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    FAA, completate prime 40 ispezioni degli aerei Boeing 737 MAX 9

    (Teleborsa) – La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha detto che sono state completate le ispezioni di un primo gruppo di aerei Boeing 737 MAX 9 che erano stati messi a terra. Si tratta di un passo avanti nella vicenda che ha avuto origine il 5 gennaio 2024, quando si è staccato un pezzo di fusoliera da un Boeing 737 MAX 9 dell’Alaska Airlines, poco dopo il decollo da Portland (in Oregon), costringendo l’aereo a un atterraggio di emergenza.La FAA ha messo a terra 171 aerei Boeing 737-9 MAX e sta indagando ora sulle pratiche di fabbricazione e sulle linee di produzione di Boeing, comprese quelle che coinvolgono il subappaltatore Spirit AeroSystems, rafforzando la sua supervisione su Boeing ed esaminando potenziali cambiamenti del sistema.Venerdì scorso, la FAA ha annunciato i requisiti per un rigoroso processo di ispezione e manutenzione come passo nuovo e necessario prima che la FAA prenda in considerazione eventuali ulteriori passi nel processo per riportare in servizio i Boeing 737-9 MAX. Oggi ha detto che le prime 40 ispezioni che fanno parte di questo processo sono ora completate e la FAA ne esaminerà attentamente i dati. Tutti gli aerei 737-9 MAX con “door plugs” rimarranno a terra in attesa della revisione da parte della FAA e dell’approvazione finale di un processo di ispezione e manutenzione che soddisfi tutti i requisiti di sicurezza della FAA, si legge in una nota. Una volta che la FAA avrà approvato un processo di ispezione e manutenzione, questo sarà richiesto su ogni 737-9 MAX messo a terra prima del funzionamento futuro. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale dicembre sopra attese

    (Teleborsa) – In aumento la produzione industriale negli Stati Uniti che, nel mese di dicembre, registra una salita dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto alla variazione nulla attesa dagli analisti. Su base annua si registra un incremento dell’1%.La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,1% (+0,0% le aspettative di consensus) che si confronta con il +0,2% di novembre (dato rivisto da un preliminare di +0,3%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è al 78,6% come nel mese precedente ed inferiore alle stime degli analisti (78,7%). LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import  in calo a dicembre

    (Teleborsa) – Risultano deboli i prezzi import-export statunitensi a dicembre 2023. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione nulla su mese rispetto al consensus (-0,5%), dopo il -0,5% di novembre (rivisto da un -0,4%). Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari al -1,6%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione nulla. I prezzi export hanno riportato un decremento dello 0,9% come nel mese precedente e contro il -0,6% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento del 3,2%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -0,9% su mese. LEGGI TUTTO

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    Streaming musicale, Parlamento UE adotta risoluzione per tutelare artisti

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha adottato una serie di proposte per garantire che il settore dello streaming musicale sia equo e sostenibile, e per promuovere la diversità culturale. In una risoluzione non vincolante – approvata con 532 voti favorevoli, 61 contrari e 33 astensioni – gli eurodeputati chiedono di affrontare lo squilibrio esistente nell’assegnazione dei ricavi nel mercato dello streaming musicale, che lascia alla maggioranza degli autori, degli interpreti e degli esecutori un compenso molto basso.I “canoni di royalty pre-digitali” attualmente applicati devono essere rivisti, dicono i deputati, che criticano “i regimi di payola”, che costringono gli autori ad accettare entrate inferiori o inesistenti in cambio di una maggiore visibilità.L’intervento dell’UE è necessario per garantire la visibilità e l’accessibilità delle produzioni musicali europee, in considerazione dell’enorme volume di contenuti, in costante aumento, sulle piattaforme di streaming musicale, si afferma nel testo adottato. I deputati propongono anche di “riflettere sulla possibilità” di imporre misure concrete, come quote per le opere europee.Una futura legge comunitaria dovrebbe obbligare le piattaforme a rendere trasparenti gli algoritmi e gli strumenti di raccomandazione di ascolto, al fine di prevenire pratiche sleali, come la manipolazione delle cifre relative allo streaming, presumibilmente utilizzate per ridurre le entrate degli artisti.I deputati suggeriscono di introdurre un’etichetta per informare il pubblico quando le canzoni che ascoltano sono state generate dall’intelligenza artificiale e sollecitano ad affrontare la questione dei deepfake sulle piattaforme di streaming musicale (che utilizzano identità, voci e sembianze degli autori, senza il loro consenso).Infine, i deputati segnalano studi che indicano che i ricavi nel mercato dello streaming vanno principalmente alle principali etichette e ad alcuni artisti più popolari, mentre gli stili meno popolari e le lingue meno comuni sono proposti meno frequentemente. Nella legislazione dell’UE si dovrebbero pertanto includere indicatori specifici di diversità per valutare la gamma di generi e lingue disponibili e la presenza di autori indipendenti, mentre una strategia industriale europea per la musica dovrebbe promuovere la diversità del settore, stimolando gli attori più piccoli. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio dicembre sopra attese

