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    Intesa Italia-USA per esplorazione lunare

    (Teleborsa) – Firmata oggi, 25 settembre, la Dichiarazione d’intenti tra il Governo italiano e quello degli Stati Uniti in merito al programma lunare #Artemis, previsto per il 2024.Grande soddisfazione da parte del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, per la firma di questa intesa che conferma la storica amicizia tra i due Paesi e la lunga tradizione di cooperazione bilaterale tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA.Con i successivi Accordi Attuativi tra le due agenzie spaziali, saranno specificati nel dettaglio i contributi italiani al programma che contribuiranno a rendere possibile il sogno di una presenza sostenibile in orbita e sulla superficie lunare: dai moduli abitativi, agli esperimenti scientifici, al sistema di telecomunicazioni. LEGGI TUTTO

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    Incognita Trump per il ritorno sulla Luna nel 2024

    (Teleborsa) – Serviranno 28 miliardi di dollari per riportare l’uomo sulla Luna nel 2024. Lo prevede il piano presentato dalla NASA, il cui amministratore Jim Bridenstine ha aggiunto che, per avviare lo sviluppo del lander destinato a fare atterrare l’equipaggio sulla Luna, il Congresso americano dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale.Il ritorno sulla Luna è una priorità per il presidente Donald Trump, il quale però dovrà misurarsi con le elezioni del 3 novembre prossimo. Il programma lunare Artemis prevede l’impiego della capsula Orion e il nuovo sistema di lancio Space Launch System (Sls).Il lander dovrà essere scelto tra i progetti proposti da tre società spaziali: SpaceX di Elon Musk, dell’azienda Dynetics e quello della Blue Origin di Jeff Bezos in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper.Il programma prevede nel novembre 2021 il volo di prova senza equipaggio, nella missione chiamata Artemis I. Nel 2023 è prevista la missione Artemis II che riporterà gli astronauti intorno alla Luna, senza atterrarvi. Infine, nel 2024, Artemis III farà sbarcare la prima donna che resterà sulla superficie selenita insieme ad altri membri d’equipaggio per una settimana. Il punto di sbarco sarà il polo sud lunare, dove le missioni Apollo, tra il 1969 e il 1972, non si sono mai spinte, toccando sempre aree dell’equatore LEGGI TUTTO

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    ExoMars 2022: Fraccaro visita Thales Alenia Space a Torino

    (Teleborsa) – Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Spazio, Riccardo Fraccaro, e l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo hanno visitato il laboratorio torinese di Thales Alenia Space, in occasione della conclusione delle lavorazioni in Italia per la missione ExoMars 2022.La visita ha fornito la possibilità di vedere nel suo insieme l’intero Spacecraft Composite della missione ExoMars 2022, formato dal modulo di trasporto (Carrier Module), dalla piattaforma di atterraggio (Landing Platform) e dal rover Rosalind Franklin, nella sua fase conclusiva di integrazione.La visita ha riguardato anche la camera ultra-pulita ISO 7, ambiente costantemente controllato allo scopo di preservare le preziose componenti di volo dalla contaminazione microbiologica, dove sono stati integrati i pannelli solari su Rosalind Franklin, elementi che consentiranno al rover di affrontare le condizioni estreme del Pianeta Rosso.L’AD di Leonardo, Alessandro Profumo, ha sottolineato l’assoluta eccellenza rappresentato dal know-how presente nello stabilimento torinese di Thales Alenia Space, che concorre a fare sì che l’Italia continui a essere uno dei driver internazionali nel settore spaziale, ricordando che grazie al supporto della Cabina di Regia politica, dell’Agenzia Spaziale Italiana e delle strategie dell’Agenzia Spaziale Europea, siamo presenti sulle missioni spaziali più importanti per esplorare il nostro sistema solare e per portare l’uomo su Marte, passando dalla Luna, senza dimenticare lo sforzo profuso con l’obiettivo di migliorare il nostro Pianeta grazie ai benefici che derivano dai servizi offerti dai satelliti. LEGGI TUTTO

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    AVIO, ricavi in calo nel I semestre ma “business resiliente” in periodo Covid-19

