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    DEA, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo di 0,25 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 e la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,25 euro per ognuna delle azioni che risulteranno in circolazione nel giorno di record date di detto dividendo, con data di stacco il 26 maggio 2025, come data di legittimazione (record date) il 27 maggio 2025 e come data di pagamento il 28 maggio 2025. LEGGI TUTTO

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    UE, il 6 maggio in arrivo la roadmap per l’addio all’energia russa

    (Teleborsa) – “Abbiamo tagliato i finanziamenti per l’economia di guerra russa e rafforzato la nostra sicurezza energetica. Ma c’è ancora molto da fare. Tra due settimane il commissario Ue per l’Energia, Dan Jorgensen, presenterà una tabella di marcia con misure concrete per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi. In modo da non dipendere più da una potenza ostile per il nostro fabbisogno energetico”. È quanto ha affemato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al summit sulla sicurezza energetica a Londra, citando la tabella di marcia attesa il 6 maggio. “All’inizio di questo decennio, dipendevamo eccessivamente da un unico fornitore per il nostro fabbisogno energetico – ha detto von der Leyen –. La Russia forniva il 45% del nostro gas, il 50% del nostro carbone e quasi un terzo del nostro petrolio. Per decenni, non siamo riusciti a riconoscere i costi derivanti da questa dipendenza. Il rischio di ricatti, coercizioni economiche, shock dei prezzi; questa realtà è emersa dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina”.Mosca – ha aggiunto la presidente della Commissione europea – “ha cercato di sfruttare la nostra eccessiva dipendenza tagliandoci il gas, ha cercato di causare turbolenze economiche e indebolire la nostra determinazione per l’Ucraina e ha fallito”. Von der Leyen ha ricordato che l’Ue ha “risposto con il RePowerEu diversificando gli approvvigionamenti” e “accelerando la transizione verso l’energia pulita”. “Siamo passati dal 45% delle nostre importazioni di gas provenienti dalla Russia al 18% – ha spiegato – Siamo passati da un barile di petrolio su cinque a uno su cinquanta, una riduzione di dieci volte. E siamo arrivati a zero carbone dalla Russia”. LEGGI TUTTO

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    ESI, EnVent conferma target price di 2,5 euro e rating Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM conferma a 2,50 euro per azione il target price di ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, e ribadisce la raccomandazione “Outperform” visto l’upside potenziale del 69% sul prezzo attuale.Dall’ultimo aggiornamento, gli analisti affermano che ESI ha annunciato l’acquisizione di una società veicolo autorizzata a sviluppare un impianto fotovoltaico da 3 MWp. L’intero progetto, incluso il sito dell’impianto, richiederà un investimento di 3 milioni di euro. L’inizio dei lavori è previsto per aprile 2025, con il completamento previsto entro la fine dell’anno. Questo accordo rappresenta il primo passo per ESI verso il raggiungimento di 20 MW di capacità proprietaria entro i prossimi tre anni.Viene fatto notare che nel 2024 la domanda globale di energia ha registrato un’accelerazione, con un consumo di elettricità cresciuto quasi a una velocità doppia, trainato dalle esigenze di raffreddamento, dall’attività industriale e dall’espansione dei data center e dell’intelligenza artificiale. In Italia, il mercato fotovoltaico è cresciuto del 30%, aggiungendo 6,8 GW di nuova capacità, principalmente da impianti di grandi dimensioni, mentre le installazioni residenziali hanno registrato un calo. Si prevede che il decreto FER X, che introdurrà incentivi per un massimo di 10 GW di nuova capacità rinnovabile tramite aste e sistemi di accesso diretto, innescherà una ripresa del mercato nella seconda metà del 2025.EnVent ha aggiornato ed esteso le stime per ESI al 2027, tenendo conto dei risultati del 2024, del portafoglio ordini di fine anno e del passaggio strategico del Gruppo da puro EPC a produttore indipendente di energia. Le ipotesi riviste riflettono una traiettoria più graduale dei ricavi e un miglioramento della redditività, incorporando anche l’aumento dei costi operativi legato alle nuove attività IPP e gli investimenti necessari per implementare la pipeline pianificata da 20 MW.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    INBRE, calcolato rapporto di assegnazione per scrip dividend

