mentre l’indice del cibo fuori casa è aumentato dello 0,3% nel corso del mese. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,5%, (+3,4% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 3,2% a febbraio.L’indice energetico è aumentato del 2,1%, il primo aumento di 12 mesi di tale indice dal periodo terminato a febbraio 2023. L’indice alimentare è aumentato del 2,2%.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,4% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,8%, dopo il +3,8% di febbraio e più del 3,7% stimato dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    Patto migranti, confronto aperto al Parlamento Ue: oggi il voto per l’approvazione

    (Teleborsa) – Patto sui migranti al centro del confronto politico europeo. La riforma delle regole sull’accoglienza dei migranti dell’Unione europea – già approvata nelle trattative tra il Parlamento e il Consiglio Ue – oggi sarà votata di nuovo dal Parlamento europeo per l’approvazione formale passerà il passaggio formale dell’approvazione in Aula. Non ci dovrebbero essere rischi per il provvedimento che ha già superato lo scoglio dell’approvazione in commissione, ma diverse forze politiche nazionali hanno già annunciato che voteranno contro la linea della loro famiglia europea. Numerose infatti le critiche mosse alle concessioni fatte agli Stati membri.”Il Patto comprende un nuovo quadro per una politica globale in materia di asilo e migrazione basata sulla solidarietà, una ripartizione delle responsabilità e norme aggiornate sui criteri e sui meccanismi per determinare lo Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale (precedentemente note come norme di Dublino). Gli Stati membri potranno scegliere tra trasferire i richiedenti asilo nel loro territorio, versare contributi finanziari o fornire sostegno operativo e tecnico agli Stati membri sottoposti a pressioni migratorie”, sintetizza il Parlamento europeo in una nota.”Vi saranno – prosegue – norme specifiche per le situazioni di crisi e saranno aggiornati gli standard di accoglienza per i richiedenti asilo. Le norme modificate in materia di qualifiche stabiliranno regole uniformi in tutta l’UE per individuare le persone che chiedono protezione internazionale e tutelare i loro diritti. Si voterà anche su una procedura comune più rapida per concedere e revocare la protezione internazionale, a seguito di un primo screening preliminare all’ingresso, e della registrazione delle impronte digitali e delle immagini del volto in una banca dati comune (Eurodac). Questa procedura comprenderà nuove disposizioni in materia di domande irricevibili e misure per rendere i rimpatri più rapidi. Infine, un nuovo quadro dell’UE per il reinsediamento regolerà le opportunità per i rifugiati nei paesi terzi di arrivare in Europa, sulla base della partecipazione volontaria degli Stati membri”.Tra i partiti che voteranno contro c’è anche il Partito Democratico nonostante i socialisti siano a favore del provvedimento. ”Il patto migrazioni che esce dall’accordo fatto col Consiglio danneggia l’Italia, perché vuole trasformare il nostro Paese in un Cpr all’aria aperta, spinge verso i Paesi terzi la gestione dei rifugiati e dei richiedenti asilo, invece che promuovere un’autentica ripartizione delle responsabilità”, ha dichiarato il capodelegazione del PD nel Parlamento europeo, Brando Benifei in una nota. “Per noi i diritti umani e la solidarietà europea sono fondamentali, non avalliamo un accordo che lascia troppo sola l’Italia e non è sufficientemente solido sui diritti delle persone più fragili”, ha aggiunto.Il capogruppo dei popolari, Manfred Weber, ha criticato la decisione del PD mettendo in dubbio il suo europeismo. Il Partito Democratico ha risposto affermando che non si fa dare lezioni di europeismo” da Weber e da un Ppe che “vuole trasformare la politica europea in materia di asilo e migrazione in una questione puramente securitaria, usare i fondi europei per costruire mura e recinzioni alle frontiere dell’Unione e per l’esternalizzazione ‘modello Ruanda’”. “Mi aspetto che gli eurodeputati approvino” la riforma, “ma non si sa mai”, ha dichiarato la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, alla vigilia del voto. La commissaria si è detta “orgogliosa” della riforma che consentirà di “risolvere molti problemi attraverso la gestione dell’immigrazione in modo ordinato”. LEGGI TUTTO

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    BNL, accordo su ricambio generazionale con 776 assunzioni e 908 uscite volontarie

