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    Open Fiber, ricavi 2022 salgono a 470 milioni. Accelera su Aree Bianche

    (Teleborsa) – Open Fiber, primario operatore del mercato della fibra ottica italiano, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 470 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto al 2021, e un EBITDA in crescita del 18% a 179 milioni, con una marginalità che si attesta al 38% pur scontando i costi per la partecipazione alla gara per il PNRR e l’avvio delle attività di costruzione negli 8 lotti aggiudicati nell’ambito del Piano Italia 1 Giga in 3.881 comuni. Il risultato netto è pari a circa -162 milioni di euro (circa -210 milioni del 2021). La posizione finanziaria netta ammonta a -4,6 miliardi di euro, di cui circa 660 milioni di prestiti soci, mentre gli investimenti effettuati nell’anno di riferimento sono oltre 1,5 miliardi di euro.Open Fiber ha raggiunto al 31 dicembre con la rete a banda ultra larga una copertura di 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTH e 2,5 milioni in FWA) confermandosi operatore di rete in fibra ottica FTTH leader in Italia e tra i primi a livello europeo. Inoltre, con 6,2 miliardi di euro già impiegati su un piano complessivo da oltre 15 miliardi, Open Fiber è tra le aziende leader in Italia per ammontare di risorse investite nel Paese.”In un contesto globale complesso, caratterizzato da inflazione e grave carenza di manodopera, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario – anche internazionale – stiamo portando avanti un progetto ambizioso, che si è ampliato con la partecipazione al Piano Italia 1 Giga”, ha commentato l’AD Mario Rossetti.Il piano di sviluppo della rete ha visto nel 2022 una decisa accelerazione, in particolare sulle Aree Bianche dove si sono concentrati i maggiori sforzi: con circa 20 mila chilometri incrementali di rete costruita rispetto al 31 dicembre 2021, è stato realizzato oltre il 50% di quanto fatto sin dall’inizio del piano, per un totale di oltre 57 mila km sui circa 88 mila km complessivi del progetto.”Siamo fortemente impegnati nel completare la copertura di tutto il Paese con la rete a banda ultra larga, dando priorità alle Aree Bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente: grazie all’accelerazione impressa lo scorso anno, il 2023 sarà l’anno decisivo ai fini del completamento del Piano Bul nel 2024 – ha aggiunto – Con questi obiettivi abbiamo già investito oltre 6 miliardi, e continuiamo a farlo, per costruire il futuro digitale del Paese”. LEGGI TUTTO

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    TIM, AGCOM chiede audizione su rete e piano industriale

    (Teleborsa) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) intende ascoltare i vertici di TIM in merito alle offerte ricevute per la rete fissa e al piano industriale. Il Consiglio dell’Autorità, all’unanimità, ha infatti dato mandato al presidente Giacomo Lasorella di concordare con i vertici della società di telecomunicazioni “un’audizione per avere aggiornamenti sull’offerta di coinvestimento per la realizzazione di reti in fibra ad alta velocità e sulla realizzazione del piano industriale”.L’audizione “ha rilevanza per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete”, si legge in una nota.Domenica scorsa è arrivata da Cassa depositi e prestiti (CDP) e Macquarie un’offerta congiunta per la rete di TIM, alternativa a quella del fondo statunitense KKR. Entrambe le offerte, secondo le indiscrezioni di stampa, valutano il perimetro 18 miliardi di euro, debiti compresi, con quella di KKR che avrebbe anche un meccanismo di earnout per arrivare a 20 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    TIM, De Puyfontaine (Vivendi): offerte per rete sotto valore reale

    (Teleborsa) – “Le offerte presentate oggi, per quanto mi risulta, sono molto al di sotto del valore reale e del vero valore di Telecom Italia”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, nel corso di una conferenza stampa che ha seguito la pubblicazione dei conti 2022 del gruppo francese. L’esercizio si è chiuso in rosso per la perdita da deconsolidamento delle azioni TIM, con il deconsolidamento che ha fatto seguito alle dimissioni dei due rappresentanti diretti di Vivendi – primo azionista del gruppo telefonico italiano con il 24% – dal CdA di TIM.”Il fatto di aver deconsolidato Telecom Italia” significa che “ora siamo in grado di svolgere il ruolo di azionista attivo. Ora abbiamo la totale libertà di difendere la giusta valutazione della partecipazione che abbiamo in questa società che, dal nostro punto di vista in termini di valore, ha un potenziale molto importante”, ha detto durante la conferenza stampa, secondo quanto riportato da Reuters.Arnaud de Puyfontaine ha poi commentato meglio le offerte attuali per la rete di TIM, ovvero quelle di KKR e della coppia CDP-Macquarie. “Non conosco i dettagli dell’offerta di CDP e Macquarie, quindi non posso commentarla”, ha sottolineato De Puyfontaine.”Se effettivamente è a condizioni variabili e al livello di valutazione che è stato fatto da KKR, mi sembra che sia completamente al di sotto degli obiettivi che Vivendi ha chiaramente indicato in termini di condizioni che le permetterebbero di essere in grado di sostenere un’operazione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Vivendi chiude 2022 in perdita per effetto deconsolidamento TIM

    (Teleborsa) – Vivendi, società francese attiva nel campo dei media e delle comunicazioni, ha chiuso il 2022 con una perdita di 1.010 milioni di euro (-0,98 euro per azione), rispetto a un utile di 24.692 milioni di euro (o 22,94 euro per azione) nel 2021, che includeva la plusvalenza sul deconsolidamento della partecipazione del 70% in Universal Music Group.In particolare, ha impattato l’aggiustamento al fair value delle azioni Telecom Italia, che ha comportato una perdita da deconsolidamento pari a -1.347 milioni di euro (-728 milioni di euro nel 2021). Vivendi ha contabilizzato la differenza tra il valore di carico della propria partecipazione in Telecom Italia al 31 dicembre 2022 (0,5864 euro per azione) e il fair value calcolato sulla base della quotazione del titolo a tale data (0,2163 euro per azione).L’utile netto rettificato è stato di 343 milioni di euro (o 0,33 euro per azione), rispetto ai 613 milioni di euro (o 0,57 euro per azione) del 2021.Nel 2022 i ricavi di Vivendi sono stati pari a 9.595 milioni di euro, in aumento del 10,1% rispetto al 2021, principalmente grazie alla performance di Havas (+424 milioni di euro), alla crescita di Canal+ Group (100 milioni di euro) e al fortissimo incremento di Gameloft (56 milioni di euro). L’EBITA è stato di 868 milioni di euro, in aumento del 35,6% rispetto al 2021. LEGGI TUTTO

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    TIM Enterprise, varato il nuovo assetto per valorizzare pienamente gli asset

    (Teleborsa) – TIM ha annunciato di aver varato la nuova organizzazione di TIM Enterprise, la Business unit guidata da Elio Schiavo, Chief Enterprise & Innovative Solutions Officer del gruppo, e dedicata alla Pubblica Amministrazione e ai grandi clienti. TIM Enterprise ha oltre 5.000 dipendenti, una capillare rete di vendita sul territorio nazionale e 16 Data Center costruiti.Si tratta di un nuovo passo nel processo di societarizzazione annunciato in occasione del Capital Market Day del 7 luglio scorso e approvato dal Consiglio di Amministrazione a novembre. L’obiettivo è “valorizzare pienamente tutti gli asset di riferimento” relativi a connettività, Cloud, IoT e Cybersecurity.Grazie a questa nuova organizzazione, di cui non sono stati forniti dettagli, sono attese importanti sinergie, indispensabili per rendere la Business unit ancora più veloce ed efficiente nella progettazione e vendita dei servizi ICT e professionali. Si tratta di “un modello operativo più agile e integrato che massimizza i benefici derivanti dall’organizzazione”, si legge in una nota.”Siamo la piattaforma ICT più grande d’Italia e vogliamo consolidare la nostra leadership in tutti i comparti di mercato in cui operiamo – ha commentato Elio Schiavo – Tenere tutte le nostre persone intorno ad un unico progetto ci permetterà di cogliere enormi opportunità e diventare protagonisti del processo di digitalizzazione del sistema Paese”. LEGGI TUTTO

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    TIM, KKR: pronti a dialogare con board sull'offerta per Netco

    (Teleborsa) – Il fondo statunitense KKR, tramite un suo portavoce, afferma di accogliere “con favore il comunicato del consiglio di amministrazione di TIM in relazione alla nostra offerta non vincolante presentata il 1° febbraio 2023 per l’acquisto di una partecipazione nella società denominata Netco”.Il colosso USA si dice “pronto a dialogare con il board per cooperare nel rispetto degli obiettivi strategici di TIM”.Nel pomeriggio il CdA dell’ex monopolista aveva detto di avere “molto apprezzato l’interesse espresso” da KKR per la rete, ma aggiunto che l’offerta non vincolante “non riflette pienamente il valore dell’asset e le aspettative di TIM”.Oggi il titolo Telecom Italia ha portato a casa un +1,36%, risultando uno dei migliori del FTSE MIB. LEGGI TUTTO

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    Vodafone, l'UE autorizza la joint venture con Altice

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle fusioni, la creazione di una joint venture tra Vodafone Group (colosso britannico delle telecomunicazioni) e Altice (società olandese attiva nello stesso ambito). L’operazione era stata annunciata lo scorso ottobre.L’impresa comune FibreCo installerà, gestirà e gestirà principalmente reti di telecomunicazioni urbane in fibra ottica in Germania, alle quali offrirà un accesso all’ingrosso su base aperta e non discriminatoria. La Commissione – si legge in una nota – ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi di concorrenza date le limitate sovrapposizioni orizzontali e i collegamenti verticali tra le attività delle società nei mercati rilevanti. LEGGI TUTTO

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    WINDTRE, Wi-Fi Calling potenzia la copertura in casa

    (Teleborsa) – WINDTRE, prima Telco in Italia ad aver introdotto il servizio Wi-Fi Calling, porta la comunicazione di questa nuova tecnologia anche in TV con una campagna dedicata. Il Wi-Fi Calling – spiega la compagnia in una nota – consente di effettuare e ricevere chiamate anche in assenza di segnale mobile, tramite una connessione Wi-Fi di WINDTRE. La funzionalità risponde a una necessità precisa: quella di riuscire a telefonare e a rispondere con il proprio smartphone anche in edifici dalle mura spesse, abitazioni isolate, seminterrati, negozi e ristoranti o in altre situazioni in cui la copertura mobile potrebbe incontrare ostacoli. Il tutto con un’esperienza fluida, senza interruzioni della chiamata nel passaggio dalla rete cellulare a quella Wi-Fi e viceversa.Per raccontare l’innovativa tecnologia, nello spot con protagonista il brand ambassador Rosario Fiorello, si susseguono con tono leggero e coinvolgente scene di persone costrette a telefonare dai luoghi più disparati, in cerca di un segnale stabile: una terrazza esposta alle intemperie invernali, la cameretta dei figli, uno sgabuzzino, la vasca da bagno, ma anche la cucina di un ristorante. L’unico a non avere questo problema è proprio Fiorello che, grazie al Wi-Fi Calling di WINDTRE, chiama e riceve tranquillamente in ogni angolo della sua casa.”Nella nostra strategia – commenta Alessandro Simoni, responsabile B2C Brand & Offer di WINDTRE – i clienti sono sempre al centro: vogliamo anticipare le loro esigenze per offrire le soluzioni più avanzate in termini di tecnologia, innovazione e sicurezza, ma anche esperienze d’uso in grado di consolidare la relazione con il nostro brand. Wi-Fi Calling è una parte rilevante di questo ecosistema che ci permette di essere sempre più vicini alle persone e di semplificare loro la vita quotidiana”.La funzionalità di chiamata Wi-Fi non ha costi aggiuntivi rispetto alle condizioni della propria offerta, può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale e non richiede l’installazione di alcuna applicazione, né una configurazione del dispositivo mobile. È disponibile per tutti i clienti privati e business di WINDTRE con uno smartphone compatibile e in presenza di un Wi-Fi WINDTRE.Lo spot sarà in onda nei formati da 30 secondi in TV e da 45 secondi sulle piattaforme digitali. La creatività è dell’agenzia Wunderman Thompson, la casa di produzione è Alto Verbano con la regia di Igor Borghi, l’editing e la post-produzione sono a cura di XLR8. LEGGI TUTTO