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane – INBRE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha fornito i dettagli della proposta di distribuzione di un dividendo mediante assegnazione di azioni di nuova emissione da attuare sulla base di una valorizzazione di mercato delle azioni medesime (scrip dividend).In particolare, il valore di assegnazione, calcolato sulla base della media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni rilevati nei 10 giorni di Borsa aperta antecedenti la data del 25 aprile 2025 è pari a 13,55 euro (con arrotondamento al secondo decimale dopo la virgola). Il rapporto di assegnazione, calcolato dividendo il valore di assegnazione per l’ammontare del dividendo lordo per azione da distribuire (ossia 0,60 euro), con arrotondamento alla prima cifra intera successiva, è pari a 1:23.Pertanto, ogni azionista che sceglierà di ricevere il dividendo sotto forma di azioni di nuova emissione riceverà 1 azione ogni 23 azioni possedute. Si ricorda che i diritti frazionari risultanti dall’assegnazione verranno monetizzati ciascuno sulla base del valore del dividendo lordo per azione (0,60 euro). Qualora l’azionista non detenga il numero minimo di azioni necessario per esercitare la scelta, gli verrà attribuito automaticamente ed esclusivamente un dividendo in contanti pari a 0,60 euro lordi per azione. LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, upgrade a Buy di Alantra con taglio target price

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 2,70 euro per azione (da 4,30 euro) il prezzo obiettivo su ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold” visto l’upside potenziale del 67%.Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2024 hanno confermato un forte calo dei ricavi, ancora influenzato dalla graduale eliminazione del Superbonus, dal ritardo nell’introduzione di nuovi incentivi (Industria 5.0, REC) e dalla debole domanda da parte delle utility a causa della persistente incertezza normativa. I ricavi sono scesi a 13,6 milioni di euro, ben al di sotto dei livelli dell’esercizio 2023 e delle aspettative, mentre la redditività è diventata negativa a causa dell’inflazione dei costi e della riduzione dei volumi. Sebbene la visibilità rimanga limitata, Aton si sta orientando verso l’export, i canali B2B e la crescita legata ai REC.Secondo Alantra, l’esecuzione nell’esercizio 2025 rimane fondamentale per stabilizzare una base di costi sotto pressione a causa del calo dei volumi e dell’aumento dei costi di input, e per rilanciare potenzialmente sia la crescita che la redditività, supportata dai recenti lanci di prodotti. Il mercato principale è in gran parte scomparso, incidendo sulle performance del primo semestre del 2025 e rendendo arduo il raggiungimento degli obiettivi di fatturato. Nonostante una proposta solida e prodotti scalabili, la domanda privata rimane debole. Aton sembra impegnata a finalizzare alcuni contratti chiave, non pienamente rispecchiati nelle stime, che potrebbero contribuire a ripristinare la fiducia e ad accelerare il suo percorso di crescita. Per riflettere questo scenario, il broker ha rivisto le stime per il periodo 2025-2026, riducendo in media il fatturato e l’EBITDA rispettivamente del 4% e del 9%.Viene fatto notare che il prezzo delle azioni è sceso di oltre il 60% dall’ultima pubblicazione di Alantra del 24 settembre, “una correzione che ora colloca il titolo a livelli interessanti rispetto ai suoi fondamentali”. Il broker vede quindi “un potenziale di upside e margini per una rivalutazione del prezzo qualora si concretizzasse un contratto significativo nel 2025”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eni conferma una scoperta ad olio nell’offshore della Namibia

