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    UE, von der Leyen: bene annuncio Trump, sostengo accordo zero-per-zero con USA

    (Teleborsa) – “Accolgo con favore l’annuncio del Presidente Trump di sospendere i dazi reciproci. È un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale. Condizioni chiare e prevedibili sono essenziali per il funzionamento del commercio e delle catene di approvvigionamento”. Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, dopo l’annuncio di ieri sera dell’amministrazione USA di una pausa di 90 giorni all’aumento dei dazi sulla maggior parte dei partner commerciali.”I dazi sono tasse che danneggiano solo le imprese e i consumatori – ha continuato – Per questo motivo ho costantemente sostenuto un accordo tariffario zero a zero tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. L’Unione Europea rimane impegnata in negoziati costruttivi con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di raggiungere un commercio senza attriti e reciprocamente vantaggioso”.”Allo stesso tempo, l’Europa continua a concentrarsi sulla diversificazione dei suoi partenariati commerciali, collaborando con paesi che rappresentano l’87% del commercio globale e condividono il nostro impegno per uno scambio libero e aperto di beni, servizi e idee”, ha detto von der Leyen.”Infine, stiamo intensificando il nostro lavoro per eliminare le barriere nel nostro mercato unico – ha evidenziato – Questa crisi ha chiarito una cosa: in tempi di incertezza, il mercato unico è la nostra ancora di stabilità e resilienza. Il mio team e io continueremo a lavorare giorno e notte per proteggere i consumatori, i lavoratori e le imprese europee. Insieme, gli europei usciranno più forti da questa crisi”. LEGGI TUTTO

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    USA, presidente Corte Suprema critica richiesta Trump di impeachment a giudici

    (Teleborsa) – Il presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti, John Roberts, ha rilasciato una rara dichiarazione per rispondere alla presa di posizione del presidente Donald Trump e dei suoi alleati, che vorrebbero mettere sotto accusa i giudici che hanno emesso sentenze contro l’amministrazione.”Per più di due secoli, è stato stabilito che l’impeachment non è una risposta appropriata al disaccordo riguardante una decisione giudiziaria. Il normale processo di revisione d’appello esiste per questo scopo”, ha affermato Roberts.Alcune ore fa, Trump si è riferito al giudice distrettuale statunitense James Boasberg come un “agitatore e provocatore” dopo aver ordinato all’amministrazione di fermare le deportazioni di membri di gang accusati a El Salvador ai sensi di una legge del diciottesimo secolo.”Questo giudice lunatico di sinistra radicale, un agitatore e provocatore che è stato tristemente nominato da Barack Hussein Obama, non è stato eletto presidente – Non ha VINTO il VOTO popolare (di molto!), non ha VINTO TUTTI E SETTE GLI STATI INDECISI, non ha VINTO 2.750 contro 525 contee, NON HA VINTO NULLA! – ha scritto sul suo profilo social Truth – HO VINTO PER MOLTE RAGIONI, CON UN MANDATO STRAORDINARIO, MA COMBATTERE L’IMMIGRAZIONE ILLEGALE POTREBBE ESSERE STATA LA RAGIONE NUMERO UNO PER QUESTA VITTORIA STORICA. Sto solo facendo ciò che gli ELETTORI volevano che facessi. Questo giudice, come molti dei giudici corrotti davanti ai quali sono costretto a comparire, dovrebbe essere messo sotto IMPEACHMENT!!! NON VOGLIAMO CRIMINALI VIZIOSI, VIOLENTI E DEMENTI, MOLTI DEI QUALI ASSASSINI SQUILIBRATI, NEL NOSTRO PAESE. RENDIAMO L’AMERICA DI NUOVO GRANDE!!!Al centro della disputa c’è l’Alien Enemies Act del 1798, una legge di guerra raramente utilizzata che Trump ha invocato per giustificare le deportazioni di massa, sostenendo che si trattava di un'”invasione” da parte della gang venezuelana Tren de Aragua. Boasberg ha bloccato le deportazioni e ha convocato un’udienza per affrontare la “possibile violazione” della sua sentenza dopo che due voli sono partiti per El Salvador nonostante il suo ordine verbale di fermarli. LEGGI TUTTO

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    Germania, il Bundestag approva l’allentamento del “freno al debito”

