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    Cina, continuano le pressioni deflazionistiche a marzo

    (Teleborsa) – Risultano ancora in calo l’inflazione e i prezzi alla produzione cinesi a marzo 2024, con le pressioni deflazionistiche che rimangono quindi una minaccia importante per la ripresa della grande economia asiatica.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,1%, dopo il +0,7% del mese precedente e rispetto al +0,4% atteso dagli analisti.I prezzi dei prodotti alimentari, del tabacco e dell’alcol sono scesi dell’1,4% su base annua. Tra i prodotti alimentari, il prezzo delle uova è diminuito dell’8,9%, il prezzo della frutta fresca è diminuito dell’8,5%, il prezzo della carne di bestiame è diminuito del 4,3% (di cui il prezzo della carne di maiale è diminuito del 2,4%).Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dell’1%, a fronte del -0,5% del consensus, dopo il +1% precedente.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a marzo hanno mostrato un decremento tendenziale del 2,8%, uguale alle attese (-2,6%), a fronte del -2,7% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, risalgono le scorte e vendite all’ingrosso a febbraio

    (Teleborsa) – Sono risalite le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di febbraio 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,5% a 901,1 miliardi di dollari, in linea con le attese, rispetto al -0,3% del mese precedente. Su base annua si registra un calo dell’1,5%. Nello stesso periodo le vendite sono cresciute del 2,3% su base mensile a 673,7 miliardi di dollari dopo il -1,4% registrato a gennaio e contro il +0,8% atteso. Su anno si è registrato un aumento dello 0,8%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,34 contro l’1,37 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, l’inflazione risale più delle attese a marzo: +3,5% a/a

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di marzo 2024. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,4% su base mensile, contro la variazione del +0,4% registrata il mese precedente e il +0,3% atteso dagli analisti.L’indice relativo agli alloggi è aumentato a marzo, così come l’indice della benzina. Insieme, questi due indici hanno contribuito per oltre la metà all’aumento mensile dell’indice per tutte le voci. Nel corso del mese l’indice energetico è cresciuto dell’1,1%. L’indice alimentare è aumentato dello 0,1% a marzo. L’indice del cibo a domicilio è rimasto invariato, mentre l’indice del cibo fuori casa è aumentato dello 0,3% nel corso del mese. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,5%, (+3,4% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 3,2% a febbraio.L’indice energetico è aumentato del 2,1%, il primo aumento di 12 mesi di tale indice dal periodo terminato a febbraio 2023. L’indice alimentare è aumentato del 2,2%.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,4% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,8%, dopo il +3,8% di febbraio e più del 3,7% stimato dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 10 aprile 2024

    (Teleborsa) – Mercoledì 10/04/202401:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,2%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,1%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. 1%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -0,6%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,4%; preced. 3,2%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,4%)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (preced. -1,7%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,5%; preced. -0,3%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 2,42 Mln barili; preced. 3,21 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi alla produzione in aumento a marzo

    (Teleborsa) – Risultano quasi in linea con le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di marzo 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento dello 0,8% su base annua, contro il +0,7% del mese precedente, e si confronta con il +0,8% atteso. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,2% dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto al +0,3% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo dello 0,5% su base mensile e una diminuzione del 6,9% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti invece dello 0,3% su base mensile e dell’1% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori migliora a marzo

    (Teleborsa) – Migliora il sentiment dei consumatori giapponesi. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia a marzo si è attestato a 39,5 punti, dai 39 di febbraio, ma risulta al di sotto dei 39,6 punti stimati dal connsensus. All’andamento dell’indice hanno contribuito le attese sulla situazione occupazionale (+0,7 punti), le intenzioni di spesa di beni durevoli (+0,8 punti) e quelle sui redditi (+0,7 punti) mentre sono stabili quelle sullo stile di vita (+1,1 punti).L’indice resta tuttavia ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale accelera a febbraio

    (Teleborsa) – Recupera la produzione industriale tedesca a febbraio. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un incremento mensile del 2,1%, dopo il +1,3% di gennaio (dato rivisto da un preliminare di +1%). Le stime degli analisti erano per un aumento più contenuto dello 0,6%. Su base annua si evidenzia un calo del 4,8%, inferiore al -5% del mese precedente. Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un incremento dell’1,9% su base mensile. La produzione di energia è calata del 6,5%. LEGGI TUTTO

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    USA, l’economia crea 303 mila posti di lavoro. Taglio tassi si allontana

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese i non-farm payrolls a marzo, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavorop statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8%, rispetto al 3,9% del mese precedente e del consensus. Sono stati aggiunti 303 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a febbraio erano state create 270 mila buste paga (dato rivisto da 275 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 212 mila di posti di lavoro.Il dato è superiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 232 mila posti di lavoro, contro i 207 mila rivisti di febbraio ed i 160 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono rimasti invariati contro un aumento di 5 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con i -10 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,4 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 4,1% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +4,1% a/a) dopo il +0,2% mensile e +4,3% tendenziale registrato a febbraio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO