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    Hera, nuovo piano industriale: dividendo sale a 15 centesimi al 2026

    (Teleborsa) – Il CdA di Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha approvato il nuovo Piano industriale, che prevede al 2026 un margine operativo lordo (MOL) complessivo di 1.470 milioni di euro, in aumento di 246 milioni rispetto al consuntivo 2021, per una crescita media annua di circa 50 milioni, fondata in modo equilibrato sia sulla componente organica che sullo sviluppo per linee esterne.La crescita organica contribuirà all’incremento complessivo del MOL per 146 milioni, alimentata principalmente dalle marginalità associate alle nuove progettualità, dagli sviluppi industriali e commerciali previsti a Piano e dalle efficienze e sinergie sul perimetro attuale. Un ulteriore contributo di 100 milioni verrà dalle attività di M&A, di cui circa 24 milioni derivanti dalle operazioni recentemente concluse (la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR).Il gruppo prevede di distribuire dividendi in continua crescita: in occasione dell’approvazione del bilancio 2022, la multiutility proporrà infatti al CdA un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 12 centesimi del 2021. In arco Piano è previsto un aumento progressivo del dividendo, che raggiungerà i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto all’ultimo pagato. L’utile netto per azione è previsto in crescita di oltre il 3% medio annuo.Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni all’anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato.Il 70% degli investimenti previsti risponderà agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attività ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarà riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione.Hera prevede di chiudere l’esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il MOL preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in più rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dell’incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni. LEGGI TUTTO

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    Enel, Starace: chiuso esclusiva con potenziale socio per 3Sun

    (Teleborsa) – Per la tecnologia 3Sun “si sono fatti avanti tanti” e per la vendita di una quota “abbiamo chiuso una esclusiva”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, a margine dell’inaugurazione dell’ampliamento della Gigafactory 3Sun di Catania, che entro il 2024 sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno. “Lo annunceremo nei prossimi giorni”, ha aggiunto.In quanto all’individuazione dello stato americano in cui replicare il modello 3Sun Starace ha detto: “Sì, lo abbiamo individuato, ma ancora non possiamo dirlo”. LEGGI TUTTO

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    Schifani: attrarre investimenti che creano lavoro e favoriscono indipendenza energetica

    (Teleborsa) – “Grazie ad Enel per avere visto nella nostra terra risorse umane d’eccellenza, che non vanno disperse ma sono convogliate in un’idea di hub energetico che aiuti la transizione”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante l’inaugurazione dell’ampliamento della Gigafactory 3Sun di Catania (gruppo Enel), che entro il 2024 sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno.”Questi pannelli andranno altrove e la nostra sfida è che la nostra regione attiri anche scommesse energetiche finalizzate a produrre energie che sono usate nei nostri comuni”, ha aggiunto.Schifani ha detto che le autorità regionali vogliono “coniugare legalità, ambiente e logiche industriali. Vogliamo attrarre questo tipo d’investimenti, che creano posti di lavoro e favoriscano l’indipendenza energetica”.”L’Etna Valley è una bellissima realtà di cui siamo fieri e che obbedisce a un criterio: fare in modo che chi vuole investire, sappia entro quando avrà una risposta, ovvero dei protocolli accelerati per attirare capitali”, ha spiegato. LEGGI TUTTO

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    Energia, Pichetto Fratin: dobbiamo superare 10 GW di rinnovabili autorizzate all'anno

    (Teleborsa) – “Una Gigafactory di queste dimensione incrocia l’obiettivo del paese di incrementare le rinnovabili e raggiungere l’obiettivo del 2030 dell’abbattimento del 55% delle emissioni. Non è però utile solo per raggiungere la decarbonizzazione, ma anche per avere una sicurezza e autonomia energetica, che è la sfida del paese e non solo del governo”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’inaugurazione dell’ampliamento della Gigafactory 3Sun di Catania (gruppo Enel), che entro il 2024 sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno.”L’obiettivo è ribaltare l’attuale rapporto: due terzi prodotti con carbone, petrolio e gas, e un terzo con rinnovabili”, ha detto Pichetto Fratin.Inoltre, “l’ultimo anno son stati autorizzati 8 gigawatt (GW) di impianti e ne sono partiti 2-3 GW – ha aggiunto – Dobbiamo però superare i 10GW e arrivare ai 12 GW”.Il Ministro ha parlato di “nuova centralità dell’Italia, che è geografica perchè siamo al centro del Mediterraneo, ma che deve anche portarci a essere l’hub energetico dell’Europa. Prima l’energia fossile proveniva maggiormente da Est e ora può provenire maggiormente da Sud, pur con una crescita delle rinnovabili”. LEGGI TUTTO

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    Ecosuntek, presidente dona azioni pari al 12,20% del capitale all'AD

    (Teleborsa) – Ecosuntek, società quotata su Euronext Growth Market e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha comunicato che l’azionista e presidente Vittorio Rondelli ha donato, gratuitamente, l’intero pacchetto azionario detenuto nella società, pari a 209.060 azioni ordinarie (12,20% del capitale) in favore del nipote Matteo Minelli, che ricopre la carica di amministratore delegato.Per effetto di tale donazione, condotta al di fuori di una sede di negoziazione, Vittorio Rondelli azzera la propria partecipazione nella società umbra, mentre Matteo Minelli viene a detenere, direttamente ed indirettamente, complessive 616.278 azioni ordinarie, corrispondenti al 35,97% del capitale sociale.Considerato che il trasferimento delle azioni è avvenuto a titolo gratuito, tale operazione, benché determini la titolarità diretta e indiretta in capo a quest’ultimo di una quota superiore al 30% del capitale, non comporta l’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA).Rondelli, con un’esperienza ultra cinquantennale nel settore dell’edilizia, aveva supportato il nipote Matteo Minelli nella fase di start up di Ecosuntek, focalizzando l’attività della sua azienda di costruzioni nel settore delle energie rinnovabili.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    algoWatt, accordo con Wegreenit per sviluppo Comunità Energetiche Rinnovabili

    (Teleborsa) – algoWatt, GreenTech Company quotata su Euronext Milan, la controllata TerniEnergia Progetti e Wegreenit, General Contractor in operazioni di efficientamento energetico, hanno sottoscritto una partnership strategica, con la formula della stewardship, per la valorizzazione delle risorse e delle competenze di ogni azienda nel settore delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Le CER sono gruppi di consumatori che collaborano per produrre e consumare energia pulita, riducendo la loro dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e dalle reti elettriche centralizzate.In particolare, Wegreenit opererà in veste di General Contractor, algoWatt agirà nel ruolo di digital technology provider e TerniEnergia Progetti sarà operativa come sub-contractor.”Con questa partnership proporremo a grandi unità di utenza, ad aziende e pubbliche amministrazioni una soluzione integrata per le comunità energetiche”, ha commentato Fabrizio Candoni, AD di Wegreenit.”La collaborazione con Wegreenit rappresenta un’opportunità unica per ampliare la nostra offerta e per divenire insieme operatori leader nel promettente settore delle Comunità Energetiche Rinnovabili”, ha sottolineato Stefano Neri, AD di algoWatt. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi di gas in calo nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Calano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 27 gennaio sono risultati in flessione di 151 BCF (billion cubic feet), rispetto alla contrazione di 142 BCF stimati dagli analisti.La settimana prima si era registrato un decremento di 91 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.583 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.361) e in salita del 6,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.420 BCF). LEGGI TUTTO

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    Enel: Slovenské Elektrárne connette alla rete l'Unità 3 di Mochovce, via produzione energia

    (Teleborsa) – Slovenské elektrárne (SE) ha connesso alla rete slovacca il primo dei due generatori dell’Unità 3 della centrale nucleare di Mochovce e, di conseguenza, ha iniziato a immettere elettricità in rete con la sincronizzazione del generatore al 20% della capacità nominale del reattore. L’impianto è stato connesso alla rete meno di tre settimane dopo il via libera dell’autorità nucleare slovacca all’avvio del reattore, rilasciato il 13 gennaio scorso.Si tratta di un traguardo importante per Slovenské elektrárne, che ha avviato la costruzione dell’Unità 3 di Mochovce nel 2008, e per il Gruppo Enel, che è attualmente azionista della società al 33% circa.La nuova capacità di generazione, in linea con i parametri della tassonomia UE, è la seconda centrale nucleare di nuova costruzione a essere connessa alla rete europea in 15 anni. Una volta pienamente operativa, l’Unità 3 di Mochovce, da 471 MW, contribuirà a ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas, oltre a soddisfare il 13% circa del consumo totale di elettricità in Slovacchia senza emissioni di anidride carbonica.L’azionista di maggioranza di SE è Slovak Power Holding B.V. (SPH) con una quota di poco superiore al 66%. In SPH, EP Slovakia B.V. (controllata del Gruppo EPH) detiene il 50% del capitale sociale e il restante 50% appartiene a Enel Produzione S.p.A. (controllata del Gruppo Enel). La Repubblica Slovacca, attraverso il suo Ministero dell’Economia, è l’azionista di minoranza di SE, con una quota di poco inferiore al 34%. LEGGI TUTTO