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    Ansaldo Green Tech, siglato accordo con Engie per la produzione di idrogeno

    (Teleborsa) – Engie e Ansaldo Green Tech, società di Ansaldo Energia attiva nel campo delle energie rinnovabili e dello storage, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde e di altre soluzioni di accumulo di energia in Italia. Gli innovativi progetti saranno realizzati dai due player energetici in aree industriali, da individuare, in diverse regioni italiane, facendo leva sugli strumenti finanziari messi a disposizione dai bandi del PNRR. La potenza prevista degli impianti sarà dell’ordine di 1MW, con valori variabili mediante capacità aggiuntive per rispondere alla domanda di energia.Engie si occuperà della progettazione e realizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica green e dell’integrazione dei sistemi di gestione della produzione e stoccaggio di idrogeno, mentre Ansaldo Green Tech realizzerà gli elettrolizzatori che, sfruttando l’energia elettrica da fonte rinnovabile, produrranno l’idrogeno da dedicare alle utenze finali.”Decarbonizzazione ed efficienza energetica – afferma Monica Iacono, ceo di Engie Italia – sono i cardini della nostra strategia e in questo contesto l’idrogeno rappresenta un driver importante, un vettore pulito e verde. La sinergia con un player di primo piano come Ansaldo Energia, attraverso la sua controllata Ansaldo Green Tech, ci consente di lavorare sullo sviluppo di soluzioni a basse emissioni di carbonio in risposta alle sfide del cambiamento climatico. Si tratta di una partnership che contribuisce alla realizzazione di una strategia globale: al livello globale, Engie ha l’obiettivo di sviluppare, entro il 2030, 4 GW di capacità di produzione di idrogeno rinnovabile, 700 km di rete dedicata all’idrogeno e 1 TWh di capacità di stoccaggio”. LEGGI TUTTO

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    Petroliferi deboli su calo prezzi greggio

    (Teleborsa) – Si muovono con debolezza i titoli petroliferi di Piazza Affari che si allineano alle vendite generalizzate che hanno colpito l’intero listino milanese. Il future luglio sul Brent segna una flessione dell’1.93% a 107 dollari al barile, mentre quello sul WTI con consegna giugno scambia a 106,43 dollari con una discesa del 2,88%. Tra i player del settore, Tenaris cede il 4,19% mentre Eni limita la discesa allo 0,17%. (Foto: © Amikishiyev / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Petrolio, la Russia annuncia dirottamento in Asia dei volumi rifiutati dall'Europa

    (Teleborsa) – Il vice primo ministro russo, Alexander Novak, ha dichiarato che il petrolio rifiutato dai paesi europei sarà dirottato in Asia e in altre regioni. Novak ha anche assicurato che le esportazioni di petrolio russo si stanno riprendendo gradualmente e che, nonostante lo shock, il settore energetico della nazione non è in crisi. Ad aprile, secondo i dati citati dal vice primo ministro, la produzione petrolifera della Russia è stata inferiore di circa un milione di barili al giorno, ma è risalita di 200.000 barili al giorno fino a 300.000 barili al giorno nel corso del mese maggio con maggiori volumi che dovrebbero essere ripristinati il mese prossimo. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della sua informativa in Senato ha ribadito l’importanza delle sanzioni per “mantenere alta la pressione sulla Russia” e convincere Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati. Draghi ha spiegato che “l’Europa è al lavoro su un sesto pacchetto di sanzioni che l’Italia sostiene con convinzione. La lista degli interventi prevede misure legate al petrolio restrizioni su alcuni istituti finanziari, l’ampliamento della lista degli individui sanzionati”.Nel frattempo i prezzi del petrolio sono tornati a scendere trascinati giù dai timori che la crescita del costo dei carburanti possa danneggiare la crescita economica globale. A contenere le perdita il previsto allentamento delle restrizioni per il Covid a Shanghai e la prospettiva di un’offerta più ristretta con un eventuale divieto dell’Unione europea sulle importazioni di petrolio russo. Il prezzo del Brent è sceso dell’1% a quota 108 dollari al barile e quello del Wti dell’1,39% a 105,55 dollari al barile. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono scese inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 13 maggio 2022, sono calati di circa 3,4 milioni di barili a 420,8 MBG, contro attese per un incremento di circa 1,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 1,2 milioni a 105,3 MBG, contro attese per un calo di 0,8 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 4,8 milioni a quota 200,2 MBG (era atteso un calo di 1,3 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 5 milioni a 538 MBG. LEGGI TUTTO

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    Via libera al Piano RePowerEu. von der Leyen: “Mai più dipendenti dalla Russia”

