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    Gruppo FS, con RFI gare per 600 milioni di euro

    (Teleborsa) – Non conosce rallentamenti il piano di investimenti del Gruppo FS guidato da Luigi Ferraris. Nella sola giornata di oggi, RFI, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha aggiudicato quattro gare pubblicandone una quinta, per un valore complessivo di circa 600 milioni di euro. Investimenti finalizzati a potenziare la rete ferroviaria italiana, in parte provenienti dai fondi del PNRR che prosegue la sua marcia, considerato che circa l’80% dei fondi assegnati a RFI sono destinati a opere già in fase realizzativa. Il Gruppo FS è anche il principale affidatario dei fondi del PNRR che, uniti a quelli del Fondo Complementare, sommano circa 26 miliardi di euro, più di 24 in capo a RFI.Le gare odierne – si legge su FS News, il portale di informazione del Gruppo – riguardano diverse regioni italiane, dal nord al Sud della Penisola, dal Piemonte, alla Lombardia, dal Lazio, alla Sardegna, sino alla Sicilia. Più volte Ferraris ha ricordato come le infrastrutture ferroviarie abbiano un’età media di circa 60-70 anni e la rete necessiti quindi, oltre che di una costante manutenzione, di importanti investimenti (nel Piano di FS ammontano a circa 180 miliardi tra binari e strade) per rilanciare una mobilità collettiva e ferroviaria, sia lato passeggeri che merci, efficiente e integrata. Solo le aggiudicazioni di oggi fanno salire a 10,4 miliardi di euro il valore delle gare assegnate in questi primi mesi del 2023. E, se si prendono in considerazione i lavori aggiudicati e i cantieri in corso, si sale a 34,5 miliardi.Nel dettaglio, è stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per l’interramento della linea tra Catania Acquicella e Bicocca, nel nodo di Catania, al raggruppamento di imprese composto da Eteria Consorzio Stabile Scarl (Capofila), Euro Ferroviaria e Salcef. Parte integrante dell’itinerario Palermo – Catania – Messina il suo valore è di 370 milioni di euro.Anche nel Lazio è stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per il raddoppio della linea Campoleone-Aprilia al raggruppamento di imprese composto da Zappa Benedetto (Capogruppo) e Codimar per un valore di oltre 45 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione.In Piemonte, invece, ad essere aggiudicata è stata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione della fermata ferroviaria Torino San Paolo, sulla linea S.Paolo-Orbassano, al raggruppamento di imprese costituito da Rete Imaf 21 (capogruppo), SE.GE.CO e Cronos Sistemi Ferroviari. L’appalto torinese ha un valore di oltre 8 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR. L’attivazione è prevista entro il 2026.Infine, in Sardegna è stata aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di velocizzazione della linea San Gavino – Sassari – Olbia con la variante di Bauladu a Manelli Impresa. La gara ha un valore oltre 82 milioni di euro, finanziati anche con il Fondo per lo Sviluppo e Coesione (FSC).Oltre alle quattro aggiudicazioni, da sottolineare anche la pubblicazione di un nuovo bando di gara per la realizzazione del nuovo Apparato Centrale Computerizzato (ACC) per la regolazione della circolazione ferroviaria nella stazione di Milano Centrale. L’appalto ha un valore di oltre 74 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR. Il nuovo impianto, uno dei sistemi di massimo livello tecnologico nel settore della gestione del traffico ferroviario, è una vera e propria “cabina di regia” che rende ancora più efficiente l’utilizzo dell’infrastruttura incrementando gli standard di regolarità della circolazione dei treni. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia ritocca all’insù PIL 2023, lima 2024 e 2025: i numeri

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia ha ritoccato nettamente al rialzo la previsione di crescita economica della Penisola di quest’anno all’1,3%: l’espansione del PIL attesa è, dunque, più del doppio del + 0,6% stimato lo scorso gennaio. Riviste invece al ribasso le attese sul successivo biennio, al più 1% sul 2024 e al più 1,1% sul 2025, mentre sei mesi fa prevedeva il più 1,2% di crescita per entrambi. La crescita è rivista al rialzo nel 2023 grazie a un andamento migliore delle attese nel primo trimestre, afferma Bankitalia in un comunicato, e al ribasso nel biennio 2024-25, principalmente per via di un più forte deterioramento delle condizioni finanziarie. Migliorano le attese su inflazione e mercato del lavoro. Lo scorso 7 giugno anche l’OCSE aveva raddoppiato la previsione di crescita del PIL dell’Italia sul 2023 al più 1,2%, mentre sul 2024 prevedeva un più 1%. Queste proiezioni sono state elaborate dagli esperti di Via Nazionale nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, relativo all’intera area euro, reso noto ieri dalla Bce. Sono basate sulle informazioni disponibili al 23 maggio per la formulazione delle ipotesi tecniche e al 31 maggio per i dati congiunturali. Una più ampia discussione dello scenario previsivo verrà presentata, come di consueto, nel Bollettino economico della Banca d’Italia in uscita il prossimo 14 luglio. Lo scenario presentato presuppone che le tensioni connesse con il conflitto in Ucraina non comportino ulteriori difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime. Il quadro macroeconomico risente invece degli effetti di condizioni monetarie e creditizie più restrittive per imprese e famiglie. Lo scenario incorpora le misure contenute nel c.d. “Decreto Lavoro” e tiene conto degli interventi finanziati nell’ambito del programma Next Generation Eu, sulla base delle informazioni più aggiornate relative al Pnrr. Le previsioni di inflazione sono state attenuate al 6,1% sulla media di quest’anno, al 2,3% sul prossimo e al 2% sul 2025.A gennaio Bankitalia pronosticava un carovita 2023 al 6,5%, sul 2024 il 2,6% e sul 2025 al 2%. Migliorano anche le attese sul tasso di disoccupazione: 7,7% sia quest’anno che il prossimo e 7,6% del 2025. Sei mesi fa era previsto un 8,2% quest’anno, il 7,9% il prossimo, per poi calare al 7,6% nel 2025 L’inflazione è stata rivista al ribasso principalmente per la discesa dei corsi energetici, più rapida di quanto ipotizzato a gennaio. “Queste proiezioni sono circondate da un’incertezza elevata, con rischi per la crescita orientati prevalentemente al ribasso. Il conflitto in Ucraina rimane uno dei principali fattori di instabilità, da cui possono scaturire nuovi rincari delle materie prime e un deterioramento della fiducia di famiglie e imprese – avverte Bankitalia -. Rischi non trascurabili sono anche connessi con l’evoluzione dell’attività economica globale, che potrebbe risentire in misura maggiore degli effetti della restrizione monetaria in atto nelle economie avanzate, riflettendosi in una minore domanda dall’estero di beni e servizi italiani”. Il Pil “potrebbe inoltre essere frenato da un più forte irrigidimento delle condizioni di offerta del credito. I rischi per l’inflazione sono bilanciati. Pressioni al rialzo potrebbero provenire, oltre che da nuovi aumenti dei prezzi delle materie prime, dalla possibilità che la trasmissione del calo dei prezzi dell’energia a quelli degli altri beni e dei servizi risulti significativamente più lenta e meno pronunciata rispetto alle regolarità osservate in passato. Per contro – conclude lo studio – la possibilità di un deterioramento più marcato e duraturo della domanda aggregata potrebbe tradursi in una inflazione più contenuta rispetto a quanto prefigurato”. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in aumento oltre attese

    (Teleborsa) – Attesa in miglioramento la fiducia dei consumatori americani a giugno.Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in incremento a 63,9 punti rispetto ai 59,2 punti del mese di maggio, e risulta anche superiore alle attese degli analisti che si attendevano un livello in aumento fino a 60 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 68 punti dai 64,9 punti precedenti (le attese erano per 61,6 punti), mentre l’indice sulle attese è cresciuto a 61,3 punti dai 55,4 precedenti (il consensus era a 56,5 punti). LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS: aggiudicati da RFI lavori per raddoppio linea Campoleone-Aprilia

    (Teleborsa) – Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per il raddoppio della linea Campoleone-Aprilia al raggruppamento di imprese composto da Zappa Benedetto (capogruppo) e Codimar. La gara ha un valore di oltre 45 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione.Il progetto complessivo – fa sapere FS in una nota – prevede il raddoppio della linea di circa 6 chilometri tra Campoleone e Aprilia, la realizzazione e la velocizzazione dei Piani Regolatori Generali nelle stazioni di Campoleone ed Aprilia e l’adeguamento degli apparati che regolano la circolazione ferroviaria e dei sistemi di informazione al pubblico. La nuova opera permetterà di realizzare le condizioni infrastrutturali per incrementare i servizi, migliorare i livelli di regolarità e l’accessibilità nelle stazioni oggetto di intervento. LEGGI TUTTO

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    Il mare più bello 2023, Legambiente: 21 le località marine a 5 Vele, 12 quelle lacustri

    (Teleborsa) – Torna anche quest’anno la Guida Blu alle migliori località costiere di mare e di lago di Legambiente e Touring Club Italiano. Presentata oggi, presso la sede nazionale di Legambiente, la ventitreesima edizione de “Il Mare più Bello 2023″ passa in rassegna oltre 400 comuni costieri italiani premiando con il massimo riconoscimento, le Cinque Vele, quanti hanno saputo coniugare al meglio territori e luoghi d’eccellenza con coraggiose e innovative strategie di sviluppo sostenibili. Sono 21 le località di mare che hanno ottenuto il vessillo più ambito delle Cinque Vele distribuite in 7 regioni mentre sono 12 i comuni sui laghi, distribuiti in 6 regioni, che hanno ottenuto la bandiera delle Cinque Vele.”La nostra Guida ‘Il Mare più Bello’ oltre ad essere un vero e proprio album fotografico delle bellezze e ricchezze territoriali del nostro Paese che hanno applicato buone pratiche, può essere paragonata ad un faro in un porto – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente Legambiente nazionale – un vero e proprio punto di riferimento cui amministrazioni politiche, stakeholder privati e cittadini possono e devono rivolgersi per applicare rispettivamente nuove forme di gestione di questi territori e nuove forme di fare turismo”. “Ogni anno, questo è il ventitreesimo, la guida Il mare più bello torna in libreria con la puntualità di un classico – afferma Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano – per recensire, regione per regione, da nord a sud, i 7.500 chilometri di coste italiane, con una sezione dedicata anche ai laghi più belli. Non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani e uno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano, sul piacere di conoscerlo e sulla necessità di conservarlo. Punto di partenza sono certamente i dati raccolti dalla Goletta Verde di Legambiente sulla qualità delle acque e delle spiagge. Molti altri fattori però – dall’integrità del paesaggio al livello delle strutture di accoglienza, dal peso dei flussi turistici agli standard di accessibilità dei luoghi, dai servizi di mobilità alla cura dei beni storici e artistici del territorio – concorrono a definire un ambizioso vaglio di qualità turistico-ambientale. La guida Il mare più bello è un invito a sognare, sfogliando le sue pagine e consultando il suo ricchissimo repertorio di località di mare e di spiagge e a pianificare un viaggio o una vacanza. Un invito, in definitiva, a vivere le risorse nei nostri mari e delle nostre coste come ricchezza comune da amare”. Cinque Vele MARE – La Sardegna è risultata la regione più premiata con ben 7 località, seguono la Toscana con 4; la Puglia e la Campania entrambe con 3 località e la Sicilia con 2. Chiudono la classifica, la Basilicata e la Calabria, new entry di quest’anno, che raggiunge la vetta con Tropea. Nello specifico, in Sardegna si posiziona al primo posto (anche della classifica generale) Baunei (Nu), località che da tempo ha adottato la strategia del”numero chiuso”, denominato in maniera meno”elitaria” con l’espressione “numero comodo”, ad esprimere un limite di capienza che permetta la giusta convivenza tra l’ambiente ed i fruitori dello stesso. Tra le altre località sarde premiate con le Cinque Vele si trovano Domus de Maria (Su), nel sud dell’isola, Bosa (Or) e Cabras (Or), con l’Area Marina Protetta della Penisola del Sinis e l’Isola di Mal di Ventre, nella costa di nord ovest e ancora Posada (Nu), Budoni (Ss) e Santa Teresa di Gallura (Ss) nel tratto di litorale nord orientale. In Toscana le Cinque Vele sventolano fra le province di Grosseto e Livorno e, in particolare, sull’Isola di Capraia (Li) e, più a sud, nei Comuni maremmani di Castiglione della Pescaia (Gr), dell’isola del Giglio (Gr) e di Capalbio (Gr). Per quanto riguarda la Puglia, accanto alla conquista del podio da parte di Nardò (Le) (seconda in classifica generale) e alla conferma di Porto Cesareo (Le), entrambe nell’Alto Salento Jonico, fa notizia la new entry di Vieste (Fg) nel Gargano, premiata per la prima volta. In Campania, lungo la costa cilentana, le Cinque Vele sventolano a Pollica-Acciaroli-Pioppi (Sa), terza in classifica generale, a San Giovanni a Piro (Sa) e a San Mauro Cilento (Sa). Poco più a sud, in Basilicata, si conferma a Cinque Vele anche il comune di Maratea (Pz) mentre in Sicilia il vessillo più ambito sventola su due comuni isolani, quelli di Pantelleria (Tp) e di Santa Marina Salina (Me). Cinque Vele LAGHI – Non solo le località marine, ma anche quelle lacustri sono state oggetto dell’analisi e premiazione all’interno della Guida di Legambiente e Touring Club Italiano. Tra i comuni sui laghi che hanno ottenuto la bandiera delle Cinque Vele è il caso di segnalare la new entry di Scanno (Aq), sul lago omonimo in Abruzzo. Le province autonome di Trento e Bolzano si confermano tradizionalmente le più premiate con 4 località e la conquista del primo posto in classifica con il comune di Molveno (Tn), vero avamposto di una rivoluzione lenta che, sul modello della località marittima di Baunei, si è posto l’obiettivo di ripensare le strategie di sviluppo turistico del territorio e contingentare il carico di ospiti, mettendo in atto uno studio per individuare il”numero giusto” di presenze che assicuri l’equilibrio tra chi vive il paese, chi lo visita e l’ambiente. Tra le altre località lacustri che hanno ottenuto il massimo riconoscimento in Trentino c’è anche Ledro (Tn) sul lago omonimo; in Alto Adige ci sono Fiè allo Sciliar (Bz) sul lago di Fie’, Appiano sulla strada del vino (Bz) sul lago di Monticolo. Premiati 2 località per il Veneto: Alpago (Bl) sul Lago di Santa Croce e Sospirolo (Bl) sul Lago del Mis; in Toscana confermate le Cinque Vele a Massa Marittima (Gr) sul lago dell’Accesa. Ulteriore conferma rispetto allo scorso anno a due località piemontesi: Avigliana (To) sul lago omonimo e Cannero Riviera (Vb) sul Lago Maggiore. Per la Lombardia, si confermano come migliori località Toscolano Maderno (Bs) e Gardone Riviera (Bs), entrambe sulla riva occidentale del Lago di Garda. Proprio in quest’ultima località si è tenuta la cerimonia di consegna delle Cinque Vele ai comuni dei laghi, all’interno di un convegno organizzato per la presentazione e firma agli amministratori locali della Carta del Lago, documento nato nell’ambito del progetto LIFE Blue Lakes per contrastare la presenza di microplastiche nei laghi e di cui Legambiente è Beneficiario coordinatore. Buone pratiche – Tra le novità di quest’anno la consegna, durante la conferenza stampa di presentazione della Guida, anche delle 9 targhe per le Buone pratiche di gestione della costa assegnate alle migliori esperienze che amministrazioni pubbliche, enti o imprenditoria privata hanno messo in atto. Per la categoria integrità del paesaggio sono state premiate 2 realtà: il Comune di Lecce per il masterplan di rigenerazione delle proprie Marine ed il Comune di Carini (Pa) per l’impegno alla lotta all’abusivismo edilizio sul proprio territorio. Per la mobilità sostenibile sono state premiate 2 iniziative: per il progetto “Bike to Coast for Everyone” della Regione Abruzzo, per una migliore accessibilità e fruibilità per tutti delle ciclovie lungo la costa, e quella del Comune di Venezia, per l’utilizzo di soli autobus elettrici per la mobilità urbana di Venezia Lido e isola di Pellestrina. Per le strategie di difesa dall’overtourism sono 2 le realtà che hanno ricevuto la targa per le migliori pratiche: la Riserva Naturale Orientata “Isola di Lampedusa” per la gestione della domanda del flusso turistico con modalità di limitazione, controllo e salvaguardia della Spiaggia dell’Isola dei Conigli, ed il Comune di San Teodoro (Ss) che ha messo in atto coraggiosi provvedimenti per limitare gli accessi a salvaguardia del litorale. Per il tema della lotta al cambiamento climatico sono stati premiati il Comune di Marciana Marina (Li), per l’impegno nella realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e il Comune di Rimini per lo straordinario intervento di adattamento al cambiamento climatico con l’opera di riqualificazione e pedonalizzazione del lungomare e la creazione del Parco del Mare. Infine, sul fronte dell’inclusione e accessibilità è stata premiata l’Associazione Stabilimenti Balneari di Camerota CAB per gli interventi realizzati quest’anno all’interno del progetto”Lidi del Parco”. LEGGI TUTTO

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    Scioperi, Garante: dopo crisi pandemica calo dai 1.617 nel 2017 ai 1.129 nel 2022

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Orsola Razzolini, ha certificato che “in coincidenza con la crisi pandemica” si è evidenziata “una riduzione del conflitto. In particolare, si è passati da 1.617 scioperi effettuati nel 2017 a 894 nel 2020 (anno della crisi pandemica), 1.009 nel 2021 e 1.129 nel 2022”. Questi dati sono emersi dalla Relazione annuale presentata a Roma presso la sede dell’Autorità. “I rinnovi del Contratto collettivo nazionale di lavoro costituiscono certamente una delle possibili spiegazioni – seppure non l’unica – della significativa riduzione del conflitto nei settori dell’igiene ambientale, delle telecomunicazioni, delle pulizie e multiservizi”, ha affermato. “L’emergenza epidemiologica ha costretto tutte (o quasi) le imprese produttive ad una precipitosa conversione verso lo svolgimento del lavoro nella forma del cosiddetto smart working o lavoro agile – ha aggiunto – spingendo in avanti i processi di digitalizzazione già in atto. Questo, da un lato, ha modificato le abitudini dei lavoratori e dei cittadini utenti dei servizi pubblici essenziali, e, dall’altro, ha comportato per le Aziende erogatrici dei servizi un grande impegno nella trasformazione dei processi produttivi e nella rimodulazione dell’offerta commerciale”. In linea generale, ha scritto la presidente Razzolini, “può confermarsi l’efficacia dell’attività preventiva esercitata da questa Autorità. In questi sei anni, gli adeguamenti alle indicazioni della Commissione e le revoche delle azioni di sciopero susseguenti ad un invito in tal senso si sono attestati su una percentuale del 95%”.”Non v’e’ dubbio che, in un contesto caratterizzato da un certo tasso di conflittualità e attraversato negli ultimi anni da eventi drammatici e dirompenti come la crisi pandemica, la guerra e l’emergenza inflazionistica – ha proseguito la presidente –, l’efficacia degli interventi preventivi della Commissione, così come il basso ricorso a strumenti sanzionatori, sottendono una consolidata accettazione delle parti sociali della funzione preventiva e regolativa esercitata quotidianamente da questa Autorità”. A tale fine, ha rilevato la presidente, “resta ferma l’importanza di una costante ricerca del coinvolgimento delle parti sociali nelle decisioni di indirizzo adottate dall’Autorità tenendo fede all’ispirazione e all’impostazione di fondo della Legge 146 del 1990”.Razzolini ha poi evidenziato l’ondata di scioperi che ha caratterizzato l’Europa negli ultimi mesi. La presidente ha spiegato il fenomeno citando tre fattori: crisi energetica, incertezza economica, inflazione e conseguente aumento del costo della vita. “Ondata che, tuttavia, ha colpito solo parzialmente il nostro Paese”, ha sottolineato.”I fortissimi disagi che ne sono conseguiti per i cittadini – ha evidenziato la presidente – hanno inevitabilmente innescato, a livello europeo, un dibattito pubblico sull’esigenza di una maggiore regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali”. “Le peculiarità del quadro normativo italiano” e “il sistema di tutele approntato contribuiscono a spiegare”, inoltre, “perché in Italia, a differenza che in altri Paesi europei, tra gli effetti di uno sciopero non possa annoverarsi la totale compromissione del servizio pubblico essenziale erogato”. LEGGI TUTTO

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    Riforma Patto Stabilità, da Berlino a Parigi: le posizioni

    (Teleborsa) – Sulla revisione delle regole del Patto di stabilità e di crescita “l’obiettivo della nostra proposta è avere traiettorie graduali ma più efficaci sulla riduzione del debito e al tempo stesso essere in grado di incoraggiare gli investimenti pubblici, specialmente sulle nostre priorità comuni. Queste due esigenze dovrebbero procedere di pari passo”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, che giungendo all’Ecofin ha espresso apprezzamento per “le valutazioni molto positive del Fondo monetario internazionale sulle nostre proposte”. “Speriamo di avere oggi” discussioni costruttive e “sappiamo che il tempo non è illimitato” e che per avere nuove regole per il prossimo ciclo di bilancio “ci serve un accordo nei prossimi mesi”, ha aggiunto.Quel che è certo è che la Germania farà valere la sua posizione, in particolare, insistendo con la richiesta di regole automatiche e generalizzate sulla riduzione del debito-PIL, nella revisione del Patto di stabilità e di crescita.Anzi, forte della lettera inviata ieri da 11 ministri delle finanze dell’area euro, il tedesco Christian Lindner rivendica di non essere solo su queste posizioni. “Ci sono molti più Paesi di questi 11 che condividono la nostra posizione e che vogliono lavorare nella stessa direzione”.Per quanto riguarda la Francia ha una posizione nettamente contraria a regole automatiche e uniformi, uguali per tutti, da imporre per le politiche di bilancio degli Stati membri, perché hanno già dimostrato di non funzionare e di avere effetti disastrosi, ha detto il ministro dell’Economia e Finanza francese Bruno Le Maire, parlando ai giornalisti al suo arrivo all’Ecofin oggi a Lussemburgo, che ha in agenda proprio la discussione sulla proposta di riforma del Patto di stabilità, presentata dalla Commissione europea in aprile. “Vogliamo ora entrare nel vivo della questione, nel cuore della discussione. Vogliamo raggiungere un accordo sul Patto di stabilità e di crescita sotto la Presidenza spagnola” di turno del Consiglio Ue, nel secondo semestre di quest’anno. “Io preferisco sempre vedere cosa ci unisce tra europei, piuttosto che cosa ci divide. Ci sono molte cose che ci uniscono: penso che i principi fondamentali che sono stati fissati dalla Commissione riuniscano una grandissima maggioranza di Stati europei”, ha osservato il ministro francese. LEGGI TUTTO

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    Ristorazione, FIPE-Confcommercio: “A giugno previste quasi 125mila assunzioni nel settore”

    (Teleborsa) – Sono 164.490 le assunzioni previste nel settore del turismo nel mese di giugno, circa 7mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di queste, oltre i 3/4, ossia 124.460, riguardano i servizi di ristorazione sia per l’avvio delle imprese stagionali che per l’intensificazione dell’attività dovuta al turismo. A renderlo noto è il Centro Studi di FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, sulla base delle evidenze emerse dal Sistema Informativo Excelsior Unioncamere- ANPAL.L’analisi non si limita al solo mese di giugno, ma si spinge oltre, accendendo un faro sull’intero trimestre giugno-agosto, nel quale le nuove assunzioni nelle imprese del turismo sfioreranno la soglia delle 353mila unità. Nello specifico, per il 77% dei casi è previsto un contratto a tempo determinato, per il 9% a tempo indeterminato, mentre la restante parte sarà inquadrata con contratti di apprendistato e altre tipologie contrattuali.Spostando il focus sul solo settore della ristorazione, tra le figure professionali più ricercate si confermano i camerieri con oltre 64mila profili nel solo mese di giugno. Un numero destinato a raggiungere le 144mila unità nel trimestre giugno-agosto. Seguono, poi, i cuochi con 24mila assunzioni previste e i baristi con oltre 19mila posti da coprire.A livello locale, Roma, Rimini e Bolzano sono le province che sostengono maggiormente la domanda di lavoro. La Capitale, con il 4,2% delle assunzioni, deve il suo primato alle dimensioni del mercato, mentre Rimini e Bolzano, posizionate al secondo e al terzo posto, beneficiano della forte specializzazione turistica del proprio territorio.Si conferma, tuttavia, la difficoltà a reclutare il personale in circa il 50% dei casi per la mancanza di candidati e per il profilo delle candidature. LEGGI TUTTO