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    Fastweb+Vodafone, margini in calo nel primo trimestre. Ricavi a 1,82 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Fastweb+Vodafone ha chiuso il 1° trimestre 2025 (primi risultati integrati delle due aziende a valle dell’operazione di acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom tramite la sua controllata Fastweb) con ricavi totali pari a 1.818 milioni di euro (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024). L’EBITDA reported inclusivo dei costi di locazione (EBITDAaL) raggiunge quota 422 milioni di euro (-12,1% rispetto al Q1 2024) mentre i CAPEX reported ammontano a 382 milioni di euro (-19,9% rispetto al Q1 2024) e l’Operating Free Cash Flow (OpFCF) reported è pari a 40 milioni di euro, in crescita di 37 milioni rispetto al primo trimestre 2024.L’adjusted EBITDAaL è invece pari a 428 milioni di euro (-10,8% rispetto al Q1 2024), mentre i CAPEX adjusted si attestano a 371 milioni di euro (-13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). L’adjusted Operating Free Cash Flow (OpFCF) raggiunge così quota 57 milioni di euro (+16,3% rispetto al Q1 2024), grazie all’efficientamento degli investimenti e al completamento di progetti strutturali.Viene sottolineato che il piano di integrazione è linea con le tempistiche previste, ma il 2025 sarà un anno di transizione in cui la nuova strategia verrà gradualmente implementata. Al 31 marzo 2025 i clienti mobili residenziali e business di Fastweb+Vodafone si attestano, in sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre 2024, a 20 milioni 215 mila consolidando il posizionamento dell’azienda come leader sul mercato con una market share pari al 26%, mentre i clienti fissi residenziali e business raggiungono quota 5 milioni 849 mila in leggera flessione del 3,4%, pari a una market share del 31%.Nel segmento residenziale, caratterizzato da una pressione competitiva elevata, i ricavi complessivi si attestano a 854 milioni di euro, registrando una flessione del 2,6% su base annua. Prosegue il trend di contrazione dei ricavi da connettività, in linea con le dinamiche osservate negli ultimi esercizi, mentre i ricavi generati dai servizi beyond the core evidenziano una crescita, confermando il progressivo spostamento del mix verso soluzioni a maggiore valore aggiunto. I clienti mobili si attestano a 15 milioni 932 mila (-2,6% rispetto al Q1 2024) e i clienti fissi a 4 milioni 715 mila (-4,2% rispetto al Q1 2024). A fine marzo, a un anno dal lancio dell’offerta, i clienti residenziali che hanno sottoscritto Fastweb Energia sono 69mila, in aumento del 15% rispetto alla fine del 2024.In crescita la Business Unit Enterprise con ricavi complessivi a 800 milioni di euro (+2,7% rispetto al pari periodo del 2024). In deciso aumento, in particolare, a 202 milioni di euro (+9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) i ricavi da servizi a valore aggiunto derivanti dall’offerta di soluzioni basate sul Cloud, l’IoT, cybersecurity e Mobile Private Network (MPN).Il segmento Wholesale registra un deciso aumento, pari al 34,4%, del numero di linee a banda ultralarga fornite agli altri operatori nazionali che raggiunge quota 968 mila mentre sul mobile è in fase di accelerazione il passaggio dei clienti CoopVoce sulla rete di Vodafone Italia. I ricavi si assestano a 164 milioni, in flessione del 4,1% per via della focalizzazione su servizi core e la conseguente dismissione di alcune attività a bassa marginalità. LEGGI TUTTO

