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    Rifiuti imballaggi RAEE: ministero Ambiente riconosce Erion Packaging primo sistema autonomo

    (Teleborsa) – Introdurre innovativi modelli di raccolta, recupero e riciclaggio e contribuire al raggiungimento dei target europei e nazionali. Questi gli obiettivi di Erion Packaging, primo Consorzio italiano specializzato nella gestione dei Rifiuti di Imballaggio delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Pile e Accumulatori. Erion Packaging è stato riconosciuto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con Decreto n. 547 del 29 dicembre 2022, come sistema autonomo di gestione dei Rifiuti di Imballaggio. L’accreditamento del Consorzio, che fa parte del Sistema multi-consortile Erion, è stato comunicato il 13 gennaio 2023 dopo un iter iniziato nel maggio del 2021 e concluso con il riconoscimento ministeriale del dicembre scorso, quale sistema autonomo per la raccolta, recupero e riciclaggio dei Rifiuti di Imballaggio, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 221-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.Erion Packaging nasce al fine di assicurare ai produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Pile e Accumulatori il pieno adempimento agli obblighi derivanti dalla Responsabilità Estesa del Produttore anche per ciò che concerne la gestione dei Rifiuti di Imballaggio dei loro prodotti. Nello specifico imballaggi primari, secondari e terziari in plastica, carta e legno immessi sul mercato italiano.”Come sistema autonomo, il Consorzio – si legge in una nota – intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio fissati dall’Unione Europea e dalla normativa nazionale, sviluppando un approccio innovativo a partire dalla sua istituzione e riconoscimento quale primo Consorzio autonomo multimateriale operante sul territorio nazionale, proseguendo con tale approccio nel rapporto con i propri soci, potendo offrire agli stessi un supporto completo, nell’ambito del Sistema Erion, in relazione allo sviluppo della propria compliance normativa e per iniziative utili al miglioramento della propria eco-sostenibilità e Circolarità”.Nel contempo, la forte spinta alla digitalizzazione, l’attenzione allo sviluppo di sistemi “Closed loop”, lo sviluppo di progetti dedicati all’ecodesign dell’imballaggio ed altre iniziative che andranno a consolidarsi nei prossimi anni, potranno contribuire a migliorare ulteriormente i risultati di recupero e riciclo del nostro Paese.”Siamo orgogliosi che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica abbia riconosciuto Erion Packaging come sistema autonomo. Questo importante traguardo non rappresenta per noi un punto di arrivo, ma una nuova spinta per promuovere un approccio innovativo nella gestione dei Rifiuti di Imballaggio – ha dichiarato Claudio Formisano, presidente di Erion Packaging –. Come Consorzio, continueremo a lavorare a stretto contatto con le Istituzioni e tutti gli attori della filiera per dare il nostro contributo nel rendere il sistema più efficiente e circolare, ma soprattutto all’altezza delle sfide ambientali che il presente ci pone di fronte”.(Foto: ©yarruta/123RF) LEGGI TUTTO

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    Salcef, upgrade dei rating ESG da MSCI ed Ecovadis

    (Teleborsa) – Doppio upgrade dei rating ESG per Salcef, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore delle infrastrutture ferroviarie.MSCI ha migliorato la valutazione da BBB ad A, evidenziando livelli di eccellenza nelle tematiche di corporate governance e la centralità della gestione della salute e sicurezza sul lavoro. L’upgrade, il secondo in 2 anni, conferma i progressi nel percorso di miglioramento delle performance ESG, unito a una sempre maggiore attenzione alla disclosure e alla piena integrazione della sostenibilità in tutte le attività del gruppo.Ecovadis ha invece comunicato che rispetto le 6 aziende del gruppo oggetto di analisi hanno ottenuto 5 medaglie di platino – massimo punteggio corrispondente al 1% delle migliori aziende nel relativo settore – e 1 medaglia d’oro – corrispondente al 5% delle migliori aziende nel relativo settore. Ciascuna azienda ha, inoltre, migliorato il proprio punteggio rispetto alla valutazione effettuata nel 2021, contribuendo al raggiungimento di 3 nuove medaglie di platino. LEGGI TUTTO

