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    Eurodeputati chiedono una legge sull’uso dell’AI sul posto di lavoro

    (Teleborsa) – La Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali del Parlamento europeo chiede alla Commissione UE di introdurre una legge che disciplini l’uso delle tecnologie algoritmiche, inclusa l’intelligenza artificiale, nei luoghi di lavoro europei.Gli eurodeputati della Commissione hanno concordato una serie di raccomandazioni per un nuovo disegno di legge dell’UE volto a garantire l’uso trasparente, equo e sicuro dei sistemi automatizzati di monitoraggio e di processo decisionale utilizzati per prendere o supportare decisioni sul posto di lavoro. Pur sottolineando che l’uso di sistemi di gestione algoritmica (AM) può offrire opportunità di ottimizzazione del lavoro, chiedono che queste tecnologie siano supervisionate da esseri umani e sottolineano l’importanza della trasparenza e della protezione dei diritti fondamentali e dei dati personali.La richiesta di iniziativa legislativa è stata approvata con 41 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astensioni.Secondo gli eurodeputati, la nuova legge deve prevedere la supervisione umana per tutte le decisioni prese o supportate dai sistemi di AM. I lavoratori dovrebbero poter richiedere spiegazioni sulle decisioni prese o supportate dalla gestione algoritmica. Le decisioni definitive sull’inizio o la cessazione del rapporto di lavoro, il rinnovo o il mancato rinnovo di un contratto, le modifiche retributive o i provvedimenti disciplinari devono essere prese da un essere umano.I deputati raccomandano che i lavoratori siano informati su come questi sistemi influiscono sulle condizioni di lavoro, quando vengono utilizzati per prendere decisioni, che tipo di dati raccolgono o elaborano e come viene garantita la supervisione umana. I lavoratori dovrebbero inoltre avere accesso a una formazione su come gestire questi sistemi e dovrebbero essere consultati sulle decisioni in materia di retribuzione, valutazione, assegnazione delle mansioni o orario di lavoro prese con il supporto dei sistemi di gestione additiva.Per proteggere la privacy e i dati dei lavoratori, le nuove norme richieste dagli eurodeputati vieterebbero il trattamento di dati relativi allo stato emotivo, psicologico o neurologico dei lavoratori, le comunicazioni private, i dati dei lavoratori fuori servizio, il tracciamento geografico in tempo reale al di fuori dell’orario di lavoro e l’utilizzo di dati relativi alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva.Il Parlamento voterà su questa iniziativa legislativa durante la sessione plenaria di dicembre. La Commissione avrà quindi tre mesi di tempo per rispondere, informando il Parlamento sulle misure che intende adottare o motivando l’eventuale rifiuto di proporre un’iniziativa legislativa in linea con la richiesta del Parlamento. LEGGI TUTTO

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    Trump cancella incontro con Putin: “Lo vedrò in futuro “

    (Teleborsa) – Il Presidente americano Donald Trump torna a fare pressione sul leader russo Vladimir Putin, cancellando l’atteso incontro a Budapest e annunciando nuove sanzioni sulla Russia. “Ho cancellato l’incontro con Putin, non saremmo arrivati dove volevo arrivare”, ha spiegato il leader statunitense in un incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte nello Studio Ovale, aggiungendo “lo incontrerò in futuro”.”Putin e Zelensky vogliono la pace”, ha proseguito Trump, spiegando che i tempi per imparare ad utilizzare i missili Tomahawk sono lunghi e “gli ucraini non possono farlo”. Trump ha anche annunciato nuove sanzioni contro la Russia, in particolare a carico delle big petrolifere, Rosneft e Lukoil. “Ho pensato che fosse il momento giusto per nuove sanzioni contro la Russia”, ha affermato il Presidente, motivandole con “il rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso”. Le nuove sanzioni – ha spiegato il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent – sono “tra le più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia”.Frattanto, si attende oggi dal vertice europeo il via libera al 19esimo pacchetto di sanzioni UE contro Mosca, dopo che la Slovacchia ha annunciato il ritiro del veto che ne bloccava l’approvazione.E mentre la Russia non mostra nessuna intenzione di arretrare sul fronte della guerra, il leader ucraino Volodymir Zelensky si dimostra propenso a congelare il conflitto sulle attuali linee, mentre è impegnato in un tour europeo per sollecitare l’Europa ad esercitare una maggiore pressione su Mosca. “La Russia non sente abbastanza pressione e prolunga la guerra”, ha affermato. LEGGI TUTTO

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    Trump al telefono con Putin: “Colloquio produttivo. Ci incontreremo a Budapest”

    (Teleborsa) – Dopo aver incassato il risultato della storica pace in Medioriente, il Presidente americano Donald Trump tenta il bis, cercando di mettere pace anche nell’Est europeo. E così, in vista dell’incontro domani con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, sente al telefono il Presidente russo Vladimir Putin. Un “colloquio produttivo”, riferiscono i due leader al termine della call, annunciando che si incontreranno a Budapest per discutere i termini della fine del conflitto in Ucraina.”Sto parlando ora con il presidente Putin”, aveva annunciato questo pomeriggio Trump sul suo profilo social Truth, aggiungendo “la conversazione è in corso, è lunga, e ne riferirò i contenuti, così come farà il Presidente Putin, al termine”. L’agenzia Axios aveva già anticipato una conversazione telefonica dei due leader alla vigilia dell’incontro domani alla Casa Bianca con Zelensky, ma al momento on si conoscono i contenuti della telefonata.”Il presidente Putin e io ci incontreremo poi in una località concordata, Budapest, in Ungheria, per valutare se possiamo porre fine a questa ‘ingloriosa” guerra tra Russia e Ucraina”, ha poi fatto sapete Trump su Truth l terine della telefonata, aggungendo che la conversazione “è stata molto produttiva” e sono stati fatti “grandi progressi”.”Putin si è congratulato con me e con gli Stati Uniti per il grande traguardo della pace in Medio Oriente”, ha sottolineato il leader statunitense, aggiungendo “credo davvero che il successo in Medio Oriente ci aiuterà nei negoziati per porre fine alla guerra con Russia e Ucraina”. Frattanto, Zelensky ha denunciato nuovi attacchi russi alle infrastrutture energetiche e civili del Paese, con oltre 300 droni d’attacco e 37 missili, in gran parte balistici, provocando danni nelle regioni di Vinnytsia, Sumy e Poltava. Il leader ucraino sarà domani a Washington, dove incontrerà aziende operanti nel settore della difesa e dell’energia, per mettere a punto un pacchetto di contratti per la fornitura di armi (sistemi di difesa aerea, artiglieria ad alta precisione e missili Atacms), poi incontrerà anche alcuni membri del Congresso. In vista di questi incontri il primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko, che guida la delegazione ucraina in USA, ha incontrato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent per discutere del rafforzamento del partenariato e della garanzia di una pace a lungo termine. LEGGI TUTTO

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    Francia, Governo Lecornu Bis alla prova della fiducia

    (Teleborsa) – Il Governo Lecornu Bis si prepara per il voto di fiducia all’Assemblea Nazionale. Il Primo Ministro incaricato rilascerà la sua dichiarazione politica oggi pomeriggio, che coinciderà sostanzialmente con l’approvazione della legge di bilancio, essendo un governo di scopo. Il progetto di bilancio 2026 sarà infatti approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri, indicando un deficit al di sotto del 5%, assieme al bilancio della Previdenza Sociale, i cui contenuti non sono stati resi noti da palazzo Matignon. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese La Tribune, il governo Lecornu presenterà un bilancio che punta a ridurre il deficit al 4,7% entro fine 2026 e ridurre il bilancio di 31 miliardi attraverso un mix di tagli alla spesa ed aumento delle entrate. Inoltre, è attesa una nuova misura fiscale per tassare le holding dei ricchi ed il blocco della rivalutazione delle pensioni e delle altre prestazioni sociali. Nello stesso tempo, Lecornu ha affermato che è “indispensabile” accrescere le spese per la difesa di fronte “all’inasprimento del mondo”. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto per il 2026 uno stanziamento supplementare di 3,5 miliardi di euro per la difesa, portando la spesa militare complessiva a 57,2 miliardi, contro i 50,5 miliardi del 2025 (+13%).Frattanto, i socialisti chiedono la scelta di un nuovo Primo Ministro e la sospensione della riforma delle pensioni – punto critico del dibattito politico – per evitare la censura dei partiti di sinistra radicale e di estrema destra Rassemblement National. E, infatti, La France Insoumise e Rassemblement National, assieme agli alleati dell’Unione della Destra che fa capo a Eric Ciotti, hanno depositato in Parlamento due mozioni di sfiducia nei confronti del governo di Sebastien Lecornu. La mozione presentata dal partito di Marine Le Pen chiede un ritorno alle urne, unica scelta che “permetterà di fare le grandi scelte politiche necessarie per uscire da queste molteplici crisi”. La France Insoumise ha presentato una mozione “firmata dai deputati d’oltremare, comunisti, ecologisti e dall’intero gruppo degli ‘Insoumis'”, perchè “non c’è tempo da perdere. Lecornu cadrà e Macron seguirà la sua scia”. LEGGI TUTTO

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    Reporting di sostenibilità, Parlamento UE vuole regole più semplici per meno aziende

    (Teleborsa) – Con 17 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, la Commissione Affari Giuridici del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione su una serie di modifiche ai requisiti di reporting sulla sostenibilità e di due diligence per le aziende, con l’obiettivo di avere regole più semplici per un minor numero di aziende.Riduzione del reporting sociale e ambientaleLa Commissione aveva originariamente proposto di ridurre dell’80% il numero di aziende tenute a redigere il reporting sociale e ambientale, mentre i deputati vogliono ridurre ulteriormente l’ambito di applicazione per includere solo le aziende con una media di oltre 1.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. Ciò si applicherebbe anche al reporting sulla sostenibilità ai sensi delle norme sulla tassonomia (ovvero una classificazione degli investimenti sostenibili).Per le aziende non più soggette alle norme, il reporting sarebbe volontario, in linea con le linee guida della Commissione. Per evitare che le grandi aziende trasferiscano i propri obblighi di reporting ai partner commerciali più piccoli, questi ultimi non sarebbero autorizzati a richiedere informazioni che vadano oltre gli standard volontari.La Commissione istituirebbe inoltre un portale digitale per le aziende, con accesso gratuito a modelli, linee guida e informazioni su tutti gli obblighi di rendicontazione dell’UE, a integrazione dello Sportello Unico Europeo.Due diligence solo per le grandi aziendeSecondo i deputati, le norme sulla due diligence che impongono alle aziende di prevenire e limitare il loro impatto negativo sui diritti umani e sull’ambiente dovrebbero applicarsi solo alle grandi imprese dell’UE con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 1,5 miliardi di euro, e alle imprese straniere con un fatturato netto nell’UE superiore alla stessa soglia.Invece di chiedere sistematicamente ai propri partner commerciali le informazioni necessarie per le loro valutazioni di due diligence, i deputati chiedono che queste grandi aziende adottino un approccio basato sul rischio, richiedendo le informazioni necessarie solo quando vi è la plausibile prospettiva di un impatto negativo sulle attività dei loro partner commerciali. Le aziende sarebbero comunque tenute a preparare un piano di transizione che allinei la propria strategia a un’economia sostenibile e all’accordo di Parigi.Le imprese dovrebbero essere responsabili dei danni causati da violazioni degli obblighi di due diligence ai sensi del diritto nazionale, piuttosto che a livello UE. Il livello massimo della sanzione per le aziende inadempienti rimarrebbe al 5% del loro fatturato globale e la Commissione e gli Stati membri dell’UE dovrebbero fornire orientamenti alle autorità nazionali in merito a tali sanzioni.Prossimi passiSe il Parlamento approvasse il mandato della commissione nella prossima sessione plenaria, i deputati e i governi dell’UE dovrebbero avviare i negoziati sul testo definitivo della legislazione il 24 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Ritardo voli, Parlamento UE in disaccordo con Consiglio: risarcimento dopo tre ore

    (Teleborsa) – La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo ha adottato le sue linee guida negoziali sulle modifiche ai diritti dei passeggeri aerei nell’Unione europea, con 34 voti favorevoli e due astensioni. Gli eurodeputati mirano a garantire che i passeggeri siano tutelati in caso di negato imbarco o di cancellazione o ritardo del volo.Nessun passo indietro sui diritti attualiGli eurodeputati della Commissione Trasporti sostengono fermamente le norme attuali e vogliono mantenere il diritto dei passeggeri aerei a essere rimborsati o riprotetti, e a richiedere un risarcimento in caso di ritardo superiore a tre ore o cancellazione del volo, o in caso di negato imbarco.Per quanto riguarda le condizioni per l’attivazione del risarcimento, gli eurodeputati non sono d’accordo con la richiesta del Consiglio di aumentare il limite massimo di ritardo del volo a quattro o sei ore. Vogliono mantenere un limite massimo di tre ore di ritardo del volo, indipendentemente dalla distanza percorsa. La distanza rileverebbe solo ai fini del risarcimento totale che i passeggeri potrebbero richiedere (da 300 a 600 euro), aggiungono. I passeggeri di voli cancellati o a cui è stato negato l’imbarco godrebbero dello stesso risarcimento.I deputati sostengono l’introduzione di un modulo comune per le richieste di risarcimento e rimborso. Intendono inoltre incaricare i vettori aerei di inviare ai passeggeri il modulo precompilato, o di attivare canali di comunicazione automatici alternativi, entro 48 ore dal verificarsi di un’interruzione. I viaggiatori avrebbero un anno di tempo per presentare una richiesta di risarcimento. In caso di negato imbarco, i viaggiatori riceverebbero un risarcimento immediato.Elenco definito di eccezioniI deputati propongono un elenco definito di eccezioni a queste regole, come calamità naturali, guerre, condizioni meteorologiche o vertenze sindacali impreviste (esclusi gli scioperi del personale delle compagnie aeree), che esonererebbero le compagnie aeree dal pagamento di risarcimenti.Bagaglio a manoLa posizione negoziale include il diritto di portare a bordo gratuitamente un oggetto personale, come una borsa, uno zaino o un computer portatile, a condizione che possa essere sistemato sotto il sedile anteriore, più un piccolo bagaglio a mano di dimensioni massime di 100 cm (lunghezza, larghezza e altezza combinate) e di peso non superiore a 7 kg.Costi per il check-inI deputati della Commissione Trasporti chiedono l’abolizione dei costi per il check-in, sia online che in aeroporto, per la correzione di errori di ortografia nei nomi dei passeggeri o per consentire ai bambini di età inferiore ai 14 anni di sedersi accanto al passeggero che li accompagna. Inoltre, i passeggeri dovrebbero avere il diritto di scegliere tra una carta d’imbarco cartacea o digitale.Prossimi passiL’adozione delle linee guida negoziali consentirà agli eurodeputati di avviare i colloqui sulle modifiche alle norme UE con la presidenza danese del Consiglio il 15 ottobre. I negoziatori avranno tre mesi di tempo per raggiungere un accordo (con possibile proroga di un mese). LEGGI TUTTO

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    Francia, Lecornu Bis: nasce governo di scopo per la legge di bilancio

    (Teleborsa) – Un governo di scopo per l’approvazione della Legge di bilancio ed il rispetto delle tempistiche imposte dalla UE. E’ questa la scelta fatta dal Presidente Francese Emmanuel Macron per risolvere la grave crisi istituzionale (con effetti sull’economia) in cui è caduto il Paese dopo l’ennesimo flop di un esecutivo politico.Nasce così il governo Lecornu Bis, formato da volti noti della società civile affiancati a giovani parlamentari. Una seconda occasione per il Primo Ministro scelto per la seconda volta da Macron, dopo il primo tentativo “lampo” (solo 14 ore di governo) fallito due settimane fa. una scelta motivata “dall’interesse del Paese”, come sottolineato dallo stesso Macron. Lo schieramento che lo supporterà in questo difficile compito è stato annunciato domenica sera, provocando la spaccatura definitiva del partito di destra dei Republicains che fa capo a Bruno Retailleau, che aveva annunciato di non voler far parte di un governo assieme ai socialisti. Ma i dissidenti sono venuti alla luce, a cominciare dal Ministro della Cultura Rachida dati. Per gli incarichi di peso, gli Interni sono stati affidati ad un esperto (non politico, Laurent Munez, dopo il rifiuto dello stesso Retailleu. Per l’Economia è stato confermato l’economista e uomo d’affari macroniano Roland Lescue, mentre ai Conti pubblici è stata nominata Amelie de Montchalin. Confermato agli Esteri Jean-Noel Barrot ed alla Giustizia Gerald Darmanin, mentre Catherine Vautrin assume la guida della Difesa, lasciando il ministero del Lavoro ad un non politico, l’ex presidente delle Ferrovie Jean-Pierre Farandou. Alla guida dell’Agricoltura è stata nominata Annie Genevard, mentre l’Educazione Nazionale è stata affidata a Edouard Geffray, ex direttore generale dell’Insegnamento scolastico.Il compito di questo esecutivo, come detto, sarà far approvare la legge di bilancio 2026, che verrà presentata domani, martedì 14 ottobre 2025, in concomitanza con la dichiarazione di politica generale di Lecornu all’Assemblea Nazionale, rappresentando appunto l’elemento cardine di questo secondo mandato. Il passaggio di consegne fra il primo e secondo governo Lecornu è in calendario per oggi, poi domani ci sarà un Consiglio dei ministri e la richiesta di fiducia all’Assemblea Nazionale. LEGGI TUTTO

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    Israele e Hamas hanno firmato l’intesa. Trump: ostaggi liberi entro lunedì o martedì

    (Teleborsa) – Israele ed Hamas hanno finalmente firmato l’accordo che porterà al cessate il fuoco a Gaza ed alla liberazioni degli ostaggi, passaggio fondamentale dell’intesa mediata dal Presidente americano Donald Trump, che aveva anticipato la conclusione dei negoziati a Sharm el-Sheikh entro venerdì. La firma dello storico accordo era stata poi annunciata la scorsa notte da Trump con un post sul suo social Truth.”Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. – aveva scritto il tycoon – Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura”.”La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi”, aveva poi confermato un portavoce del governo israeliano. L’iter che poterà in un primo momento al cessate il fuoco ed alla liberazione degli ostaggi e poi ad un processo di pace ha le sue regole. Questo pomeriggio, in Israele, si è riunito prima il consiglio di gabinetto, e poi il Consiglio del Ministri, per approvare l’accordo siglato a Sharm el Sheikh. Nelle successive 24 ore entrerà in vigore un cessate il fuoco a Gaza e l’Idf si ritirerà sulla linea gialla, come indicato dalle mappe del piano Trump. Dopodiché, inizieranno a decorrere le 72 ore per il rilascio degli ostaggi. Tutti ad eccezione di Barghouti ha confermato un portavoce del governo israeliano.”Gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì’ o martedì”, ha confermato Trump, presiedendo una riunione alla Casa Bianca e aggiungendo “abbiamo messo fine alla guerra a Gaza, penso sarà una pace durevole”. Il Presidente sarà in Egitto la prossima settimana per partecipare alle celebrazioni del cessate il fuoco a Gaza. LEGGI TUTTO