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    Referendum, quorum non raggiunto: affluenza intorno al 30%

    (Teleborsa) – Si aggira intorno al 30% l’affluenza per i cinque referendum in tema di lavoro e cittadinanza, con dati ancora parziali: decisamente lontano il quorum richiesto per la validità delle consultazioni, il 50%+1 degli aventi diritto. Tra i primi promotori a commentare l’esito, il segretario di +Europa Riccardo Magi per il quale “Ha vinto l’astensionismo organizzato. Il quorum è divenuto un ostacolo alla democrazia, proporremo di abolirlo”. Il leader della Lega Matteo Salvini parla di “una enorme sconfitta per una sinistra che non ha più idee e credibilità”.”Avete perso” è invece il messaggio a caratteri cubitali che sui social Fratelli d’Italia pubblica su una foto in cui sono schierati i leader dell’opposizione sostenitori dei referendum, Riccardo Magi, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Elly Schlein e Nicola Fratoianni.”L’unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, però – si legge nel post sui social del partito della premier Giorgia Meloni -, sono stati gli italiani a far cadere voi”.”Bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché abbiamo speso tantissimi soldi per esempio per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all’estero che sono tornate bianche”. Lo ha detto il vicepremier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1 sottolineando che ” il governo si è rafforzato, l’opposizione si è indebolita”.Intanto, il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha riunito la segreteria confederale prima dell’inizio della conferenza stampa per commentare i risultati dei referendum su lavoro e cittadinanza. Landini incontrerà i rappresentanti dei media intorno alle 16 nella sede del comitato elettorale nel centro congressi Frentani. LEGGI TUTTO

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    Negoziati Russia-Ucraina a Istanbul: dure le condizioni di Mosca

    (Teleborsa) – Nulla di fatto per i negoziati fra Russia ed Ucraina a Istanbul. E’ netta la posizione espressa dalla Russia nel Memorandum, presentato ieri in occasione delle trattative fra le due delegazioni, sia per l’accordo di pace, sia per il semplice al cessate il fuoco: Kiev dovrà ritirare tutte le sue truppe dalle quattro regioni occupate – Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson – e riconsegnarle a Mosca, o in alternativa, avviare la smobilitazione delle truppe, la revoca della legge marziale, la smobilitazione e la rinuncia agli aiuti militari stranieri da parte di Kiev, la tenuta di nuove elezioni entri cento giorni.Condizioni che, evidentemente, l’Ucraina non è disposta ad accettare. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al Presidente americano Donald Trump, chiedendo di imporre sanzioni contro la Russia, per costringerla ad accettare il cessate il fuoco. “Ci aspettiamo davvero che Trump adotti misure forti. Ci aspettiamo che sostenga le sanzioni per costringere la Russia a porre fine alla guerra, o almeno a passare alla prima fase, ovvero il cessate il fuoco”, ha affermato ZelenskyFra le richieste della Russia vi sono poi una serie di pretese, quali il riconoscimento internazionale dell’appartenenza delle quattro regioni e della Crimea alla Russia, la della neutralità dell’Ucraina, che rinuncerebbe quindi ad entrare nella Nato, il divieto di attività militari straniere nel Paese e l’imposizione di limiti alle forze armate ucraine.”Sembra che i russi stiano di nuovo tergiversando, cercando di creare un’immagine diplomatica per gli Stati Uniti, senza però agire concretamente”, ha affermato il ministro della Difesa ucraino Rustam Umerov, aggiungendo che il Memorandum presentato dai russi verrà comunque esaminato “nel corso delle prossime settimane”. Per parte Ucraina, resta ferma la richiesta di un cessate il fuoco di almeno 30 giorni.Dall’incontro è emersa anche la richiesta di un summit, che dovrebbe tenersi in Turchia, fra il presidente ucraino Zelensky, il Presidente russo Vladimir Putin ed, eventualmente, il Presidente americano Donald Trump quale terza parte neutrale. Un vertice auspicato anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed accolto con favore anche dalla Casa Bianca, anche se la Russia ha più volte ribadito l’utilità di un vertice solo dopo che le delegazioni avranno raggiunto un accordo di massima sulle condizioni di pace. LEGGI TUTTO

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    Amministrative 2025, centrosinistra trionfa a Genova con Salis e Ravenna con Barattoni

    (Teleborsa) – Il centrosinistra si conferma indiscusso vincitore delle Elezioni amministrative 2025, che hanno interessato 117 comuni appartenenti a regioni a statuto ordinario, di cui quattro capoluoghi di Regione (Genova, Ravenna, Matera e Taranto) più9 comuni della Sicilia. “Il Pd che cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito”, esulta la segretaria del Pd Elly Schlein, aggiungendo, “il Partito Democratico conferma la sua crescita, dopo le regionali dello scorso anno e le europee. Essere testardamente unitari, è necessario ripeterlo oggi più che mai, non è una tesi o un dibattito politologico, ma un dato oggettivo: uniti si vince, congratulazioni a tutte le forze che hanno contribuito a queste belle vittorie!”.L’affluenza finale si attesta al 56,29% più o meno in linea con il 56,32% della tornata precedente, mentre alla chiusura delle urne ieri alle 23 risultava ancora in calo.Fra i risultati più eclatanti Ravenna, dove i candidato di centrosinistra Alessandro Barattoni passa al primo turno con il 58,35% delle preferenze, mentre a Genova si conferma salda la sindaca Silvia Salis con il 51,57% dei voti, senza necessità di ballottaggio. Il ballottaggio si terrà invece a Matera, dove è in netto vantaggio la coalizione riformista che fa capo a Roberto Cifarelli, con il 44,32% delle preferenze contro il candidato sindaco di centrodestra Antonio Nicoletti che si ferma al 37,69%.A Taranto passano al secondo turno il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti, con adesioni al 37,17%, con un certo distacco rispetto al candidato del centrodestra Luca Lazzaro al 20,79%. LEGGI TUTTO

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    Elezioni amministrative 2025, Ravenna e Genova al centrosinistra al primo turno

    (Teleborsa) – Si sono chiusi alle 15.30 i seggi delle Elezioni amministrative 2025, che hanno interessato 117 comuni appartenenti a regioni a statuto ordinario, di cui quattro capoluoghi di Regione (Genova, Ravenna, Matera e Taranto) e 9 comuni della Sicilia. L’affluenza finale si attesta al 56,29% più o meno in linea con il 56,32% della tornata precedente, mentre alla chiusura delle urne ieri alle 23 risultava ancora in calo.Dagli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio per la Rai emerge che Ravenna si conferma roccaforte del centrosinistra, senza neanche bisogno del ballottaggio, con preferenze comprese in un intervallo del 61%-65% per il candidato Alessandro Barattoni. Anche Genova resta alla candidata sindaca Silvia Salis, che conta di passare al primo turno con una percentuale compresa fra il 53% ed il 57%, mentre l’avversario del centrodestra Pietro Piciocchi avrebbe preso tra il 38% e il 42%. Ballottaggio per Matera, dove è in vantaggio la coalizione riformista che fa capo a Roberto Cifarelli, con preferenze fra il 44,5% ed il 48,5%, mentre il candidato sindaco di centrodestra Antonio Nicoletti si ferma al 31,5-35,5%.A Taranto passano al secondo turno il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti, con adesioni fra il 37% ed il 41%, ed il candidato del centrodestra Luca Lazzaro, che prende fra il 20% ed il 24%.I ballottaggi per i Comuni in bilico si terranno l’8-9 giugno, data in cui cade anche la tornata referendaria sul lavoro e l’immigrazione, promossa dalla Cgil di Maurizio Landini. E proprio per questo motivo i risultati di queste elezioni sono molto seguiti, per testare il polso dell’affluenza e dell’interesse alla partecipazione attiva. LEGGI TUTTO

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    Parlamento UE vuole semplificare sistema di monitoraggio su investimenti esteri

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha adottato, con 378 voti favorevoli, 173 contrari e 24 astensioni, il proprio mandato negoziale su norme aggiornate che rafforzano il sistema europeo di monitoraggio degli investimenti esteri. Il regolamento prevede che gli investimenti esteri, diretti ed indiretti, siano soggetti a un controllo obbligatorio da parte degli Stati membri per individuare e affrontare possibili rischi per la sicurezza o l’ordine pubblico, in settori quali i media, le materie prime critiche e le infrastrutture di trasporto.Grazie alle modifiche approvate, le procedure dei meccanismi nazionali di controllo saranno armonizzate e la Commissione avrà il potere di intervenire di propria iniziativa o in caso di disaccordo tra gli Stati membri sui potenziali rischi per la sicurezza o l’ordine pubblico derivanti da uno specifico investimento estero.La nuova legge estende inoltre l’ambito di applicazione del monitoraggio, includendo anche le operazioni all’interno dell’UE in cui l’investitore diretto è di proprietà di persone fisiche o giuridiche di un paese non UE, includendo così anche i cosiddetti investimenti indiretti. Se l’autorità di screening dovesse concludere che l’investimento previsto potrebbe avere effetti negativi sulla sicurezza o sull’ordine pubblico, questo potrà essere autorizzato solo a determinate condizioni oppure sarà bloccato.”Al momento il sistema di controllo degli investimenti esteri dell’UE è frammentato, costoso per gli investitori e poco efficace nel mitigare i rischi – ha commentato il relatore Raphael Glucksmann (S&D, FR) – Lasciare che grandi impianti industriali, reti energetiche e colossi dei media vengano acquisiti da entità estere – dalla Cina, dagli Stati Uniti o altrove – mette a rischio la nostra sicurezza e sovranità economica”.”Le procedure di monitoraggio saranno ora semplificate in tutti gli Stati membri, mantenendo un mercato unico aperto e attraente, ma anche proteggendo le nostre industrie, tutelando questi settori e rafforzando la competitività delle nostre industrie strategiche – ha aggiunto – La Commissione avrà l’autorità di prendere decisioni determinanti in caso di disaccordo, garantendo un approccio più uniforme in tutta l’UE”.Sulla base del testo adottato, i deputati possono iniziare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della legge. Il Parlamento e il Consiglio devono adottare l’atto legislativo finale prima che questo possa entrare in vigore. LEGGI TUTTO

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    USA, Trump rimuove consigliere per Sicurezza nazionale Waltz. Sostituito da Rubio

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che nominerà Michael Waltz, il suo attuale Consigliere per la Sicurezza Nazionale, prossimo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite.Waltz è stato criticato a marzo dopo aver ammesso di aver aggiunto inavvertitamente il direttore del giornale statunitense Atlantic, Jeffrey Goldberg, a una chat di Signal creata per discutere di attacchi contro i ribelli Houthi in Yemen.Marco Rubio ricoprirà la carica di Consigliere per la Sicurezza Nazionale ad interim, pur mantenendo il suo incarico di Segretario di Stato. Rubio sta accumulando diversi incarichi: ha assunto il controllo dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) dopo che era stata presa di mira dal Dipartimento per l’efficienza governativa di Elon Musk ed è anche direttore ad interim degli Archivi nazionali.”Sono lieto di annunciare che nominerò Mike Waltz prossimo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite – ha scritto Trump sul suo social Truth – Fin dalla sua esperienza in uniforme sul campo di battaglia, al Congresso e come mio Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Mike Waltz ha lavorato duramente per mettere al primo posto gli interessi della nostra nazione. So che farà lo stesso nel suo nuovo ruolo”. LEGGI TUTTO

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    Canada, Mark Carney vince le elezioni: “Trump vuole spezzarci, non accadrà mai”

    (Teleborsa) – Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha vinto le elezioni, portando il suo Partito Liberale a una rimonta e una vittoria contro i conservatori guidati da Pierre Poilievre, dovuta in gran parte all’atteggiamento aggressivo del presidente statunitense Donald Trump nei confronti del paese.Carney, primo ministro da marzo dopo le dimissioni di Justin Trudeau, è un economista laureato ad Harvard e Oxford, ha ricoperto la carica di Governatore della Banca del Canada durante la crisi finanziaria globale del 2008 e della Banca d’Inghilterra durante la Brexit.La campagna elettorale è stata dominata da Trump e dalla sua incessante attenzione al Canada, il più stretto alleato e partner commerciale degli Stati Uniti. Trump ha imposto dazi sui prodotti canadesi, spingendo il paese verso la recessione, e ha ripetutamente minacciato di annetterlo come 51° Stato.Sebbene il Partito Liberale e Mark Carney siano i vincitori delle elezioni, è ancora troppo presto per dire se otterranno la maggioranza dei seggi o se saranno costretti a formare un governo di minoranza.”Come ho avvertito per mesi, l’America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua – ha detto Carney nel discorso post-vittoria – Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per poterci possedere. Questo non accadrà mai”.”Quando mi siederò con il presidente Trump, sarà per discutere delle future relazioni economiche e strategiche tra due nazioni sovrane e lo farò con la piena consapevolezza che abbiamo molte altre opzioni per costruire prosperità per tutti i canadesi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    UE, von der Leyen: bene annuncio Trump, sostengo accordo zero-per-zero con USA

    (Teleborsa) – “Accolgo con favore l’annuncio del Presidente Trump di sospendere i dazi reciproci. È un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale. Condizioni chiare e prevedibili sono essenziali per il funzionamento del commercio e delle catene di approvvigionamento”. Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, dopo l’annuncio di ieri sera dell’amministrazione USA di una pausa di 90 giorni all’aumento dei dazi sulla maggior parte dei partner commerciali.”I dazi sono tasse che danneggiano solo le imprese e i consumatori – ha continuato – Per questo motivo ho costantemente sostenuto un accordo tariffario zero a zero tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. L’Unione Europea rimane impegnata in negoziati costruttivi con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di raggiungere un commercio senza attriti e reciprocamente vantaggioso”.”Allo stesso tempo, l’Europa continua a concentrarsi sulla diversificazione dei suoi partenariati commerciali, collaborando con paesi che rappresentano l’87% del commercio globale e condividono il nostro impegno per uno scambio libero e aperto di beni, servizi e idee”, ha detto von der Leyen.”Infine, stiamo intensificando il nostro lavoro per eliminare le barriere nel nostro mercato unico – ha evidenziato – Questa crisi ha chiarito una cosa: in tempi di incertezza, il mercato unico è la nostra ancora di stabilità e resilienza. Il mio team e io continueremo a lavorare giorno e notte per proteggere i consumatori, i lavoratori e le imprese europee. Insieme, gli europei usciranno più forti da questa crisi”. LEGGI TUTTO