More stories

  • in

    OCSE, con pandemia balzo dei NEET

    (Teleborsa) – Nel periodo del Covid è aumentata la quota dei Neet, ossia i giovani adulti che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo per periodi prolungati. Lo rileva l’Ocse nel suo report annuale Education at a Glance 2022 – Uno sguardo sull’istruzione sottolineando come la quota di Neet di età compresa tra 25 e 29 anni in Italia era già in aumento al 31,7% durante la pandemia da Covid nel 2020, e ha continuato ad aumentare fino al 34,6% nel 2021. LEGGI TUTTO

  • in

    Manifesto politico Udir: le proposte in vista delle elezioni del 25 settembre

    (Teleborsa) – Reclutamento, dimensionamento, sicurezza, trasferimenti. Ruotano attorno a questi i temi le misure in grado di risolvere alcuni problemi della scuola richieste nel manifesto presentato da Udir. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere – spiega il sindacato in una nota – riguardano argomenti inerenti a organici, carriera, responsabilità, mobilità. Il primo risultato è ottenere il reclutamento, attraverso l’assunzione degli idonei del concorso ds con scorrimento delle graduatorie di merito. Il secondo riguarda il dimensionamento attraverso il riconoscimento delle deroghe fino al 2024 al tetto dei 500 alunni per la rideterminazione nel triennio delle scuole autonome anche per la mobilità. Il terzo riguarda la sicurezza, con l’approvazione dello scudo penale del ds nel rispetto dei protocolli per la tutela della salute di lavoratori e discenti. Il quarto riguarda i trasferimenti, con la deroga fino al 2025 dell’aliquota contrattuale dal 30% al 60% dei posti destinati alla mobilità dei dirigenti scolastici.Gli obiettivi sono centrati su organici: con assunzioni su scuole normodotate, revisione dimensionamento, e recupero sedi presidenza. Il secondo obiettivo è inerente alla carriera con l’equiparazione dello stipendio accessorio alla seconda fascia dirigenti pubblica amministrazione, ripristino Ria neoassunti 2001, recupero decurtazione Fun. Il terzo obiettivo riguarda la responsabilità, attraverso la revisione del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sulla mobilità l’obiettivo è ottenere il trasferimento sul 100% dei posti vacanti senza nullaosta degli Uffici scolastici regionali.Udir ricorda, inoltre, che tra pochi giorni, giovedì 22 settembre, ci sarà un nuovo workshop formativo. I temi che verranno affrontati sono: il riparto delle competenze in materia di edilizia scolastica, gli strumenti di governance, le principali linee di finanziamento, i più recenti interventi normativi, le prime indicazioni dalla Conferenza Stato Regioni per la mitigazione delle misure di contrasto al Sars Covid in ambito scolastico 2022/23, il Mobility manager. L’incontro, che sarà aperto dai saluti del sottosegretario di stato del Ministero dell’Istruzione, senatrice Barbara Floridia e del direttore del USR Sicilia, Giuseppe Pierro, interverranno Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir; Natale Saccone, ingegnere componente tavolo nazionale permanente del Ministero dell’Istruzione per la sicurezza; Raffaele Guariniello, magistrato e giurista; Rosario Leone, ex provveditore agli Studi di Palermo e Trapani; Vito Lo Scrudato, dirigente scolastico del liceo classico Umberto I di Palermo; Leon Zingales, dirigente scolastico “IC Annarita Sidoti” di Gioiosa Marea (Messina); e Daniela Di Piazza, dirigente scolastica Ipsseoa “K. Wojtyla” di Catania. LEGGI TUTTO

  • in

    Abbandono scolastico al 12,7%, l'allarme di Save the Children

    (Teleborsa) – Il 23,1% dei 15-29enni in Italia si trova in un limbo, fuori da ogni percorso di lavoro, istruzione o formazione: il numero dei Neet è il più alto dell’Ue, oltre il doppio di Francia e Germania. Il 12,7% degli studenti non arriva al diploma, perché abbandona precocemente gli studi.C’è poi una percentuale rilevante, il 9,7% del totale, quasi un diplomato su 10 nel 2022, “senza le competenze minime necessarie per entrare nel mondo del lavoro o dell’Università”: nel rapporto Alla ricerca del tempo perduto. Save the Children la definisce “dispersione implicita” ed è connessa all’impoverimento educativo e alla povertà materiale.In vista della riapertura delle scuole, l’associazione segnala alcuni deficit strutturali a livello nazionale e locale, in termini di spazi, servizi e tempi educativi, mettendo in luce un paradosso: laddove la povertà minorile e più alta, e sarebbe dunque importante un’offerta formativa di qualità, “la scuola è più povera, privata di tempo pieno, mense e palestre”.Il rapporto segnala poi una forte disparità geografica nelle “dispersione implicita”, che risulta più alta in Campania, al 19,8%. Save the Children prende come riferimento i dati Invalsi del 2022: se si guarda alle competenze nelle singole materie, in Campania, Calabria e Sicilia più del 60% degli studenti non raggiunge il livello base delle competenze in italiano, mentre quelle in matematica sono disattese dal 70% degli studenti in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’abbandono scolastico nella maggior parte delle regioni del Sud va ben oltre la media nazionale (del 12,7%), con punte in Sicilia (21,1%) e Puglia (17,6%) e valori decisamente più alti rispetto a Centro e Nord anche in Campania (16,4%) e Calabria (14%).Servirebbero – stima l’organizzazione – un miliardo e 445 milioni per garantire il tempo pieno in tutte le classi della scuola primaria statale. Un’offerta adeguata di spazi e di tempi educativi – sottolinea – può contribuire efficacemente a ridurre le disuguaglianze educative territoriali: “Proprio dove i bambini, le bambine e gli adolescenti affrontano, con le loro famiglie, le maggiori difficoltà economiche c’è al contrario maggior bisogno di un’offerta educativa più ricca”. “Per questo – osserva Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children – chiediamo al nuovo governo che si formerà un investimento straordinario che parta dalla attivazione di aree ad alta densità educativa’ nei territori più deprivati”: investire il 5% del Pil, al pari della media europea, vorrebbe dire rendere disponibili circa 93 miliardi, contro i circa 71 stanziati nel 2020. LEGGI TUTTO

  • in

    Anief, Pacifico: “Scuola italiana è precaria. Occorre cambiare registro stanziando diversi miliardi di euro”

    (Teleborsa) – “La scuola italiana è precaria: domani dal Senato ci aspettiamo delle risposte postivi sugli emendamenti Anief presentati al DL Aiuti bis. Senza l’organico Covid le scuole non possono riaprire e andare avanti con regolarità. Come pure senza l’immissione in ruolo di chi ha fatto i concorsi e attende invano”. Questo l’appello lanciato oggi da Marcello Pacifico, presidente Anief, nel corso di un dibattito politico organizzato per un confronto sul manifesto sulla scuola realizzato dallo stesso sindacato in vista delle elezioni politiche del 25 settembre che definiranno il prossimo Parlamento e le forze che guideranno la XIX legislatura.”Siamo onorati – ha detto Pacifico – che la politica sia d’accordo con Anief sull’esigenza di far attuare delle azioni concrete al legislatore, che deve rilanciare la scuola e superare la sua precarietà. A partire dal doppio canale di reclutamento del personale: è emblematico che da oltre due anni si attendono invano i corsi di abilitazione. L’Europa, intanto, ha stanziato dei fondi straordinari anche per superare la precarietà: abbiamo un concorso Straordinario bis con pochissimi posti rispetti a quelli che andavano banditi, così il 90% dei candidati rimangono esclusi. Se il Senato non recepirà gli emendamenti siamo pronti a tornare in piazza, anche allo sciopero. Dobbiamo lottare per avere una scuola moderna oggi, con uguaglianza d’accesso, anche all’Università”.”L’obbligo scolastico – ha continuato il sindacalista autonomo – va portato a 18 anni, al completamento degli studenti della scuola italiana. Perché uno studente su tre non arriva al diploma”. Pacifico ha anche parlato di “libertà d’insegnamento, che con il Covid è stata svilita. Altro che lotta contro le diseguaglianze. Come pure va stipulato il prima possibile il contratto per cominciare ad allineare gli stipendi dei lavoratori della scuola alla media europea”.Pacifico ha aggiunto che “la scuola italiani ha bisogno di aiuto, progettualità, idee. E servono soldi: abbiamo quantificato che per coprire le priorità, a partire dall’adeguamento degli stipendi, occorrono 30 miliardi, praticamente una Legge Finanziaria”. Il leader dell’Anief ha ricordato che “abbiamo un alunno ogni dieci alloglotto. Uno su dieci con sostegno. Un docente su cinque precario, un Ata su due supplente. Dobbiamo operare – ha concluso Pacifico – anche per loro, per non far venire meno i loro diritti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, Anief: “Condivisione totale in Senato su emendamento al DL Aiuti bis che cancella il docente esperto”

    (Teleborsa) – “Trovano spazio in diversi emendamenti al decreto Aiuti bis le ragioni dei docenti precari rimasti esclusi quest’anno dalle supplenze per colpa di un Governo sordo alle vere esigenze della scuola: le richieste di modifica al DL 115 prodotte dal Anief sono state tradotte in emendamenti ufficiali subito la dopo la riuscita manifestazione organizzata il 30 agosto a Roma dallo stesso sindacato in piazza Santi Apostoli. Su alcune istanze richieste dal giovane sindacato autonomo c’è addirittura l’unanimità politica: è il caso della richiesta generalizzata, prodotta nelle commissioni del Senato, di stralciare il fantomatico docente esperto, da individuare ogni 99 colleghi (quindi esclusi) e da pagare tra dieci anni dopo tre trienni formativi a proprie spese. La politica chiede però anche di votare la conferma dell’organico Covid (M5S, Lega, Fdi) e di mettere al voto l’integrazione delle graduatorie di merito del concorso Straordinario bis (Fdi e Misto) ma senza ostilità di altri partiti, come pure per garantire l’indennità al personale sospeso per la mancata vaccinazione anti Covid19 (Misto)”. È quanto fa sapere l’Anief in una nota. “Sarebbe davvero un bel segnale – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quello che può arrivare nei prossimi giorni da Palazzo Madama: riuscire ad apportare modifiche importanti alle norme sulla scuola contenute nel contestatissimo decreto Aiuti bis sarebbe importantissimo”. Contro il docente esperto – sottolinea il sindacato nella nota – si sono volutamente posizionati contro alcuni deputati del M5S, ma anche il Pd e Fratelli d’Italia, oltre che Leu che ha promosso un emendamento per cancellarne l’introduzione in fase di conversione di legge. “Dopo aver tracciato la strada dalla piazza di Roma, con praticamente tutti i partiti politici e poi gli altri sindacati hanno seguito, adesso il nostro sindacato – prosegue Pacifico – sta seguendo con interesse l’evoluzione dell’iter di conversione in legge del decreto 115: abbiamo infatti individuato gli emendamenti al voto la prossima settimana, il 6 settembre e si tratta di modifiche fondamentali per il regolare svolgimento dell’anno scolastico. La speranza, sincera, è che almeno una parte di queste possano essere approvate: soprattutto gli emendamenti che hanno riscosso unanimità o una importante maggioranza già durante il primo dibattito in V e VII commissione al Senato”.Gli emendamenti che al momento hanno maggiori possibilità di essere approvati, come richiesto da Anief durante la manifestazione svolta martedì scorso a Roma, sono i seguenti: Abolizione docente esperto (38.1, 38.2, 38.3, 38.9, 38.12, 38.13) su cui si è espressa positivamente già la VII commissione; Conferma organico Covid (38.4, 38.5, 38.20, 38.32, 38.34, 38.35, 39.1). Gli altri emendamenti, meno condivisi ma potenzialmente al voto: Integrazione graduatorie concorso straordinario bis (38.4, 39.3); Pagamento indennità personale sospeso covid (38.6, 38.7) visto le questioni pendenti di legittimità costituzionale sollevate dai legali Anief. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, ANIEF: “Le nomine si faranno anche in autunno e si riparte con gravi problemi irrisolti”

    (Teleborsa) – “L’anno scolastico si apre oggi con gravissimi problemi irrisolti e non è vero che tutti i docenti saranno in cattedra con l’inizio delle lezioni: mancano centinaia di migliaia di dipendenti titolari, è stato cancellato l’organico Covid, sul sostegno agli alunni disabili e tra il personale Ata un dipendente su due è precario, i concorsi risultano inadeguati e in forte ritardo, quella che opera nell’Istruzione è l’unica categoria del pubblico impiego senza contratto di lavoro”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno di avvio del nuovo anno 2022/2023. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, Sil Confesercenti: nessuna stangata con ritorno in classe

    (Teleborsa) – “Ogni anno assistiamo alla consueta corsa al sensazionalismo che definisce stangata economica il ritorno sui banchi di scuola e mette alla gogna un intero comparto economico. La situazione è in realtà un’altra, si tratta solo di fake news e i tanto temuti e spesso solo annunciati aumenti non ci saranno”. Così Sil Confesercenti, il sindacato che rappresenta librai e cartolibrai italiani. Per i libri di testo – continua il Sil – l’incremento di prezzi rispetto all’anno precedente è stato il solito 2% circa, con i tetti di spesa istituiti nel 2011 dal ministero della Cultura, e ormai fermi nell’importo dal 2014, che continuano a svolgere un’azione calmierante sulle dinamiche della spesa. Per il cosiddetto corredo, invece, si registrano incrementi che sono in linea con l’attuale tasso di inflazione e che risentono ovviamente del quadro economico generale.Nel dettaglio, secondo rilevazioni Sil, per la prima media il tetto di spesa per i libri è di 294 euro più 80 euro di corredo scolastico per tutto l’anno, in seconda media 117 euro per i libri e 80 euro di corredo, in terza 132 euro per i libri e 70 euro di corredo. Passando alle scuole superiori, Sil Confesercenti ha calcolato la spesa per la prima e la terza classe del liceo classico, i due casi in cui si spende notoriamente di più: in prima la spesa è di 335 euro più 100 euro per il corredo, in terza di 382 euro più 70 euro di corredo. “Ci preme – continua il sindacato – mettere in guardia i consumatori da atteggiamenti consolidati, sostenuti anche da alcuni media, che spingono il pubblico ad allontanarsi dai negozi tradizionali. Al contrario suggeriamo per i libri di testo di affidarsi al libraio e cartolibraio di zona, che offre un servizio puntuale e continuativo tutto l’anno e che è anche in grado di intercettare i tantissimi errori che sono presenti nelle liste ufficiali delle adozioni di libri. Anche per la cancelleria e il corredo, qualità, servizio ma anche convenienza si possono trovare solo nei negozi di vicinato, visto che assistiamo a prezzi fuori controllo soprattutto nei negozi non specializzati”.”Lanciamo alla politica e ai candidati alle prossime elezioni l’appello a considerare finalmente il settore della scolastica degno di un intervento specifico. Abbiamo assistito ad aiuti e bonus di ogni tipo, ma ogni anno ci ritroviamo ad inizio settembre senza che siano state previste misure strutturali di riforma del settore, soprattutto di quello librario, che aiutino operatori specializzati e famiglie. La caduta del governo ha interrotto un lavoro sul tema che era in corso con il ministro Bianchi e con i suoi funzionari: invitiamo le forze politiche tutte, in questa fase, a garantire il prosieguo di quell’esperienza e di quel percorso e a prevenire il rischio che i veri aumenti sopraggiungano nel 2023. Il Sil Confesercenti non mancherà di continuare a pressare gli aspiranti nuovi parlamentari su questi temi”, dice Cristina Giussani, presidente di Sil Confesercenti.(Foto: © olegdudko / 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Eurosofia, Udir: il 25 agosto a Roma incontro “PNRR, Start-up per dirigenti scolastici”

    (Teleborsa) – Si svolgerà, in presenza, presso l’Hotel H10 di Roma – Via Amedeo Avogadro, il workshop formativo rivolto ai dirigenti scolastici in servizio, ai 317 Dirigenti neo-immessi in ruolo l’1 settembre e ai Direttori Sga, dal titolo “PNRR, Start-up per dirigenti scolastici – Attuazione delle linee di investimento” a cura di Eurosofia e Udir, giovane sindacato della dirigenza dell’aera istruzione e ricerca.Un team di esperti – spiega Udir in una nota – illustrerà le potenzialità dei fondi messi a disposizione dal PNRR e le nuove sfide della leadership per potenziare la scuola dell’autonomia. Il workshop analizzerà quali sono le nuove sfide per i dirigenti scolastici, dal PNSD alle nuove metodologie, dalla leadership alle voci di spesa del PNRR e all’uso della nuova tecnologia e delle nuove figure professionali. Particolare attenzione sarà data al delicato tema della messa in sicurezza e riqualificazione degli ambienti scolastici.Durante la giornata di lavori, interverranno: Rossano Sasso – Sottosegretario di Stato; Marcello Pacifico – Presidente Nazionale Udir; Rosario Gianni Leone – Ex provveditore agli studi di Palermo e Trapani; Aurora Fumo – Dirigente scolastica presso IC Politeama di Palermo; Elena Centemero – Dirigente scolastica – Membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; Natale Saccone – Componente supplente tavolo nazionale permanente del Ministero dell’Istruzione per la sicurezza.La partecipazione alla sessione formativa è gratuita. Visto il numero limitato di posti è necessario indicare la propria partecipazione completando la procedura di registrazione entro il 18 agosto.L’occasione – sottolinea l’Udir – sarà utile per conoscere i progetti formativi elaborati da Eurosofia per le scuole autonome alla luce anche della riforma PNRR (legge 79/2022) e dei servizi per i dirigenti scolastici neo-assunti forniti da Udir. Tra questi figurano: Servizio annuale di consulenza con i nostri esperti (1 incontro al mese); accesso alla piattaforma “Coaching per i DS neo assunti”; consulenza su “Accessibilità e risorse del PNRR per la scuola”.Al termine della giornata sarà rilasciato attestato di frequenza, Eurosofia è ente qualificato per la formazione del personale della scuola, ai sensi della Direttiva 90/2003 e della Direttiva 170/2016 con Decreto Ministeriale N. AOODGPER.7631 del 28 luglio 2014, da quasi 10 anni è attivo nel progettare, guidare, stimolare e realizzare i processi di sviluppo e di formazione dei giovani e del personale scolastico LEGGI TUTTO