    (Teleborsa) – Ricambio generazionale in Bnl Bnp Paribas. Grazie a un accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con l’azienda, e` stato definito un piano di 776 assunzioni e di 908 uscite che saranno realizzate con prepensionamenti solo su base volontaria (di cui 474 attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà di settore e per i rimanenti attraverso il pensionamento diretto).Il tasso di sostituzione, quindi, e` superiore all’85% e per gli ingressi sara` utilizzato anche il Fondo per l’occupazione. Le assunzioni saranno fatte con un rapporto di sostituzione di uno a uno per la ReteCommerciale, Direct e Csc (dipendenti client facing). In aggiunta, la banca si e` impegnata comunque a stabilizzare i 93 lavoratori attualmente con contratto a termine e di assumerne altrettanti a tempo determinato.”L’accordo di oggi può essere un importante riferimento per tutto il settore grazie alla percentuale di sostituzione raggiunta, all’applicazione della staffetta generazionale – introdotta recentemente dal rinnovo del Contratto Nazionale – e all’attenzione rivolta ai lavoratori in servizio che da tempo aspettavano risposte all’impegno profuso in questi ultimi anni”, dichiara il segretario responsabile Uilca Gruppo Bnl Andrea D’Orazio. Previsti anche incentivi per quanti hanno già maturato o matureranno, entro il primo luglio 2025, il diritto alla pensione anticipata o a “quota 100”, “quota 102”, quota “103” e “opzione donna”.”Riteniamo questo accordo – dichiara la segretaria responsabile della Fisac Cgil Bnl, Martina Braga – un importante punto di partenza per la ripresa di relazioni di qualità con l’azienda. Un accordo innovativo, che riesce nel difficile intento di assicurare un sensibile ricambio generazionale e, al contempo, garantisce a lavoratrici e lavoratori interessati un accompagnamento alla pensione”.L’accordo stabilisce, poi, ulteriori novita` per tutto il personale: il riconoscimento del buono pasto al personale in smart working, seppure in misura ridotta a 4 euro; l’incremento del buono per i lavoratori in presenza a 8 euro e l’aumento riparametrato per il personale part time. La banca, inoltre, accetta di aumentare la contribuzione al Fondo pensioni dal 4,2% al 4,5%.”Sono molto soddisfatto, l’accordo riconosce nuove risorse economiche a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, attenzione ai giovani mediante l’investimento sulla previdenza complementare e tiene conto delle difficolta` delle persone a contatto con la clientela – commenta il coordinatore Fabi nel gruppo Bnl Bnp Paribas, Fabio Armeni – Nonostante non sia parte dell’accordo, resto ottimista sul fronte del riassorbimento degli ad personam dei quadri direttivi: riteniamo sia fondamentale preservare il risultato conseguito col rinnovo del contratto nazionale, ove il ruolo della Fabi e` stato determinante. Il nostro impegno resta continuo e intenso”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi alla produzione in aumento a marzo

    (Teleborsa) – Risultano quasi in linea con le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di marzo 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento dello 0,8% su base annua, contro il +0,7% del mese precedente, e si confronta con il +0,8% atteso. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,2% dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto al +0,3% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo dello 0,5% su base mensile e una diminuzione del 6,9% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti invece dello 0,3% su base mensile e dell’1% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Nell’Ue 228 miliardi in aiuti di Stato

    (Teleborsa) – Nel 2022, gli Stati membri dell’UE hanno speso complessivamente circa 228 miliardi di euro in aiuti di Stato, che includono anche misure di crisi legate alla pandemia e al conflitto in Ucraina. Questo importo corrisponde all’1,4% del Pil dell’UE e segna una riduzione del 34,8% rispetto ai 349,7 miliardi di euro del 2021. I dati emergono dal Quadro di valutazione sugli aiuti di Stato pubblicato dalla Commissione europea. La Germania si è posizionata al primo posto per la spesa più elevata, con un totale di 73,67 miliardi di euro (pari allo 0,46% del Pil dell’UE), seguita dalla Francia con 44,79 miliardi di euro (lo 0,28% del Pil) e dall’Italia con 27,61 miliardi di euro (lo 0,17% del Pil).(Foto: destinacigdem | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Scuola, Concorso straordinario IRC: a breve la pubblicazione del bando

    (Teleborsa) – Si è appena conclusa la riunione per l’informativa sul bando di concorso riservato agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Presumibilmente il concorso sarà bandito entro l’estate e l’amministrazione auspica di concludere tutte le procedure entro l’anno.Dopo oltre vent’anni di assenza di procedure di reclutamento di docenti di religione si arriva finalmente a definire una procedura straordinaria per l’immissione il ruolo dei precari storici di questo profilo e insegnamento. Questo accade dopo che il decreto proroghe – pubblicato in Gazzetta Ufficiale con l’approvazione dell’emendamento “2-ter” – ha spostato la pubblicazione del bando al 2024 con un emendamento.Anief ricorda che molti dei candidati hanno infatti oltre vent’anni di servizio alle spalle e il concorso dovrà valorizzare l’esperienza acquisita. La procedura sarà bandita a breve: le regole sono state definite dal decreto P A bis che ha introdotto anche la quota percentuale alle assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno realizzate con una quota del 70% per la procedura straordinaria, rispetto a quelle previste con concorso ordinario che invece avranno una quota che si fermerà al 30%.Il sindacato ANIEF oggi è stato presente con la delegazione composta dalla segretaria generale Daniela Rosano e Moira Pattuglia referente nazionale IRC.”Nel corso del confronto – ha spiegato Moira Pattuglia – abbiamo chiesto all’amministrazione chiarimenti sullo svolgimento della prova didattico-metodologica, finalizzata all’accertamento della preparazione dei candidati”. “Certamente – ha aggiunto Daniela Rosano – i posti messi a bando sono insufficienti per la copertura di tutte le cattedre; inoltre abbiamo espresso il nostro disappunto per il peso attribuito alla valutazione del titolo B2 e delle competenze tecnologiche, non caratterizzanti della disciplina”. LEGGI TUTTO