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    Energia, ricercatrice Enea alla guida della più importante conferenza mondiale sul fotovoltaico

    (Teleborsa) – Nominata general chair a seguito di un processo di selezione, Alessandra Scognamiglio, ricercatrice presso il Centro Ricerche Enea di Portici, guiderà il World Conference on Photovoltaic Energy Conversion – WCPEC, la più importante conferenza internazionale sul fotovoltaico che si terrà dal 26 al 30 settembre del prossimo anno a Milano. L’evento riunisce le tre principali manifestazioni in questo campo, l’European Photovoltaic Solar Energy Conference (EUPVSEC), il Photovoltaic Specialist Conference (IEEE PVSC) e l’International PV Science and Engineering Conference (PVSEC). Laureata in Architettura, con dottorato in Tecnologie dell’ambiente e dell’architettura, Scognamiglio è specializzata nell’integrazione del fotovoltaico negli edifici e nel paesaggio ed è coordinatrice della task force Enea Agrivoltaico Sostenibile, per realizzare la prima rete nazionale di imprese, istituzioni, università e associazioni di categoria del settore; definire il quadro metodologico e normativo, le linee guida per la progettazione e valutazione degli impianti, gli strumenti di supporto ai decisori; e promuovere le eccellenze italiane nel campo delle nuove tecnologie per l’energia rinnovabile, l’agricoltura e il paesaggio. “Sono onorata di servire questa conferenza come general chair e orgogliosa che la comunità scientifica abbia scelto un architetto per questo ruolo – sottolinea Scognamiglio –. Siamo in una fase in cui la ricerca scientifica e tecnologica ha raggiunto traguardi anni fa inimmaginabili, grazie ai quali il fotovoltaico è già in molte zone del mondo la fonte di energia elettrica più economica e più diffusa (IEA World Energy Outlook 2021). Tuttavia esiste ancora una distanza notevole tra gli obiettivi legati alla decarbonizzazione del sistema energetico prevista al 2050, e il punto al quale siamo oggi. La conferenza rappresenta un’occasione unica per dimostrare come la tecnologia fotovoltaica e la trasformazione sostenibile del paesaggio possano essere coniugate in una visione unica per nuovi paesaggi culturali, ma per fare questo è necessario selezionare soluzioni in grado di catturare la bellezza e la grande adattabilità della tecnologia e di metterle in pratica, in accordo con i diversi attori del settore, attraverso opportune strategie progettuali che incorporino la struttura energetica nel paesaggio. Sono fiduciosa che la lunga storia culturale di questo Paese possa dare entusiasmo a tutta la comunità del settore per fare in modo che il fotovoltaico venga accettato come fatto di cultura”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Caio: “Focalizzati su innovazione e transizione energetica”