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Avio , societa` leader nel settore aerospaziale, ha esaminato e approvato in data odierna i risultati del primo semestre 2020 chiuso con ricavi pari a 167,9 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.Leggero decremento del portafoglio ordini a 632 milioni (-5%, pari a -37 milioni di Euro rispetto a dicembre 2019) in attesa della contrattualizzazione dei progetti di ricerca assegnati alla conferenza ministeriale 2019 dell’ESA e della firma dei prossimi batch dei lanciatori Vega C e Ariane 6. L’ebitda reported, pari a 16,9 milioni di euro e l’ebit reported, pari a 8,5 milioni di euro, segnano entrambi una crescita del 5% circa rispetto all’esercizio precedente. L’aumento di ebitda ed ebit reported, nonostante la contrazione dei ricavi e l’incremento degli oneri non ricorrenti dovuti all’emergenza Covid-19, – spiega Avio – è principalmente attribuibile al differente mix di attività svolte, con maggiore incidenza delle attività proprie, nonché alla minore incidenza dei costi fissi industriali e delle spese generali ed amministrative.L’impatto degli oneri non ricorrenti è quantificabile in circa 3 milioni di euro (2.3 milioni di euro relativi al Covid-19), che sono esclusi dall’ebitda Adjusted (19,9 milioni di euro, +18% su HY 2019), e dall’Ebit Adjusted (11,5 milioni di euro, +30% su HY 2019). L’utile netto, pari a 8,4 milioni di euro, mostra una crescita del 19% rispetto al primo semestre 2019. La Posizione di Cassa Netta al 30 giugno è pari a +26,9 milioni di euro (+57,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019) in linea con l’ordinario andamento stagionale del capitale circolante aziendale, nonostante la pandemia da Covid-19 e un significativo livello di investimenti pari a 12,4 milioni di euro nel semestre. La solida posizione di cassa netta consente al Gruppo di affrontare le prossime sfide di crescita.Approvata dal cda di Avio anche la Guidance per i risultati annuali 2020, precedentemente sospesa in attesa di conoscere meglio gli impatti del Covid-19 sul business e sul sistema economico generale, quantificandola in: portafoglio ordini pari 650-680 milioni di euro; ricavi a 325-345 milioni di euro; ebitda reported a 34-36 milioni di euro; utile netto di 16-19 milioni di euro.Il gruppo Avio – spiega la nota – ha continuato le attività durante il periodo di lockdown sulla base di una specifica autorizzazione governativa in considerazione della natura strategica dell’attività. La chiusura della base di lancio di Kourou in Guyana Francese da marzo a maggio 2020 ha comportato il rinvio del ritorno al volo di Vega da marzo a giugno, per poi subire un ulteriore rinvio per eccezionali condizioni meteorologiche avverse. A metà agosto si è svolto il terzo lancio dell’anno di Ariane 5 (i primi due erano avvenuti a gennaio e febbraio). Il volo VV16 di Vega si è infine svolto con successo il 3 settembre, portando in orbita 53 satelliti di differenti dimensioni di 21 clienti da 13 Stati diversi grazie all’innovativo dispenser SSMS.Per il resto dell’anno sono in fase di preparazione un ulteriore volo di Vega e un volo di Ariane 5 e la preparazione di un ulteriore volo di Vega è prevista per un lancio all’inizio del 2021. Gli effetti dell’epidemia Covid-19 hanno avuto ripercussioni anche sulle attività di sviluppo di Vega C e Ariane 6, i cui lanci inaugurali erano originalmente previsti nel 2020, e ora sono attesi rispettivamente nel primo e secondo semestre 2021.”Il primo semestre del 2020 ha confermato, ancora una volta, la forza della nostra Azienda che, nonostante le difficoltà legate al Covid-19, ha dimostrato resilienza e focus sugli obiettivi di lungo termine – ha detto Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio –. In questi mesi abbiamo mantenuto la continuità delle attività, lanciando Ariane 5 in Agosto e, pochi giorni fa, Vega. Dopo la missione VV16 di qualche giorno fa, che ha portato in orbita per la prima volta in Europa 53 satelliti grazie al dispenser SSMS, progettato e realizzato da Avio, stiamo già lavorando al prossimo volo Vega e al volo Ariane 5 previsti entro la fine dell’anno. Nel frattempo, – ha concluso – pianifichiamo il completamento del test finale di qualifica del nuovo motore P120C, e la preparazione del volo di qualifica di Vega C e di Ariane 6 nel 2021″. LEGGI TUTTO

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    Vega finalmente in orbita

    (Teleborsa) – Il lancio del vettore europeo VEGA per la missione VV16 è avvenuto regolarmente alle ore 3.51 italiane dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese. A bordo ben 53 tra nano, micro e minisatelliti: un record per un vettore europeo.Il lanciatore europeo, progettato, sviluppato e costruito da Avio, ha perfettamente messo in orbita 7 microsatelliti pesanti tra i 15 e i 150 kg, insieme a 46 CubeSat più piccoli in un singolo volo grazie all’innovativo adattatore del carico utile SSMS (Small Spacecraft Mission Service). I satelliti hanno diverse applicazioni, incluse l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la scienza, la tecnologia e l’istruzione.L’SSMS è un adattatore modulare in fibra di carbonio progettato da Avio per rispondere alla domanda di servizi di lancio per gruppi di piccoli satelliti pesanti tra 1 kg (CubeSat o gruppi di CubeSat) e 400 kg (Minisat) in orbita terrestre bassa (300 km e oltre dalla superficie terrestre). SAB Aerospace, una piccola-media impresa italiana indipendente, si è occupata della sua progettazione. Il programma SSMS, iniziato sotto l’egida dell’Agenzia spaziale europea (ESA) con il contributo della Commissione europea, darà slancio alla capacità di offrire apposite soluzioni “ride-share” per il fiorente mercato dei piccoli satelliti.”Dopo il rinvio di marzo a causa della pandemia COVID-19 e quello di giugno causato da condizioni meteo avverse, il successo del ritorno al volo di Vega è il risultato del duro lavoro di tutto il personale di Avio che continua a dimostrare grande professionalità, competenza e resilienza”, ha commentato Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio. “L’eccellente performance dell’adattatore SSMS, che ha permesso – prima volta per l’Europa – di portare 53 satelliti in orbita in un singolo volo, aumenta la capacità di Vega di rispondere, in un mercato in continua crescita, alle richieste sempre più esigenti dei clienti”.Dopo la ripresa delle attività operative alla base spaziale di Kourou, ora Avio si concentra sul prossimo volo di Vega previsto per novembre. LEGGI TUTTO

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    Settimo rinvio per il razzo europeo Vega

    (Teleborsa) –
    La missione VV16 del razzo vettore europeo Vega, sulla rampa di lancio di Kourou nella Guyana Francese, ha subìto il settimo rinvio, ancora una volta a causa di condizioni meteorologiche avverse che in questa circostanza si sono manifestate lungo la traiettoria di salita.In programma alle 3:51 ora italiana della notte scorsa, il lancio è stato spostato a data da destinarsi a causa del passaggio di un tifone sulla regione della Corea del Sud che avrebbe impedito alla locale stazione di monitoraggio di tracciare il vettore, costruito dalla Avio, nella sua progressione verso l’orbita prevista per il rilascio del carico utile composto da 53 satelliti.
    Dopo il fallimento del luglio 2019, il primo dopo 14 successi consecutivi, e la pausa imposta dal lockdown legato alla pandemia da Covid-19, il ritorno sulla rampa di lancio di Vega era stato previsto per il 18 giugno 2020. Poi la serie di rinvii, dovuti alla presenza di forti venti in quota nei cieli della Guyana Francese, fino all’apertura della finestra di lancio fissata tra l’1 e il 4 settembre.
    Questa missione riveste particolare valore dal punto di vista tecnologico, perché segna l’esordio del nuovo sistema di rilascio del carico utile, denominato SSMS – Small Spacecraft Mission Service (Servizio di Lancio per Piccoli Satelliti), sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea. Si tratta di una struttura modulare che può essere configurata per rispondere alle esigenze di missione, assicurando il lancio dai più piccoli CubeSat di 1 Kg ai 500 Kg dei mini satelliti.
    Per questo motivo, il volo è in parte finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, con l’obiettivo di facilitare l’accesso allo spazio abbattendo i costi di lancio. Nella missione VV16 il razzo Vega rilascerà progressivamente 53 satelliti, per conto di 21 clienti di 13 Paesi, in una sequenza coordinata ad un’orbita eliosincrona, a una quota di circa 500 km.
    L’Agenzia Spaziale Europea ha contribuito allo sviluppo di quattro dei carichi utili a bordo: il micro satellite dei 113 Kg ESAIL, e tre CubeSat: Simba, PICASSO e FSSCat con a bordo la pionieristica tecnologia di intelligenza artificiale denominata F-sat-1. LEGGI TUTTO

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    Airbus costruirà satellite BADR-8 per Arabsat con payload di comunicazioni ottiche TELEO

    (Teleborsa) – Airbus è stato incaricato da Arabsat, uno fra i principali operatori satellitari al mondo, di costruire BADR-8, il proprio satellite per telecomunicazioni di nuova generazione. BADR-8 sostituirà Arabsat espandendone la capacità e il core business presso l’hotspot BADR 26°E.Il satellite BADR-8 si baserà sull’innovativa piattaforma elettrica di innalzamento dell’orbita Eurostar Neo di Airbus, che darà accesso a una vasta gamma di lanciatori.BADR-8 includerà anche l’innovativo dimostratore di payload per comunicazioni ottiche TELEO, sviluppato da Airbus. Il payload consentirà di effettuare comunicazioni di collegamento con alimentatore ottico analogico ad altissima capacità e rientra nell’ambito dello sviluppo – da parte di Airbus – di una nuova generazione di tecnologie di comunicazione ottica nello spazio, altamente resistenti ai disturbi, da integrare nei propri futuri prodotti commerciali.Il lancio del satellite è previsto nel 2023 e il suo sistema di propulsione elettrica gli consentirà di raggiungere l’orbita geostazionaria in quattro-cinque mesi, a seconda del tipo di lanciatore utilizzato. Progettato per rimanere in servizio in orbita per più di 15 anni, il satellite avrà una massa al lancio di circa 4,5 tonnellate e una potenza di 17 kW.Questo nuovo contratto rafforza la posizione di Airbus Defence and Space in qualità di numero uno al mondo nei satelliti a propulsione elettrica, con tre satelliti completamente elettrici operativi in orbita e 15 ulteriori satelliti per telecomunicazioni completamente elettrici e ad alta capacità in costruzione. LEGGI TUTTO

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    Piaggio Aerospace, il finanziamento da Banca Ifis

    (Teleborsa) – Dopo il definitivo via libera ricevuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e con il benestare del Comitato di Sorveglianza, è stato formalizzato in queste ore il contratto tra Piaggio Aerospace e Banca Ifis per un finanziamento – sotto forma di anticipo contratti e operazioni di factoring – per un importo complessivo di 30 milioni di euro.”L’accordo, raggiunto al termine di un processo che ha inizialmente coinvolto altre istituzioni finanziarie pubbliche e private, permetterà ora a Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, le due società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace, di portare definitivamente a regime le attività produttive e di manutenzione – spiega il Commissario Straordinario Vincenzo Nicastro – richiamando dunque progressivamente e secondo il piano concordato i lavoratori ancora in cassa integrazione. Potrà inoltre essere portato a compimento anche il processo di vendita”.”Per Banca Ifis si tratta, dopo una prima linea di credito finalizzata nel 2019 per la cessione di crediti fiscali, della seconda operazione con il Gruppo aeronautico, a sostegno non solo della produzione ma dei territori in cui l’impresa opera e, soprattutto, dell’occupazione – commenta Luciano Colombini, Amministratore Delegato di Banca Ifis – il nostro istituto, da oltre trent’anni, lavora infatti al fianco delle aziende e dell’imprenditoria italiana, integrando strategia aziendale e sostenibilità, per creare valore nel medio-lungo termine”.Vincenzo Nicastro – nominato dal Governo nel dicembre del 2018 – ha recentemente lanciato un bando internazionale per la cessione dei complessi aziendali delle due società: all’invito a manifestare interesse hanno risposto originariamente 19 soggetti da tutte le parti del mondo, 11 dei quali sono stati successivamente ammessi alla data room. L’obiettivo primario è quello di trovare un nuovo proprietario entro la fine del corrente anno.Con la recente assegnazione del nuovo contratto pluriennale da parte della Difesa per il supporto logistico integrato dell’intera flotta dei P.180 in dotazione alle Forze Armate, Piaggio Aerospace si offre ai potenziali compratori con un portafoglio ordini pari a 640 milioni di euro. Altri ordini, per un ulteriore importo di 260 milioni di euro, sono in varie fasi di negoziazione. Il totale dovrebbe dunque arrivare a 900 milioni di euro. LEGGI TUTTO