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    Patto Stabilità, Fitto: senza accordo si rischia ritorno a vecchie regole

    (Teleborsa) – “Dentro la questione istituzionale, certamente fondamentale, esiste un tema collegato alle grandi priorità sulle quali bisogna interrogarsi e dare delle risposte concrete. Il tema della difesa, il tema della politica estera, il tema collegato ai grandi flussi migratori, il tema collegato alle politiche industriali sono i pilastri su cui è necessario oggi interrogarsi per dare all’Europa questa funzione, evitando che l’Europa, talvolta, occupandosi di tanto altro rischi di entrare in contrasto nel rapporto con i singoli Stati membri”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo al Meeting di Rimini spiegando che in questa direzione “servirebbe un nuovo modello e, da qui al prossimo anno, bisognerà lavorare molto per costruire un progetto che sia in grado di tenere dentro queste grandi priorità e soprattutto di definire un contesto europeo non tanto in grado di guardarsi al proprio interno, ma cercando di guardare al proprio esterno, in grado di confrontarsi con tutti gli altri giganti. Questa è la sfida che abbiamo davanti”. “Se non si trova un accordo su questo nuovo modello del Patto di Stabilità, dal primo gennaio, il rischio è che subentrino le vecchie regole”, ha detto ancora.”Ucraina, Moldova, Georgia e i Paesi dei Balcani hanno lo status di candidati ma, ipotizzare da oggi per i prossimi anni un’Europa così grande, non comporta solamente il lanciare il cuore oltre l’ostacolo ma anche una riflessione: le nozze non si fanno con i fichi secchi. Che capacità finanziaria e che modello immaginiamo noi per costruire questa dimensione?”. Secondo il ministro si tratta di “tematiche che vanno messe di fronte alle scelte da mettere in campo perché, diversamente, rischiamo di aprire una riflessione più generale senza poi avere la capacità, i mezzi e le strutture per poterla realizzare” LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: migliora ad agosto il settore manifatturiero

    (Teleborsa) – Migliora ad agosto l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto pur mantenendosi in territorio negativo si porta a -7 punti dai -9 di luglio risultando in linea con le aspettative.Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un lieve miglioramento anche della componente delle consegne che si porta a -5 punti dai -6 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta in territorio positivo a +4 dai -2 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza creazione di JV tra Samskip, Duisport e TX Logistik

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra l’olandese Samskip Holding e le tedesche Duisburg Hafen (Duisport) e TX Logistik. La JV gestirà il terminal bimodale ferroviario/stradale situato a Krefeld-Uerdingen, Duisburg.Samskip è un’azienda logistica globale che offre trasporti e servizi correlati via terra, mare, ferrovia e aria. Duisport è proprietaria del terminal e attualmente gestisce il porto di Duisburg e altri terminal situati in un raggio di 200 km. TX Logistik è una società di logistica ferroviaria che opera in Europa.La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sul mercato. L’operazione è stata esaminata nell’ambito della procedura semplificata.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Sardegna, Medea (Gruppo Italgas): fase 2 conversione a metano in 12 comuni

    (Teleborsa) – Medea (Gruppo Italgas) ha avviato la fase due della conversione da Gpl a metano delle reti di distribuzione cittadine di 12 comuni sardi per un totale di 11mila clienti allacciati. Dopo Buddusò e Sedilo, raggiunte dal gas naturale a inizio del mese, si legge in una nota, prendono il via i lavori di conversione delle reti negli altri Comuni secondo il seguente calendario: Comune di Simala 21-22 agosto, Comune di Siurgus Donigala 28-30 agosto, Comune di Mandas 4-8 settembre, Comune di Valledoria 11-13 settembre, Comune di Santadi 18-21 settembre, Comune di Arbus 26 settembre- 2 ottobre, Comune di Terralba 11-20 ottobre, Comune di Genoni 24-25 ottobre, Comune di Budoni 11-14 dicembre. Per la città di Olbia, ha spiegato la società, “l’intervento di conversione si svilupperà in tre tranche (corrispondenti alle macro-aree in cui è suddivisa la rete cittadina) a partire da fine settembre. Per la dimensione della rete e del numero di clienti serviti sarà la più grande operazione di conversione finora realizzata in Sardegna e costituirà, in tal senso, un modello operativo per l’analoga attività che nei prossimi anni interesserà Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro”. “A conversione ultimata – prosegue Medea – l’erogazione di GPL sarà interrotta e il nuovo servizio con gas naturale sarà fruibile solo da chi avrà sottoscritto per tempo un nuovo contratto di fornitura e adeguato il proprio impianto interno affidandosi a un professionista di fiducia. Con la conversione al gas naturale, il vecchio contatore del gas verrà sostituito con uno di nuova generazione smart meter, dotato di funzionalità di telelettura e telegestione, che garantirà la lettura dei consumi in tempo reale”. LEGGI TUTTO

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    Turismo, Federcontribuenti: “Multiproprietà obsolete e ingannevoli”