    (Teleborsa) – Confermati da Eni i risultati preliminari del pozzo Capricornus 1-X, nel bacino dell’Orange in Namibia, come comunicato dall’Operatore Rhino Resources. Il pozzo Capricornus 1-X, la cui perforazione è iniziata il 17 febbraio con l’impianto di perforazione Noble Venturer, ha raggiunto la profondità finale il 2 aprile, penetrando con successo il livello target del Cretaceo inferiore. Il pozzo ha incontrato 38 metri di net pay; la roccia serbatoio ha evidenziato buone proprietà petrofisiche e non è stata rilevata presenza di contatto olio-acqua. Campioni di olio e carote di parete sono stati raccolti come parte di una intensa attività di acquisizione dati.Oltre all’acquisizione dati, in pozzo – fa sapere Eni in una nota – è stato eseguito con successo un test di produzione nell’intervallo mineralizzato ad olio leggero. Il pozzo ha raggiunto una portata di produzione, limitata dalle attrezzature di superficie, superiore a 11mila stb/d attraverso una valvola di 40/64″. L’olio leggero a 37° API ha mostrato una limitata quantità di gas associato, con meno del 2% di CO2 e assenza di H2S. Studi di laboratorio saranno condotti sui campioni raccolti durante il test.Il pozzo sarà ora temporaneamente abbandonato e l’impianto di perforazione sarà rilasciato.La Petroleum Exploration License 85 (PEL85), dove è stato perforato il pozzo, è operata da Rhino Resources con una quota del 42,5%. In co-venture Azule Energy (42,5%), Namcor (10%) e Korres Investments (5%). Eni e bp detengono ciascuna una partecipazione del 50% in Azule Energy. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di BGPL da parte di Actis ed EDF

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto di Bharat Grid Private Limited (BGPL), società indiana, da parte di Actis del Regno Unito e di Electricité de France (EDF) della Francia. L’operazione riguarda principalmente il settore dei servizi energetici in India.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sullo Spazio economico europeo. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    DEA, Banca Profilo incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha incrementato il target price (a 15,20 euro per azione da 13,70 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia.Gli analisti hanno aumentato le stime sui ricavi per il 2025-27 dell’8,7% annuo rispetto alla precedente stima, poiché avevano sottostimato i ricavi della Distribuzione per il 2024. Hanno mantenuto pressoché invariata la crescita percentuale annua per la distribuzione nel 2025-27, poiché la crescita è trainata dalla metodologia tariffaria. Illuminazione pubblica e Altro sono rimasti invariati. Viene ricordato che la crescita dei ricavi nel 2025 è principalmente legata al consolidamento di ASPM. Hanno rivisto le ipotesi di costo principalmente in relazione al Costo dei Servizi (+15% rispetto alla precedente stima), che nel 2024 era superiore alle previsioni, e al Costo del Lavoro (-10% rispetto alla precedente stima). L’aumento del fatturato ha più che compensato l’impatto sul margine EBITDA, che ora si attesta al 39,9% nel 2025 (+1,1 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e al 40,8% nel 2026 (+1,6 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e nel 2027. Complessivamente, hanno incrementato in media del 19% i ricavi per il 2025-2026.Alla fine del 2024, un emendamento alla Legge di Bilancio ha esteso la concessione (in scadenza nel 2030) fino a 20 anni, subordinatamente alla presentazione di un piano di investimenti. Ciò elimina la procedura di gara competitiva prevista per il 2030, garantendo agli attuali distributori un orizzonte operativo più lungo. Un aspetto chiave dell’equity story di DEA è stato il consolidamento di operatori di piccole dimensioni con una capacità di distribuzione inferiore a 25.000 unità, non idonei al rinnovo delle concessioni e troppo piccoli per essere obiettivi delle grandi multiutility.Banca Profilo ricorda che il settore è altamente frammentato in termini di numero di distributori, ma altamente concentrato in termini di capacità di distribuzione con: i) E-Distribuzione (85%), ii) 5 aziende (11%), iii) oltre 100 aziende (4%). Sebbene la Legge di Bilancio non stabilisca soglie esplicite in termini di PoD richiesti per l’estensione, la legislazione vigente consente lo sviluppo autonomo di piani di investimento esclusivamente per i distributori che servono più di 100.000 PoD. Inoltre, gli operatori più piccoli potrebbero essere meno attrezzati a sostenere gli investimenti richiesti, in termini di capacità finanziaria e complessità esecutiva.”Pertanto, sebbene il quadro normativo stia subendo cambiamenti significativi e un decreto attuativo dovrà specificare i dettagli dell’estensione, riteniamo che le tendenze di fondo continuino a puntare al consolidamento – si legge nella ricerca – In questo scenario, DEA rimane ben posizionata per fungere da hub aggregatore, grazie alla sua comprovata capacità esecutiva (5 operazioni dal 2023) e al diritto di acquisire 24.000 PoD (con un price cap di 20 milioni di euro)”. LEGGI TUTTO