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    Manovra, da assegno unico a pensioni: le novità

    (Teleborsa) – È stato depositato nella tarda notte di ieri, intorno alle 3, l’ultimo emendamento del governo alla manovra, che contiene le principali misure annunciate ieri sera in Commissione bilancio dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Si tratta del terzo pacchetto di proposte di modifica dell’esecutivo che di fatto riscrive molti articoli del disegno di legge. Tra le novità figurano le misure per agevolare le società sportive nel pagamento dei debiti fiscali, l’aumento a 25.000 euro della soglia di reddito entro la quale si applica il taglio del cuneo fiscale del 3%, l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, l’intervento sul reddito di cittadinanza che nel 2023 sarà versato per sette mesi anziché per otto, l’aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più, il congedo parentale di un mese all’80% riconosciuto anche al padre. Nell’emendamento del governo anche un corposo pacchetto di misure sull’energia.Sale da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra. Nel dettaglio, l’esonero dei contributi al 100% è riconosciuto per dodici mesi, nel limite massimo di 8.000 euro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.Quanto all’aumento a 600 euro mensili delle pensioni minime per gli over 75 si applica soltanto nel 2023. Secondo la relazione tecnica sono circa 5,5 milioni i soggetti interessati e il costo dell’intervento ammonta a 270 milioni di euro.Dal primo gennaio 2023 aumenta del 50% la maggiorazione mensile prevista per l’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più. Con lo stesso emendamento si prevede che l’aumento dal 30% all’80 per cento dell’indennità di congedo parentale per un mese fino ai sei anni del bambino sia riconosciuto anche la padre, comunque in via alternativa.Intanto, in scia al pressing di Bruxelles è saltata la norma sul Pos. “Come abbiamo sempre sostenuto, il problema non sono le sanzioni, ma le commissioni, che incidono in modo eccessivo soprattutto per quelle attività che vendono prodotti e servizi con piccoli margini fissi, dai gestori carburanti alle tabaccherie. Un credito di imposta mirato – e adeguato nella dotazione delle risorse – potrebbe essere una soluzione efficace. In particolare, se riuscisse a far terminar la querelle, apparentemente infinita, suscitata dalla questione Pos”. Ad affermarlo è Confesercenti. “Da sempre – sottolinea l’associazione – pensiamo che una maggiore diffusione delle carte di credito e debito sia opportuna ed utile. Nel dibattito di questi giorni sul Pos si è voluto, con toni molto spesso fuori dalle righe, associare la non accettazione della moneta elettronica alla evasione fiscale. Riteniamo giusto che chi vuole pagare con la carta di credito lo possa fare. Ma fino a che non ci saranno compensazioni con i costi delle commissioni, non si può chiedere di accettare i pagamenti via Pos e rimetterci. Per noi la priorità era e rimane abbattere il costo della moneta elettronica, non rifiutare carte e bancomat ma rendere queste modalità di pagamento più convenienti” LEGGI TUTTO

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    FI: “Aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75”

    (Teleborsa) – “Grazie a Forza Italia ci saranno la proroga del superbonus al 31 dicembre e l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75″. Lo ha detto a Mattino5 la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli.”Questa manovra – ha aggiunto – tiene conto del quadro economico e, in modo responsabile, non mette a rischio i conti pubblici ma garantisce le fasce medio-basse”.”In molti paventavano rischi indicibili in caso di vittoria elettorale del centrodestra: siamo al governo e nessuno dei pericoli prospettati si è concretizzato. La promozione della manovra da parte dell’Ue, in barba a chi aspettava una bocciatura, è lì a dimostrarlo”, aggiunge Ronzulli. LEGGI TUTTO

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    Manovra, maxi emendamento atteso giovedì: cosa può cambiare

    (Teleborsa) – Da Opzione donna al Pos : è atteso per giovedì il maxi emendamento del Governo attraverso il quale si punta a riformulare le norme ancora in bilico così da superare le ultime criticità e procedere all’esame in commissione Bilancio alla Camera.In parallelo, la Ragioneria generale dello Stato è impegnata nella verifica delle coperture. Il tempo è poco e la tabella di marcia è fissata con il voto in commissione prevista entro domenica ed il ddl pronto per l’Aula a Montecitorio tra martedì e mercoledì così da essere votato prima dello stop di Natale. Quindi, la palla passerà al Senato. Tra le norme sul quale dovrebbe arrivare la fumata bianca quella sul rialzo delle pensioni minime caldeggiata da Forza Italia. Il possibile punto di caduta potrebbe essere il rialzo a 600 euro per gli over 75 con redditi bassi, vincolando l’incremento all’Isee. Capitolo pensioni: resta in piedi anche l’ipotesi di un incentivo per restare al lavoro per altri due anni a chi è in possesso del requisito contributivo ma non ha raggiunto la soglia anagrafica necessaria per l’anticipo. Per quanto riguarda la soglia entro la quale non si è obbligati ad accettare i pagamenti elettronici potrebbe scendere a 30 euro, da 60. Potrebbe non decollare l’ipotesi di alzare da 6mila a 8 mila euro il tetto alle decontribuzione per le assunzioni degli under36 sul quale è in pressing Forza Italia. Alla fine, dovrebbe salvarsi 18app ma con un sostanziale ridimensionamento della platea legandolo all’Isee, e dunque per i giovani più bisognosi. LEGGI TUTTO

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    Mattarella firma la manovra, soglia POS resta a 60 euro

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio. Precedentemente il testo della manovra era stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato e formalmente trasmesso alla Camera. Resta fissato a 60 euro l’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni. Gli articoli in totale salgono a 174 contro i 156 dell’ultima bozza.Metro C a Roma: 50 milioni di euro – Per il completamento della tratta T2, la realizzazione della tratta Tl e l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 della metro C di Roma, la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032. Questi – riporta il testo bollinato – costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte.400 milioni per Cortina Milano 2026 – Per garantire la realizzazione del piano complessivo delle opere per i giochi olimpici e paraolimpici di Cortina Milano 2026 il testo bollinato della manovra prevede un’autorizzazione di spesa di 400 milioni di euro, di cui 120 milioni per il 2024, 140 milioni per il 2025 e 140 milioni per il 2026.”Non c’è dubbio che il problema dell’evasione fiscale sia grave per qualunque Paese, lo è in maniera importante per l’Italia, infatti si è fatto molto, si opera molto e nel Pnrr questo è un tema sottolineato con molta concretezza e indicazioni. È stato già definito con l’Unione europea e non vi sono segnali che venga cambiato”, ha detto il Capo dello Stato Mattarella, rispondendo ad una domanda nella conferenza stampa al termine dei colloqui con il Presidente della Confederazione svizzera, Ignazio Cassis.”Tutte le forze politiche sono soddisfatte, nel lavoro di commissione e di Aula cercheremo di portare qualche miglioria ma niente di stravolgente perché il testo già risponde alle nostre aspettative. Ci siamo dati un metodo di lavoro sulle scadenze e i tempi di lavoro – ha spiegato -, abbiamo guardato il calendario dei vari decreti che avremo nel mese di dicembre, stiamo iniziando a fare delle ipotesi su come impostare il lavoro in Aula, solo di questo abbiamo parlato. Non c’è solo la manovra, ci sono i decreti giustizia, Nato, l’Aiuti quater, è un dicembre molto ingolfato dal punto di vista parlamentare”, ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, al termine della riunione di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. LEGGI TUTTO

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    Flat Tax a 85mila euro: si attende ok da UE

    (Teleborsa) – Confermato l’innalzamento della soglia della flat tax da 65.000 euro a 85.000 euro, a partire dal periodo d’imposta 2023, ma tale incremento “è subordinato al rilascio di una specifica misura di deroga da parte delle competenti autorità europee. Tale richiesta, presentata il 4 novembre, è attualmente al vaglio delle competenti autorità europee”. E’ quanto si legge nella relazione illustrativa dell’ultima bozza della manovra.Una direttiva Ue prevede già la possibilità di alzare il tetto a 85.000 euro ma solo a partire dal 2025. L’Italia chiede dunque l’autorizzazione ad anticipare.Nel testo si legge che la flat tax incrementale, del 15% per autonomi e partite Iva sugli incrementi di utile fino a 40milaeuro rispetto ai maggiori utili registrati nella media dei tre anni precedenti è al momento prevista solo per il 2023. “Per il solo anno 2023”, viene spiegato nell’ultima bozza – “i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni possono applicare, in luogo delle aliquote per scaglioni” Irpef “un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali calcolata con un’aliquota del 15 per cento su una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5 per cento di quest’ultimo ammontare”.Tra le novità in bozza, sale da 30 a 60 euro il limite minimo per il quale agli esercenti non verranno comminate sanzioni nel caso di mancato utilizzo del Pos per i pagamenti. Le sanzioni previste, infatti, si applicheranno esclusivamente in caso di mancata accettazione da parte di soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di pagamenti, a mezzo di carta di pagamento (carta di debito, carta di credito e carte prepagate), di importo superiore a 60 euro. LEGGI TUTTO

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    Macron, stampa francese: indagato per finanziamento illecito. No comment da Eliseo