    (Teleborsa) – Aumentano oltre attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2023, si è registrata una variazione positiva dello 0,6% su base mensile a 705,7 miliardi di dollari, dopo il +0,3% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,4%. Su base annua si è registrato un aumento del 5,6% dopo il +3,4% di novembre. Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,6% su base mensile, come nel mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Parlamento europeo adotta legge contro greenwashing su etichette prodotti

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a una direttiva che migliorerà l’etichettatura dei prodotti e vieterà l’uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti, a cui spesso ci si riferisce con il termine greenwashing (ambientalismo di facciata). La direttiva – approvata con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni – mira a proteggere i consumatori da pratiche di commercializzazione ingannevoli e ad aiutarli a compiere scelte di acquisto più informate. A tal fine, saranno aggiunte all’elenco UE delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche legate al greenwashing e all’obsolescenza precoce dei beni.Pubblicità più chiara e attendibileLe nuove regole mirano a rendere l’etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco” se non supportate da prove.Sarà ora regolamentato anche l’uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell’UE saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche.Inoltre, la direttiva vieterà le dichiarazioni che suggeriscono un impatto sull’ambiente neutro, ridotto o positivo in virtù della partecipazione a sistemi di compensazione delle emissioni (offset in inglese).L’attenzione alla durabilità Un altro importante obiettivo della nuova legge è far sì che produttori e consumatori siano più attenti alla durata dei prodotti. In futuro, le informazioni sulla garanzia dovranno essere più visibili e verrà creato un nuovo marchio armonizzato per dare maggiore risalto ai prodotti con un periodo di garanzia più esteso.Le nuove norme vietano anche le indicazioni infondate sulla durata (ad esempio, dichiarare che una lavatrice durerà per 5.000 cicli di lavaggio, se ciò non è esatto in condizioni normali), gli inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario (spesso accade, ad esempio, con l’inchiostro delle stampanti) e le false dichiarazioni sulla riparabilità di un prodotto.Le prossime tappeLa direttiva deve ora ricevere l’approvazione definitiva del Consiglio per essere poi pubblicata nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale. LEGGI TUTTO

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    Gas, Unc: “Troppi dubbi dei consumatori su fine tutela”

    (Teleborsa) – Troppi i dubbi che hanno ancora oggi i consumatori sulla fine tutela del gas. I 75enni sono vulnerabili o bisogna avere da 76 anni compresi in su per esserlo? Posso rientrare tra i vulnerabili anche se ero già nel mercato libero? Che differenza c’è tra Placet ordinaria e Placet in deroga? Dove trovo i codici della Placet dedicata? Sono solo alcune delle domande che i consumatori, non avendo trovato una risposta ufficiale, hanno rivolto allo Sportello energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Le risposte ai quesiti sono state raccolte dall’Unc in una guida pubblicata sul sito dell’associazione. “Interrogativi – commenta Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc – che avrebbero dovuti essere chiariti con la campagna informativa che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica avrebbe dovuto fare e non ha ancora fatto. Ci si è limitati a riciclare il vecchio spot sull’uso del Portale offerte e nessuna informazione per spiegare al consumatore che fine avrebbe fatto non facendo alcuna scelta sul gas prima del 10 gennaio. Molti credono di essere vulnerabili, perché hanno ricevuto nel 2023 il bonus sociale, ma avendo un Isee tra 15 mila a 9.530 euro e non avendo il Governo rinnovato l’estensione della soglia reddituale per usufruire dei bonus per chi ha un disagio economico, non lo sono più, ma ancora non lo sanno. Un fatto molto grave!”.Le risposte dell’Unc ai dubbi dei consumatori – 1) Chi ha un Isee tra 15 mila euro a 9.530 euro non è più considerato vulnerabile dato che per il 2024 non vale più l’estensione della soglia Isee di accesso alle agevolazioni che per l’anno 2023 era stata elevata a 15mila euro. Se il Governo deciderà di rialzare nuovamente le soglie Isee, tornerà ad essere vulnerabile.2) Nel Dl Aiuti Bis è stato definito vulnerabile chi ha una “età superiore ai 75 anni”. Ma cosa si intende esattamente? Di età pari o superiore a 75 anni oppure da 76 anni compresi in su? Arera, in un comunicato del 4 dicembre agli operatori, ha specificato che vale la prima ipotesi, ossia basta aver compiuto 75 anni. Insomma, quando trovate scritto over 75, è fuorviante, perché anche chi ha 75 e non 76 anni è vulnerabile. Il processo di identificazione automatico del vulnerabile è mensile. A partire da febbraio 2024, quindi, saranno identificati come vulnerabili tutti i clienti che nel mese precedente, ossia a gennaio, hanno compiuto 75 anni.3) Chi è vulnerabile, se è già nel mercato libero, ci passa o ci passerà, potrà comunque tornare tra i vulnerabili. Se compite 75 anni tra qualche mese, pur essendo nel frattempo passato al mercato libero, potete tornare nel servizio di maggior tutela della luce e nel Servizio di tutela della vulnerabilità del gas.4) Gas. Se siete vulnerabili non potete avere la placet in deroga, essendo destinata solo ai non vulnerabili.5) Gas. Chi ha già sottoscritto un’offerta nel mercato libero non può accedere alla placet in deroga.6) Voltura gas. Considerato che nella Placet in deroga destinata a chi non è vulnerabile, alla quota energia, data dalla somma delle componenti di approvvigionamento e commercializzazione al dettaglio già definite per il servizio di tutela attuale, si aggiunge una componente in quota fissa (€/anno) stabilita liberamente dal venditore, è evidente che il prezzo della placet in deroga, con molta probabilità, sarà peggiore o al massimo uguale rispetto al prezzo che pagheranno i vulnerabili che finiranno nel servizio di tutela della vulnerabilità. Se, quindi, avete deciso di non passare al mercato libero e non siete vulnerabili, non avendo 75 anni, ma un altro componente del nucleo familiare ha già 75 anni o più, e quindi è invece vulnerabile, allora, previa verifica sul Portale offerte, vi suggeriamo di fare una voltura, ossia cambiare l’intestatario del contratto di fornitura, della bolletta, al componente più anziano della famiglia. Anche se siete nel mercato libero o siete già passati alla placet in deroga, se fate la voltura e siete un vulnerabile avete diritto alle condizioni previste per il servizio di tutela della vulnerabilità.7) Quali sono le isole minori non interconnesse che danno diritto ad essere considerati vulnerabili? Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filucudi, Capraia, Ventotene.8) Attenzione a non confondere la Placet ordinaria da quella in deroga, ossia quella dedicata solo ai clienti domestici non vulnerabili gas attualmente serviti in tutela che non hanno ancora effettuato la scelta di un’offerta nel mercato libero. Mentre nella PLACET ORDINARIA il prezzo è determinato liberamente dal venditore del mercato libero, sia per la quota energia che la quota fissa di commercializzazione, sia la componente fissa che quella variabile, nella placet in deroga solo la quota fissa annuale (Pfix) è determinata dal venditore. Sul Portale offerte, quindi, per il gas potete confrontare le offerte del mercato libero con quelle della placet in deroga, solo inserendo il suo specifico codice offerta che trovate sul nostro sito. LEGGI TUTTO

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    UE accetta impegni di Renfe per concorrenza nella vendita di biglietti online

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha reso gli impegni di Renfe giuridicamente vincolanti ai sensi delle norme antitrust dell’Unione europea. Gli impegni rispondono alle preoccupazioni preliminari della Commissione in materia di concorrenza relative al rifiuto di Renfe, la compagnia ferroviaria pubblica della Spagna, di fornire tutti i suoi contenuti e dati in tempo reale relativi ai suoi servizi di trasporto ferroviario di passeggeri alle piattaforme di biglietteria rivali.Nell’aprile 2023, la Commissione ha avviato un’indagine formale sulla preoccupazione che Renfe potesse aver abusato della sua posizione dominante nel mercato spagnolo del trasporto ferroviario di passeggeri rifiutandosi di fornire alle piattaforme di biglietteria rivali: (i) il contenuto completo relativo alla sua gamma di biglietti, sconti e funzionalità; (ii) dati in tempo reale (pre-viaggio, durante il viaggio o post-viaggio) relativi ai suoi servizi di trasporto ferroviario di passeggeri.Per rispondere alle preoccupazioni preliminari della Commissione, Renfe ha offerto alcuni impegni, che sono stati testati tra il 26 giugno e l’8 agosto 2023. Alla luce dell’esito di questo test di mercato, Renfe ha modificato gli impegni inizialmente proposti.La Commissione ha ritenuto che gli impegni, come modificati, risponderebbero ai suoi dubbi preliminari in materia di concorrenza riguardo al presunto abuso di posizione dominante da parte di Renfe nel mercato spagnolo della distribuzione online di biglietti ferroviari per passeggeri. Ha pertanto deciso di renderli giuridicamente vincolanti per Renfe.”La decisione di oggi apre la concorrenza nei servizi di biglietteria ferroviaria online in Spagna – ha commentato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza – D’ora in poi, le piattaforme di biglietteria indipendenti avranno accesso a tutte le informazioni necessarie per innovare e competere efficacemente con i canali di distribuzione online di Renfe. Ciò è fondamentale per servizi ferroviari più convenienti e per promuovere mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente” LEGGI TUTTO