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    Autotrasporto, Salvini incontra le associazioni di categoria: sul tavolo investimenti e crisi Mar Rosso

    (Teleborsa) – Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha incontrato una quindicina di sigle dei rappresentanti dell’autotrasporto merci. Sul tavolo gli investimenti per il rinnovo del parco veicolare, su cui il Mit ha già stanziato 25 milioni di euro, la direttiva Ue Eurovignette (che riforma il pagamento dei pedaggi e deve ancora essere recepita dall’Italia) e la crisi del Mar Rosso. Come ha ha fatto sapere il ministero in una nota, è stata affrontata anche la questione dei divieti unilaterali al Brennero: il Ministro ha confermato la determinazione a procedere con il ricorso alla Commissione ed alla Corte di Giustizia, per cui gli uffici del Mit hanno completato la documentazione. Inoltre, venendo incontro alle richieste, Salvini ha proposto l’istituzione di un tavolo periodico “delle regole”, per un dialogo costante.”Prendiamo atto che finalmente si è avviata questa fase di confronto con il Mit, come Fai-Conftrasporto chiedeva da tempo. È rilevante il fatto che il ministro Salvini abbia recepito l’importanza delle nostre istanze, onde evitare che si determino incomprensioni come quelle che hanno portato alla protesta dei trattori, dove un tema di carattere europeo sta diventando un problema del Governo italiano, e questo non va bene”, ha commentato Paolo Uggè, presidente Fai (Federazione degli Autotrasportatori Italiani che aderisce a Conftrasporto) a margine dell’incontro di oggi al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a Roma, tra il ministro Salvini e le associazioni dell’autotrasporto.”Siamo soddisfatti per quanto dichiarato dal Ministro, che ha annunciato alcune misure su cui si sta lavorando per il recupero delle risorse avanzate perché non utilizzate dal trasporto in conto proprio – ha aggiunto Uggè –. Già a metà del prossimo mese ci incontreremo di nuovo per fare il punto della situazione, un confronto che diventerà costante e continuo, che è quello che chiedevamo”. “Le norme vanno discusse e portate avanti: il tavolo che il ministro Salvini ha proposto va in questa direzione. Poi, sulla base delle azioni concrete decideremo: se ci sarà convergenza con le decisioni del mondo politico applaudiremo, in caso contrario contesteremo”, ha concluso il presidente Fai.”Un clima positivo e costruttivo ha contraddistinto l’incontro del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, con le Associazioni dell’autotrasporto convocate nella giornata odierna”, ha commentato anche l’associazione Anita in una nota. “Ringrazio il Ministro Salvini per l’incontro odierno in cui abbiamo potuto affrontare e discutere insieme le problematiche più spinose del settore. Esprimo apprezzamento per l’impegno del Ministro a calendarizzare degli incontri mensili con le Associazioni sul tema delle regole e per l’attenzione costante che dedica al ricorso contro i divieti austriaci lungo l’asse del Brennero, che auspico sia formalizzato a breve dal Governo italiano”, ha dichiarato il Presidente di Anita, Riccardo Morelli. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale dicembre sale a 62,2 miliardi

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di dicembre 2023, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 62,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 61,9 miliardi di dollari di novembre (dato rivisto da -63,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo a 62 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate a 258,2 miliardi (+1,5%), mentre le importazioni sono salite a 320,4 miliardi di dollari (+1,3%). LEGGI TUTTO

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    Target climatico Ue, WWF: si può fare di più

    (Teleborsa) – La Commissione Ue indica nel 90% il target di riduzione delle emissioni nel 2040 e per il Wwf “si tratta di un passo importante” ma “è interesse di tutti raggiungere la neutralità climatica prima”. “Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi dobbiamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 su scala globale – osserva la ong – Considerando la responsabilità dell’Ue per le emissioni storiche, sarebbe più giusto non fermarsi al 90%, ma puntare a zero emissioni nette entro il 2040”.Come parte dell’obiettivo del 90%, la Commissione ha anche indicato come i settori dovrebbero contribuire agli sforzi per ridurre le emissioni, spiega il Wwf secondo cui “è evidente che non è prevista un’azione sufficiente sul fronte dell’uso del suolo, del cambiamento di uso del suolo e della silvicoltura, soprattutto attraverso il ripristino e la protezione degli ecosistemi naturali”.Tutti i settori, agricoltura inclusa, spiega l’associazione ambientalista, “dovranno ridurre le emissioni in modo significativo e occorre passare a diete più sane con livelli inferiori di consumo di carne e latticini.Per l’agricoltura, il paradosso è ancor più evidente: più si accelera la decarbonizzazione, maggiori possibilità ci sono di limitare i fenomeni estremi che hanno già messo in ginocchio le attività agricole in molte zone e addirittura in alcune regioni, come la Romagna in Italia e la Tessaglia in Grecia.Maggiori in particolare le possibilità di evitare che il clima si destabilizzi e l’agricoltura divenga molto, molto difficile”. Secondo il Wwf, “tutti i sussidi ai combustibili fossili dovrebbero essere eliminati immediatamente e le risorse liberate indirizzate per sostenere la transizione ecologica aiutando famiglie e imprese. Il quadro politico va rafforzato, cioè combinato con adeguate misure di politica sociale”. LEGGI TUTTO

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    La Commissione europea punta sulle tecnologie di cattura della CO2

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato oggi la “Industrial Carbon Management Communication”, che fornisce dettagli su come le tecnologie di cattura della CO2 potrebbero contribuire a ridurre le emissioni del 90% entro il 2040 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.Sebbene la maggior parte dello sforzo per raggiungere il net zero per le emissioni di CO2 entro il 2050 deriverà dalla riduzione degli attuali livelli di emissioni nei prossimi anni, secondo la Commissione UE avremo “anche bisogno di tecnologie in grado di catturare la CO2 o rimuoverla direttamente dall’atmosfera e poi conservarla o utilizzarla”. Queste tecnologie si concentreranno su settori in cui le emissioni sono particolarmente difficili o costose da ridurre.Nel Net-Zero Industry Act, la Commissione ha proposto che l’UE sviluppi almeno 50 milioni di tonnellate all’anno di capacità di stoccaggio di CO2 entro il 2030. Sulla base della valutazione d’impatto sull’obiettivo climatico raccomandato ‘per il 2040, questa cifra dovrà aumentare a circa 280 milioni di tonnellate entro il 2040.Per realizzare i progetti di industrial carbon management, la Commissione ha definito una serie di azioni che potrebbero creare un ambiente più attraente per gli investimenti: in primis, l’UE e gli Stati membri dovrebbero promuovere ulteriormente i progetti di gestione del carbonio industriale nell’ambito dei programmi di infrastrutture energetiche dell’UE e potrebbero prendere in considerazione importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI); la Commissione valuterà la possibilità di aumentare i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione su progetti di gestione del carbonio industriale attraverso gli strumenti esistenti, in particolare Horizon Europe e l’Innovation Fund; la Commissione accelererà il lavoro con i partner internazionali sulla gestione del carbonio industriale, in particolare sull’armonizzazione della rendicontazione e della contabilità delle attività di gestione del carbonio, e garantirà che i quadri internazionali di fissazione dei prezzi del carbonio tengano conto degli assorbimenti per affrontare le emissioni in settori difficili da abbattere.”Le energie rinnovabili e l’efficienza energetica rimangono centrali sulla strada verso la neutralità climatica, ma per raggiungere emissioni nette pari a zero avremo bisogno anche di tecnologie per rimuovere, catturare, trasportare, immagazzinare e utilizzare la CO2 – ha commentato Kadri Simson, commissario per l’Energia – Con la strategia che presentiamo oggi, vogliamo creare un mercato europeo per la CO2. Con il giusto sostegno e coordinamento sui progetti e il giusto quadro giuridico per le infrastrutture e gli standard sulla CO2, possiamo sostenere lo sviluppo di queste tecnologie nell’UE. Le tecnologie di gestione del carbonio ci consentiranno non solo di ridurre le emissioni, ma anche di rendere il nostro settore più pulito e competitivo”. LEGGI TUTTO

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    Pesticidi, Meloni su ritiro proposta Ue: “VIttoria anche dell’Italia”

    (Teleborsa) – “È una vittoria anche italiana l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Fin dal suo insediamento, infatti, il Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione”.E’ il commento della Presidente del Consiglio Meloni dopo che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi. “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”, ha dichiarato alla Plenaria del Parlamento europeo. Il regolamento, ha aggiunto, “diventata un simbolo di polarizzazione”, sottolineando che “una nuova proposta, più matura”, sarà fatta in futuro.”La proposta è stata rigettata dall’Eurocamera, e non ci sono progressi neanche in Consiglio”, ha sottolineato von der Leyen soffermandosi a lungo, nel suo intervento, sulle proteste degli agricoltori. “Molti di loro si sentono messi all’angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia. L’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”, ha affermato. LEGGI TUTTO

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    Marelli, sindacati: nel 2024 premio annuo tra 1.684 e 2.368 euro

    (Teleborsa) – Il premio di risultato da erogare nel 2024 ai dipendenti Marelli risulta pari al 6,5% della retribuzione annua convenzionale di riferimento, vale a dire a 1.684 e 2.368 euro a seconda del livello di inquadramento individuale. Lo affermano i sindacati metalmeccanici, sottolineando che “la media di erogazione complessiva è stata superiore a quella degli anni precedenti”.Il premio di risultato si basa sui risultati del 2023, “anno in cui peraltro è stato finalmente raggiunto un livello di redditività positivo”, si legge nella nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, AqcfR.”Il nuovo premio è stato pattuito con l’intesa del 22 marzo 2023, recepita poi nell’accordo del 4 maggio 2023 che ha sancito il passaggio dal CCSL Fiat al CCNL dei Metalmeccanici”, ricorda Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.”Nel complesso – aggiunge Ficco – esprimiamo soddisfazione per un premio che nel suo primo anno di vigenza ha portato ad un risultato anche migliore del premio precedente. Più in generale, con l’accordo di passaggio dal CCSL Fiat al CCNL dei Metalmeccanici, abbiamo cercato di procedere ad una armonizzazione che salvasse gli aspetti migliori di entrambi i contratti collettivi e al contempo si adattasse alle specificità di Marelli”. LEGGI TUTTO

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    Cattura CO2, IEEFA: UE scommette su tecnologie che devono ancora dimostrare efficacia

    (Teleborsa) – La scommessa dell’Unione europea sulle tecnologie di cattura del carbonio potrebbe indirizzare ingenti somme di risorse pubbliche verso progetti inefficienti. Lo sostiene l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), un think tank che si occupa di energia, parlando di incertezze che circondano la sicurezza del trasporto e dello stoccaggio sotterraneo, oltre che di “unproven technologies”.”L’ambizione della Commissione europea di catturare il carbonio è significativa: circa 450 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2050, di cui circa il 40% proverrà dalla sola cattura diretta dell’aria (DAC), il processo più costoso di cattura del carbonio – afferma Andrew Reid, Energy Finance Analyst at IEEFA Europe – Per funzionare, la DAC avrà bisogno di energia a basse emissioni di carbonio e di adeguati siti di stoccaggio. Il suo costo varia dai 600 ai 1.000 dollari a tonnellata, una cifra notevolmente superiore all’attuale sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE o al prezzo effettivo del carbonio di circa 60 euro”.”Oltre ai costi elevati, c’è anche un punto interrogativo sull’efficacia delle tecnologie di cattura del carbonio in generale – ha aggiunto – La maggior parte dei progetti fino ad oggi sono dimostrativi su piccola scala che generalmente hanno sottoperformato rispetto ai tassi di cattura attesi. Ciò, combinato con le incertezze sulla sicurezza e sulla permanenza dei trasporti e dello stoccaggio sotterraneo, rende la cattura del carbonio di questa portata una componente ad altissimo rischio della strategia di decarbonizzazione dell’UE”.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ucrina, Polonia: pronti a eventuale guerra contro la Russia. Borrell a Kiev

    (Teleborsa) – Il ministro della Difesa di Varsavia, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha dichiarato che la Polonia deve prepararsi all’eventualità di una guerra con la Russia. “Mi aspetto ogni scenario e tengo conto seriamente di quelli peggiori. Questo è il compito di un ministro della Difesa nella situazione in cui ci troviamo”, ha affermato il ministro in un’intervista del quotidiano Super Express. Il quotidiano ha chiesto a Kosiniak-Kamysz se avesse preso in considerazione la possibilità di una sconfitta militare dell’Ucraina e di una conseguente invasione di territorio polacco da parte russa.Il ministro ha poi sottolineato che la sua non è stata una risposta improvvisata, ma di aver soppesate le sue affermazioni con attenzione. Il Ministero della Difesa, ha spiegato, ha già iniziato passi concreti per prepararsi alla possibile minaccia, esaminando anche lo stato dei rifornimenti di materiale bellico. Per quanto siano importanti i rifornimenti di armi su larga scala anche l’equipaggiamento di ciascun soldato va preso molto sul serio, ha aggiunto. Kosiniak-Kamysz ha dichiarato che la Polonia in qualità di membro dell’Ue e la Nato intende svolgere un ruolo molto importante nella difesa comune europea.Le forze di difesa aerea russe hanno intanto abbattuto nella notte sette droni ucraini nella regione di Belgorod. A riferirlo è il servizio stampa del ministero della Difesa russo. “Stasera è stato fermato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando sette UAV di tipo aereo contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa”, si legge in una nota del ministero russo secondo quanto riporta Ria Novosti. Il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov ha riferito inoltre della caduta di un drone ucraino nella città di Gubkin. Non ci sono stati feriti, quattro case private sono state danneggiate.L’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, è arrivato questa mattina a Kiev. “L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell è arrivato a Kiev – ha scritto il deputato ucraino Alexey Goncharenko –. Ho avuto modo di parlare con lui. È un vero amico dell’Ucraina”. Borrell ha dichiarato che serve una nuova spinta per armare l’Ucraina per “sconfiggere l’invasione” e ha esortato i 27 membri dell’Ue a fornire “tutto il necessario”. “Non è solo una questione di tempo. È una questione di quantità e qualità delle nostre forniture. E certamente dobbiamo fare di più e più in fretta perchè l’Ucraina deve prevalere”, ha aggiunto Borrell. La visita in Ucraina sarà la quarta di Borrell da quando la Russia ha lanciato la sua invasione nel febbraio 2022. Ieri, in tarda serata, Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue hanno trovato un pre-accordo sull’istituzione della Ukraine Facility, uno strumento con dotazioni da 50 miliardi di euro per la ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina, che la sostenga negli sforzi per portare a termine le riforme necessarie per la sua adesione all’Unione europea. Lo strumento approvato, si legge in una nota del Consiglio, sarebbe articolato in 17 miliardi di sussidi e 33 miliardi di prestiti agevolati, “per fornire all’Ucraina un sostegno coerente, prevedibile e flessibile per il periodo 2024-2027, adeguato alle sfide senza precedenti poste dal sostegno a un Paese in guerra”. LEGGI TUTTO