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    Inwit, collocato bond per 750 milioni di euro. Richiesta oltre 3 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Inwit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha concluso con successo una nuova emissione obbligazionaria per un importo complessivo pari a 750 milioni di euro a fronte di una richiesta da parte degli investitori di oltre 3 volte superiore all’offerta. Le obbligazioni, a tasso fisso con cedola del 3,75% e durata di 5 anni, sono emesse nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes di INWIT e destinate ad investitori istituzionali.L’emissione ha attratto più di 200 investitori istituzionali di primario standing sia nazionali che internazionali, con una domanda complessiva superiore a 2,3 miliardi di euro.”Il successo dell’emissione del nuovo bond conferma l’apprezzamento degli investitori nei confronti del nostro merito creditizio e costituisce un ulteriore riconoscimento della solidità del nostro modello di business. L’operazione supporta lo sviluppo delle attività del Business Plan recentemente approvato”, ha dichiarato Emilia Trudu, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Inwit.Le nuove obbligazioni saranno quotate presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo e di Borsa Italiana.BNP Paribas, Mediobanca, Goldman Sachs e UniCredit hanno agito in qualità di Active Bookrunners e BBVA, Bank of America, Credit Agricole e Intesa Sanpaolo hanno agito in qualità di altri Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Telsy: nasce il “Futuring Technology Center” per verificare cybersicurezza delle infrastrutture critiche

    (Teleborsa) – È operativo il “Futuring Technology Center” di Telsy, il nuovo Laboratorio di Prova (LAP) accreditato per l’area Software e Network dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che contribuirà a potenziare le capacità di difesa contro le minacce informatiche. Il Centro, che segue le determinazioni tecniche e le metodologie definite da ACN, realizza rigorosi test per la valutazione di prodotti software e hardware destinati a infrastrutture e servizi essenziali per la sicurezza del Paese che devono essere protetti da minacce e rischi informatici con soluzioni specifiche preventivamente sottoposte a valutazioni di sicurezza.Le attività del Laboratorio sono svolte da un team di esperti altamente specializzato che, su delega del Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN) dell’ACN, opera con le più avanzate tecnologie di analisi. In particolare, le attività spaziano dalla valutazione della corretta implementazione delle funzionalità di sicurezza dei prodotti, all’esecuzione di test di intrusione, compresa l’analisi del firmware, per individuare vulnerabilità sfruttabili, note o emergenti.Il Futuring Technology Center di Telsy entra così a far parte della ristretta rete di LAP selezionati dall’agenzia governativa e contribuirà alle attività relative alla protezione delle infrastrutture critiche che rientrano nel Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC).”Il riconoscimento da parte di ACN – sottolinea TIM in una nota – conferma quindi le competenze e l’impegno del Gruppo TIM che attraverso Telsy – centro di competenza in crittografia, cybersecurity e cyber resilience che opera nell’ambito di TIM Enterprise – intende accrescere il livello della sicurezza in Italia in linea con le direttive nazionali ed europee, e rappresenta un passo ulteriore nella strategia del Gruppo che vuole essere un partner sempre più affidabile per la trasformazione digitale del Paese”. (Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    TIM, Vivendi scende nel capitale: taglia al 18,4%

    (Teleborsa) – Il 18 marzo, Vivendi è scesa sotto la soglia del 20% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM, arrivando a detenere il 19,32% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto del gruppo tlc (il 13,87% del suo intero capitale sociale). Lo annuncia, con una nota, la società francese, prima azionista del gruppo di telecomunicazioni.In conformità con la normativa, Vivendi oggi ha notificato alla Consob il superamento della soglia che deriva dalle vendite di azioni sul mercato. A seguito di ulteriori vendite effettuate dopo il 18 marzo, Vivendi, alla chiusura delle negoziazioni odierne, possiede il 18,37% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM e il 13,19% del suo intero capitale sociale. Vivendi, spiega nella nota, di aver “cessato di contabilizzare la propria partecipazione in TIM con il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022 e ha indicato in diverse occasioni la propria intenzione di vendere la propria partecipazione in TIM a condizioni finanziarie favorevoli”. LEGGI TUTTO

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    Sparkle rafforza la partnership con la libica Al-Bawaba

    (Teleborsa) – Sparkle, fornitore di servizi internazionali di telecomunicazioni, ha rafforzato la partnership con Al-Bawaba for Telecommunications and Informatics Co., fornitore libico di servizi Internet (ISP) che offre un’ampia gamma di soluzioni ICT per fornire servizi di connettività internazionale da e verso la Libia.L’accordo si basa su un’infrastruttura all’avanguardia e completamente ridondata – che sfrutta la dorsale nazionale libica di Al-Bawaba e la capacità internazionale di Sparkle – per fornire servizi di connettività Ethernet MPLS ai clienti aziendali. “La partnership tra Sparkle e Al-Bawaba rappresenta un traguardo significativo nell’offerta di servizi premium sull’infrastruttura di telecomunicazioni libica”, afferma Barbara Sole, Head of Data Sales for Africa di Sparkle, aggiungendo “combinando la nostra esperienza globale e la nostra vasta rete di cavi sottomarini con la forte presenza locale e la conoscenza del mercato di Al-Bawaba, ci impegniamo a offrire soluzioni di connettività avanzate che possano supportare le aziende in tutta la Libia. Insieme, puntiamo ad accelerare la trasformazione digitale nella regione, creando nuove opportunità di crescita e innovazione in questo mercato strategico”. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, Cecatto: risultati positivi, superano le aspettative di inizio esercizio

    (Teleborsa) – “A distanza di dieci anni dal debutto in Borsa di Rai Way, siamo felici di presentare dei risultati 2024 ancora una volta positivi e in crescita, che superano le aspettative di inizio esercizio. Si conferma così la nostra capacità di intercettare i trend favorevoli di un settore ancora ricco di opportunità”. Lo ha affermato Roberto Cecatto, Amministratore delegato di Rai Way, commentando i risultati del 2024.”Le analisi per valutare la percorribilità industriale della possibile aggregazione nel settore delle infrastrutture di broadcasting sono state avviate – ha aggiunto – Nel frattempo, rimaniamo concentrati sull’esecuzione del nostro Piano Industriale, le cui fondamenta appaiono oggi più solide che mai, anche alla luce della crescente centralità per il Paese delle infrastrutture digitali su cui Rai Way ha impostato la propria strategia di diversificazione”. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, utile 2024 sale a 89,9 milioni. Dividendo di 0,3340 euro

    (Teleborsa) – Rai Way, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast, ha chiuso l’esercizio 2024 con ricavi core pari a 276,1 milioni di euro, rispetto ai 271,9 milioni del 2023, registrando una crescita dell’1,5%, più che doppia rispetto al tasso di inflazione di riferimento a cui è indicizzata la maggior parte dei contratti con i clienti (0,7% nel periodo). La performance ha beneficiato, in particolare, del contributo dei clienti Terzi, che hanno generato ricavi in crescita normalizzatavi superiore al 5%.L’Adjusted EBITDA è pari a 185,6 milioni di euro e registra un incremento del 2,9% rispetto ai 180,3 del precedente esercizio. L’Utile netto è pari a 89,9 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto ai 86,7 milioni del 2023, anche per l’effetto sugli oneri finanziari dell’aumento dei tassi di interesse e dello stock di debito, mentre il tax rate è rimasto sostanzialmente costante al 28,3%.Nel corso dell’esercizio, gli investimenti sono pari a 54,9 milioni di euro, oltre la metà dei quali contabilizzati nell’ultimo trimestre dell’esercizio, a conferma della tradizionale stagionalità del ciclo dei capex. Le attività di sviluppo hanno assorbito 39,6 milioni di euro, dedicati in particolare alle iniziative di diversificazione. Nel 2023, gli investimenti erano stati pari a 62,2 milioni di euro, di cui 46,3 milioni in attività di sviluppo. L’indebitamento finanziario netto è pari a 127,6 milioni di euro (rispetto a 104,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023).Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, prevista per il 30 aprile 2025 in unica convocazione, di destinare l’utile netto dell’esercizio 2024 a dividendo in favore degli Azionisti per un importo di circa 89,7 milioni di euro, portando a nuovo circa 0,2 milioni. Di conseguenza, si propone di attribuire a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione un dividendo complessivo di 0,3340 euro (corrispondente a un dividend yield del 5,7%), da mettersi in pagamento a decorrere dal 21 maggio 2025, con legittimazione al pagamento il 20 maggio 2025 (record date) e previo stacco della cedola nr. 11 il 19 maggio 2025.Per l’esercizio 2025, Rai Way si attende la prosecuzione dei trend delineati dal Piano Industriale 2024-27, con una ulteriore crescita dell’Adjusted EBITDA del business tradizionale benché sostanzialmente compensata dal minor livello di benefici non core rispetto al 2024, dall’atteso incremento delle tariffe energetiche e dal pianificato aumento dei costi legati alla diversificazione. Gli investimenti di mantenimento sono previsti in aumento rispetto al 2024, toccando livelli superiori a quelli mediamente pianificati nell’arco di Piano per effetto di talune attività non ricorrenti, mentre gli investimenti di sviluppo sono attesi sostanzialmente stabili, perlopiù destinati alle iniziative di diversificazione e allo sviluppo della rete DAB per conto del cliente Rai. LEGGI TUTTO

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    Freni (MEF): ingresso in TIM di Poste è importante, qualsiasi cosa tocca diventa oro

    (Teleborsa) – Con riferimento all’azionariato di TIM, “il dialogo con Vivendi mi sembra avviato su una certa linea ormai. Vivendi non è mai stato un partner industriale in TIM”. Lo ha affermato Federico Freni, Sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), a margine dell’evento “I cinquant’anni della Consob: tra presente e futuro” in Bocconi.A una domande se Poste Italiane possa prendere il posto del gruppo francese, ha detto: “L’auspicio è che TIM possa prendere una strada tracciata e solida, come è giusto che ci sia per un operatore come TIM. Chi poi sarà parte di questa strada staremo a vedere. L’ingresso di Poste è certamente un ingresso importante, che da solidità all’asset, anche perchè nella storia recente qualsiasi cosa Poste tocca diventa oro, quindi siamo tutti felici”.”Poste può essere un partner importantissimo, a cavallo tra industriale e finanziario, con un management capacissimo che negli anni lo ha dimostrato”, ha sottolineato.Sulla possibile tranche di privatizzazione di Poste, “quando sarà il momento giusto ci sarà”, ha detto Freni. “La privatizzazione di MPS è stata fatta nei momenti giusti, per il mercato e le condizioni esterne – ha spiegato – Privatizzazione non vuol dire svendere o dismettere, ma razionalizzare la partecipazione cedendo piccoli slot a mercato nel momento più giusto per massimizzare l’entrata per lo Stato”. LEGGI TUTTO

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    Unidata si aggiudica tre contratti per la telelettura di reti idriche

    (Teleborsa) – Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan, si è aggiudicata da parte di SorgeAqua, ASA e Comune di Zeri tre contratti per l’affidamento della progettazione, realizzazione e gestione delle reti di telelettura basate su tecnologia LoRaWan. Tali progetti rispondono all’esigenza di ridurre le perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, digitalizzare e monitorare le reti stesse.Nello specifico, Unidata si è aggiudicata il contratto di SorgeAcqua in RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) che, oltre ad Unidata, vede la partecipazione di IDEA, IDEA Telecontrollo, Idragest, Easy Servizi, Datek 22, Idrostudi, So.Sel e Consorzio Innova Società Cooperativa. Anche l’appalto promosso dal Comune di Zeri è stato aggiudicato tramite un RTI, composto da Unidata, Geomar e Idrostudi.Il valore totale dell’aggiudicazione dei tre contratti destinato a Unidata, che ammonta a circa 1 milione di euro, prevede le attività di progettazione e realizzazione della rete IoT LoRaWan nelle rete idrica della città di Livorno, gestita da ASA, e del Comune di Zeri nella Regione Toscana e nelle reti dei comuni gestiti da Sorgeacqua nella regione Emilia Romagna LEGGI TUTTO