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    TIM, ricavi e margini in crescita nel primo trimestre. Debito a 7,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – TIM ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi totali di Gruppo pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 2,7% anno su anno (+1,6% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +4,9% in Brasile a 1,0 miliardi di euro); i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 3,1 miliardi di euro (+2,1% nel domestico a 2,1 miliardi di euro, +5,6% in Brasile a 1,0 miliardi di euro).TIM Consumer ha registrato ricavi totali in lieve crescita (+0,3% anno su anno) a 1,5 miliardi di euro; TIM Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 0,8 miliardi di euro (+4,5% anno su anno); TIM Brasil ha registrato ricavi totali pari a 1,0 miliardi di euro (+4,9% anno su anno), e un EBITDA After Lease pari a 0,4 miliardi di euro (+6,5% anno su anno).In crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta del 5,7% anno su anno a 1,0 miliardi di euro (+4,1% nel domestico a 0,5 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 0,5 miliardi di euro); in crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 5,4% anno su anno a 0,8 miliardi di euro (+4,0% nel domestico a 0,4 miliardi di euro, +6,5% in Brasile a 0,4 miliardi di euro).La perdita netta del Gruppo TIM (considerando il gruppo Telecom Italia Sparkle quale Discontinued Operations) è di 124 milioni di euro, in deciso miglioramento dal rosso di 400 milioni dello stesso periodo del 2024.Nel corso del trimestre sono proseguite le azioni di trasformazione volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico, con un beneficio di circa 40 milioni di euro all’EBITDA AL – CAPEX del periodo. Gli investimenti di Gruppo ammontano a 0,5 miliardi di euro, pari al 13,9% dei ricavi. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 7,5 miliardi di euro (rispetto a circa 7,3 miliardi di euro a fine del 2024), con un andamento collegato alla stagionalità del capitale circolante e che ha visto un assorbimento più elevato per via degli ingenti investimenti realizzati nell’ultimo trimestre del 2024. Il rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’EBITDA organico After Lease è inferiore a 2,1x.Nei primi tre mesi del 2025 il Gruppo ha ottimizzato la struttura della Revolving Credit Facility, riducendone l’ammontare massimo a 3 miliardi di euro ed estendendone la scadenza al 2030, con un’ottimizzazione dei relativi oneri. Il margine di liquidità copre le scadenze finanziarie fino al 2028. Il Gruppo, sulla base dei risultati al 31 marzo 2025, conferma tutte le guidance per l’esercizio in corso. LEGGI TUTTO

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    Solutions30, contratto triennale per oltre 125 milioni di euro da FiberCop

    (Teleborsa) – Solutions30, società lussemburghese delle telecomunicazioni quotata alla Borsa di Parigi e guidata da un italiano, ha annunciato che la sua controllata Solutions30 Italia ha rinnovato il contratto con FiberCop, attore chiave nello sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica in Italia. Il valore totale del contratto supera i 125 milioni di euro in tre anni.L’accordo prevede il proseguimento della realizzazione della rete FTTH (Fiber To The Home) nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto coprirà circa 300.000 unità abitative. Solutions30 Italia continuerà a essere coinvolta in tutte le fasi chiave del progetto, dalla progettazione e installazione all’attivazione della rete presso l’utente finale.”Il rinnovo di questo accordo riflette la forza della nostra partnership e il valore che Solutions30 apporta come partner tecnologico affidabile e innovativo -ha dichiarato Giovanni Ragusa, Amministratore Delegato di Solutions30 Italia – Insieme, puntiamo a dare un contributo tangibile allo sviluppo digitale dell’Italia”. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo di 0,334 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Rai Way, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast, ha deliberato di approvare il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 e di distribuire un dividendo lordo pari a 0,3340 euro, ponendosi in pagamento il dividendo a decorrere dal 21 maggio 2025, con legittimazione al pagamento il 20 maggio 2025 (record date) e previo stacco della cedola nr. 11 il 19 maggio 2025. LEGGI TUTTO

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    TLC, Asstel al Tavolo di Settore Telecomunicazioni con Urso e Calderone

    (Teleborsa) – “L’ecosistema delle TLC sta vivendo una trasformazione importante: attori tradizionali e nuovi collaborano e competono per offrire connettività e servizi di valore al Paese. Le imprese svolgono un ruolo strategico per la transizione digitale in atto e per raggiungere importanti traguardi in termini di innovazione, copertura, velocità e diffusione dei servizi nonché nel conseguire pienamente gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR”. È quanto ha affermato il presidente di Asstel – Assotelecomunicazioni, Massimo Sarmi, al “Tavolo di Settore delle Telecomunicazioni” che si è svolto oggi alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.Nel corso dell’incontro, Sarmi ha evidenziato come l’ecosistema delle TLC rappresenti il pilastro del progresso tecnologico e della competitività del Paese. “Il processo di trasformazione delle telecomunicazioni italiane ed europee – ha detto Sarmi – induce ad una articolata riflessione sul futuro dell’ecosistema, sugli interventi urgenti a garantirne la sostenibilità economica e l’occupabilità delle persone e la necessità di dotare il Paese di reti digitali adatte a supportarne la competitività, la sicurezza e l’autonomia”.Sarmi ha sottolineato le criticità che concorrono a determinare lo stato di difficoltà della filiera Tlc: nonostante il saldo di cassa abbia visto una diminuzione pari a -10 miliardi di euro e i ricavi siano scesi di oltre 7 miliardi di euro tra il 2013 e il 2023, gli operatori hanno garantito elevati investimenti, pari a 85 miliardi di euro nel medesimo periodo, relativi in particolare alla realizzazione dell’infrastruttura broadband con reti VHCN e 5G e agli investimenti per l’acquisto e il rinnovo delle licenze. Tale complessa dinamica economica, particolarmente avvertita nel mercato del CRM/BPO, riverbera i suoi effetti anche sul lavoro di oltre 200mila persone, con le imprese impegnate a sostenere la stabilità occupazionale e ad investire sulla formazione permanente e certificata, attraverso percorsi di ampliamento e consolidamento delle competenze delle proprie persone per dotarle degli strumenti necessari ad affrontare le sfide della trasformazione digitale. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber arriva in Abruzzo: 51 comuni coinvolti nell’iniziativa

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber è arrivata in Abruzzo. La rete ultraveloce, nei 51 comuni coinvolti nell’iniziativa, raggiunge 25mila unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione fino a 2,5 Gigabit al secondo. Si tratta – sottolinea Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Abruzzo. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica.”Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, la Regione Abruzzo oggi è dotata di una rete ultra broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione”, afferma Stefano Rigano, Regional Manager di Open Fiber nella Regione.Con l’iniziativa “Open Fiber la scelta che ti premia” – si legge nella nota – gli utenti residenziali di 21 comuni delle province di Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo che attiveranno una connessione ultraveloce attraverso gli operatori partner di Open Fiber entro L’1 ottobre 2025, potranno ricevere un voucher da convertire in buoni regalo. LEGGI TUTTO

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    Vodafone Italia, Antitrust apre istruttoria per rideterminare sanzione 2017

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato l’avvio del procedimento nei confronti della società Vodafone Italia, a cui nel 2017 aveva irrogato una sanzione da 1,9 milioni di euro, dopo la pronuncia di Tar e Consiglio di Stato. È quanto emerge dal Bollettino settimanale dell’Autorità.La sentenza del Consiglio di Stato dell’11 marzo 2025 ha annullato il provvedimento del 5 luglio 2017; in particolare, il Consiglio di Stato ha annullato integralmente la sanzione irrogata a Vodafone Italia con riferimento alla violazione C (550.000 euro), rimettendo all’Autorità il compito di provvedere alla rideterminazione delle sanzioni irrogate allo stesso professionista per le violazioni A (600.000 euro) e B (750.000 euro), “tenendo conto delle condotte ritenute non costituenti illecito”. Al riguardo, il Consiglio di Stato, per quanto concerne la violazione A), ha ritenuto adeguate e conformi al precetto normativo le informative fornite, dopo il 1° giugno 2016, per i contratti a distanza e, dal 1° ottobre 2014, per i contratti negoziati fuori dai locali commerciali, in merito ai costi che il consumatore avrebbe dovuto sostenere in caso di recesso successivo a una richiesta di esecuzione immediata; con riferimento alla violazione B), ha rilevato che limitatamente ai contratti a distanza conclusi tramite web aventi a oggetto servizi di telefonia (Single Play o Dual Play) con migrazione da altro operatore e ai contratti conclusi per telefono, il consumatore avesse la possibilità di autorizzare l’attivazione del servizio durante il periodo di recesso mediante una “richiesta espressa”, come imposto dalla normativa. Ciò posto, “l’Autorità dovrà, quindi, acquisire i dati relativi al numero di pratiche interessate rispetto alle quali non è stata riscontrata alcuna violazione da parte del Collegio, provvedendo, quindi, alla determinazione dei nuovi importi”.Il Consiglio di Stato ha statuito che nelle operazioni di rideterminazione delle sanzioni “dovrà tenersi conto dell’impatto delle condotte sui consumatori, atteso che la sanzione amministrativa irrogata per violazione della disciplina a tutela dei consumatori deve, comunque, tener conto della effettiva importanza dell’eventuale danno cagionato”.La rideterminazione della sanzione da comminare alla società Vodafone Italia deve avvenire in contraddittorio con la parte e quindi serve l’avvio di un’istruttoria al fine di procedere alla rideterminazione della sanzione. LEGGI TUTTO

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    Inwit, CdA conferma Oscar Cicchetti presidente e Diego Galli direttore generale

    (Teleborsa) – Il neoeletto Consiglio di Amministrazione di Inwit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha nominato il consigliere Oscar Cicchetti quale Presidente, a cui ha attribuito la rappresentanza legale e le relazioni istituzionali nonché la gestione del rapporto per conto del Consiglio con il Responsabile della Funzione Audit. Ha anche nominato il Consigliere Paola Bonomo quale Vice Presidente, attribuendo alla medesima la rappresentanza legale, in caso di assenza o impedimento del Presidente.Il Consiglio di Amministrazione ha confermato Diego Galli quale Direttore Generale di INWIT, con poteri relativi al governo complessivo dell’azienda e alla gestione ordinaria nelle sue diverse esplicazioni.Infine, ha attribuito a Emilia Trudu la carica di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, e ha confermato Salvatore Lo Giudice Segretario del Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO