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    Anas, bando per la nuova Strada Statale “89 Garganica”

    (Teleborsa) – Anas ha pubblicato il bando per affidare, con appalto integrato, sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica, i lavori per la realizzazione della nuova Strada Statale “89 Garganica”. Nel dettaglio, le attività riguarderanno la realizzazione di un arco viabile a servizio dei centri della costa arretrando (per 2-4 km) ed allacciandosi ad essi attraverso le viabilità radiali esistenti. Il Primo lotto include il territorio tra Vico del Gargano e Vieste, il Primo stralcio include il territorio tra Vico del Gargano e Peschici. L’appalto, per un valore complessivo di circa 315 milioni di euro, prevede la progettazione definitiva ed esecutiva, l’esecuzione dei lavori, ed i servizi di monitoraggio ambientale ante opera e in corso d’opera, geotecnico e strutturale. L’oggetto principale è costituito dai lavori di sola esecuzione. Si tratta di appalto misto di lavori e servizi ai sensi dell’art. 28 del Codice. La durata dei lavori, a seconda dei cantieri in atto, è stata programmata per un massimo di 1.580 giorni. Anas aggiudicherà l’appalto mediante procedura ristretta, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Le domande di partecipazione digitali, corredate di tutta la documentazione richiesta per ciascuna gara pubblicata in data odierna, dovranno pervenire, a pena di esclusione, sul Portale Acquisti di Anas entro e non oltre le 12 del 2 maggio. LEGGI TUTTO

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    Eni protagonista in UK per lo sviluppo di progetti CCS

    (Teleborsa) – Eni, in qualità di operatore del trasporto e stoccaggio di anidride carbonica di HyNet North West, si posizione come operatore di primo piano per progetti Carbon Capture and Storage (CCS) in UK. Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) del Regno Unito – annuncia l’azienda in una nota – ha comunicato l’elenco dei progetti di cattura delle emissioni di CO2 che accederanno ai fondi, pari a 20 miliardi di sterline, stanziati per le iniziative in Track 1, previsti dal Governo per accelerare la decarbonizzazione del Paese: degli 8 progetti selezionati ben 5 appartengono al Consorzio HyNet North West (su 7 presentati), in cui Eni è operatore per le attività di Trasporto e Stoccaggio della CO2.Gli altri 3 progetti selezionati sono afferenti all’altro Hub CCS East Coast Cluster (su 14 presentati) in corrispondenza della costa orientale dell’Inghilterra.Con questa decisione il Regno Unito si conferma come uno dei Paesi leader per lo sviluppo della Carbon Capture and Storage (CCS). La CCS è un processo tecnologico che consente di evitare l’immissione in atmosfera di anidride carbonica proveniente da attività industriali edha un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione dei settori “hard to abate”, per i quali non esistono ad oggi altre soluzioni altrettanto efficaci. Proprio per questo l’IPCC (gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) nel recente rapporto del 2023ha definito la CCS come tecnologia imprescindibile per centrare gli obiettivi climatici globali. La IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) stima che la CCS contribuirà ad abbattere il 10% del totale delle emissioni da ridurre nei prossimi 30 anni, arrivando ad un valore di 6,2 miliardi di tonnellate catturate nel 2050.La realizzazione dei 5 progetti selezionati nell’ambito del consorzio di HyNet, contribuirà alla decarbonizzazione delle attività di grandi aziende emettitrici del polo industriale dell’area nord ovest dell’Inghilterra, nei settori del cemento, “Waste to Energy” e produzione di idrogeno a bassa impronta carbonica. Il volume di CO2 che sarà catturato nell’ambito dei primi 5 progetti selezionati, pari a circa 3 milioni di tonnellate per anno, sarà poi raccolto, trasportato e stoccato in maniera permanente da Eni nei propri giacimenti di gas esauriti al largo della costa della baia di Liverpool, giacimenti che hanno una capacità di stoccaggio complessiva di circa 200 milioni di tonnellate.Il progetto HyNet trasformerà uno dei distretti industriali più energivori del Regno Unito nel primo cluster industriale a basse emissioni di anidride carbonica al mondo. L’avvio di HyNet è previsto per la metà del decennio in corso con una portata di iniezione di circa 4.5 milioni per anno nella prima fase per poi raggiungere circa 10 milioni di tonnellate per anno di CO2 a partire dal 2030. Il volume di CO2 evitata in atmosfera rappresenta una quota significativa rispetto all’obiettivo di riduzione delle emissioni industriali di 20-30 milioni associato alla CCS dal governo inglese ed inoltre il progetto contribuirà per il 40% all’obiettivo nazionale di produzione di 10GW di idrogeno a bassa impronta carbonica. Oltre ai benefici dal punto di vista ambientale, HyNet CCS promuoverà un nuovo impulso allo sviluppo della regione grazie agli investimenti per lo sviluppo dei progetti e alla creazione di nuovi posti di lavoro legati alla promozione di nuove filiere produttive. Dal punto di vista occupazionale il progetto consentirà la salvaguardia dei livelli attuali e allo stesso tempo favorirà la creazione di circa 56mila nuovi posti di lavoro nel periodo 2022-2030 nell’area di Liverpool Bay.Inoltre, Eni ha recentemente sottoposto alla North Sea Transition Authority (NSTA) la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento di gas depletato di Hewett, che interessa un’area situata nel Mare del Nord meridionale britannico ein cui la società prevede di sviluppare un ulteriore progetto CCS che contribuirà alla decarbonizzazione dell’area di Bacton e Thames Estuary nel Paese. Il giacimento a gas depletato e non più produttivo di Hewett è un sito ideale per immagazzinare in modopermanente la CO2 grazie ad una capacità di stoccaggio di oltre 300 milioni di tonnellate di CO2.”Eni – commenta l’azienda nella nota – è orgogliosa di supportare la strategia del Governo UK per contribuire alla decarbonizzazione dell’industria attraverso una tecnologia sicura e matura come la CCS che va ad aggiungersi ad altre iniziative importanti per la transizione energetica come, ad esempio, il progetto per la produzione di energia rinnovabile dal campo eolico offshore di Dogger Bank”. LEGGI TUTTO

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    Chat GPT, Garante Privacy blocca la piattaforma: raccolta illecita di dati personali

    (Teleborsa) – Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma Chat GPT, il modello di chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale. Lo stop è stato disposto finché Open AI non rispetterà la disciplina sulla privacy. L’Autorità ha inoltre aperto un’istruttoria.Nel provvedimento, il Garante ha rilevato la mancanza di un’informativa rivolta agli utenti e a tutti gli interessati, i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Inoltre, l’Autorità ha sottolineato che il servizio, nonostante sia rivolto ai maggiori di 13 anni, non prevede alcun filtro che verifichi l’età degli utenti esponendo i minori a risposte “assolutamente non idonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.OpenAI non ha una sede nell’Ue ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo che deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.Il 20 marzo Chat GPT aveva subito una perdita di dati riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. LEGGI TUTTO

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    ChatGPT, Garante Privacy blocca la piattaforma: raccolta illecita di dati personali

    (Teleborsa) – Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma ChatGPT, il modello di chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale. Lo stop è stato disposto finché Open AI non rispetterà la disciplina sulla privacy. L’Autorità ha inoltre aperto un’istruttoria.Nel provvedimento, il Garante ha rilevato la mancanza di un’informativa rivolta agli utenti e a tutti gli interessati, i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Inoltre, l’Autorità ha sottolineato che il servizio, nonostante sia rivolto ai maggiori di 13 anni, non prevede alcun filtro che verifichi l’età degli utenti esponendo i minori a risposte “assolutamente non idonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.OpenAI non ha una sede nell’Ue ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo che deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.Il 20 marzo ChatGPT aveva subito una perdita di dati riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia: da domani torna il Civitavecchia express

    (Teleborsa) – Riparte domani il Civitavecchia express, il collegamento veloce tra il porto di Civitavecchia e il centro di Roma. Un servizio pensato per soddisfare l’esigenza dei crocieristi che vogliono visitare la Capitale in giornata, con orari a misura di vacanza e compatibili con gli arrivi e le partenze delle navi. Fino al 1 novembre 2023 – fa sapere Trenitalia in una nota – saranno oltre mille i posti aggiuntivi sulla linea FL5 Roma- Civitavecchia messi a disposizione dei turisti che vorranno visitare la città eterna.Il collegamento sarà effettuato con due treni giornalieri: il primo con partenza da Civitavecchia alle ore 09.07, arrivo a Roma San Pietro alle 10:00 e termine corsa a Roma Ostiense alle 10.10, il secondo di rientro nel pomeriggio con partenza alle 16.30 da Roma Ostiense, fermata alle 16:43 a Roma San Pietro e arrivo nella città portuale alle 17.20. Entrambi effettueranno la sola fermata intermedia di Roma San Pietro.Il biglietto di corsa singola costa 10 euro, quello di andata e ritorno 15 euro. I bambini da 0 a 4 anni non compiuti viaggiano gratis mentre i ragazzi fino a 12 anni non compiuti non pagano se accompagnati da un adulto. Non sono previsti costi aggiuntivi per i bagagli di grandi dimensioni. Il posto a sedere è garantito: al raggiungimento dei 718 posti disponibili per ciascun collegamento, la vendita dei biglietti sarà chiusa. Il biglietto per il Civitavecchia express si può acquistare presso tutti i canali di vendita Trenitalia, biglietterie, self service, sito Trenitalia.com, App Trenitalia e Mobile. LEGGI TUTTO

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    La BEI sostiene gli investimenti dell'Istituto di Credito Sportivo con 100 milioni di euro

    (Teleborsa) – Ristrutturare, riqualificare e ricostruire strutture sportive e culturali esistenti in Italia, migliorandone l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. Questo è l’obiettivo principale del finanziamento da 100 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) all’Istituto per il credito sportivo (ICS), la banca pubblica italiana che promuove lo sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese attraverso il supporto finanziario ai settori dello Sport e della Cultura.Le risorse messe a disposizione dalla BEI verranno veicolate tramite ICS ad Enti Locali e soggetti pubblici in Italia. I progetti sottostanti finanziati dalle risorse BEI mirano a sostenere la ristrutturazione, riqualificazione e ricostruzione di impianti sportivi e culturali esistenti. Con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, sono inoltre previsti interventi che contribuiranno ad eliminare barriere architettoniche e altre misure di accessibilità nelle strutture sportive e culturali; interventi di efficientamento energetico e la costruzione di piste ciclabili al fine di promuovere la mobilità sostenibile nel Paese. Si tratta della seconda operazione fra la BEI e ICS, dopo quella da 150 milioni di euro finalizzata nel 2019 che ha contribuito a sostenere la ristrutturazione e la riqualificazione di impianti sportivi pubblici promossi da Enti Locali in Italia. “Le strutture sportive e culturali non solo svolgono un ruolo fondamentale per promuovere l’integrazione e valori sani ai giovani, ma contribuiscono significativamente alla crescita economica e alla rivitalizzazione dei centri urbani – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI –. Grazie a questo nuovo accordo fra la BEI e l’ICS, verranno ricostruiti o ristrutturati impianti sportivi e culturali in tutta Italia, prestando particolare attenzione all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale, due priorità assolute per la banca dell’Unione Europea”.”Si rinnova con questa iniziativa la partnership tra BEI e ICS, grazie alla quale l’Istituto sarà in grado di ampliare la leva finanziaria a disposizione delle politiche di investimento degli Enti Locali nei settori dello Sport e della Cultura, fornendo le risorse necessarie per realizzare e completare più vasti e articolati progetti di riqualificazione urbana, con maggiori ricadute per il territorio – ha commentato Antonella Baldino, presidente di ICS –. In qualità di banca di sviluppo, focalizzata su settori rilevanti sul piano economico e sociale, ICS potrà garantire un contributo decisivo alla promozione di iniziative di finanza di impatto, a supporto di una crescita sostenibile, equa e duratura”. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan marzo rivista a 62 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di marzo 2023, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 62 punti dai 63,4 della lettura preliminare e dai 67 di febbraio.Rivista anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 59,2 punti da 64,7 del mese precedente e contro il 61,5 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 66,3 punti dal 66,4 preliminare e dal 70,7 di febbraio.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Spid, Butti: nessuna sostituzione, è una transizione verso un sistema unico di identità digitale

    (Teleborsa) – Il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, ha spiegato che il governo con la nuova identità digitale intende perseguire “la ferma volontà di evitare duplicazioni che, forse, avrebbero potuto essere evitate sin dall’inizio; conseguiamo risparmi significativi per lo Stato; soddisfiamo la necessità di compiere una scelta definitiva tra sistemi apparentemente alternativi in un servizio che acquista ogni giorno un’importanza maggiore e di cui tutti i cittadini, a parità di condizioni di ingresso e di utilizzo, devono fruire quotidianamente”. Butti ha risposto per iscritto una interpellanza della esponente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, sul tema dello Spid. “Nessuna sostituzione, quindi – ha precisato Butti – ma, semplicemente, una transizione verso un sistema unico che sappia valorizzare l’esperienza acquisita dai cittadini e la coniughi con le esigenze di un modello tecnologicamente più avanzato. “Nessuno ha mai ipotizzato di fare a meno di un sistema pubblico di identità digitale”, ha sottolineato. Per questo il governo, come ha confermato anche Butti, sta semplificando le procedure di accesso tramite Cie. Il 27 marzo il ministero degli Interni ha reso noto sul sito Cartaidentita.it che per il Cie saranno sufficienti le credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria carta di identità elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante “Entra con Cie”. Butti ha poi assicurato che il Governo è consapevole “dell’importanza che l’identità digitale riveste per la trasformazione dei settori pubblico e privato. Le attività in corso stanno garantendo a tutte le pubbliche amministrazioni di poter abilitare i propri servizi a Spid e Cie, mediante un accesso sempre più facile agli stessi”. LEGGI TUTTO