    (Teleborsa) – Saipem ha rielaborato il suo piano industriale proponendo un modello di business che passa dalla logica degli asset a quella dell’innovazione. Lo ha detto l’Amministratore delegato del Gruppo, Francesco Caio, spiegando che questo significa che c’è la “consapevolezza che assieme agli asset con cui azienda ha lavorato e continua a lavorare, va aggiunta un’attenzione alla ricerca ed al talent scout delle tecnologie, delle competenze e dell’innovazione”.”Abbiamo nel business degli asset una presenza forte che questo nuovo ciclo degli investimenti rende importante, essenziale per la nostra crescita e per la nostra redditività”; ha sottolineato l’Ad, indicando che “gli asset restano importanti perché servono i bisogni immediati dei clienti”, ma “insieme a questi” occorre aggiungere “un portafoglio di tecnologie, di innovazione, di capacità di progettare” con i clienti un percorso verso la decarbonizzaizone. “Quelle cose si fanno con una capacità di innovazione ed una capacità di tecnologia, cui Saipem non è nuova, ma che deve essere sviluppata in maniera sistematica”. Emerge – ha aggiunto – “una consapevolezza che il nuovo paradigma dell’energia e di innovazione dell’energia sono importanti” e che “transizione energetica chiama la tecnologia”, quindi l’aspirazione dell’azienda è “diventare ingegneri della transizione”.Focus su PNRR per Alta velocità ferroviaria Parlando del PNRR come di una importante opportunità per il Paese, Caio ha spiegato che le aspirazioni di Saipem riguardano perlopiù l’alta velocità su 26 miliardi di investimenti in gradi di captare le aspirazioni del Gruppo, il target è di andarne a cogliere circa 3 miliardi, mettendo le competenze a servizio del Paese. L’Alta velocità è un campo in cui Saipem è attiva da tempo – ha ricordato il manager – ad esempio sulla Brescia-Verona, ma anche all’estero, in Libia dove sono state costruite strade e ferrovie. “Ci candidiamo ad espandere il nostro ruolo, da soli o in partnership – ha detto Caio – perché vediamo un crescente avvicinarsi di quelle infrastrutture ai nostri mestieri. Oggi le infrastrutture non sono solo cemento e acciaio, ma anche sistemi controllo digitale, sistemi di controllo energetico e quindi pensiamo che nel nuovo ecosistema le infrastrutture sostenibili siano un aspetto importante”.”Rientra in un riposizionamento strategico di medio periodo”, ha concluso Caio, aggiungendo “è chiaro che ci sono una serie di progetti che vogliamo incontrare sul PNRR e sull’Alta velocità, una serie di tratte in fase di riallocazione. Equi ce la giochiamo, è quello il settore su cui stiamo puntando”.Opportunità nella robotica L’Ad di Saipem ha parlato anche delle opportunità nella robotica, circa 60-80 milioni di progetti cui guarda con un certo interesse. Una attività condotta da una consociata che si sta pensando di mettere a frutto, applicando a campi diversi da quelli per cui è nata. “E’ una stima di discussioni che stiamo avendo con alcuni operatori interessati a questa tecnologia”, ha spiegato Caio, aggiungendo che questo ha consentito di “ipotizzare nel piano che questa possa essere un’opportunità di crescita dei margini” in arco di piano.La strategia duale Caio ha chiarito anche cosa di intende per “strategia duale”, spiegando “da una parte continuiamo a servire grandi compagnie e clienti esistenti, dall’altra realizziamo impianti più piccoli per nuovi clienti”. “La transizione energetica- ha sottolineato – è un cambio di paradigma, che oggi non è più dominio o terreno di grandi gruppi con grandi impianti, è una architettura distribuita, più agile, fatta di impianti più piccoli e di clienti che prima non c’erano (cementerie, acciaierie ecc). Occorre quindi servirli con tecnologie che prima non c’erano”. LEGGI TUTTO

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    Waga Energy, debutto positivo sulla Borsa di Parigi

    (Teleborsa) – Waga Energy, azienda francese attiva nella produzione di biometano da gas di discarica, ha registrato un debutto positivo sulla Borsa di Parigi. Il titolo ha chiuso la prima seduta su Euronext Paris a quota 26,2 euro, in rialzo dell’11,3% rispetto al prezzo di riferimento di 23,54 euro indicato in sede di offerta pubblica iniziale (IPO), il quale le avrebbe dato una capitalizzazione di circa 448,8 milioni di euro. L’offerta ha raccolto circa 110 milioni di euro.”Di fronte all’emergenza climatica, la principale sfida del 21° secolo sarà quella di sostituire i combustibili fossili con energie rinnovabili – hanno commentato i fondatori Mathieu Lefebvre, Guénael Prince e Nicolas Paget – Waga Energy spera di contribuire a questo processo con la sua tecnologia brevettata WAGABOX, che produce grandi quantità di biometano a prezzi competitivi utilizzando il gas emesso dai siti di stoccaggio dei rifiuti”. “Dagli inizi come pioniere della tecnologia, l’ambizione di Waga Energy è quella di diventare leader mondiale nella produzione di biometano, al fine di gettare le basi per un mondo alimentato da energia pulita”, hanno aggiunto.La tecnologia della società (fondata nel 2015) recupera il metano emesso spontaneamente dai rifiuti di discarica e lo immette direttamente nelle reti del gas, in sostituzione del gas naturale. Dieci unità WAGABOX sono state messe in servizio in Francia dal 2017 e hanno già immesso più di 30 milioni di metri cubi di biometano, ovvero 320 GWh di energia rinnovabile, evitando così l’emissione in atmosfera di 57.000 tonnellate di CO2 equivalente. L’IPO serve per accelerare l’implementazione della tecnologia WAGABOX in Europa e Nord America. LEGGI TUTTO

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    Eni e Point Resources avviano revisione quote su Var Energi

