More stories

  • in

    USA, Fed Richmond: peggiora a dicembre settore manifatturiero

    (Teleborsa) – Peggiora a dicembre l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a -11 punti dai -5 di novembre, risultano peggiore delle aspettative (-7). Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia anche un peggioramento della componente delle consegne che si porta a -17 punti dai -8 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a 0 da +1 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    CES di Las Vegas: 50 startup italiane per raccontare un Paese che innova

    (Teleborsa) – L’Italia che crea arte e cultura così come scienza e tecnica, nella più importante vetrina mondiale dell’innovazione. L’edizione 2024 del CES di Las Vegas, la più grande fiera tech negli Stati Uniti e nel mondo, in programma dal 9 al 12 gennaio, vedrà 50 startup innovative italiane riunite nel padiglione organizzato dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “Italy, where else?” è il claim della missione italiana per questa edizione del CES. Una missione che vuole raccontare un Paese che, per sua stessa natura, è portato a guardare al futuro, forte del suo passato; che ha saputo influenzare il mondo con le sue innovazioni culturali, e che oggi compete per continuare ad essere protagonista anche attraverso l’innovazione tecnologica. LEGGI TUTTO

  • in

    UE, import spezie in aumento. Cina pesa per 38% del totale

    (Teleborsa) – Nel 2022, l’Unione europea ha importato 397.000 tonnellate di spezie da paesi extra-UE, con la Cina che è stata la principale fonte di spezie, contribuendo per il 38% al totale delle importazioni di spezie nell’UE. Lo comunica l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, in un report sul tema.La spezia più importata è stata lo zenzero con 122.900 tonnellate, seguita dalla paprika (109.800 tonnellate) e dal pepe (62.900 tonnellate). La Cina è stato il principale paese d’origine dello zenzero (54%) e della paprika (72%), mentre il pepe è stato importato principalmente dal Vietnam (56%).Le importazioni di cannella (16.200 tonnellate) si sono classificate al quarto posto, con più di un terzo proveniente dall’Indonesia (37%). La curcuma (15.800 tonnellate) occupa la quinta posizione tra le spezie più importate, con la maggior parte delle importazioni provenienti dall’India (77%). Per quanto riguarda l’anice e le spezie affini (13.600 tonnellate), l’Egitto (34%) è stato il principale fornitore.I semi di cumino (9.600 tonnellate) provenivano in gran parte dall’India (72%), seguiti dai semi di coriandolo (9.500 tonnellate), metà dei quali importati dalla Russia (50%) e dalla noce moscata (4.400 tonnellate), importata prevalentemente dall’Indonesia (72%).Rispetto al 2012, il peso delle spezie importate dai Paesi extra-Ue è aumentato del 57%. Le importazioni dell’UE di zenzero e curcuma sono più che raddoppiate (+149% e +142% rispettivamente), registrando l’aumento maggiore tra le spezie più scambiate. Solo le importazioni di noce moscata sono diminuite del -4% dal 2012.(Foto: Merve Sehirli Nasir on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Piano Welfare: rinnovo ed estensione agevolazioni personale scuola e Ministero Istruzione

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi la manifestazione di interesse per estendere il Piano Welfare rivolto al personale della scuola e del MIM, includendo nuovi settori e operatori e prevedendo ulteriori agevolazioni e servizi. A essere coinvolti saranno in particolare le banche, gli intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia, con l’obiettivo di acquisire, tra le altre cose, prestazioni e servizi a condizioni agevolate per l’erogazione di mutui per l’acquisto dell’abitazione, prestiti personali e altri servizi bancari. LEGGI TUTTO

  • in

    FS Security: controllati 500 treni al giorno in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Campania

    (Teleborsa) – Una media di cinquecento treni al giorno controllati, più di 40 stazioni e oltre 400 chilometri di linee presidiati, 140 operatori impegnati giornalmente per un totale di oltre 27.700 persone allontanate, 160 sanzioni e 1.342 viaggiatori sprovvisti di biglietto regolarizzati in un mese. È il primo bilancio dell’iniziativa di FS Security, società del Gruppo FS, che dal 16 novembre al 16 dicembre 2023 ha potenziato i servizi di sicurezza lungo quattro linee ferroviarie in Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Campania. LEGGI TUTTO

  • in

    Settimana lavorativa di 4 giorni: per un italiano su 5 diventerà norma entro 5 anni

