More stories

  • in

    Circo Massimo, la protesta dei trattori: “Grano il nostro oro, non dobbiamo mollare”

    (Teleborsa) – “Il nostro lavoro non è un hobby”,”No ai terreni incolti” e “il grano è l’oro italiano” sono alcuni dei cartelli esposti durante il corteo dei trattori del Cra agricoltori traditi al Circo Massimo per la manifestazione indetta dal movimento. “No alla carne sintetica” dicono i manifestanti, circa 1500. “Non si deve mollare, bisogna andare avanti” ha detto il leader Danilo Calvani, dal palco allestito sul rimorchio di un trattore. “Quando con i nostri trattori siamo entrati a Roma i cittadini ci hanno accolto con applausi e segni di incoraggiamento. E’ una cosa che non immaginavo è stato bellissimo”, ha detto Caivani.”Noi oggi diciamo al governo che non chiediamo le sue dimissioni, chiediamo che governo e parlamento si assumano la responsabilità – dice il presidente di Altragricoltura, Gianni Fabbris -. Ieri c’è stato un incontro, stiamo valutando. La cosa chiara e certa è che si apre un confronto su misure urgenti ma non ci servono contentini, ci servono riforme, ridare dignità agli agricoltori, agli artigiani, ai pescatori, alle città e alle comunità”.In piazza a Circo Massimo per la manifestazione degli agricoltori, presenti anche alcuni sindaci che hanno voluto testimoniare il loro sostegno. “Sono qui perché c’è una folta rappresentanza di agricoltori del mio territorio e sostenerli per noi fondamentale” spiega Domenico Venuti, primo cittadino di Salemi, in provincia di Trapani. “Vedere mortificato il lavoro di generazioni fa male – aggiunge – c’è un ritorno economico negativo notevole. Negli ultimi anni l’agricoltura era tornata a essere un’opportunità dopo anni di abbandono. Le istituzioni devono stare in prima fila ed è fondamentale avere delle risposte”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, Eni: “Confermata estensione ed eccellenti capacità produttive nell’offshore di Cipro”

    (Teleborsa) – Eni annuncia di aver completato con successo il pozzo Cronos-2, perforato per testare la scoperta Cronos, effettuata nel Blocco 6, al largo di Cipro, nell’agosto 2022. Il test di produzione ha permesso di stimare una capacità del pozzo superiore a 4,2 milioni di metri cubi di gas al giorno in configurazione di produzione, ed è strumentale all’avanzamento degli studi sulle opzioni di sviluppo fast-track.Cronos-2 è stato perforato per confermare l’estensione laterale della scoperta di gas denominata Cronos (effettuata con il pozzo esplorativo Cronos-1), situata a circa 3 km di distanza, per valutare le caratteristiche del giacimento eseguendo un test di produzione. Il pozzo ha incontrato la stessa sequenza carbonatica di Cronos-1, confermandone la comunicazione idraulica e l’importante colonna di gas con intervalli di permeabilità eccellenti. Insieme ad un’ampia acquisizione di dati, Cronos-2 – sottolinea Eni in una nota – è stato sottoposto ad un prolungato test di produzione che ha permesso di dimostrare l’eccellente capacità produttiva della scoperta a gas.Cronos-2 è il quarto pozzo perforato da Eni nel Blocco 6, dopo le scoperte di gas di Calypso nel 2018 e di Cronos e Zeus nel 2022. La perforazione di Cronos-2, avvenuta a breve distanza di tempo dalla scoperta di Cronos, conferma l’impegno di Eni e del suo partner TotalEnergies ad accelerare la scelta della soluzione di sviluppo più adatta ed economica per contribuire alla fornitura di gas all’Europa e alla regione.Eni è presente a Cipro dal 2013. Il blocco 6 è operato da Eni che detiene una quota del 50% con TotalEnergies come partner. Eni opera anche i blocchi 2, 3, 8 e 9 e ha partecipazioni nei blocchi 7 e 11 operati da TotalEnergies. LEGGI TUTTO

  • in

    Brennero: l’Ue riceve la lettera del governo italiano contro i divieti austriaci

    (Teleborsa) – “Le limitazioni al Brennero che l’Austria giustifica con scelte di politica ambientale danneggiano l’intero sistema economico”. È quanto afferma Fai/Conftrasporto in una nota esprimendo “compiacimento per la decisone del Governo, che, su iniziativa del ministro Salvini, ha deciso di aprire una procedura attesa da tempo e da noi stessi richiesta ai governi precedenti (purtroppo senza che iniziative concrete, al di là di alcune lettere, venissero assunte)”. “L’importanza del valico – sottolinea il presidente Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè – è confermata dalle entità del valore delle merci che lo attraversano: per l’Austria transitano circa 60 milioni di tonnellate di merci. I nuovi divieti introdotti dall’Austria (che pure in questo caso esenta i propri veicoli) anche sul valico del Friuli (autostrada dei Tauri) sono la prova provata che l’iniziativa austriaca non è una scelta ecologica, ma economica (pro domo sua). Una palese violazione che colpisce l’intera economia nazionale, e che contrasta con i principi di libero mercato e libera circolazione delle merci che l’Austria stessa accettò quando chiese di entrare a far parte del sistema economico europeo. I precedenti Governi (vedi Amato/Bersani che sottoscrissero il Protocollo delle Alpi) non hanno affrontato la questione con l’energia e la compiutezza auspicate. La determinazione concreta del ministro Salvini a nome del Governo speriamo – conclude Uggè – sia l’inaugurazione di un rapporto nuovo e partecipativo tra le istituzioni e il settore del trasporto merci, indispensabile per competere in un’economia globale. LEGGI TUTTO

  • in

    Da ADI a dati occupazione: cosa ha detto Calderone

    (Teleborsa) – L’aumento dell’occupazione è un dato “positivo”: a fine 2023 si è registrato “un saldo positivo di più di 500mila posti di lavoro” e questo “vuol dire che il mondo del lavoro è in una fase di dinamismo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo al Welfare & HR Summit 2024 del Sole 24 Ore. “Si stanno verificando fattori positivi – ha detto – nell’aumentare l’occupazione aumenta quella a tempo indeterminato, c’è una tendenza alla stabilizzazione che risponde ad alcune esigenze”. Calderone ha poi sottolineato che “si sta invertendo la tendenza del tasso di disoccupazione giovanile, in riduzione di 2,5 punti percentuali”.Le aziende hanno bisogno di “un rapporto stabile con i dipendenti”. Ci sono anche i “classici furbetti, ma nella stragrande maggioranza dei casi le aziende hanno un approccio corretto nella gestione delle risorse umane”, ha sottolineato Calderone. “Le aziende hanno bisogno di qualità, anche di un governo che le accompagni su grandi temi come la formazione e la mappatura dei reali fabbisogni formativi – ha proseguito – perché poi siamo nella condizione in cui non abbiamo problemi di soldi, ma di ridisegnare la formazione professionale per fare la fortuna dei formati e non dei formatori”. C’è inoltre un tema produttività, che è “importate” e recuperarla “vuol dire fare un grosso investimento in formazione e qualificazione delle risorse umane – ha aggiunto – bisogna investire per consentire alle aziende di fare un salto in tema di produttività. Oggi c’è un bisogno di flessibilità e di stabilità rispetto ad alcune garanzie, come la conciliazione tra vita e lavoro, e nei giovani un’attenzione alla qualità della vita e, soprattutto, della salute”.Con l’assegno di inclusione (Adi) “abbiamo individuato una serie di sostegni alle famiglie in condizioni di fragilità”, ha detto il Ministro che ha anticipato anche che sta “riflettendo di estendere l’Adi agli orfani di femminicidio”. Il bilancio del reddito di cittadinanza “ci dice che prima avevamo uno strumento che nasceva anche con l’obiettivo di riaccompagnare al lavoro le persone” e “in questa sua funzione ha clamorosamente fallito, mentre ha prodotto risultati, soprattutto in pandemia, nel contrasto alla povertà”, ha poi ricordato Calderone. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana -49 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 9 febbraio 2024 sono risultati in calo di 49 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (-67 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 75 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.535 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento dell’11,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.280) e in crescita del 15,9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.187 BCF. LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis, Tavares: “Capacità di raggiungere 1 milione di veicoli prima del 2030”

    (Teleborsa) – “Nel 2023 la produzione di Stellantis in Italia è aumentata del +9,6% a 752mila veicoli, quella dei componenti del +10,5%. Abbiamo la capacità per raggiungere 1 milione di veicoli al 2030 e forse anche prima se la produzione continuerà a crescere del 10% l’anno”. Lo ha detto il ceo di Stellantis Carlos Tavares in un incontro stampa sui conti 2023. “Nel 2023 abbiamo fatto un primo passo significativo. Voglio congratularmi con tutti i dipendenti italiani per l’impegno e il contributo ai risultati record del gruppo – ha sottolineato Tavares –. Il 63% della produzione italiana viene esportata. Stellantis è un grande contributore della bilancia commerciale del Paese”.”Per raggiungere l’obiettivo di produzione di un milione di veicoli al 2030 deciso con il governo abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti italiani, quindi sicuramente c’è un futuro per Pomigliano e Mirafiori. Arriveranno nuovi modelli ma non posso dire quali. La Panda sarà sostituita” ha aggiunto il Ceo di Stellantis. Fondamentale – ha ribadito Tavares – “lavorare a stretto contatto con il governo, come stiamo facendo”. Il Ceo ha poi ricordato che “ad oggi l’Italia è l’unico paese che utilizzerà le 2 piattaforme Stla Medium e Large. Le speculazioni sul mancato utilizzo della nostra capacità in Italia non sono corrette”. Parlando dello stabilimento di Pomigliano, Tavares ha spiegato che “sta lavorando al massimo della capacità produttiva perché – ha detto il Ceo – abbiamo bisogno di più Panda la cui produzione terminerà nel 2026. Ma ci sarà un nuovo modello a sostituirla. Anche l’Alfa Romeo Tonale è un successo e sarà esportata anche negli Usa come la Hornet quindi lo stabilimento continuerà a produrre a pieno regime”. A Mirafiori invece la best seller 500e “è vittima della mancanza di incentivi in Italia e in Germania che ha avuto un impatto significativo sulla domanda. Per questo è stato necessario ricorrere alla cassa integrazione. La 500e è un prodotto premium e per fare volumi servono incentivi. Quando saranno approvati in Italia e in Germania le cose andranno molto meglio. Il delta degli ordini con e senza incentivi è di +20mila veicoli”.Tavares ha poi chiarito la sua posizione riguardo a possibili fusioni. “Voglio essere molto chiaro: non abbiamo trattative in corso per una grossa operazione di fusione. E sicuramente – ha detto Tavares – non con Renault. L’operazione con il gruppo francese è pura e semplice speculazione”. “Negli Usa l’Aoi margin 2023 – ha fatto sapere il Ceo di Stellantis – è stato del 15,4%, in calo di -100 punti base rispetto al 2022. Penso sia un ottimo risultato considerando quanto è successo lo scorso anno (gli scioperi Uaw ndr). Abbiamo perso quote di mercato, ma siamo sulla strada giusta per recuperare”. Nonostante il calo generale delle vendite di bev – ha aggiunto – “proseguiremo con lo sviluppo della nostra strategia elettrica. Ci saranno ostacoli lungo il percorso, ma i clienti americani sono molto sensibili ai temi ambientali”. Stellantis nel 2024 conta di lanciare diversi modelli full electric negli Usa a partire dalla 500e. Per lottare contro la competizione cinese – ha detto Tavares – “utilizzeremo tutte le competenze che abbiamo, incluse quelle di Torino. Abbiamo bisogno dei migliori cervelli per sviluppare la tecnologia necessaria ad affrontare la concorrenza. Già oggi a Torino abbiamo creato un laboratorio per la chimica delle batterie del futuro ed è operativo il primo Circular Economy Hub del gruppo”.Stellantis ha recentemente acquisito il 21% di Leapmotor e ha il controllo della jv per produrre e vendere veicoli Leapmotor fuori dalla Cina. “È possibile – ha spiegato il Ceo – che porteremo in Europa la produzione di modelli del partner cinese Leapmotor. Coglieremo l’opportunità se ci saranno le condizioni”. Tavares ha assicurato che “Maserati resterà italiana e sarà prodotta in Italia. Vogliamo raggiungere – ha detto il Ceo – il massimo livello di qualità per farla diventare un brand ancora più di lusso. Ho provato la GranCabrio Folgore ed è un prodotto eccezionale”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte industria salgono secondo attese a dicembre

    (Teleborsa) – Dati sostanzialmente in linea con le attese per le scorte dell’industria a dicembre 2023 negli Stati Uniti. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte una crescita su base mensile dello 0,4% a 2.556 miliardi di dollari, come stimato dal consensus e contro il -0,1% del mese precedente. Su base annua si è registrato un incremento dello 0,4%.Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,4% su base mensile, attestandosi a 1.863,6 miliardi di dollari. Su anno si registra una salita del 2,2%.La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,37. A dicembre 2022 era pari all’1,40. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Eataly altro caso di successo all’aeroporto di Milano Bergamo

    (Teleborsa) – L’aeroporto di Milano Bergamo, che occupa la terza posizione nella classifica degli scali italiani con quasi 16 milioni di passeggeri transitati nel 2023, ottiene ottime performance anche nell’offerta commerciale. A due mesi dall’apertura dell’area food e retail nel terminal partenze, Eataly rappresenta un nuovo caso di successo grazie all’apprezzamento ricevuto dai passeggeri che hanno scelto sia la pausa gastronomica, al ristorante posizionato tra i gate A14 e A15, sia l’acquisto di prodotti tipici e di alta qualità.”A due mesi dall’apertura di Eataly Bergamo Orio al Serio siamo felici di aver constatato l’immediato apprezzamento da parte dei tanti viaggiatori italiani e stranieri”, ha commentato Simone Tosato, global head of franchising di Eataly.”La partnership con Eataly si inserisce nel percorso di valorizzazione dei prodotti e della enogastronomia di eccellenza, che ha caratterizzato il progressivo ampliamento dell’aerostazione – ha dichiarato Giovanni Sanga, presidente di SACBO – La presenza di un brand di chiara fama, che all’alta qualità della ristorazione associa una vendita al dettaglio molto apprezzata dai passeggeri, contribuisce a qualificare ulteriormente il nostro aeroporto, che è stato giudicato, dall’indagine di ACI World, il migliore a livello europeo per quanto concerne l’offerta retail & food”. LEGGI TUTTO