    (Teleborsa) – Il Bundestag tedesco ha approvato un piano di aumento della spesa pubblica per creare un fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture, allentando le regole costituzionali sul debito per consentire una maggiore spesa per la difesa. Si tratta di un passo importante perché permette di allentare la norma nota come “freno al debito”, che dal 2009 obbliga la Germania a mantenere il pareggio di bilancio.Il pacchetto legislativo, promosso dal cancelliere in pectore Friedrich Merz, è stato approvato nella camera bassa del parlamento con 513 voti su un totale di 733, superando la soglia dei due terzi (489 voti) richiesta per le modifiche costituzionali. L’approvazione è arrivata con i voti della CDU/CSU, della SPD e dei Verdi, che la scorsa settimana hanno trovato un accordo.La legislazione ora passa alla camera alta del parlamento, il Bundesrat (che rappresenta i governi dei 16 laender), dove è prevista una votazione per venerdì.Il prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha detto al Bundestag che la Germania non è riuscita a riconoscere la natura precaria della sicurezza europea negli ultimi anni e che deve agire ora. “Per almeno un decennio abbiamo avvertito un falso senso di sicurezza”, ha detto Merz, secondo un resoconto di Deutsche Welle. “La decisione che stiamo prendendo oggi sulla prontezza alla difesa non può essere niente di meno che il primo grande passo verso una nuova comunità di difesa europea, che includa anche paesi che non sono membri dell’Unione Europea”, ha aggiunto.Nonostante il suo partito abbia sostenuto la proposta di legge, la leader dei Verdi Britta Hasselmann ha attaccato il blocco conservatore CDU/CSU per opportunismo politico. “Le condizioni odierne non sono diverse da quelle dell’ottobre 2024 – ha affermato – Tutti sapevano che questo Paese aveva urgente bisogno di investimenti. I Verdi e la SPD avevano fatto campagna insieme per questo”.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Difesa UE, Von der leyen: “Pace non è scontata. Momento di assicurarla con la forza”

    (Teleborsa) – Il tema del riarmo fa discutere l’Europa. L’intervento di Ursula von der Leyen alla planaria dell’Europarlamento ha riflessioni e contestazioni da parte di varie parti politiche, sia in merito all’opportunità di accrescere gli investimenti, sia rispetto alla concezione stessa di difesa e sicurezza. “La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea”, ha affermato la Presidente della Commissione europea, aggiungendo “questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune”. “Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono”, ha sottolineato von der Leyen al dibattito su RearmUE, proseguendo “al Consiglio europeo ho visto un livello di consenso sulla difesa europea che non solo non ha precedenti, era del tutto impensabile solo poche settimane fa. C’è una nuova consapevolezza che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza”.Ricordando che il lungo periodo di pace ha spinto l’UE ad “abbassare la guardia” ed ridurre la spesa per la difesa da una media di oltre il 3% a meno della metà, Von der Leyen ha anticipato “vogliamo tirare fuori ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa”. La Presidente ha poi illustrato il piano per a difesa da 800 miliardi di euro, presentato la sorsa settimana, di cui ha riassunto anche i punti salienti: la clausola di salvaguardia, che consentirà agli Stati membri di mobilitare circa 650 miliardi di euro ed aumentare le spese per la difesa in misura pari all’1,5% del PIL, ed un nuovo strumento finanziario simile al SAFE, per l’erogazione di altri 150 miliardi sotto forma di prestiti”. “Questi prestiti – ha aggiunto – dovrebbero finanziare gli acquisti presso i produttori europei, per contribuire al rilancio della nostra industria della difesa”.Von der Leyen ha affermato che l’utilizzo dei fondi di coesione “è una possibilità” che si può offrire agli Stati membri su base “volontaria” e consente di usare i fondi non impegnati verso progetti legati alla difesa, ma la decisione finale spetterà al Parlamento e al Consiglio.”Permettetemi di aggiungere che he tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività – ha concluso von der Leyen – Sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un’Unione Europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l’unità e la forza”.Le affermazioni della Presidente hanno trovato pareri contrastanti al Parlamento Europeo. “Abbiamo bisogno di progetti comuni a livello Ue come difesa missilistica, anti droni o un sistema satellitare, non possiamo dipendere dagli Usa”, ha riconosciuto il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, aggiungendo ” il compito della nostra generazione è creare un vera e propria unione della difesa e il Ppe è pronto a fare la sua parte”. Weber ha però obiettato che “è necessaria una legittimità ancora più democratica del processo e che “il Parlamento deve essere pienamente coinvolto. Bypassare il Parlamento con l’articolo 122 è un errore”. Per il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, occorrere lasciare liberi gli Stati di “investire nella pace” o nel campo sociale, ad esempio in salute ed alloggi. “La pace senza la difesa è un’illusione”, ha affermato Costa, ma la difesa “va oltre il riarmo” e comprende gli investimenti “nell’autonomia strategica, la riduzione delle dipendenze energetiche e la protezione delle frontiere”. LEGGI TUTTO

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    Freni (MEF): primi decreti legislativi della riforma TUF “certamente entro l’estate”

    (Teleborsa) – “Questa delega era stata costruita su base annuale, che era un obiettivo ambizioso. I lavori della commissione che sto presiedendo hanno portato quasi al 95% a chiudere i lavori, ma sono arrivate quattro direttive comunitarie che richiedono un’implementazione”. Lo ha dichiarato Federico Freni, sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), intervenendo alla Camera sulla discussione della proroga della delega al governo per la riforma del Testo Unico della Finanza (TUF).”Abbiamo quindi scelto di chiedere al Parlamento la possibilità di disporre di qualche settimana in più, ma contiamo di poter portare all’esame delle Commissioni Finanze – dopo il Consiglio dei Ministri – il testo dei primi decreti legislativi certamente entro l’estate”, ha aggiunto.”Questo per consentire al Parlamento di aver il tempo di un vaglio pieno nel merito sui termini dell’attuazione di questa riforma, che è una riforma di vitale importante per il sistema paese, che non ha alcune connessione – ne diretta ne indiretta – con le vicende bancarie che interessano il sistema paese”, ha sottolineato Freni, dopo alcuni interventi di PD e Movimento 5 Stelle che avevano suggerito questo.”Una connessione diretta ce l’ha con il sistema sanzionatorio – ha proseguito – Abbiamo battuto a tappeto il mercato per capire quali fossero le differenze tra il nostro mercato e gli altri mercati dal punto di vista sanzionatorio. Uno dei principali punti di scarto rispetto al mercato olandese, francese o inglese – che sono i marcati con la maggiore capitalizzazione in Europa non è tanto la possibilità o meno di irrogare sanzioni, che ci deve essere, ma la lunghezza del provvedimento per arrivare a quelle sanzioni, oltre che la necessità che si sovrappongano i binari paralleli del civile e penale”.”Se dobbiamo portare qualcuno a quotare l’impresa in Italia, o invitare qualcuno a non uscire, dobbiamo allinearci alle migliori practices”, ha sottolineato il sottosegretario al MEF. LEGGI TUTTO

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    Congedo (FdI): attenzione a debito e stabilità politica rendono Italia affidabile per investitori

    (Teleborsa) – “La nostra Borsa sta mostrando un notevole dinamismo, con chiusure sopra i 39 mila punti, attestandosi a livelli che non si vedevano dal 2007 e che la pongono in cima alle Borse europee, che complessivamente in questo periodo si posizionano sopra le performance dei mercati statunitensi. Inoltre, lo spread sui titoli tedeschi è vicino a quota 100, mentre quello sui titoli francesi è di circa 30 punti base, livelli positivi che non si vedevano rispettivamente dal 2021 e dal 2008″. Lo afferma Saverio Congedo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze alla Camera, intervenendo alla Camera sulla discussione della proroga della delega al governo per la riforma del Testo Unico della Finanza (TUF).”È un segnale chiaro che l’approccio serio sui conti pubblici, con particolare attenzione al debito, del governo di Giorgia Meloni e la stabilità politica del governo rendono affidabile il sistema Italia agli occhi di analisti e investitori – ha sottolineato Congedo – Nonostante ciò, la Borsa italiana sconta limiti dimensionali, una situazione che forse meriterebbe ulteriori interventi normativi.”La riforma del TUF è un positivo passi in avanti, ponendosi l’obiettivo di migliorare la competitività dei mercati dei capitali italiani, con misure di semplificazione per l’accesso e la permanenza sui mercati delle imprese”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Zelensky pronto a firmare intesa con Washington

    (Teleborsa) – Kiev ha concordato con Washington i termini sull’accordo sui minerali ed è ” pronta a firmare l’intesa”. E’ quanto riporta il Financial Times, citando fonti vicine alle trattative. Il Presidente americano Donald Trump – ha confermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt – “si aspetta che Zelensky firmi” l’accordo sui minerali critici, che ” è essenziale” per “recuperare i soldi dei contribuenti americani che hanno finanziato la difesa nazionale dell’Ucraina”. Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron, di ritorno da Washington, ha avuto un colloquio con il primo ministro britannico Keir Starmer e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Siamo determinati a lavorare per una pace forte e duratura in Ucraina”, ha affermato su X. LEGGI TUTTO

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    UE, ok Parlamento ad aggiornamento norme IVA per era digitale

    (Teleborsa) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato le modifiche alle norme che gli Stati membri hanno indicato a novembre di voler apportare alla direttiva IVA. Gli eurodeputati hanno approvato le norme con 589 voti a favore, 42 contrari e 10 astensioni.Queste modifiche richiederanno che entro il 2030 le piattaforme online debbano pagare l’IVA per i servizi forniti tramite loro nella maggior parte dei casi in cui i singoli fornitori di servizi non applicano l’IVA. Ciò porrà fine a una distorsione del mercato poiché servizi simili forniti nell’economia tradizionale sono già soggetti a IVA. Questa distorsione è stata più significativa nel settore degli affitti di alloggi a breve termine e nel settore del trasporto passeggeri su strada. Gli Stati membri avranno la possibilità di esentare le PMI da questa norma, un’idea che anche il Parlamento aveva promosso.L’aggiornamento digitalizzerà completamente anche gli obblighi di dichiarazione IVA per le transazioni transfrontaliere entro il 2030, con le aziende che emettono fatture elettroniche per le transazioni transfrontaliere tra aziende e segnalano automaticamente i dati alla propria amministrazione fiscale. Con questo, le autorità fiscali dovrebbero essere in una posizione migliore per contrastare le frodi IVA.Per semplificare l’onere amministrativo per le aziende, le norme rafforzano gli sportelli unici IVA online in modo che un numero ancora maggiore di aziende con attività transfrontaliere possano soddisfare i propri obblighi IVA tramite un unico portale online e in una sola lingua. LEGGI TUTTO