    (Teleborsa) – Eni e Point Resources, società di HitecVision, proprietarie rispettivamente del 69,85% e del 30,15% di Var Energi AS, hanno intenzione di avviare una revisione strategica riguardante il futuro assetto proprietario di Vår Energi, al fine di perseguire al meglio la crescita futura e massimizzare la generazione di valore. La revisione – si legge in una nota congiunta – prenderà in considerazione varie alternative, inclusa una possibile offerta pubblica iniziale (IPO). Eni continuerà a detenere una quota di maggioranza nella società, mantenendo il consolidamento a patrimonio netto.Var Energi è una società integrata di esplorazione e produzione, costituita nel 2018 dalla fusione di Eni Norge e Point Resources, e oggi è il più grande operatore indipendente della piattaforma continentale Norvegese, con una produzione di 239.000 barili di olio equivalente al giorno nel primo semestre 2021 e una base di riserve 2P (SEC) di 1.147 milioni di boe a fine 2020. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, al via dibattito UE

    (Teleborsa) – L’Italia ha già adottato misure a livello nazionale per mitigare l’impatto dei rincari dei prezzi energetici sulle categorie più vulnerabili, ha riserve di gas che sono superiori a quelle della media UE, e accoglie con favore le intenzioni manifestate dalla Commissione di lavorare alle ipotesi di approvvigionamento volontario congiunto di scorte di gas, e su regole che definiscano le modalità operative a livello europeo per la gestione degli stoccaggi, ma senza distorsioni di mercato.Questo, in sintesi, quanto ha affermato il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo intervento alla riunione straordinaria del Consiglio Energia dell’UE oggi a Lussemburgo. Nel dibattito pubblico che è stato ritrasmesso sul sito web del Consiglio, il ministro ha anche sollecitato la Commissione a promuovere più concorrenza fra i fornitori esteri e lo sviluppo di una maggiore produzione interna di gas. Cingolani ha anche sottolineato che va affrontato, nella revisione delle norme sul mercato dell’energia, il cosiddetto “effetto pancaking”, ovvero la stratificazione dei costi lungo la rotta del gas importato, che penalizza i paesi periferici (e l’Italia fra questi). Il Ministro, infine, ha affermato che l’Italia è favorevole a investire nella ricerca e innovazione per le rinnovabili, lo stoccaggio e per tutte le tecnologie emergenti.”L’aumento dei costi è dovuto essenzialmente a un aumento della domanda globale, all’accelerazione nella decarbonizzazione e alla ripresa economica, ma anche a dinamiche di mercato una forma di nervosismo dei mercati”, ha esordito Cingolani. “Come Italia – ha proseguito -, noi abbiamo adottato delle misure per proteggere consumatori e imprese, che sono in linea con il ‘Toolbox'”, l’elenco di provvedimenti che possono essere presi a livello nazionale presentato dalla Commissione agli Stati membri. “In particolare – ha spiegato il ministro -, per il quarto trimestre dell’anno, una parte del carico degli incentivi sulle rinnovabili, che è nelle bollette, è stato trasferito sulla fiscalità generale; è stata ridotta l’IVA sul gas naturale, sono state introdotte agevolazioni ai clienti vulnerabili e una parte dei costi di queste misure è stato compensato con i proventi delle quote del mercato Ets”, la borsa europea dei permessi di emissioni di CO2. Cingolani ha anche sottolineato che “il mercato europeo, basato su regole di concorrenza e su sistemi infrastrutturali interconnessi, deve consentire il libero flusso di gas tra i vari Stati membri e l’integrazione di tutti i mercati che lo compongono”. Insomma, gli stoccaggi da parte degli Stati membri non devono diventare un ostacolo alla libera circolazione del gas.Inoltre, “l’Italia si attende che nella prossima revisione della legislazione sul mercato del gas vengano prese misure per affrontare il cosiddetto effetto pancaking (cumulo dei costi, ndr) delle tariffe regolamentate sui punti di interconnessione intra Unione europea”. Queste misure dovrebbero essere volte a “non penalizzare con oneri eccessivi i consumatori finali, in particolare quelli dei mercati periferici”. L’Italia, infine, “è fortemente favorevole a ricerca, sviluppo e innovazione nel settore dello stoccaggio e di tutte le forme di energia pulita; e quindi – ha concluso Cingolani – anche noi siamo convinti che, sempre in base al principio di neutralità tecnologica, si debba investire su tutte le tecnologie emergenti per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    Energia, niente intesa al vertice UE. Tutto rimandato a dicembre

