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    Ricerca, ENEA: brevettato sistema innovativo per la cura dei tumori pediatrici

    (Teleborsa) – Il sistema innovativo brevettato dal team di ricercatori del Laboratorio Tecnologie Biomediche dell’Enea potrebbe avere ricadute importanti per la cura del medulloblastoma, un tumore pediatrico. L’innovazione – spiega Enea – consiste in un pretrattamento con impulsi elettrici abbinato all’applicazione di radiazioni ionizzanti e si è dimostrata efficace anche con dosi ridotte di radiazioni e senza l’utilizzo di farmaci.”Questo sistema consente di neutralizzare selettivamente, in un modello sperimentale, le cellule staminali del medulloblastoma, note per essere particolarmente resistenti alle terapie oncologiche convenzionali – spiega Mariateresa Mancuso, responsabile del Laboratorio Tecnologie Biomediche dell’Enea –. Infatti, le cellule staminali tumorali sono considerate tra le principali cause di recidiva e, dunque, i trattamenti mirati al loro differenziamento e/o morte sono estremamente interessanti e aprono prospettive di grande rilievo nella ricerca oncologica con potenziali ricadute anche per altre patologie”.Nello specifico, il sistema – si legge in una nota – è composto da un generatore di campi elettrici pulsati ultra brevi (della durata di microsecondi), da un generatore di radiazioni ionizzanti, un timer e un’unità di controllo. Oltre che per la cura di patologie oncologiche, il sistema può essere utilizzato anche per applicazioni nell’industria biomedica, della strumentazione avanzata, di software e dispositivi per la gestione integrata del trattamento.”Con queste caratteristiche di rapidità ed economicità il brevetto – evidenzia Caterina Merla del Laboratorio Tecnologie Biomediche dell’Enea – può avere importanti potenzialità di utilizzo nei Paesi industrializzati dove la radioterapia è applicata con protocolli innovativi in particolare per la terapia dei tumori cerebrali, per cui è urgente lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche e la riduzione dei gravi deficit cognitivi conseguenti alle terapie convenzionali”.Realizzato nell’ambito del progetto SUMCASTEC (Semiconductor-based Ultrawideband Micromanipulation of CAncer STEm Cells), il brevetto è stato finanziato con 4 milioni di euro da Horizon 2020, nel quadro delle azioni “Future and Emerging Technologies”, per promuovere la ricerca pionieristica, collaborativa e interdisciplinare nei settori ICT, biologia, neuroscienze e nanotecnologie. LEGGI TUTTO

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    ENEL, oltre il Cloud: al via progetto di virtualizzazione della rete. Connessi più di mille siti

    (Teleborsa) – Accelerare il processo di digital transformation del Gruppo, riducendo i costi operativi e incrementando sensibilmente l’agilità dell’infrastruttura di Enel . Questi gli obiettivi raggiunti da Enel grazie all’avvio di uno dei più grandi progetti di virtualizzazione della rete di telecomunicazione aziendale al mondo. L’infrastruttura pensata e sviluppata in Italia in collaborazione con Accenture, CISCO e Sirti ha permesso di collegare più di 1.000 siti in 3 continenti e più di 10 paesi (Italia, Spagna, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Perù, Russia e alcuni siti in Nord America).L’iniziativa – spiega la Società in una nota – rientra in un più ampio programma strategico di Enel, denominato BCC (Beyond Cloud Computing) dove soluzioni di Software Defined WAN (tecnologia in grado di ottimizzare l’accesso alle applicazioni in cloud e l’utilizzo della connettività) e di Edge Computing si fondono per realizzare un’architettura di telecomunicazione che aiuti a perseguire l’eccellenza operativa attraverso una forte digitalizzazione dei processi.”Il progetto Beyond Cloud Computing – afferma Carlo Bozzoli, direttore global digital solutions di Enel – rientra nel programma di trasformazione digitale avviato nel 2015 con la migrazione al Cloud. Durante l’emergenza Covid-19 la virtualizzazione degli apparati di rete ci ha permesso di gestire l’infrastruttura da remoto senza la necessità di avere personale sul posto”.Alla base del progetto – fa sapere Enel – vi è un’infrastruttura virtuale snella che utilizza, oltre alle reti private, anche quelle pubbliche. Una soluzione considerata difficilmente realizzabile fino a poco tempo fa, a causa della scarsa propensione delle aziende ad impiegare la connettività pubblica, ora superata con l’adozione di una rete virtuale dedicata, sicura, con qualità di servizio e dai costi ridotti proprio perché realizzata integrando infrastruttura pubblica e privata.Il programma – si legge nella nota – ha previsto l’introduzione di architetture e tecnologie mirate ad accelerare la digitalizzazione facilitando l’utilizzo del Public Cloud, e l’associato aumento di Cloud Provider, e rappresenta un primo passo verso l’Edge Computing, che consentirà la riduzione della latenza di elaborazione delle informazioni con un aumento della capacità elaborativa distribuita sul territorio.Questo progetto – sottolinea la Società – ha consentito ad Enel di ridurre fortemente i tempi di go-to-market, di ottimizzare i costi di gestione, grazie alla razionalizzazione dei sistemi, oltre che ridurre i costi operativi, permettendo, ad esempio, di gestire gli interventi di manutenzione a distanza. Inoltre, Enel potrà integrare nella propria rete tecnologie innovative quali l’Internet of Things e la realtà aumentata e virtuale, al fine di agevolare il controllo, la gestione e la manutenzione dei propri asset distribuiti sul territorio.Nella gestione della crisi Covid-19 la nuova infrastruttura ha permesso a Enel di remotizzare, in pochissimo tempo, oltre 37mila dipendenti consentendogli accedere agli applicativi aziendali e collaborare in sicurezza.La nuova infrastruttura è stata realizzata da Enel Global Digital Solutions con il lavoro congiunto di Accenture, Cisco e Sirti. Accenture ha supportato la gestione del programma di trasformazione e l’implementazione della componente centralizzata dell’infrastruttura, che presenta caratteristiche innovative grazie alla tecnologia SD WAN Viptela di Cisco. Cisco ha anche contribuito alla progettazione esecutiva della rete e Sirti Digital Solutions ha supportato l’implementazione della componente distribuita della nuova architettura su tutto il territorio nazionale e la migrazione dei servizi di rete. LEGGI TUTTO

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    Spazio: nasce l'orto hi-tech per coltivare sulla Luna e ai Poli

    (Teleborsa) – Un orto hi-tech per coltivare micro-verdure sulla Luna e in ambienti estremi come quelli polari, allestito all’interno di una speciale “serra igloo” in grado di resistere a temperature molto basse, accanto a missioni spaziali simulate grazie a tecniche avanzate di realtà virtuale immersiva.È la sfida di V-GELM (Virtual Greenhouse Experimental Lunar Module), progetto sperimentale che prenderà il via dal 10 al 19 luglio nel Centro Ricerche Casaccia con l’obiettivo di sviluppare un modulo di coltivazione lunare abbinando tecniche di coltivazione idroponica innovative a esperimenti virtuali per il supporto alla vita degli astronauti nelle future missioni di lungo periodo.Il progetto verrà realizzato da un team di ricercatori ENEA e di studenti del Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro Ambiente (CITERA) e delle Università Sapienza di Roma e della Tuscia e sarà presentato in diretta streaming sabato 11 luglio.V-GELM è stato selezionato tra i migliori progetti condotti da team universitari provenienti da tutto il mondo nell’ambito della missione IGLUNA 2020 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).Nello specifico, il progetto si articola in due fasi: la prima ha visto impegnati studenti e ricercatori, in collaborazione con Mars Planet Society, nella progettazione architettonica e funzionale degli spazi simulata tramite tecniche immersive di realtà virtuale.Nella seconda entrerà in campo Hort3, l’innovativo orto dell’ENEA dove verrà sperimentata la coltivazione idroponica di due particolari varietà di ravanello, Daikon e Rioja, all’interno di una particolare tenda denominata “EGG” per la sua particolare forma a uovo, realizzata dall’Università degli Studi di Milano”L’esperimento virtuale consente di restituire al pubblico una prospettiva interattiva realistica e adatta a simulare gli ambienti, le operazioni da compiere e a svolgere anche analisi ergonomiche. In questo modo è possibile identificare sin dall’inizio eventuali criticità e ridurre i costi dello sviluppo di moduli spaziali e i tempi di addestramento degli astronauti”, sottolinea Luca Nardi del Laboratorio Biotecnologie ENEA.Il modulo sviluppato da ENEA nell’ambito del progetto Hortspace, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), consiste in un sistema di coltivazione idroponica multilivello a ciclo chiuso di 1 m3 con illuminazione LED dove vengono coltivate le diverse specie di micro-verdure, appositamente selezionate per raggiungere lo stadio di crescita ideale alla consumazione nel giro di 10-15 giorni.”Si tratta di un sistema di coltivazione fuori suolo con riciclo di acqua, senza l’utilizzo di pesticidi e di agrofarmaci, in grado di garantire ai membri dell’equipaggio impegnato nelle missioni spaziali cibo fresco di alta qualità e corretto apporto nutrizionale – spiega ancora Nardi – senza dimenticare il beneficio psicologico dato dalla crescita delle piante in ambienti confinati, come quelli delle future basi extraterrestri o anche in ambienti estremi, come i deserti caldi e freddi”. LEGGI TUTTO

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    Vodafone lancia Curve, nuovo smart GPS tracker

    (Teleborsa) – Vodafone Italia lancia Curve, innovativo smart tracker GPS che permette di tracciare oggetti indispensabili come chiavi, portatili, borse, automobili e che aiuta allo stesso tempo a rimanere in contatto con i propri cari.Il dispositivo entra a far parte della nuova gamma di prodotti Smart Tech del Gruppo e nasce per tenere sotto controllo gli oggetti che più sono importanti, inviando avvisi e aggiornamenti direttamente allo smartphone.Poiché una persona perde mediamente quattro oggetti al mese (soprattutto chiavi), Curve è adatto a coloro che desiderano tener traccia di oggetti regolarmente fuori posto o di valore, ad esempio borse per laptop, auto, chiavi o zaini.Progettato con accessorio portachiavi, e dal design elegante e compatto, ha una Vodafone Smart SIM integrata, per ottenere connessione e roaming senza costi aggiuntivi i in più di 90 Paesi, quando gli utenti attivano un servizio di connettività.A differenza dei semplici tracker solo bluetooth, Curve utilizza quattro diverse tecnologie di tracciamento (GPS, Wi-Fi, cellulare e Bluetooth) per una connessione più affidabile. L’utilizzo di diverse tecnologie consente di utilizzarlo pur allontanarsi molto dal dispositivo, cosa non possibile con i normali tracker bluetooth.Sono disponibili quattro diverse modalità di tracking, che consentono di migliorare la velocità degli aggiornamenti della posizione e prolungare la durata della batteria: modalità risparmio energetico, quotidiano, performance e tracciamento in tempo reale.È poi possibile creare aree mappate ed essere avvisati quando il dispositivo entra nelle aree scelte o esce da esse, a seconda della modalità di tracciamento impostata.Gli utenti possono utilizzare più dispositivi tramite la Vodafone Smart App per localizzare tutto ciò che amano di più, anche in tempo reale. Realizzato per essere elegante e di lunga durata, Curve può resistere agli elementi e all’acqua con certificazione IP67, mentre la durata della batteria arriva fino a sette giorni (a seconda della modalità di tracking impostata).Curve viene lanciato in Italia, Spagna e Regno Unito, mentre sarà disponibile alla fine dell’estate in Germania, quindi in altri mercati. Curve è da oggi acquistabile sull’e-shop Vodafone v.vodafone.com/it e a e tra pochi giorni sarà disponibile anche nei negozi Vodafone. LEGGI TUTTO

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    MiSE, Intelligenza Artificiale: online la Strategia

    (Teleborsa) – Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato oggi il documento definitivo con le proposte per la “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”. Si completa così il lavoro del gruppo di esperti selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) che hanno recepito le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica dello scorso anno. Lo comunica […] LEGGI TUTTO

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    Aviamed, ENEA: “Con il molecular farming vaccini veterinari dalle piante”

    (Teleborsa) – Realizzare vaccini veterinari di ultima generazione con procedure più economiche e veloci attraverso tecnologie di “molecular farming” basate sullo sfruttamento delle piante. Questo l’obiettivo del progetto internazionale Aviamed coordinato da Enea e finanziato dal programma di ricerca europeo ERANET Arimnet2 e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Nello specifico – spiega […] LEGGI TUTTO

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    Microsoft: nuove nomine per progetti di trasformazione digitale

    (Teleborsa) – ha annunciato oggi due nuove nomine per supportare i progetti di trasformazione digitale delle organizzazioni italiane: Federico Suria entra in Microsoft come nuovo Direttore Divisione Enterprise Commercial mentre Luca Callegari rientra in Italia dopo un’esperienza presso Microsoft Svizzera e assume il ruolo di Direttore Divisione Solution Sales. “Non vedo l’ora di lavorare e […] LEGGI TUTTO