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    Monnalisa, Standard Ethics migliora il rating atteso di lungo periodo

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha migliorato il Long Term Expected Rating di Monnalisa, società specializzata in abbigliamento per bambini di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, da Stabile a “EE+”. Il Corporate Standard Ethics Rating (SER) viene confermato a “EE-“, ovvero il quinto notch su nove della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.La strategia di sostenibilità della società è allineata a gran parte delle indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’Ocse e dell’Unione Europea – osservano gli analisti – e le policy interne appaiono avanzate su vari temi come la gestione dei rischi e controllo, la compliance fiscale, la condivisione delle informazioni e dialogo con gli investitori, la gestione delle risorse umane e welfare aziendale.Viene sottolineato che il processo produttivo si avvale di certificazioni e di tecnologie avanzate in linea con obbiettivi ambientali, tiene conto di una policy a carattere strategico. Inoltre, la rendicontazione extra-finanziaria è redatta secondo le buone pratiche applicate ai temi ESG (Environmental, Social and Governance). Infine, la governance della sostenibilità è in costante miglioramento. LEGGI TUTTO

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    Plenitude apre due nuovi Flagship Store a Roma e Catania

    (Teleborsa) – “Essere sempre più vicina al territorio e alle persone, accompagnandole ad un uso sempre più efficiente e sostenibile dell’energia”. Con questo obiettivo Plenitude – la Società Benefit di Eni che integra la produzione di energia 100% da fonti rinnovabili, la vendita di servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici – espande la propria rete di negozi in Italia con l’apertura di due nuovi Flagship Store, rispettivamente a Roma e Catania.I Flagship Store Plenitude – fa sapere la società in una nota – mettono a disposizione una consulenza a 360 gradi, focalizzata su una serie di servizi e soluzioni per guidare i clienti a scelte consapevoli in ambito energetico. È possibile ad esempio avere più informazioni sull’acquisto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia solare nonché di caldaie e climatizzatori (con la possibilità di avvalersi per tutti questi prodotti degli incentivi nonché dello sconto in fattura), sui vantaggi del servizio CappottoMio per l’efficientamento energetico dei condomini, sulle wallbox per la ricarica elettrica dei veicoli, sui prodotti assicurativi realizzati in collaborazione con Zurich, oltre che sulle proposte di Plenitude per la fornitura di energia. I Flagship Store Plenitude sono progettati per valorizzare al meglio la customer experience e sono caratterizzati dall’integrazione di una consulenza attraverso innovative tecnologie digitali con il più tradizionale servizio di supporto dei nostri esperti presso lo Store. I due nuovi Flagship Store si trovano a Roma, in via Cola di Rienzo 159, e a Catania, presso il centro commerciale Le Porte di Catania in Via del Gelso Bianco, ed effettuano entrambi orario continuato dalle 09:30 alle 19:00. Oltre a Roma e Catania, i Flagship Store di Plenitude si trovano anche nelle città di Milano, Bologna, Vicenza, Padova, Treviso, Parma, Genova e Brescia. LEGGI TUTTO

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    Euronext prosegue impegno per finanza sostenibile: lancia indice CAC SBT 1.5°

    (Teleborsa) – Euronext ha lanciato il CAC SBT 1.5°, un indice che investe esclusivamente in società all’interno dell’indice SBF 120 che hanno obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi. Dopo il lancio dell’Euronext CAC 40 ESG Index nel marzo 2021, il CAC SBT 1.5° fornirà una versione incentrata sul clima del CAC 40 e risponderà alla crescente domanda di strumenti di investimento sostenibili da parte degli investitori e del mercato. L’indice è lanciato con il supporto di Amundi, CDP e SBTi.L’indice incorpora lo screening negativo e i filtri di esclusione basati sui i principi del Global Compact delle Nazioni Unite, nonché lo screening di esclusione per le società coinvolte in attività non convenzionali di petrolio e gas, carbone, armi controverse e tabacco. Inoltre, l’indice è composto da aziende che hanno definito obiettivi chiari per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) in linea con 1,5°C, che sono stati convalidati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi).”Il lancio di questo indice è un segnale forte della transizione verso investimenti responsabili – ha commentato Stéphane Boujnah, CEO di Euronext – Nell’ambito dell’impegno “Fit for 1.5″ nella nostra strategia Growth for Impact 2024, Euronext sta svolgendo un ruolo cruciale nel potenziare la finanza sostenibile in tutti i suoi mercati e nel sostenere l’allocazione di capitale a iniziative sostenibili attraverso il lancio e la pubblicazione di indici ESG”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”