    (Teleborsa) – Nulla di fatto all’atteso Consiglio europeo straordinario dei ministri dell’Energia, che doveva affrontare i temi della corsa dei prezzi energetici e del caro-bollette con l’obiettivo di concordare una riforma del mercato energetico del Vecchio Continente. “Non è emersa una posizione consensuale circa gli interventi che vanno applicati a livello UE”, ha affermato alla fine della riunione Jernej Vrtovec, ministro delle Infrastrutture della Slovenia che detiene la presidenza di turno dell’UE, aggiungendo che “un approccio comune è necessario” e che “il consiglio dei ministri dell’Energia di dicembre sarà un appuntamento fondamentale e potrà preparare il summit dei leader”.La responsabile della politica energetica del blocco, Kadri Simson, ha aggiunto che a dicembre sarà presentato “un pacchetto completo per la decarbonizzaione del mercato del gas e per il mercato dell’idrogeno”. “Noi tutti condividiamo la preoccupazione per i più vulnerabili, la priorità è proteggere cittadini e imprese. Per quanto riguarda le politiche fiscali e l’energy mix ciascun Stato membro ha una situazione diversa”, ha spiegato la commissaria UE all’Energia, bocciando, di fatto, la proposta spagnola di disaccoppiare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas. “Non è chiaro come potrebbe funzionare un sistema con due prezzi a seconda delle fonti e non sappiamo se è la soluzione”, ha sottolineato Simson.Secondo la commissaria estone, l’UE deve valutare vantaggi e svantaggi della proposta avanzata da alcuni Stati membri che chiedono l’introduzione di acquisti congiunti di gas. “Ci sono molti punti da considerare, come ad esempio chi pagherà i costi di acquisto e stoccaggio del gas, e come il gas sarà trasportato tra le diverse regioni”, ha detto Simson, sottolineando che gli acquisti congiunti di gas sono solo una delle opzioni in campo.Intanto, un nuovo report della Commissione europea ha affermato che nel 2020 le energie rinnovabili hanno superato i combustibili fossili come fonte di energia numero uno nell’UE per la prima volta nel 2020, generando il 38% di elettricità, rispetto al 37% dei combustibili fossili. Ad oggi, 9 Stati membri dell’UE hanno già eliminato gradualmente il carbone, altri 13 si sono impegnati a una data di eliminazione graduale e 4 stanno valutando possibili tempistiche. Rispetto al 2019, le emissioni di gas serra dell’UE27 nel 2020 sono diminuite di quasi il 10% grazie soprattutto all’impatto della pandemia, che ha portato la riduzione complessiva delle emissioni al 31% rispetto al 1990.Il consumo di energia primaria è diminuito dell’1,9% e il consumo di energia finale dello 0,6% lo scorso anno. Tuttavia, entrambe le cifre sono al di sopra della traiettoria richiesta per raggiungere gli obiettivi dell’UE per il 2020 e il 2030. I sussidi ai combustibili fossili sono leggermente diminuiti nel 2020, a causa del minor consumo energetico complessivo. Nel 2020 sono aumentate le sovvenzioni per le energie rinnovabili e per l’efficienza energetica.(Foto: © vchalup / 123RF) LEGGI TUTTO

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    ENEL X, annunciata partnership con Gogoro per supportare stabilità reti elettriche di Taiwan

    (Teleborsa) – Favorire l’integrazione di energia rinnovabile nelle reti elettriche a Taiwan. Questo l’obiettivo della collaborazione annunciata oggi – da Enel X e Gogoro. Il progetto, ideato per supportare la rete elettrica locale gestita dall’azienda pubblica Taiwan Power Company (TPC), prevede l’utilizzo della piattaforma VPP di Enel X e la piattaforma di scambio delle batterie della Rete Gogoro. “In qualità di leader globale nel trasporto urbano sostenibile e nella ricarica per la sostituzione delle batterie, Gogoro si impegna a collaborare con utility pubbliche come TPC a Taiwan e leader di settore come Enel X per sfruttare a pieno il potenziale di tecnologie innovative, come quelle che permettono di differire nel tempo l’utilizzo dell’energia, al fine di favorire la transizione verso le energie rinnovabili, prima a Taiwan e prossimamente in altri mercati – ha affermato Horace Luke, fondatore e ceo di Gogoro –. Grazie all’adesione alla piattaforma digitalizzata VPP di Enel X, uniamo i nostri ecosistemi di tecnologie innovative per aiutare le utility pubbliche ad incorporare nuove fonti di energia rinnovabile”. Aggregando le risorse energetiche distribuite in modo da creare una “centrale elettrica virtuale” che fornisce energia in modo programmato, Enel X consente alle aziende di contribuire a sostenere la rete elettrica e la transizione verso le energie rinnovabili. Nel dettaglio, quando viene chiamato da TPC, il VPP di Enel X riduce automaticamente il consumo di energia delle sue reti, comprese le stazioni GoStation di Gogoro, per aiutare a proteggere la rete e mantenere stabile la fornitura di energia elettrica. “Grazie alla disponibilità di programmi di mobilità sostenibile e di demand response, – spiega Enel X in una nota – esiste un’ulteriore possibilità di integrare le energie rinnovabili nelle reti elettriche. Queste nuove risorse saranno sempre più importanti in quanto Taiwan lavora per raggiungere i suoi obiettivi di energia pulita a zero emissioni, che richiederanno l’integrazione di grandi quantità di generazione di energia rinnovabile variabile nel sistema elettrico del Paese”. “Siamo entusiasti di aggiungere Gogoro alla nostra rete VPP mentre lavoriamo per favorire la decarbonizzazione e l’elettrificazione del settore energetico di Taiwan. Attraverso la nostra collaborazione, Gogoro sarà il primo fornitore di mobilità elettrica a Taiwan a partecipare a una VPP e lo farà insieme ad altre aziende all’avanguardia di tutta Taiwan che riconoscono questa opportunità di generare un nuovo, significativo flusso di ricavi, perseguendo al tempo stesso i loro obiettivi di sostenibilità – ha affermato Jeff Renaud, responsabile di Enel X Asia e Oceania –. Vediamo un enorme potenziale nel collegare la straordinaria rete di stazioni di scambio delle batterie di Gogoro con la nostra piattaforma VPP, sia qui a Taiwan che potenzialmente all’estero. In tal modo, possiamo creare insieme nuove risorse che sostengono la transizione verso le rinnovabili, accelerando al contempo anche l’elettrificazione dei trasporti”.La Rete Gogoro (Gogoro Network) è una piattaforma aperta per lo scambio di batterie e i servizi di mobilità intelligente, che offre una nuova alternativa al carburante tradizionale. Gogoro Network crea una nuova generazione di rifornimento a batteria scambiabile che è intelligente, scalabile e si ottimizza continuamente per essere dinamica e versatile per le persone, le comunità e le aziende. Attualmente a Taiwan, Gogoro ha più di 2.100 stazioni di scambio di batterie GoStation con quasi 1,3 GWh di potenza. Il programma Powered by Gogoro Network offre ai partner produttori di veicoli l’accesso alle innovazioni di Gogoro, tra cui le trasmissioni e i controller intelligenti, i componenti e i sistemi intelligenti, in modo che possano sviluppare e lanciare veicoli elettrici unici che si integrino con lo scambio di batterie della Rete Gogoro. LEGGI TUTTO

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    General Electric rivede al rialzo l'outlook dopo trimestrale positiva

    (Teleborsa) – General Electric, multinazionale statunitense attiva nel campo della tecnologia e dei servizi, ha rivisto al rialzo la guidance del gruppo sugli utili dell’anno, dopo risultati per il terzo trimestre migliori delle attese. I ricavi totali del terzo trimestre 2021 sono stati pari a 18,43 miliardi di dollari, in frazionale calo (-1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La divisione Aviation, in particolare, ha registrato ordini in aumento del 69% e ricavi in aumento del 10%. Gli utili adjusted sono risultati pari a 57 centesimi per azione, contro gli 0,38 centesimi per azione del terzo trimestre 2020 e i 43 centesimi per azione attesi dagli analisti, secondo dati Refinitiv.”Il team di GE ha realizzato un altro trimestre solido – ha commentato il presidente e CEO Lawrence Culp – Gli ordini sono cresciuti, i margini si sono ampliati, la nostra performance di cassa complessiva è stata significativamente migliore e la divisione Aviation sta guadagnando slancio e mostra continui segnali di ripresa”.”I team stanno gestendo un ambiente operativo impegnativo, comprese le interruzioni della catena di approvvigionamento globale e la pressione del mercato eolico onshore a causa del credito d’imposta sulla produzione degli Stati Uniti – ha aggiunto – In questo contesto, stiamo alzando le nostre aspettative di utile per azione per il 2021 e restringendo le nostre prospettive di free cash flow per l’intero anno”.L’azienda di Boston ora stima utili adjusted per il 2021 inclusi tra 1,80 e 2,10 dollari per azione, rispetto agli 1,2-2,00 dollari per azione stima in precedenza. Il free cash flow 2021 è ora atteso tra 3,75 e 4,75 miliardi di dollari, anziché tra 3,5 e 5 miliardi di dollari. General Electric prevede una crescita dei ricavi, un’espansione dei margini e un free cash flow più elevato nel 2022 e fornirà maggiori dettagli in occasione della prossima trimestrale.(Foto: Jetcityimage | Dreamstime) LEGGI TUTTO