    (Teleborsa) – “La guerra di Putin sta sconvolgendo il mercato energetico globale e dimostra quanto dipendiamo dall’import di combustibili fossili e quanto siamo vulnerabili”. Così la Presidente della UE Ursula von der Leyen nell’annunciare l’approvazione del Piano RePowerEu per l’autonomia energetica del Continente, ribadendo la necessità di “ridurre il più rapidamente possibile la nostra dipendenza energetica dalla Russia. Possiamo farlo”. Il Piano REPowerEU – ha spiegato la Presidente – interviene su tre livelli: dal lato della domanda con l’efficienza energetica, dal lato dell’offerta, con la diversificazione delle importazioni di combustibili fossili e l’accelerazione della transizione energetica. La von der Leyen ha ricordato che siamo già un passo avanti nel raggiungere questi obiettivi grazie al Green Deal e che è stata già avviata la trasformazione del nostro sistema energetico per diventare climaticamente neutrali entro il 2050. “Questo piano era già ambizioso. – ha sottolineato – Ma oggi stiamo portando la nostra ambizione a un livello più alto”.Il Piano RePowerEu parte dunque dall’efficienza energetica, il modo più rapido ed economico per affrontare l’attuale crisi energetica, ed rivede al rialzo i, target dal 9% al 13% al 2030. E’ poi indicato un più ambizioso target per le rinnovabili al 45% (era il 40%) entro il 2030 e l’obiettivo di eliminare due terzi dell importazioni di gas dalla Russia entro un anno ed il resto entro il 2026-2027. Sono poi previste una serie di azioni per aumentare e accelerare la transizione green: semplificazioni nell’iter autorizzativo delle rinnovabili, l’obbligo di installare pannelli solari su tutti gli edifici nuovi (entro il 2025 per il commerciale ed entro il 2029 per il residenziale), una piattaforma comune per l’acquisto di gas, GNL ed idrogeno, ,sul modello sperimentato con i vaccini anti-Covid.Sono previsti investimenti complessivi da 300 miliardi di euro (72 sotto forma di sovvenzioni e 226 di prestiti). di cui 10 miliardi per nuove infrastrutture e connessioni per il gas ed altri 2 miliardi per le infrastrutture necessarie ad alcuni Paesi per compensare le sanzioni contro il petrolio russo e la somma restante per accelerare la transizione energetica verde. Potranno essere utilizzati tutti i prestiti originariamente messi a disposizione tramite il Recovery Funf, che solo alcuni paesi hanno richiesto per tutta la quota loro assegnata. LEGGI TUTTO

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    Energia, Gme: nell'ultima settimana PUN a 235,05 euro/MWh (-2,8%)

    (Teleborsa) – Nella settimana compresa tra il 9 e il 15 maggio il Gestore dei mercati energetici (Gme) ha registrato un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) pari a 235,05 euro/MWh (-2,8% rispetto alla settimana precedente). I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del Gme si attestano a 4,0 milioni di MWh (+3,7%), con la liquidità al 77,5% (+2,6 punti percentuali). I prezzi medi di vendita sono variati tra 230,14 euro/MWh di Sud e Calabria e 306,99 euro/MWh della Sicilia.(Foto: Fre Sonneveld on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Agatos, extra costi per impianto di Marcallo. Aggiorna piano industriale

    (Teleborsa) – Agatos, holding quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biometano, fotovoltaici e per l’efficientamento energetico, ha siglato un accordo transattivo con Sorgenia per modificare parzialmente gli accordi di partnership firmati a fine 2020 riguardanti la costruzione dell’impianto di Marcallo. Alla base della revisione degli accordi ci sono significativi extra costi, causati dagli incrementi dei costi delle materie prime occorsi dall’apertura del cantiere nel primo semestre 2021 fino ad oggi.La principale causa è la difficoltà di reperimento delle materie prime per l’effetto combinato del prolungarsi della pandemia e delle crescenti tensioni geopolitiche iniziate già nel secondo semestre 2021. Gli extra costi dell’impianto, quantificati fino al commissioning compreso, sono pari a 9 milioni di euro, che si aggiungono al prezzo EPC chiavi in mano che era stato fissato in 15,9 milioni di euro nell’ottobre 2019. Il nuovo accordo transattivo prevede che extra costi saranno divisi tramite una ripartizione nella misura del 55% per Agatos e 45% per Sorgenia, sebbene finanziariamente Agatos coprirà solo 2 milioni di euro dei 9 milioni di euro totali.Ad oggi, la realizzazione dell’impianto ha raggiunto un avanzamento stimato da Agatos pari a circa il 70%. La finalizzazione della costruzione dell’impianto, con relativo inizio della produzione di biometano, è prevista entro la fine del 2022. Agatos aggiornerà il proprio Piano Industriale 2021-2025 (comunicato ad aprile 2021) prima della data di approvazione del bilancio dell’anno 2021. LEGGI TUTTO

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    “Net Zero”, ENEL lancia la strategia per le reti