    (Teleborsa) – Dai grandi studi di design impegnati a ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro, ai produttori di componenti chiamati ad alleggerire il peso dei veicoli grazie all’impiego di nuovi materiali (come leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell’acciaio) fino ai produttori di veicoli, anche piccoli, per le diverse forme di mobilità che nel frattempo sono emerse, prime tra tutte il car sharing. Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way raccolgono e raccontano l’esperienza di cento eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy, nella quarta edizione dello studio “100 Italian E-Mobility Stories 2023” presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Francesco Starace, amministratore delegato Enel; Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way; Pietro Gorlier, amministratore delegato Comau e da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy il cui intervento è stato letto nel corso dell’evento. All’evento hanno inoltre preso parte Silvia Bodoardo, professore ordinario del Politecnico di Torino; Francesco Ausiello, referente dei progetti strategici di ART-ER e Cristina Favini, chief design officer & strategist Logotel. Attraverso le storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica emerge il ruolo di primo piano occupato dall’Italia nella rivoluzione della mobilità sostenibile.Come emerge dallo studio, la mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente. Un settore che proprio nella delicata fase economica che stiamo attraversando vede confermati gli investimenti da parte delle case produttrici e dell’Europa attraverso il Green Deal che è uno degli assi principali della ripartenza. L’evoluzione della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti, la crisi climatica e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche fanno affermare con fondato ottimismo che siamo a un punto di svolta per la mobilità elettrica. Negli ultimi anni gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche circolanti, ma soprattutto e-bike e monopattini elettrici che ormai fanno parte del nostro paesaggio urbano. “Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – ha affermato Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso statoavviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.”Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola, giunto alla quarta edizione, racconta una tra le filierepiù innovative e dinamiche del Paese – ha dichiarato Starace –. La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e, in linea con i principi del Manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”. La diffusione di auto elettriche nel mondo cresce rapidamente – Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici e stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie BEV (Battery Electric Vehicle). I principali mercati sono la Cina e l’Europa, quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (ECV) rispetto al 2020 e ha visto a dicembre le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682 mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306 mila) e Francia (303 mila). Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle BEV più vendute nel nostro Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).L’Italia può essere in prima fila – In questo nuovo mercato l’Italia, come raccontato nel presente rapporto, può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Nella componentistica troviamo il cuore pulsante di questa filiera, in cui le nostre aziende creano, prototipano e realizzano motori, statori, freni, elettronica e componentistica, fino a scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery Hub dedicato per l’assemblaggio a Torino. Ma anche designer, chiamati in tutto il mondo a ripensare le nuove forme della mobilità elettrica. Non mancano, per arrivare alle forme più avanzate di mobilità, i servizi di sharing, le multiutility, le soluzioni per la ricarica, le relative app e la comunicazione e gli studi di associazioni a supporto della filiera. In Italia avanzano progetti per la realizzazione di gigafactory: oltre allo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh, sono in sviluppo i progetti di Italvolt, che a regime ospiterà 3 mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino, e quello di Automotive CellsCompany (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira ad una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030 con una nuova gigafactory negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli. Come dimostra “100 Italian E-Mobility Stories”, le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti e stanno affrontando la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Leggendo le storie del rapporto si evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride: nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, mentre nel 2021 superano il 40%. Ma anche la produzione di mezzi dell’ultimo miglio, complice lo sharing e l’accelerazione del digitale nella creazione di app e servizi di gestione. Si evidenzia una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia: nel 2021, 1 veicolo su 3 in sharing nel nostro Paese è un monopattino elettrico e diventano addirittura 9 su 10 se escludiamo le automobili.Le 100 storie raccontate – 1000 Miglia, Acea Innovation, Alkè, Alma mater studiorum – Università di Bologna, Alpitronic, ANFIA, Angelantoni Test Technologies, ART-ER, Askoll EVA, Atala, Atlante, Be Charge, Benevelli, BeonD, Bitron, Bonfiglioli, Brembo, Cecomp, CNR, Cobat, COMAU, Corrente, DACA-I Powertrain Engineering, Daze Technology, Ducati, Duferco Energia, e-GO! Drivalia (ex LeasysGo), E-Lectra, Edison next, Eldor, Elettricità Futura, ENEA, Energica Motor Company, Estrima, Eurogroup lamination, FAAM, Ferrari, FIVE – Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, Flash Battery, Free To X, Free2Move eSolutions, Generali, Gewiss, Green Energy Storage, Gruppo A2A, Gruppo Hera, IIT, IMA ATOP, Industria Italiana Autobus, Iren, Italdesign, Italmatch Chemicals, Iveco, JRC – Joint Research Centre di Ispra, Ewiva, Kyoto Club, Legambiente, Linky Innovation, Loccioni, Logotel, Manz Italia, Marposs, Marsilli, Maserati, Mavel EDT, Metelli Group, MIDAC Batteries, Motus-E, Neogy, NITO – Nuova Industria Torinese, Piaggio, Pininfarina, Pirelli, Podium Advanced Technologies, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Privè, Rampini Carlo, RESSOLAR, Route220, RSE, S&h, Scame Parre Sifà, Stellantis, STMicroelectronics, Streparava, Targa Telematics, Tecnobus Industries, Terna, The European House – Ambrosetti, To Move, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Pavia, Università di Palermo, Università di Pisa, Vaielettrico, Vaimoo (ex Sitael). 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    EGM, 20% delle società comunica aspetti ESG su base volontaria

    (Teleborsa) – Sono 38, su un totale di 190, le società quotate su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) che prevedono la comunicazione volontaria degli aspetti ESG in un apposito documento, ovvero il 20% del mercato e una capitalizzazione complessiva di 3.024 milioni di euro (pari al 28,5% della capitalizzazione di mercato complessiva). Tale calcolo tiene conto delle società che hanno recentemente pubblicato uno dei seguenti documenti: Bilancio di Sostenibilità, Impact Report o Rapporto ESG. Sono i dati dell’ultima ricerca di CFO SIM sul tema.Sebbene un campione così ristretto non possa ancora essere considerato veramente significativo, delle 38 aziende con profilo ESG considerate, il 29% opera nel settore Industrial, seguito da Technology (24%), Consumer Discretionary (16%) e Healthcare (11%).Inoltre, sono attualmente 14 le società Benefit quotate sul segmento Euronext Growth Milan, (circa il 7% del totale) con una capitalizzazione complessiva di 627 milioni di euro. Sono: ABC Company, Compagnia dei Caraibi, Convergenze, Defence Tech Holding, Digital360, Eprcomunicazione, FAE Technology, Jonix, Kolinpharma, Labomar, Reti, SIAV, SG Company e Vantea Smart. In linea con le statistiche sulle aziende che riportano aspetti ESG, la panoramica del settore mostra che il 50% delle società Benefit opera nel settore Technology mentre le altre società sono distribuite tra Healthcare (2), Industrials (2), Utilities (1) , Finanza (1) e Beni di consumo di base (1). Delle 14 aziende Benefit, 3 hanno ottenuto la certificazione B-Corp (Eprcomunicazione, Reti e Vantea Smart). LEGGI TUTTO

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    ENI Sustainable Mobility, nasce la nuova società per la transizione della mobilità

    (Teleborsa) – Eni annuncia la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società dedicata alla mobilità sostenibile. L’obiettivo di questa azienda, integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, – spiega Eni in una nota – è di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita.Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all’estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Nella società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano, che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela e lo sviluppo di nuovi progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, oggi in corso di valutazione; il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5mila punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio.”Questa nuova società – ha commentato Claudio Descalzi, ad di Eni – rappresenta la seconda leva strategica, da affiancare a Plenitude, nell’ambito del nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3, le più significative e difficili da eliminare poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali, prodotti e servizi basati su tecnologie innovative e che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità”. Amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility è Stefano Ballista, già direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni. Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale. LEGGI TUTTO