    (Teleborsa) – ”Sono moltissimi gli italiani che si sono lasciati allettare dalle promesse insite della formula della multiproprietà. Ma sono anche moltissimi quelli che hanno capito che non sempre il gioco non vale la candela. Spesso, infatti, i soldi sborsati tra spese condominiali, mantenimento dell’immobile, e in più quelle di viaggio, da mettere in conto ogni volta sono veramente tanti. Il che vuol dire che trascorrere qualche giorno nel proprio appartamento viene a costare molto di più che una vacanza in luoghi diversi, in periodi dell’anno a scelta. O, peggio, si sono scontrati con delle vere e proprie truffe come in Spagna dove sono aumentate le richieste di assistenza dei possessori di multiproprietà in questo Paese”. È la denuncia di Federcontribuenti che, svolgendo un’indagine sulle problematiche legate ai possessori di multiproprietà in Spagna su un campione di 5 mila italiani, in un bacino stimato di oltre 90mila famiglie che hanno acquistato diritti reali o d’uso con una delle tante formule proposte, ”si è riscontrato che più del 80% non è per nulla soddisfatto dell’acquisto e l’86% si lamenta degli elevati costi di manutenzione e di gestione”.”Abbiamo riscontrato – dice Federcontribuenti – che molti lamentano comportamenti alquanto ‘impropri’ relativi alle amministrazioni delle comunità. Migliaia di multiproprietari hanno ricevuto o stanno ricevendo richieste con somme di denaro esagerate relative alle quote di manutenzione straordinaria: infatti, molti residence, avendo oramai svariati anni di età, necessitano di interventi strutturali”. Nella fattispecie, infatti, si tratta dell’attività sviluppata dai primi anni Ottanta fino al 2010, anno che determinò, ricorda l’associazione dei consumatori, la fine di questo sistema che era finalizzato ad avere una “casa per le vacanze” in località esotiche e da poter sfruttare tutto l’anno con il sistema dello scambio del periodo della propria settimana (naturalmente anche questo a pagamento extra) ”come appunto in Spagna e arcipelago delle Canarie”.”Negli ultimi mesi – prosegue Federcontribuenti – siamo stati sommersi da migliaia di segnalazioni di multiproprietari che non sanno come liberarsi delle quote di multiproprietà, oppure tentano la via del non pagamento delle spese richieste per svincolarsi dal diritto, ma questa strada non è la soluzione, anzi, ha dato lavoro a molti legali italiani ove le amministrazioni eleggono domicilio per ingiungere il debitore, con conseguenti forti aggravi delle spese. La raccomandazione ai consumatori – conclude Federcontribuenti – è di abbandonare i vari tentativi di ‘vendere’ tali diritti: oramai è assodato che non hanno alcun mercato ma si rischia di essere catturati all’amo da molte organizzazioni di truffatori che si sono radicalizzate in questo settore che creano false illusioni e che poi alla fine, poco o tanto, spillano ancora denaro al già tanto tartassato multiproprietario, senza portarlo a nulla. Infine la multiproprietà se la ritrova sempre a proprio nome: l’unica cosa che non rischia è che gliela possano rubare”.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Commissione UE autorizza acquisizione di ECF da parte di PAI Partners

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di ECF Group da parte di PAI Partners, entrambe società con sede in Francia.ECF è attiva nel commercio all’ingrosso di attrezzature e materiali non alimentari per il settore alberghiero e l’assistenza professionale; è attiva in tutto il mondo e all’interno dell’UE è attiva principalmente in Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo. PAI Partners è una società di private equity che gestisce fondi che investono in servizi alle imprese, prodotti alimentari, prodotti di consumo, industriali e sanitari. La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto molto limitato sulla struttura del mercato. L’operazione è stata esaminata secondo la procedura semplificata. LEGGI TUTTO

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    Fukushima, via libera del Giappone a rilascio di acqua radioattiva trattata nell’oceano dal 24 agosto

    (Teleborsa) – Il Giappone ha fatto sapere che inizierà a rilasciare più 1 milione di tonnellate di acqua radioattiva trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, mettendo in atto un piano che ha attirato forti critiche dalla Cina. Il piano, che sarà avviato il 24 agosto, è stato approvato due anni fa dal governo giapponese che lo ritiene cruciale per lo smantellamento dell’impianto gestito dalla Tokyo Electric Power Company (Tepco). Critiche sono arrivate da gruppi di pescatori locali nonostante il governo abbia dichiarato di aver ricevuto “un certo grado di comprensione” da parte dell’industria ittica.”Ho chiesto alla Tepco di prepararsi rapidamente allo scarico dell’acqua secondo il piano approvato dall’Autorità di regolamentazione nucleare e mi aspetto che il rilascio dell’acqua inizi il 24 agosto, condizioni meteorologiche permettendo”, ha dichiarato questa mattina il primo ministro, Fumio Kishida. “Prometto che ci assumeremo l’intera responsabilità di garantire che l’industria della pesca possa continuare a vivere, anche se ciò richiederà decenni”, ha aggiunto.Il Giappone ha affermato che il rilascio di acqua è sicuro. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), l’organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, ha dato il via libera al piano a luglio, affermando che soddisfa gli standard internazionali e che l’impatto sulle persone e sull’ambiente è “trascurabile”.(Foto: ANSA) LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo medio energia in aumento del 10%

    (Teleborsa) – Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica è stato pari a 105,97 euro/MWh nella settimana dal 14 al 20 agosto, in aumento del 10% rispetto ai 96,32 euro/MWh della settimana precedente. Lo comunica il GME, il gestore della borsa elettrica, nel consueto aggiornamento settimanale.In aumento anche i volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME, pari a 4,3 milioni di MWh dai 4,1 milioni della settimana precedente, con la liquidità al 72,9%. I prezzi medi di vendita sono variati tra 104,19 euro/MWh del Nord e 121,89 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO