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    Coronavirus, isolata a Brescia variante nigeriana

    (Teleborsa) – Isolata a Brescia la variante nigeriana del Covid. “Per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti Covid oggi disponibili” ha spiegato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili della città lombarda che da una settimana è in zona arancione rafforzato e lo resterà per un’altra settimana.Intanto, dalla curva dei contagi non arrivano buone notizie. Ieri, lunedì 1 marzo, sono stati 13.114 i nuovi casi di Coronavirus, a fronte di poco più di 170 mila test effettuati, tra antigenici e molecolari, con il tasso di positività balzato al 7,7%.Proprio ieri, è arrivato un nuovo monito dal Ministro della Salute Speranza. “Sarebbe bello dire che è tutto finito e che siamo in una fase diversa, ma la più grande responsabilità di chi rappresenta le istituzioni è dire come stanno le cose. E la verità è che le prossime settimane non saranno facili”. LEGGI TUTTO

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    Generale Figliuolo nuovo Commissario emergenza

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 che, dunque, prende il posto di Domenico Arcuri al quale – si legge in una nota rilasciata da Palazzo Chigi- vanno “i ringraziamenti del Governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese”.Originario di Potenza, Figliuolo ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale. E’ stato Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito.In ambito internazionale ha maturato esperienza come Comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovo. LEGGI TUTTO

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    Covid, casi in aumento. Preoccupa la variante inglese

    (Teleborsa) – Sono 19.886 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 353.704 tamponi totali (ieri 340.247). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi a 5,62% (ieri 4,82%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 2.868.435. Continua a preoccupare il diffondersi delle varianti, la cui perciolosità è stata sottolineata oggi da nuovi dati dall’Istituto Superiore di Sanità.”In Italia si è stimato che la cosiddetta variante inglese del virus Sars-CoV-2 ha una trasmissibilità superiore del 37% rispetto ai ceppi non varianti, con una grande incertezza statistica” tra il 18% fino ad arrivare a punte del 60%”, ha scritto l’ISS in un aggiornamento delle FAQ sulle varianti sul proprio sito. “La stima induce a considerare l’opportunità di più stringenti misure di controllo che possono andare dal contenimento di focolai nascenti alla mitigazione”, si legge.308 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 96.974 morti da inizio pandemia. In leggero aumento il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 11 in più, 2.168 totali), e quello degli ospedalizzati con sintomi, +40 rispetto a ieri (sono 18.257 in totale).La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (4.243) seguita da Campania (2.385), Emilia Romagna (2.090) e Piemonte (1.454).Dal monitoraggio pubblicato sul portale dell’AGENAS, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, risulta che dalle 6 di una settimana fa sono diventate 8 le regioni che superano la soglia critica del 30% dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Si tratta di Abruzzo (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (33%), Marche (36%), Molise (36%), Provincia autonoma di Bolzano (35%), Provincia autonoma di Trento (39%), Umbria (57%). LEGGI TUTTO

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    Nuovo DPCM, stretta a Pasqua: tensione aperturisti-rigoristi nel Governo

    (Teleborsa) – Si alza l’asticella della tensione tra Lega e Pd sulle misure per il contenimento del Covid.Dopo che ieri in Aula il Ministro Roberto Speranza ha spiegato che non ci sono le condizioni per allentamenti anticipando che il prossimo DPCM conterrà indicazioni fino al 6 aprile, includendo dunque anche la Pasqua, il leader del Carroccio va all’attacco: “Mi rifiuto di pensare – ha detto Salvini entrando al Senato – ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura”.”Se ci sono situazioni locali a rischio – ha detto – si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani”. “La parola al buon senso – ha premesso – I sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano alcun rischio”. Salvini ha quindi ribadito la necessità per il Ministro della Salute di un cambio di passo. “Lo aiuteremo a offrire questa discontinuità. Siamo già al lavoro per aiutarlo”.La pensa diversamente il segretario Dem Nicola Zingaretti, subito intervenuto a difesa di un approccio più rigorista: “Vedo che, sulla pandemia – ha scritto su Facebook – Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia. Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua. Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all’infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica. Buon senso e coerenza è avere una linea indicata dal Governo e rispettarla. Così si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone. I problemi si risolvono, non si cavalcano”. LEGGI TUTTO

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    Covid, GIMBE: vaccinati solo 3 anziani su 100. Speranza: possiamo accelerare

    (Teleborsa) – Al 24 febbraio risultano aver completato la vaccinazione anti Covid solo 3 anziani su 100. A segnalarlo è la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio dell’emergenza sanitaria in cui sottolinea come a quella data risulti “esigua” la copertura degli over 80: su oltre 4,4 milioni, solo 380 mila (l’8,6%) hanno ricevuto la prima dose e circa 127 mila (il 2,9%) hanno ricevuto anche la seconda.Nel primo trimestre 2021 la fornitura di dosi prevista inoltre è stata quasi dimezzata rispetto al piano originale, precipitando da 28,3 milioni a 15,7 milioni. “Una riduzione di tale entità, se da un lato è imputabile ai ritardi di produzione e consegna, dall’altro risente di irrealistiche stime di approvvigionamento del Piano originale”, si legge nel documento che mette in evidenza anche la diversa velocità con sui si vaccina nelle diverse Regioni.Al 24 febbraio mattina, infatti avevano completato il ciclo vaccinale con la seconda dose oltre 1,34 milioni di persone pari al 2,25% della popolazione, ma con marcate differenze nelle diverse zone d’Italia: dall’1,58% dell’Abruzzo al 4,17% della P.A. di Bolzano. La Fondazione Gimbe ha sottolineato che le difficoltà organizzative che riguardano anche le vaccinazioni delle altre categorie. “E’ stato somministrato solo il 14% delle dosi di AstraZeneca, destinate a insegnanti e forze dell’ordine”, si sottolinea nel monitoraggio, mettendo in evidenza le notevoli differenze regionali: Toscana (64%), Valle d’Aosta (41,2%), Bolzano (37,6%) e Lazio (25%) hanno somministrato almeno un quarto delle dosi consegnate da AstraZeneca, due Regioni hanno somministrato meno dell’1% e 5 Regioni non hanno nemmeno iniziato.Dato il quadro presentato, secondo quanto riportato da Ansa il Ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell’incontro con le Regioni ha garantito che la campagna di vaccinazione dal Covid “può ancora accelerare”. Il ministro avrebbe citato anche i dati presentati dal Commissario straordinario per l’emergenza Arcuri sottolineando come negli ultimi tre giorni siano state somministrate in media 100mila dosi al giorno. “Le dosi in arrivo e quelle già a disposizione delle Regioni ci consentono una ulteriore accelerazione”, avrebbe aggiunto Speranza. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus: in leggero aumento i casi accertati, balzo di positivi a Brescia

    (Teleborsa) – Sono 16.424 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 340.247 tamponi totali (ieri 303.850) di cui 181.448 molecolari (ieri 143.228) e 158.799 test rapidi (ieri 160.622). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi a 4,82% (ieri 4,38%).Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 2.848.564.Sono 318 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 96.666 morti da inizio pandemia. In leggero aumento il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 11 in più, 2.157 totali), mentre cala quello degli ospedalizzati con sintomi, 78 in meno rispetto a ieri (sono 18.217 in totale).La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (3.310) seguita da Campania (2.185), Piemonte (1.453), Emilia Romagna (1.427) e Lazio (1.188). Proprio in Lombardia non si arresta la crescita di nuovi casi della provincia di Brescia, da ieri in zona rossa: oggi sono stati registrati qui 901 casi (ieri erano stati 506), rendendola la provincia più colpita della Regione. LEGGI TUTTO

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    Speranza, numeri impongono linea rigore. Varianti spingono diffusione virus

    (Teleborsa) – “Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia”. Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza che riferisce al Senato sulle nuove misure per il contrasto della pandemia da coronavirus. “Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti. Questo dibattito è importante e siamo in una situazione politica nuova. Ringrazio il Presidente Mattarella. Il Premier ha detto che l’unità non è un’opzione ma un dovere. Ho sempre auspicato un’unità nazionale contro l’emergenza. Non c’è strada diversa da unità”.”Le polemiche – ha aggiunto – disorientano i cittadini sempre più stanchi per questa lunga crisi. Insieme all’unità e alla responsabilità è indispensabile dire sempre la verità ai cittadini. Riconfermo un messaggio di fiducia: argineremo il virus con la scienza e il personale sanitario. I ritardi di alcune forniture di vaccini non muteranno l’iter in corso e vediamo la luce in fondo al tunnel”.Vietato abbassare la guardia, il messaggio ribadito dal Ministro della Salute è chiaro. Specie ora, con le varianti che spingono la diffusione del coronavirus.Speranza rivendica il buon funzionamento dello schema adottato fin qui. “Differenziare le misure su base regionale ci consente di agire in modo proporzionale e ci ha permesso di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati, mentre altri paesi UE ne hanno fatti due o tre. Ritengo sia utile anche alla luce delle varianti, favorire un nuovo confronto in un tavolo tecnico tra Iss e Ministero per delineare il quadro in cui siamo”.”E’ fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1″, ha sottolineato ancora il Ministro che ha anche aperto alla proposta di un portavoce per il Cts: “può essere considerata positivamente”.”La presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.Terminato l’intervento a Palazzo Madama, il Ministro annuncerà gli stessi provvedimenti alla Camera alle 17.00. Si lavora, dunque, al nuovo provvedimento cercando un punto di caduta – piuttosto complicato – tra le diverse sensibilità presenti nella maxi maggioranza che sostiene Draghi. Vincolanti, ovviamente, andamento della pandemia e il parere degli esperti. Spetterà al Premier trovare la sintesi. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, alle 19 riunione operativa Governo-Cts per nuovo Dpcm

    (Teleborsa) – Alle ore 19 il presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato una riunione operativa con il Comitato tecnico-scientifico e alcuni ministri per accelerare la preparazione del nuovo Dpcm con le norme per contenere i contagi da Covid-19 prima del 5 marzo, quando scadrà quello in vigore. Alla riunione prenderanno parte anche gli esperti Silvio Brusaferro, Agostino Miozzo e Franco Locatelli mentre i ministri chiamati in causa secondo quanto riporta Ansa dovrebbero essere Giorgetti, Patuanelli, Speranza, Franceschini, Gelmini e Bonetti.Domani il ministro della Salute Roberto Speranza è atteso alla Camera per le sue comunicazioni nel quadro dell’interlocuzione tra governo e Camere sul provvedimento.Il Lombardia il presidente Attilio Fontana ha intanto firmato un’ordinanza per istituire in tutta la Provincia di Brescia e nei comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Caleppio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo e Soncino in provincia di Cremona, una zona arancione rafforzata. Oltre alle misure standard, saranno chiuse le scuole d’infanzia, elementari e medie, vigerà il divieto di recarsi nelle seconde case, sarà previsto l’utilizzo dello smart working dove possibile com la chiusura della attività in presenza.Nel frattempo sono 13.314 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 303.850 tamponi totali (ieri 170.672) di cui 143.228 molecolari (ieri 84.185) e 160.622 test rapidi (ieri 86.487). Cala il rapporto positivi/tamponi totali a 4,38% (ieri 5,64%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza ha superato quota 2,8 milioni.Sono 356 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a superare quota 96mila morti da inizio pandemia. In leggera crescita sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 28 in più, 2.146 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 140 in più rispetto a ieri (sono 18.295 in totale). La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (2.480), seguita da Emilia Romagna (1.588), Campania (1.436), Veneto (1.062) e Piemonte (1.023). LEGGI TUTTO