    (Teleborsa) – Ridurre le emissioni di CO2 dalle attività, contenere le perdite di rete e adottare materiali e componenti circolari e a basse emissioni. Questi i punti cardine della strategia Net Zero di Enel per il settore delle reti presentata oggi a Roma in occasione del “Net Zero Grid Day”, evento che ha riunito gli stakeholder dell’ecosistema della distribuzione di elettricità. Nel corso dell’evento l’azienda ha annunciato la nascita dell’associazione “Open Power Grids” destinata a condividere con gli stakeholder in un ambiente open source gli standard Enel per i componenti delle reti di distribuzione così da accelerare l’adozione di nuove soluzioni tecniche sicure, sostenibili ed efficienti. In questo contesto, Gridspertise, la società di Enel che fornisce agli operatori dei sistemi di distribuzione (DSO) e alle utility soluzioni all’avanguardia per la digitalizzazione delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, ha delineato il prossimo passo della sua strategia di crescita volta a incoraggiare gli sforzi di ammodernamento delle infrastrutture negli Stati Uniti.”Il nostro obiettivo Net Zero per le reti mira ad accelerare l’adozione dei principi stabiliti dall’Accordo di Parigi in tutto il settore al fine di favorire la transizione energetica e una trasformazione significativa delle infrastrutture di distribuzione dell’energia elettrica. Questo rappresenta la prima mossa da parte di un operatore della rete elettrica di livello globale per gestire le emissioni a monte e a valle dell’infrastruttura in modo aperto, passaggio necessario se vogliamo raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette in tutto il settore – ha affermato Antonio Cammisecra, responsabile Global Infrastructure and Networks di Enel –. Abbiamo fatto molto per identificare le migliori soluzioni tecniche per le nostre reti, ma per avanzare rapidamente dobbiamo condividere questa sfida con altri operatori in un ambiente aperto e collaborativo verso reti Net Zero”.”Siamo molto lieti di rivelare il prossimo passo della nostra strategia di crescita, rappresentata dall’ingresso nel grande mercato statunitense con soluzioni digitali destinate ad aumentare la resilienza e l’affidabilità delle reti di distribuzione di energia – ha commentato Robert Denda, ceo di Gridspertise –. Stiamo lavorando per istituire partenariati con le utility locali in modo da sostenere i piani di modernizzazione e digitalizzazione della rete con una modalità aperta, anche attraverso il collaudo collaborativo del nostro innovativo QEd (Quantum Edge Device) per le sottostazioni secondarie digitali. Questa soluzione digitale può essere adattata all’infrastruttura esistente, consentendo ad esempio l’integrazione della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili decentralizzate senza costose ricostruzioni della rete. Gridspertise sarà presente all’evento Distributech che si terrà alla fine di questo mese a Dallas, dove renderà noti altri dettagli”.L’evento Net Zero Grid Day organizzato da Enel fa seguito al lancio di Grid Futurability nell’ambito delle attività pre-COP 26 di Milano dove il Gruppo ha presentato la trasformazione innovativa e incentrata sul cliente delle sue reti elettriche in piattaforme partecipative, resilienti e sostenibili, nell’ambito del piano di investimenti da 70 miliardi di euro dedicati alle reti elettriche per il periodo 2021-2030. Nel dettaglio Enel ha condiviso azioni concrete per contrastare le emissioni dirette, adottando operazioni più sostenibili attraverso la digitalizzazione, le operazioni a distanza, l’elettrificazione delle flotte, le misure di tutela della biodiversità e riducendo le perdite tecniche delle reti. L’azienda sta inoltre coinvolgendo fornitori, produttori di apparecchiature e imprese di costruzione della sua catena di approvvigionamento al fine di contrastare le emissioni indirette e implementare processi e componenti di rete più sostenibili come quadri elettrici privi di SF6, oli vegetali per trasformatori e cavi ecologici o standard per cantieri sostenibili. Enel ha anche notato come alcune delle azioni messe in atto per abbracciare i principi dell’economia circolare in tutta la propria attività, quali l’utilizzo di materiali riciclati per nuove risorse come contatori circolari, pali o armadi stradali o la gestione del fine vita dei componenti, possono produrre importanti benefici ambientali ed economici.Gli stakeholder presenti all’evento hanno incluso, tra gli altri, i principali produttori di apparecchiature, società di collaudo e certificazione, società di consulenza ingegneristica, istituti di ricerca e progettazione, nonché utility. I partecipanti hanno condiviso strategie e azioni già in atto per sostenere la fornitura di reti sostenibili come parte fondamentale della transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio e hanno auspicato una maggiore collaborazione. Attraverso l’associazione “Open Power Grids”, Enel ha iniziato a condividere le proprie specifiche tecniche per i principali componenti e dispositivi, tra cui il design Building Information Modeling (BIM) della cabina primaria Liberty, che prevede la generazione e la gestione di rappresentazioni digitali di caratteristiche fisiche e funzionali. Questo – spiega Enel – è il primo elemento costitutivo per promuovere la convergenza e la co-ingegnerizzazione verso standard di modularità, massimizzando la creazione di valore condiviso attraverso la sostenibilità e la sicurezza, nonché l’efficienza dei costi e le prestazioni tecniche. A tale scopo, attraverso la piattaforma online di Enel Open Innovability, il Gruppo promuove anche un concorso globale per la progettazione e l’architettura di sottostazioni sostenibili al fine di migliorare l’integrazione di tali risorse all’interno del paesaggio urbano, suburbano o rurale.I membri dell’associazione “Open Power Grids” possono beneficiare degli standard globali già disponibili sulla piattaforma che Enel utilizza per le proprie gare globali e proporre l’introduzione di nuovi standard o la modifica di quelli esistenti. LEGGI TUTTO