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, è indagato con l’accusa di “favoritismo” e “finanziamento illecito della campagna elettorale” del 2017 da parte della Procura finanziaria nazionale (PNF). Le indagini riguardano i legami tra Emmanuel Macron e la società di consulenza McKinsey, secondo qaunto riportato prima dal quotidiano francese Le Parisien e poi da altri media del paese.L’inchiesta riguarderebbe i legami tra Macron e società di consulenza private. In particolare, Le Parisien parla di sospetti finanziamenti illeciti nelle campagne presidenziali che nel 2017 e nel 2022 lo hanno condotto all’Eliseo, come anche l’attribuzione di alcune commesse pubbliche. In una nota, la Procura nazionale finanziaria francese (PNF) non cita il nome di Macron, ma annuncia di aver aperto due fascicoli giudiziari a fine ottobre riguardanti rispettivamente “le condizioni di intervento di uffici di consulenza nelle campagne elettorali francesi del 2017 e del 2022” e relativi sospetti di “favoritismo”.Già durante la campagna presidenziale del 2022 c’erano state critiche contro Macron, in particolare rispetto ai contratti conclusi negli ultimi cinque anni tra lo Stato e società di consulenza private come il colosso statunitense McKinsey. Il 17 marzo, il Senato rivelò che le commesse dello Stato per questo tipo di consulenze private sono “più che raddoppiate” tra il 2018 e il 2021, toccando un record di oltre un miliardo di euro nel 2021. L’entourage della Presidenza della Repubblica ha risposto alla notizia con un “no comment”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Salvini: “Ottimo inizio, italiani stanno cogliendo cambio passo”

    (Teleborsa) – “Siamo qui da 30 giorni, sembra che siano passati mesi se non anni. Ma penso che gli italiani stiano cogliendo il cambio di marcia e questa manovra è un esempio”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa al fianco del Premier Meloni sulla manovra. “Ieri – ha aggiunto – c’era un bellissimo clima in Consiglio dei ministri. E’ la prima manovra di cinque, abbiamo un percorso quinquennale e diciamo buona la prima. Tutto è perfettibile ma nella conversione la maggioranza sarà solida, compatta e granitica”, ha concluso. La pace fiscale in manovra segna “l’inizio di un percorso perché ci sono milioni di italiani che hanno cartelle esattoriali da 70-80-90 mila euro che durante pandemia si sono aggravate. Bisognerà dare una risposta di buon senso anche a questi italiani”.”Questa è la legislatura che ha l’ambizione di posare la prima pietra del ponte sullo Stretto, di lavori che interessano non solo l’Italia ma tutta l’Europa”, dice Salvini sottolineando che chiederà il cofinanziamento europeo”. LEGGI TUTTO

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    Manovra: da cuneo fiscale a Reddito Cittadinanza, novità in arrivo

    (Teleborsa) – E’ convocato per oggi alle 20.30 il Consiglio dei ministri chiamato ad esaminare la Legge di bilancio: si tratta di un provvedimento complesso all’interno del quale troveranno posto misure da tempo annunciate, su tutte la revisione del reddito di cittadinanza (con cui presumibilmente verrà finanziato il taglio del cuneo fiscale), l’intervento “a tempo” sulle pensioni e alcuni interventi di contrasto all’inflazione.Nel dettaglio, dovrebbe arrivare un taglio del cuneo fiscale di due punti per i redditi inferiori a 35mila euro (in scia a quanto fatto in precedenza dal governo Draghi) e di un altro punto per chi ha un reddito fino a 20mila euro. Capitolo flat tax: la soglia per le partite Iva che possono accedervi dotrebbe passare da 65mila a 85mila euro, potrebbe fermarsi invece sullo “scoglio” dei costi troppi alti l’intenzione di inserire per i lavoratori dipendenti una flat tax incrementale (cioè sull’eventuale aumento di reddito rispetto agli anni precedenti)Intanto, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, avrebbe incontrato questa mattina Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e appartenente alla Lega. Un incontro durato poco più di un’ora, per fare il punto sulle misure ancora da definire in vista del CdM.”L’intenzione del governo è rifinanziare il taglio del cuneo fiscale già messo in atto dal governo Draghi e anche aumentarlo “per i redditi più bassi dei lavoratori”, conferma Giorgetti, sottolineando che le altre misure discusse dai giornali sono “ipotesi presentate nel corso della riunione che sono in corso di valutazione politica”.E proprio sulla revisione del Reddito di Cittadinanza, il Movimento Cinquestelle è pronto a dare battaglia: “L’ossessione di Meloni è smantellare il reddito di cittadinanza. L’esecutivo sta lavorando per tagliare questo sostegno vitale ai cosiddetti ‘occupabili’. Una formula dietro la quale la destra prova a dipingere un universo sociale di scansafatiche”. Lo ha detto Giuseppe Conte in un’intervista a La Repubblica. “Gli occupabili sono 660mila con storie ben complesse”. Per Conte, si potrebbe riformare il reddito di cittadinanza “rendendolo più compatibile con il reddito da lavoro, diminuendo il livello di tassazione ai percettori che accettano un lavoro, almeno per un periodo iniziale” LEGGI TUTTO