    (Teleborsa) – I lavoratori desiderano maggiore flessibilità nella loro vita lavorativa: smart working, il passaggio a una settimana lavorativa di quattro giorni, organizzazione personalizzata delle ore e del luogo di lavoro, il tutto in un’ottica di miglioramento del proprio worklife balance. Il 19,5% si aspetta infatti che la settimana lavorativa di 4 giorni diventerà la norma entro 5 anni. Sono solo alcune delle tendenze che emergono da “People at Work 2023: A Global Workforce View” l’annuale survey redatta dall’ADP Research Institute, su circa 33mila lavoratori in 17 paesi, di cui circa duemila in Italia.Secondo dati ADP, il 56% degli intervistati sarebbe d’accordo di passare a una settimana lavorativa di 4 giorni, arrivando così a lavorare 10 ore al giorno pur di avere un giorno libero in più a settimana. Non solo, nei prossimi 5 anni il 21% pensa che vi sarà piena flessibilità di orari e luoghi e il lavoro sarà giudicato dai risultati ottenuti, il 18% pensa sarà possibile lavorare da qualsiasi parte del mondo senza problemi e questo comporterà un maggiore e attento monitoraggio da parte dei datori di lavoro (18%). Per il 13% vi sarà una diminuzione del lavoro manuale a causa dell’AI e per il 7% le ferie diventeranno non più giorni fissi ma saranno a discrezione del lavoratore (sempre in un’ottica di lavoro basato sui risultati raggiunti).”Tre lavoratori su dieci (30%) puntano ancora sull’importanza dell’orario flessibile. I lavoratori in modalità “ibrida” sono più soddisfatti della flessibilità di cui godono (85%), mentre tra chi si reca tutti i giorni in ufficio è insoddisfatto 1 lavoratore su 4. Il lavoro da remoto sta assumendo un respiro sempre più internazionale: il 25% dei lavoratori dichiara di non avere restrizioni sul luogo e quindi di poter lavorare ovunque, anche dall’estero, il 17% ha flessibilità sia di orari sia di spazi ma il 45% afferma di doversi ancora recare in ufficio tutti i giorni, mentre rimane in modalità ibrida il 34%. Significa che c’è ancora molto da fare in questo senso: la flessibilità è fondamentale per attrarre i migliori talenti” afferma Marcela Uribe, general manager ADP Southern Europe.Un lavoratore su quattro (24%) – rileva l’indagine – ha pensato di cambiare settore, il 7,5% di richiedere un anno sabbatico. Il 15% ha pensato di aprire un’azienda, di prendersi una pausa temporanea dal lavoro (9%), mentre circa uno su dieci ha considerato l’ipotesi del pensionamento anticipato (6,5%). Sono più le donne che desiderano passare al part-time (13% contro il 9% degli uomini).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Hyle Capital Partners acquista la maggioranza di Ciemme Alimentari

    (Teleborsa) – Hyle Capital Partners, attraverso il fondo gestito “Finance for Food One”, è entrato con una quota di maggioranza in Ciemme Alimentari, società pugliese attiva nella produzione, distribuzione e vendita di gnocchi di patate di alta gamma e fornitore di alcuni dei più noti marchi della pasta e della GDO. La SGR affiancherà l’imprenditore Bartolomeo Palmieri, attuale AD di Ciemme Alimentari, nel nuovo percorso di crescita dell’azienda per consolidarne il posizionamento e accelerarne l’espansione sia in Italia che all’estero, anche tramite acquisizioni sinergiche.L’operazione rappresenta il 6° investimento messo a segno dal fondo gestito da Hyle Capital Partners “Finance for Food One”, dedicato alle eccellenze della filiera agroalimentare per la valorizzazione del Made in Italy in Italia e all’estero. L’operazione consiste in un Management Buy Out con il fondo che entra nel capitale di Ciemme Alimentari con una quota di maggioranza in partnership con l’attuale socio dell’azienda. Ad uscire è un socio attuale.”Ciemme Alimentari è un’operazione a cui teniamo particolarmente, non solo perché rappresenta una vera eccellenza con comprovata capacità innovativa e un solido orientamento alla sostenibilità, ma anche perché si tratta del primo investimento di Hyle nel Mezzogiorno dove riteniamo ci siano grandi opportunità da esplorare”, hanno commentato Matteo Chieregato e Francesco Zito, rispettivamente Managing Partner e Partner di Hyle.Nel 2023 Ciemme Alimentari conta di raggiungere un fatturato atteso superiore a 40 milioni di euro, in crescita di oltre il 40% rispetto al 2022, e con una quota export che supera il 30% del suo fatturato. I principali mercati esteri sono Stati Uniti, Francia, Canada e Germania.”Siamo molto soddisfatti di aver trovato un partner strategico con cui perseguire un importante progetto di crescita al fine di diventare un punto di riferimento nel nostro settore, sia in Italia che all’estero – ha dichiarato Bartolomeo Palmieri, AD di Ciemme Alimentari – Siamo convinti che Hyle, grazie alle loro competenze e al loro network, ci darà una spinta ulteriore per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissati”.(Foto: Max Nayman on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Gaza, Onu approva risoluzione su aiuti ma non la tregua

    (Teleborsa) – Con 13 voti a favore, zero voti contrari, e le due astensioni di Stati Uniti e Russia, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approva la risoluzione a favore degli Emirati Arabi Uniti che prevede maggiori aiuti a Gaza. Assente nella risoluzione la richiesta di una tregua immediata. Nel dettaglio la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede misure urgenti per consentire un accesso umanitario immediato e sicuro, e per “creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità”. La precedente formulazione invece chiedeva “l’urgente sospensione delle ostilità per consentire un accesso umanitario sicuro e passi urgenti verso una cessazione sostenibile delle ostilità”. LEGGI TUTTO