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    Amministrative: Milano, Napoli e Bologna al centrosinistra, ballottaggio a Roma, Torino e Trieste

    (Teleborsa) – Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Bologna, Napoli e Milano mentre si va al ballottaggio a Roma e Trieste – dove è avanti il candidato della coalizione di centrodestra – e a Torino dove invece è in testa al primo turno il suo candidato. Al centrodestra va invece la Regione Calabria, dove ha vinto Roberto Occhiuto che ha superato il 50% delle preferenze. Si è ormai infatti delineato il quadro delle elezioni amministrative che oltre all’elezione dei sindaci dei sindaci e dei consigli comunali di Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste e della Calabria, ha coinvolto centinaia di Comuni in tutta Italia. A Roma passano quindi al ballottaggio il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, con circa il 30% delle preferenze e quello del centrosinistra, Roberto Gualtieri, che si ferma invece intorno al 26-27%. Fuori dai giochi invece la sindaca uscente Virginia Raggi del M5S che si contende il terzo posto con l’altro principale candidato alla carica di sindaco: entrambe si trovano al momento intorno al 20%.Al ballottaggio del 17-18 ottobre si andrà anche a Torino – dove Stefano Lo Russo (csx) è al momento di poco sopra al 44%, seguito da Paolo Damilano (cdx) che si ferma intorno al 38% – e a Trieste, dove il candidato del centrodestra Roberto Dipiazza si aggira intorno al 47%, seguito da Francesco Russo (csx) che si è fermato al 30% circa.Vittoria diretta al primo turno invece per Giuseppe Sala a Milano (sopra al 57% delle preferenze), Matteo Lepore a Bologna (sopra al 60% al momento) e Gaetano Manfredi a Napoli (al 63%). Questi i dati elaborati dalla proiezioni di Opinio Italia per la Rai con una copertura compresa tra il 20% e il 30%, dati abbastanza solidi per stabilire i risultati in maniera piuttosto affidabile. Lo spoglio comunque è ancora in corso. LEGGI TUTTO

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    Amministrative, al via il conteggio dei voti: Sala verso la conferma a Milano, duello Michetti-Gualtieri a Roma

    (Teleborsa) – Chiusi i seggi per le amministrative 2021 alle ore 15, si passa al conteggio dei voti. Diverse centinaia i Comuni in cui si è votato per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali – compresi 20 capoluoghi di provincia e 6 capoluoghi di regione – oltre che per la presidenza della Regione Calabria. In base alle prime rilevazioni dei principali istituti, il centrosinistra sembra aver ottenuto buoni risultati nei principali centri urbani.In base agli exit pool di Opinio Italia Ferrari delle ore 15, a Roma si fa strada l’ipotesi di ballottaggio tra il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, e quello del centrosinistra, Roberto Gualtieri, che si avviano verso un testa a testa per il primato al primo turno. Staccati gli altri due principali candidati, Carlo Calenda e la sindaca uscente Virginia Raggi.A Milano invece viaggia verso la conferma diretta il sindaco uscente Giuseppe Sala che in base agli exit pool ha superato la barriera del 50% (forbice tra il 54% e il 58%). Molto indietro invece il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, che si ferma al 32-36%. Nessun ballottaggio in vista in base agli exit pool anche a Bologna – dove il candidato del centrosinistra Matteo Lepore è dato al 61-65% – e a Napoli dove Gaetano Manfredi del centrosinistra sembra ormai destinato al ruolo di primo cittadino del capoluogo campano (57-61%). A Trieste avanti il centrodestra con Roberto Dipiazza (46-50%). seguito da Francesco Russo (centrosinistra) con il 29-33%, mentre a Torino il candidato Stefano Lo Russo (centrosinistra) raggiunge una forchetta del 44-48%, seguito da Paolo Damilano (centrodestra) con il 36,5-40,5%.Centrodestra avanti in Calabria, dove il candidato Roberto Occhiuto raggiunge una forchetta del 46,5-50.5%, seguito da Amalia Cecilia Bruni (centrosinistra) con il 24-28%.A 621 comuni campionati, su un totale di 1.153, il Viminale ha reso noto che la percentuale dell’affluenza alle ore 15 è stata pari al 59,79%. Nelle precedenti consultazioni, nel 2016, il dato era stato del 65,98% ma in quell’occasione si era andati al voto in un solo giorno. LEGGI TUTTO

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    USA, approvata norma per evitare “shutdown” Governo

    (Teleborsa) – Semaforo verde di Senato e Camera Usa, in via bipartisan, al disegno di legge che evita lo shutdown del Governo. Nell’ultimo giorno dell’anno fiscale, trovata, dunque, la quadra per evitare la paralisi delle attività federali.Il voto della Camera segue l’approvazione al Senato, ottenuta con 65 favorevoli e 35 contrari. Il testo è già finito sulla scrivania del Presidente Joe Biden per la firma. Oltre a finanziare il Governo, il disegno di legge provvisorio “fornirà finanziamenti per aiutare a reinsediare i rifugiati afghani e fornire aiuti in caso di calamità per gli americani colpiti da tempeste e incendi”, ha precisato il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer.Il testo prevede, infatti, 28,6 miliardi di dollari di aiuti legati ai disastri ambientali e 6,3 miliardi di sostegno agli evacuati afghani.In una prima fase, i democratici avevano tentativo di aggiungere alla legge la sospensione del tetto del debito, scontrandosi però con il muro dei repubblicani che si erano rifiutati di votarlo. Una volta tolta dal tavolo la spinosa questione, è arrivata, sul filo di lana, l’intesa. LEGGI TUTTO

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    Germania, obiettivo coalizione prima di Natale. Mercati non spaventati

    (Teleborsa) – “Vorremmo costruire una coalizione di governo velocemente”, con l’obiettivo che la Germania abbia un nuovo governo “prima di Natale”. Lo ha detto Olaf Scholz, aspirante cancelliere e leader del Partito Socialdemocratico tedesco (SPD), che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni che si sono tenute domenica nel Paese. Come previsto, il processo per un nuovo esecutivo sarà lungo e tortuoso, in quanto serviranno tre partiti per avere la maggioranza al Bundestag. I risultati preliminari ufficiali vedono infatti l’SPD in testa con circa il 25,7% (avrà la maggioranza relativa dei parlamentari per la prima volta dal 2002), la CDU-CSU al 24,1%, i Verdi al 14,8%, i liberali dell’FDP all’11,5%, l’ultradestra dell’AFD al 10,3% e la sinistra Die Linke al 4,9%.L’unica certezza è che uno degli ex partiti di governo (SPD e CDU-CSU) sarà il nuovo leader della coalizione. Nei prossimi giorni inizieranno le trattative per cercare di formare una maggioranza di governo, mentre Angela Merkel rimarrà in carica per gli affari correnti. Gli scenari più probabili sono quelli di una coalizione “Semaforo” (SPD, Verdi, FDP) e una coalizione “Giamaica” (CDU/CSU, Verdi, FDP), mentre sono meno quotate un’altra versione della Grande coalizione o una coalizione Kenya (SDP, CDU/CSU, Verdi).Secondo Stephanie Kelly, Deputy Head of Research Institute di ABRDN, “la sfida più grande è il superamento delle differenze politiche tra i Verdi e la FDP su questioni come il freno al debito, l’aumento delle tasse e la spesa pubblica. Mentre i due partiti sono d’accordo sulle questioni principali come la digitalizzazione e gli investimenti green, le due forze politiche hanno bisogno di trovare una via di mezzo su come il governo intende impiegare e finanziare la spesa per costruire un governo”.Il mercato tedesco mostra un buon rialzo nella prima seduta post elezioni federali, e gli investitori non si aspettano scossoni dal processo di formazione del nuovo governo. “È improbabile che la fine di un’era di governi guidati dalla CDU venga rimpianta dai mercati finanziari, dato che la cancelliera Merkel non era molto apprezzata dagli attori di mercato – ha affermato Niall Gallagher, Investment Director European Equities di GAM Investments – Se l’esperienza del governo guidato da Schroder è un qualcosa a cui ispirarsi, soprattutto per le riforme Hartz che hanno portato a politiche favorevoli al mercato e che sono riuscite di rinvigorire l’economia tedesca dalla metà degli anni 2000 in poi, non c’è quindi motivo di temere una coalizione guidata dalla SPD”.”Dal punto di vista economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è che una potenziale coalizione sinistra-verde-sinistra con SPD, Verdi e Die Linke non può raggiungere la maggioranza, il che riduce l’incertezza per i mercati in vista dei negoziati di coalizione”, è stato il commento di Reto Cueni, Chief Economist di Vontobel. “Tuttavia, non pensavamo e non pensiamo che i colloqui di coalizione saranno al centro dell’attenzione dei mercati finanziari, poiché in entrambi i casi uno degli ex partiti di governo sarà il nuovo leader della coalizione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Patto Stabilità, Gentiloni: proposta Commissione nei prossimi mesi

    (Teleborsa) – “Nelle prossime settimane riprenderemo le discussioni” sul Patto di Stabilità e di crescita con l’obiettivo di “concludere nei prossimi mesi e arrivare ad una proposta della Commissione europea”.E’ quanto ha affermato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante una conferenza stampa congiunta con il Presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe. “La discussione sul Patto sarà cruciale, sappiamo che il tema è sempre stato controverso. Penso – ha aggiunto Gentiloni – che dobbiamo fare uno sforzo per considerarla pensando al futuro, senza tornare sulle vecchie diatribe”.La ripresa in Europa migliora, “le prospettive sono positive, ovviamente con alcuni rischi al ribasso ma che finora non stanno compromettendo un certo grado di ottimismo e, lasciatemi dire, anche un certo grado di soddisfazione per come abbiamo reagito a questa crisi”, ha proseguito Gentiloni parlando di risposta UE “veloce, forte e coordinata. E bisogna dare atto al fatto che Donohoe, come Presidente dell’Eurogruppo, ha dato un contributo cruciale a questo coordinamento”. “Ora si apre nuova fase, in tutti i paesi ci coordineremo per avere misure piu’ mirate e selettive, evitare il ritiro prematuro egli aiuti all’economia ma averli più mirati. Sarà la sfida nei prossimi mesi”. In un messaggio inviato alla presentazione dell’Italian Digital Media Observatory dell’Unione Europea alla Luiss, l’Eurocommissario ha poi sottolineato come “negli ultimi anni la crescita del numero dei cittadini che accedono all’informazione online si è accompagnata alla preoccupante diffusione della disinformazione sul web”. Per Gentiloni, “la disinformazione accresce le divisioni nelle nostre società e mina le basi del normale dibattito democratico. La pandemia di Covid 19 ha inoltre evidenziato il terribile impatto della disinformazione sulla salute delle persone”. “E’ dunque nostro compito combatterla nel rispetto dei valori e dei diritti fondamentali europei quali la libertà di espressione e di informazione. E’ una responsabilità che spetta in primi al mondo dell’informazione ma compito delle istituzioni è sostenere questo impegno”. LEGGI TUTTO

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    Dl Malattia professionisti, commercialisti: finanziarlo con risparmi esonero contributivo

    (Teleborsa) – “L’idea del senatore Andrea De Bertoldi di reperire risorse per finanziare il disegno di legge sulla malattia dei professionisti da quanto non verrà speso del miliardo di euro destinato all’esonero contributivo degli stessi professionisti, è corretta e quanto mai opportuna. Potrebbe essere la soluzione migliore da perseguire in questa fase, essendo entrambe le iniziative a tutela sia degli iscritti agli Ordini che degli iscritti alle Casse private”. Lo affermano in una nota congiunta Matteo De Lise (presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti), Maria Pia Nucera (presidente dell’Associazione dottori commercialisti) e Antonio De Angelis (presidente Associazione italiana giovani avvocati).”La proposta del parlamentare, primo firmatario del Ddl “Malattia professionisti”, gioverebbe ad alcune migliaia di professionisti, visti i requisiti – hanno aggiunto – D’altra parte, già nel corso di un forum dell’Unione nazionale giovani commercialisti dello scorso luglio, il ministero dell’Economia ipotizzò di finanziare il disegno di legge mediante risparmi ricavati dalle allocazioni di risorse sui precedenti decreti. È un’importante presa di coscienza della situazione contingente che colpisce il mondo professionale che va senza dubbio incoraggiata”. LEGGI TUTTO

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    Cingolani: il prossimo trimestre la bolletta elettrica aumenta del 40%

    (Teleborsa) – “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Genova durante un convegno organizzato dalla Cgil. “Succede – ha aggiunto – perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”.”Il messaggio fondamentale da dare è che la transizione ecologica bisogna farla il prima possibile riuscendo a trasformare l’energia elettrica in energia elettrica rinnovabile. Dobbiamo portare la quantità di energia elettrica prodotta in Italia oltre il 70% da sorgenti rinnovabili”, ha detto parlando degli obiettivi che l’Italia deve porsi.”Dobbiamo rapidamente e progressivamente alzare l’offerta di energia elettrica rinnovabile in Italia. Ogni anno dobbiamo immettere 8 gigawatt di energie rinnovabili, adesso ne immettiamo 0,8 – ha spiegato – Se riusciamo a produrre elettricità verde, tutta la filiera delle automobili a batteria da quel momento in poi attraverso la trasformazione meno inquinante dei sistemi manifatturieri diventerà possibile. È chiaro che se trasformiamo in elettrica una macchina però l’elettricità la produciamo dal carbone, non è una soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Green pass, frenata del Governo: estensione graduale, chi riguarderà la prima fase?

    (Teleborsa) – L’estensione dell’utilizzo del green pass sarà graduale. Sul certificato verde, nel Governo, passa la “linea Salvini” che ieri aveva anticipato lo scenario: sarà esteso da subito alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche e anche ai lavoratori ‘esterni’ a contatto con strutture del settore sanitario come le Rsa.Prende forma, dunque, il primo step che introduce di fatto l’obbligo graduale anche per le altre categorie: baristi e istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e infine quelli delle aziende private.Quello tracciato nelle ipotesi del Governo, in vista del CdM in programma oggi, è un cronoprogramma che arriva fino ad ottobre e che, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, rallenta il percorso sull’allargamento del Green pass ai vari settori. Un prossimo provvedimento – in cui valutare l’estensione più generalizzata – non sarà preso in considerazione prima di metà settembre.Solo in quest’ultimo caso il lasciapassare dovrebbe diventare tassativo anche per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove il pass è già richiesto a chi li frequenta: ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali e dipendenti delle strutture (cinema e teatri, ad esempio), ma anche per istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre.Ad esibire il Qr code a richiesta saranno anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, che si aggiungeranno a quelli dei treni dell’alta velocità passando per coloro che lavorano su navi, traghetti, aerei e per i quali è già previsto. L’idea inoltre è di includere anche i lavoratori al contatto con il pubblico, come quelli agli sportelli. Un ulteriore step – previsto a ottobre – riguarda invece il settore della pubblica amministrazione: in questo caso dovrebbe essere prevista una piattaforma specifica per facilitare i controlli, sulla scia di quanto è già previsto per il personale scolastico.Toccherà per ultimi ai lavoratori del settore privato, come gli operai delle grandi fabbriche, e più in generale i dipendenti di piccole e medie imprese. In questo caso restano però una serie di questioni da risolvere come la copertura delle spese per i tamponi (che dovrà eseguire chi non è vaccinato): nonostante il pressing di Confindustria affinché sia lo Stato a farsene carico, dall’Esecutivo trapela che – esclusi i fragili – il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione. LEGGI TUTTO