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    TIM, Asati chiede di inserire rappresentati dei dipendenti negli organi societari

    (Teleborsa) – Asati (Associazione Azionisti Telecom Italia) invita TIM a inserire rappresentati dei dipendenti negli organi della società. In particolare, chiede che la proposta sia inserita all’ordine del giorno del prossimo CdA del 23 maggio per poter essere successivamente approvata nell’assemblea del 24 giugno prossimo.”Il Governo ha approvato le norme che regolano la partecipazione consultiva, economica e finanziaria dei lavoratori nelle aziende. Da quello che si legge sui giornali, le norme prevedono rappresentati dei dipendenti nei Consigli di sorveglianza e nel CdA – si legge in una nota – Asati chiede, da anni, una maggiore partecipazione dei dipendenti, ritiene molto importanti le norme approvate dal Governo, che consentono ai dipendenti di avere visibilità sulle attività di governance della società”. LEGGI TUTTO

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    TIM, proposta per allargare oggetto sociale all’esame del CdA il 23 maggio

    (Teleborsa) – Le proposte di modifica dello Statuto di TIM, incluso l’allargamento dell’oggetto sociale, saranno sottoposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione nella riunione del 23 maggio, allorché si procederà alla convocazione dell’assemblea per il giorno 24 giugno.Lo precisa TIM, con una nota, aggiungendo che, se approvata, la modifica dell’oggetto sociale comporterà il diritto di recesso in capo ai soci che non hanno contribuito all’approvazione della delibera. La società, conclude la nota, fornirà ulteriori informazioni in sede di convocazione dell’assemblea. LEGGI TUTTO

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    Telecom Italia, BofA alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Bank of America (BofA) ha incrementato il target price su Telecom Italia, colosso italiano delle telecomunicazioni, a 0,46 euro per azione (dai precedenti 0,40 euro), confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo. Il TP sulle risparmio è stato alzato a 0,54 euro.Gli analisti scrivono che le azioni ordinarie/risparmio di Telecom Italia sono aumentate rispettivamente del 47% e del 38% da inizio anno, posizionandosi tra i migliori del settore. Tuttavia, la loro analisi mostra che il re-rating può essere attribuito in parti uguali all’aumento di valore della controllata TIM Brasil e all’impatto della riduzione degli oneri finanziari di consensus, in quanto Telecom Italia guida al ribasso e ottimizza il debito. In altre parole, non c’è stato alcun re-rating che riflettesse un’opzionalità di upside sostanziale, nonostante: 1) una maggiore certezza sul pagamento della Cassazione di 1 miliardo di euro, anch’esso previsto in anticipo, 2) ulteriori discussioni con il Governo su un accordo Fibercop/Open Fiber che potrebbe concretizzare un earnout di 2,5 miliardi di euro e 3) molteplici indiscrezioni su un potenziale consolidamento del mercato, con un potenziale di rialzo azionario di Telecom Italia vicino ai 2 miliardi di euro in caso di una riparazione dei prezzi della telefonia mobile di appena 1 euro al mese. Secondo BofA, Telecom Italia rimane sostanzialmente sottovalutata e ha ancora molto da guadagnare. LEGGI TUTTO

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    TIM, Moody’s alza il rating a Ba2 con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha alzato a “Ba2” da “Ba3″ il rating di TIM, il principale operatore di telecomunicazioni in Italia. L’outlook è stato modificato da positivo a stabile.”L’upgrade a Ba2 riflette la continua ripresa degli utili della società e il miglioramento degli indicatori di credito. Prevediamo che la società genererà un free cash flow positivo nel 2025-26, che, insieme al rimborso del debito, favorirà un’ulteriore riduzione dell’indebitamento”, afferma Ernesto Bisagno, Vice Presidente di Moody’s Ratings – Senior Credit Officer e lead analyst per Telecom Italia.In merito al rafforzamento del profilo finanziario di Telecom Italia, viene citata una combinazione di una forte crescita degli utili, con l’EBITDA rettificatoin aumento del 7,4% a 4,3 miliardi di euro nel 2024, e una generazione di free cash flow migliore del previsto, grazie a minori oneri finanziari, minori costi di separazione e minore fabbisogno di capitale circolante.Moody’s prevede una crescita costante dell’EBITDA, con percentuali a una sola cifra media ogni anno nel biennio 2025-26. Questa crescita dell’EBITDA sarà trainata da (1) una forte crescita nel business Enterprise, grazie ai servizi integrati end-to-end di connettività, cloud, sicurezza e IoT rivolti a grandi aziende e pubbliche amministrazioni; (2) un miglioramento dei KPI nel segmento consumer, con ARPU più elevati nel segmento fisso e una riduzione del tasso di abbandono dei clienti; e (3) la costante crescita del fatturato in Brasile.Inoltre, prevede che il free cash flow rettificato di Telecom Italia, al netto delle distribuzioni agli azionisti, si attesti in media a circa 375 milioni di euro all’anno nel periodo 2025-26, escludendo i proventi derivanti dalla cessione di Sparkle e i relativi dividendi straordinari. Questa previsione è supportata dalla costante crescita degli utili e da una riduzione degli investimenti. Inoltre, prevede flussi di cassa significativi legati alla monetizzazione della controversia relativa al pagamento allo Stato nel 1998 per i diritti di licenza e alla cessione della divisione cavi sottomarini Sparkle per 700 milioni di euro. Metà del ricavato dovrebbe essere distribuito agli azionisti, mentre la parte rimanente sosterrà la riduzione dell’indebitamento.Di conseguenza, prevede che la leva finanziaria rettificata di TIM scenderà verso 2,6x entro il 2026, grazie al rimborso del debito in scadenza nel periodo 2025-26, che lascerebbe l’azienda ben posizionata nella categoria di rating Ba2. LEGGI TUTTO

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    TLC: Sparkle adotta l’IA per la gestione e il controllo della rete

    (Teleborsa) – Sparkle annuncia i risultati del progetto Artificial Intelligence Sparkle Network Assurance (AISNA) per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel proprio Network Operation Center (NOC) dedicato alla gestione e controllo della rete internazionale. Frutto della collaborazione con Engineering, AISNA abilita l’automazione delle attività di monitoraggio, gestione e miglioramento della qualità, permettendo di diminuire il rischio di errori e disallineamenti e dunque rispondere con rapidità alle richieste di assistenza dei clienti.Semplificando l’accesso alle informazioni e automatizzando gli interventi più ripetitivi, la soluzione – fa sapere Sparkle in una nota – ha ridotto del 30% il tempo di gestione operativa delle segnalazioni al NOC e fino all’80% i tempi medi di esecuzione per campagne di aggiornamento massivo della rete. Inoltre, grazie alla capacità dell’IA di analizzare il contenuto delle e-mail, riassumere le informazioni chiave e aggiornare automaticamente i ticket, è stato possibile ridurre di circa 3mila ore annue il tempo dedicato alle attività legate alla gestione delle segnalazioni dei clienti e di circa 700 ore l’anno quello impiegato nella reportistica RFO (Report For Outage). Questo ha consentito alle risorse coinvolte di concentrarsi maggiormente sul rapporto diretto con il cliente e sulla risoluzione dei problemi, con un impatto positivo sulla qualità complessiva del servizio.”Sparkle è impegnata in diversi progetti con l’obiettivo di migliorare attraverso l’AI l’esperienza dei clienti e dei dipendenti nonché arricchire la propria proposizione sul mercato. Il progetto AISNA, nell’ambito della gestione della Rete, è stato tra le nostre priorità per i suoi impatti sul cliente e sull’operatività”, ha dichiarato Lorella Scalcione, chief information officer di Sparkle.”Grazie a questo progetto – conferma Danilo Decaroli, responsabile delle Operations di Sparkle – il nostro NOC ha oggi la possibilità di un’interazione con il cliente più tempestiva e trasparente e, al contempo, l’opportunità di operare in modo più efficiente e mirato, riducendo il carico di attività ripetitive a favore di quelle di cura del cliente e risoluzione dei problemi”. LEGGI TUTTO

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    Fastweb+Vodafone, margini in calo nel primo trimestre. Ricavi a 1,82 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Fastweb+Vodafone ha chiuso il 1° trimestre 2025 (primi risultati integrati delle due aziende a valle dell’operazione di acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom tramite la sua controllata Fastweb) con ricavi totali pari a 1.818 milioni di euro (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024). L’EBITDA reported inclusivo dei costi di locazione (EBITDAaL) raggiunge quota 422 milioni di euro (-12,1% rispetto al Q1 2024) mentre i CAPEX reported ammontano a 382 milioni di euro (-19,9% rispetto al Q1 2024) e l’Operating Free Cash Flow (OpFCF) reported è pari a 40 milioni di euro, in crescita di 37 milioni rispetto al primo trimestre 2024.L’adjusted EBITDAaL è invece pari a 428 milioni di euro (-10,8% rispetto al Q1 2024), mentre i CAPEX adjusted si attestano a 371 milioni di euro (-13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). L’adjusted Operating Free Cash Flow (OpFCF) raggiunge così quota 57 milioni di euro (+16,3% rispetto al Q1 2024), grazie all’efficientamento degli investimenti e al completamento di progetti strutturali.Viene sottolineato che il piano di integrazione è linea con le tempistiche previste, ma il 2025 sarà un anno di transizione in cui la nuova strategia verrà gradualmente implementata. Al 31 marzo 2025 i clienti mobili residenziali e business di Fastweb+Vodafone si attestano, in sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre 2024, a 20 milioni 215 mila consolidando il posizionamento dell’azienda come leader sul mercato con una market share pari al 26%, mentre i clienti fissi residenziali e business raggiungono quota 5 milioni 849 mila in leggera flessione del 3,4%, pari a una market share del 31%.Nel segmento residenziale, caratterizzato da una pressione competitiva elevata, i ricavi complessivi si attestano a 854 milioni di euro, registrando una flessione del 2,6% su base annua. Prosegue il trend di contrazione dei ricavi da connettività, in linea con le dinamiche osservate negli ultimi esercizi, mentre i ricavi generati dai servizi beyond the core evidenziano una crescita, confermando il progressivo spostamento del mix verso soluzioni a maggiore valore aggiunto. I clienti mobili si attestano a 15 milioni 932 mila (-2,6% rispetto al Q1 2024) e i clienti fissi a 4 milioni 715 mila (-4,2% rispetto al Q1 2024). A fine marzo, a un anno dal lancio dell’offerta, i clienti residenziali che hanno sottoscritto Fastweb Energia sono 69mila, in aumento del 15% rispetto alla fine del 2024.In crescita la Business Unit Enterprise con ricavi complessivi a 800 milioni di euro (+2,7% rispetto al pari periodo del 2024). In deciso aumento, in particolare, a 202 milioni di euro (+9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) i ricavi da servizi a valore aggiunto derivanti dall’offerta di soluzioni basate sul Cloud, l’IoT, cybersecurity e Mobile Private Network (MPN).Il segmento Wholesale registra un deciso aumento, pari al 34,4%, del numero di linee a banda ultralarga fornite agli altri operatori nazionali che raggiunge quota 968 mila mentre sul mobile è in fase di accelerazione il passaggio dei clienti CoopVoce sulla rete di Vodafone Italia. I ricavi si assestano a 164 milioni, in flessione del 4,1% per via della focalizzazione su servizi core e la conseguente dismissione di alcune attività a bassa marginalità. LEGGI TUTTO

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    TIM, ricavi e margini in crescita nel primo trimestre. Debito a 7,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – TIM ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi totali di Gruppo pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 2,7% anno su anno (+1,6% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +4,9% in Brasile a 1,0 miliardi di euro); i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 3,1 miliardi di euro (+2,1% nel domestico a 2,1 miliardi di euro, +5,6% in Brasile a 1,0 miliardi di euro).TIM Consumer ha registrato ricavi totali in lieve crescita (+0,3% anno su anno) a 1,5 miliardi di euro; TIM Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 0,8 miliardi di euro (+4,5% anno su anno); TIM Brasil ha registrato ricavi totali pari a 1,0 miliardi di euro (+4,9% anno su anno), e un EBITDA After Lease pari a 0,4 miliardi di euro (+6,5% anno su anno).In crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta del 5,7% anno su anno a 1,0 miliardi di euro (+4,1% nel domestico a 0,5 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 0,5 miliardi di euro); in crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 5,4% anno su anno a 0,8 miliardi di euro (+4,0% nel domestico a 0,4 miliardi di euro, +6,5% in Brasile a 0,4 miliardi di euro).La perdita netta del Gruppo TIM (considerando il gruppo Telecom Italia Sparkle quale Discontinued Operations) è di 124 milioni di euro, in deciso miglioramento dal rosso di 400 milioni dello stesso periodo del 2024.Nel corso del trimestre sono proseguite le azioni di trasformazione volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico, con un beneficio di circa 40 milioni di euro all’EBITDA AL – CAPEX del periodo. Gli investimenti di Gruppo ammontano a 0,5 miliardi di euro, pari al 13,9% dei ricavi. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 7,5 miliardi di euro (rispetto a circa 7,3 miliardi di euro a fine del 2024), con un andamento collegato alla stagionalità del capitale circolante e che ha visto un assorbimento più elevato per via degli ingenti investimenti realizzati nell’ultimo trimestre del 2024. Il rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’EBITDA organico After Lease è inferiore a 2,1x.Nei primi tre mesi del 2025 il Gruppo ha ottimizzato la struttura della Revolving Credit Facility, riducendone l’ammontare massimo a 3 miliardi di euro ed estendendone la scadenza al 2030, con un’ottimizzazione dei relativi oneri. Il margine di liquidità copre le scadenze finanziarie fino al 2028. Il Gruppo, sulla base dei risultati al 31 marzo 2025, conferma tutte le guidance per l’esercizio in corso. LEGGI TUTTO

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    Solutions30, contratto triennale per oltre 125 milioni di euro da FiberCop

    (Teleborsa) – Solutions30, società lussemburghese delle telecomunicazioni quotata alla Borsa di Parigi e guidata da un italiano, ha annunciato che la sua controllata Solutions30 Italia ha rinnovato il contratto con FiberCop, attore chiave nello sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica in Italia. Il valore totale del contratto supera i 125 milioni di euro in tre anni.L’accordo prevede il proseguimento della realizzazione della rete FTTH (Fiber To The Home) nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto coprirà circa 300.000 unità abitative. Solutions30 Italia continuerà a essere coinvolta in tutte le fasi chiave del progetto, dalla progettazione e installazione all’attivazione della rete presso l’utente finale.”Il rinnovo di questo accordo riflette la forza della nostra partnership e il valore che Solutions30 apporta come partner tecnologico affidabile e innovativo -ha dichiarato Giovanni Ragusa, Amministratore Delegato di Solutions30 Italia – Insieme, puntiamo a dare un contributo tangibile allo sviluppo digitale dell’Italia”. LEGGI TUTTO