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    Scuola, Udir avanti con emendamenti a dl Semplificazioni per garantire la sicurezza

    (Teleborsa) – La sicurezza nelle scuole resta una priorità, soprattutto in vista della ripresa delle lezioni il 1° settembre, con la pandemia di Covid in corso e la variante delta che si sta diffondendo nel mondo. Una priorità soprattutto per il sindacato Udir, che ha presentato varie proposte di emendamento al decreto Semplificazioni, attualmente all’esame in I e VIII Commissione della Camera.L’Udir, sin dalla nascita, si è occupato dei problemi sulla sicurezza che coinvolgono le istituzioni scolastiche ed i dirigenti; un tema fondamentale che, per il sindacato, andrebbe affrontato a più livelli – politica, amministrazione centrale, dirigenti scolastici – perché la gestione della popolazione scolastica di ogni istituto è molto complessa e muove ogni giorno migliaia di studenti oltre al personale scolastico.Tutte le proposte di modifica inviate sono state presentate da diversi parlamentari e adesso sono al vaglio delle Commissioni. Tra le più importanti c’è la richiesta di rendere strutturali i parametri che regolano il dimensionamento scolastico, ma anche la limitazione delle responsabilità civili penali e amministrative dei dirigenti, anche in relazione ai contagi causati dalla pandemia Covid-19.”Riteniamo la sicurezza dei nostri alunni e di tutto il personale della scuola una priorità che va affrontata subito e in maniera efficace, ma auspichiamo che ogni dirigente possa lavorare con serenità senza pagare per colpe che non sono di propria, diretta, responsabilità”, sottolinea il Presidente dell’Udir, Marcello Pacifico. Fra i temi affrontati anche quelli della mobilità e delle nuove immissioni in ruolo, oltre al tema della equiparazione economica dei capi d’istituto agli altri dirigenti pubblici appartenenti alla stessa area. LEGGI TUTTO

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    USA, aumenta lobbying di colossi tech contro leggi antitrust. Cook chiama Pelosi

    (Teleborsa) – Si è mosso Tim Cook in persona per tentare di ammorbidire le proposte di nuove regole antitrust – contenute in sei diversi progetti di legge che il Congresso esaminerà in questi giorni – che hanno l’obiettivo di contrastare il crescente potere dei colossi del settore tecnologico. L’amministratore delegato di Apple avrebbe infatti chiamato la Speaker della Camera Nancy Pelosi, secondo quanto riporta riporta il New York Times. Sebbene l’attività di lobbying sia regolata e consentita negli USA, è comunque un fatto inusuale che il CEO della più grande azienda al mondo chiami la Speaker of the House, ovvero la terza carica degli Stati Uniti per importanza dopo Presidente e Vice.Secondo il quotidiano statunitense, il CEO di Apple avrebbe contatto anche altri membri del Congresso, mentre anche top manager di Amazon e Google avrebbero avuto contatti con il Congresso portando avanti un’offensiva di lobbying. A Pelosi Cook avrebbe spiegato che i provvedimenti sono stati affrettati e infliggerebbero un duro colpo all’innovazione. Pelosi in risposta avrebbe chiesto a Cook di identificare in modo preciso le obiezioni.L’attività di lobbying da parte dei colossi tech si è fatta più intense negli scorsi giorni, con dichiarazioni pubbliche da parte di top manager delle aziende della Silicon Valley. Il principale lobbista di Amazon, Brian Huseman, ha dichiarato che la legislazione “avrebbe effetti negativi significativi sulle centinaia di migliaia di piccole e medie imprese americane che vendono nel nostro negozio e decine di milioni di consumatori che acquistano prodotti da Amazon”.Il principale lobbista di Google, Mark Isakowitz, ha detto che le nuove leggi modificherebbero il modo in cui le persone utilizzano Internet. “I consumatori americani e le piccole imprese rimarrebbero scioccati dal modo in cui queste norme infrangerebbero molti dei loro servizi preferiti”, ha affermato. Un portavoce di Facebook, Christopher Sgro, ha invece dichiarato che le leggi antitrust “dovrebbero promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori, non punire le aziende americane di successo”. LEGGI TUTTO

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    Qualcomm pronta ad investire in ARM se salta deal con Nvidia

    (Teleborsa) – Qualcomm Technologies, azienda californiana specializzata nella produzione di semiconduttori, ha comunicato di essere pronta a investire nella società britannica ARM se l’acquisizione da 40 miliardi di dollari da parte di Nvidia venisse bloccata dai regolatori, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Telegraph.”Se ARM ha un futuro indipendente, penso ci sia molto interesse da parte di numerose aziende all’interno dell’ecosistema, inclusa Qualcomm, ad investire in ARM – ha affermato nuovo CEO di Qualcomm, Cristiano Amon – Se esce da SoftBank ed entra in un processo per diventare una società quotata in borsa, con un consorzio di aziende che investono, inclusi molti dei suoi clienti, penso ci siano grandi possibilità”.Amon ha aggiunto che Qualcomm sarebbe “sicuramente aperta a questo” e che la società ha “avuto discussioni con altre società che la pensano allo stesso modo”. LEGGI TUTTO

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    Pfizer e BioNTech in rialzo dopo accordo con USA per dosi a Paesi poveri

    (Teleborsa) – Salgono le quotazioni di Pfizer e BioNTech, dopo che le due società hanno stretto un accordo con il presidente USA Joe Biden per la donazione di mezzo miliardo di dosi del vaccino prodotto congiuntamente a 92 Paesi a basso e medio reddito e all’Unione africana. La Casa Bianca ha descritto l’operazione come “un’azione storica che aiuterà a potenziare la lotta globale contro la pandemia”.I vaccini inizieranno a essere consegnati ad agosto 2021. 200 milioni di dosi saranno consegnate entro la fine di quest’anno e i restanti 300 milioni saranno consegnati nella prima metà del 2022. Gli Stati Uniti assegneranno queste dosi alle nazioni a basso e medio reddito in tutto il mondo, lavorando attraverso l’iniziativa COVAX.Si muove al rialzo Pfizer, che si attesta a 40,48, con un aumento dell’1,67%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 40,76 e successiva a 41,48. Supporto a 40,04.Buona la performance di Biontech, che si attesta a 245,5 con un aumento dell’1,68%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 249,3 e successiva a 258,6. Supporto a 240,1. LEGGI TUTTO

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    IoT, Antitrust UE preoccupato da potere Google, Amazon e Apple nel settore

    (Teleborsa) – I principali fornitori di assistenti vocali – Amazon con Alexa, Google con Google Assistant e Apple con Siri – sono sempre più popolari e le loro applicazioni sono l’interfaccia utente più utilizzata per accedere a dispositivi intelligenti e servizi IoT consumer nell’Unione europea. Ciò potrebbe creare problemi alla concorrenza nel settore. È quanto segnalato dai risultati preliminari dell’indagine settoriale sulla concorrenza nei mercati dei prodotti e servizi relativi all’Internet degli oggetti (IoT) condotta dalla Commissione europea.”Quando abbiamo avviato questa indagine settoriale, avevamo espresso preoccupazione per il fatto che sussisteva il rischio che emergessero in questo settore i cosiddetti controllori dell’accesso (“gatekeepers”) – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica di concorrenz – Ed eravamo preoccupati che potessero utilizzare il loro potere per danneggiare la concorrenza, a scapito delle imprese in via di sviluppo e dei consumatori”.”Dai primi risultati pubblicati oggi emerge che le nostre preoccupazioni sono condivise da molti operatori del settore – ha aggiunto – Ed è necessaria una concorrenza leale per valorizzare al meglio il grande potenziale dell’Internet degli oggetti per la vita quotidiana dei consumatori. Poiché questa analisi confluirà nei nostri futuri interventi di esecuzione e regolamentazione, attendiamo con interesse di ricevere nei prossimi mesi ulteriori riscontri da parte di tutti i portatori di interessi”.Nel corso dell’indagine, la Commissione ha raccolto informazioni da oltre 200 imprese di diverse dimensioni. La maggior parte dei rispondenti ha indicato nel costo degli investimenti nelle tecnologie e nella situazione concorrenziale i principali ostacoli all’ingresso o all’espansione nel settore. Per quanto concerne la situazione concorrenziale, un gran numero di rispondenti ha segnalato difficoltà a competere con imprese integrate verticalmente che hanno costruito i propri ecosistemi all’interno e all’esterno del settore dell’Internet degli oggetti di consumo (ad esempio Google, Amazon e Apple). Queste imprese determinano i processi per integrare i dispositivi e i servizi intelligenti e mobili in un sistema di Internet degli oggetti di consumo, dal momento che forniscono i sistemi operativi dei dispositivi mobili più comuni e i principali assistenti vocali. LEGGI TUTTO

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    Gaia-X arriva in Italia, al via strategia europea per rilanciare il digitale

    (Teleborsa) – L’Italia si porta in prima linea, con Francia e Germania, nella battaglia della “data economy” dell’Europa “contro” Usa e Cina. Gaia-X, il cloud federato, basato su criteri e standard comuni di gestione dei dati e dei servizi, avrà un hub regionale nel nostro Paese coordinato da Confindustria e sostenuto, anche finanziariamente, dal Governo. A dare il “kick off” oggi il Presidente degli industriali Carlo Bonomi e il Ministro per l’Innovazione Vittorio Colao.”Gaia-X è un progetto molto ambizioso, con enormi potenzialità di sviluppo ed è un grande progetto Paese rivolto alle imprese di tutti i settori produttivi, alla P.A. e ai centri di ricerca, a tutti i soggetti che possono essere interessati allo sviluppo del cloud e all’utilizzo dei dati”, ha detto il Presidente di Confindustria in occasione dell’Italian Regional Hub – Kick-off Meeting “Il Progetto europeo e il ruolo dell’Italia per lo sviluppo di Gaia-X Italia”, promosso da Confindustria e Gaia-X. Secondo Bonomi “è un progetto Paese ma ha un valore strategico per l’Europa” perchè “vuole gettare le basi per lo sviluppo di un’economia europea dei dati”.Di progetto “essenziale per aumentare la competitività dell’Italia e dell’Europa tutta nei confronti di altri Paesi”, ha parlato il Ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, Vittorio Colao sottolineando che “oggi per l’Italia è una giornata importante”. Nel corso del convegno dedicato al progetto di cluod europeo Gaia X, di cui fanno parte 261 membri, ha sottolineato che il nostro Paese “entra in qualcosa di importante. Noi come Governo ci impegniamo a dare sostegno anche finanziario ai migliori progetti e mi aspetto che riceveremo input dall’ hub italiano di Gaia x che tradurremo in norme per sostenere l’intervento. Implementeremo il piano di Recovery, il PNRR per il polo strategico nazionale, il cloud a giurisdizione italiana con una collaborazione pubblico privato”. In particolare, il Ministro si aspetta dal mondo imprenditoriale: “che l’hub italiano dia un contributo forte alla formazione degli standard europei. Dobbiamo fare un deciso passo in avanti come Europa e Itala per creare una vera industria italiana e questo può portare anche a consolidamenti”. Inoltre il Ministro ha sottolineato come debba esserci una “forte cooperazione tra imprese di tutte le dimensioni e un forte coinvolgimento del mondo accademico. Ci aspettiamo tanti progetti, che nei modi e nei tempi che decideremo, finanzieremo. Oggi è un giorno importante per Italia ed Europa e noi ci impegneremo con il PNRR. Gaia X è essenziale per la competitività del Paese e dell’Europa nei confronti di altri Paesi”.”Nasce oggi l’hub regionale italiano per il cloud europeo Gaia X che contribuirà alla digitalizzazione del Paese”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Confindustria con delega al Digitale, Luigi Gubitosi. “Vogliamo essere un grande contributore. Come Italia ci sentiamo che possiamo dare un grande contributo”, ha detto sottolineando che oggi “è un bel giorno per il mondo digitale che ha potenzialmente un grande futuro. Gaia X si inserisce in un momento particolare per il digitale nel nostro Paese. Guardando ai vari piani di recovery in giro per il mondo, se guardiamo la percentuale che viene allocata al digitale nelle sue varie forme – ha spiegato il manager – abbiamo il piano di più digitale del mondo. L’Italia che non è storicamente un paese forte nella gestione del dato, ha comunque tutte le carte in regola per recuperare in fretta e diventare un paese di punta del settore. Gaia X si inserisce in questo senso”, ha detto Gubitosi. Il digitale, più in generale, “è un elemento fondamentale per il progresso del nostro paese e certamente tutto il mondo digitale non deluderà le aspettative che si sono create”. (Foto: Bethany Drouin) LEGGI TUTTO

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    Open Innovation, Olivetti con Tim Wcap: parte oggi la Olivetti IoT Challenge

    (Teleborsa) – Olivetti e Tim Wcap hanno lanciato un’iniziativa comune nell’ambito dell’Internet of Things: parte oggi infatti la Olivetti IoT Challenge, una call globale realizzata con il supporto di Mind the Bridge. L’iniziativa, promossa da Olivetti, digital farm per l’IoT del gruppo Tim, ha l’obiettivo di coinvolgere le migliori startup, PMI e scaleup nazionali e internazionali per individuare le più innovative soluzioni tecnologiche da integrare nel business secondo le logiche di Open Innovation. A partire da oggi fino al 30 giugno, si potranno presentare, attraverso la piattaforma di Tim Wcap, progetti innovativi riguardanti i seguenti ambiti: Industry, Retail, Urban. Le proposte saranno valutate da una giuria composta da manager ed esperti che individueranno i progetti migliori: i vincitori avranno la possibilità di sviluppare il proprio progetto sulle piattaforme IoT di Olivetti.”Il mondo dell’IoT e dei relativi Smart Service richiede competenze distintive per creare ecosistemi di soluzioni grazie anche alla realizzazione di partnership, joint venture o acquisizioni di altri player tecnologici – ha dichiarato Roberto Tundo, amministratore delegato di Olivetti – In questo contesto Olivetti IoT Challenge rappresenta un’opportunità per individuare realtà imprenditoriali di eccellenza a livello nazionale e internazionale, in coerenza con i valori fondanti del nostro percorso”. “Con questa iniziativa – ha affermato Carlo Tursi, responsabile Business Development di Tim e amministratore delegato di Tim Venture – Tim conferma, attraverso Tim Wcap, la costante collaborazione con il mondo delle startup, PMI e scaleup per favorire nuove opportunità in risposta alle esigenze di sviluppo del business del gruppo. Crediamo fortemente che queste realtà imprenditoriali, grazie all’innovazione, possano fornire un importante contributo per la crescita all’interno e all’esterno del nostro gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Covid, team scienziati italiani propone piante “biofabbrica” per produrre vaccini e anticorpi

    (Teleborsa) – Usare le piante come “biofabbriche” per produrre vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici contro il Covid, con l’obiettivo di soddisfare la domanda nazionale in modo rapido, efficace e a costi contenuti. Questa la proposta che arriva da un team di ricercatori di Enea, Università di Verona e Viterbo, Cnr e Iss.L’iniziativa – spiega Enea in una nota – prevede l’utilizzo del Plant Molecular Farming, una piattaforma innovativa ma robusta e già utilizzata in altri Paesi per ottenere biofarmaci. Il progetto è descritto nello studio “Plant Molecular Farming as a Strategy Against Covid-19 – The Italian Perspective”, pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Plant Science”. I ricercatori si focalizzano, in particolare, sulla possibilità di realizzare nel nostro Paese strutture per produrre in pianta le biomolecole necessarie per lo screening diagnostico di massa, l’immunoterapia passiva e la vaccinazione, da utilizzare non solo per il Covid, ma anche per eventuali future nuove pandemie.”Le simulazioni effettuate – sottolineano i ricercatori Enea – confermano che il Plant Molecular Farming potrebbe integrare efficacemente i metodi di produzione tradizionali e per soddisfare l’intera domanda italiana di bioterapeutici (vaccini, anticorpi) e diagnostici basterebbe una serra di 12.500 metri quadri o un impianto di agricoltura verticale (vertical farming) di soli 2.000 metri quadri”.Sul fronte costi, le stime effettuate evidenziano che la realizzazione di tali strutture richiederebbe un investimento iniziale notevolmente inferiore rispetto a quello necessario per gli impianti produttivi tradizionali basati su biofermentatori per cellule di insetto o di mammifero.Tra gli esempi di farmaci realizzati grazie alla tecnologia del Plant Molecular Farming, vi è un vaccino per l’influenza stagionale basato su particelle simil-virali (VLP, virus-like particles, particelle che mimano il virus ma innocue perché prive di capacità infettive) attualmente in via di commercializzazione da parte di un’azienda canadese, che ha anche avviato la sperimentazione clinica di un vaccino contro il Covid. LEGGI TUTTO