More stories

  • in

    d’Amico completa piano di acquisto della flotta a noleggio time-charter

    (Teleborsa) – d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, ha esercitato l’opzione d’acquisto sulla MT High Leader, una nave cisterna medium-range di portata lorda pari a 49.999 tonnellate, costruita a giugno 2018 presso Japan Marine United Corporation, Giappone, per un importo pari a circa 34,3 milioni di dollari e con consegna stimata tra il secondo e il terzo trimestre del 2025.Ad oggi, la flotta DIS comprende 33 navi cisterna a doppio scafo (MR, Handysize e LR1, di cui 26 navi di proprietà, 4 a noleggio time-charter e 3 a noleggio a scafo nudo), con un’età media relativa alle navi di proprietà e a noleggio a scafo nudo pari a 9 anni.”Sono lieto di annunciare l’esercizio da parte di DIS di un’altra opzione di acquisto su questa nave di alta qualità, costruita in Giappone, che abbiamo noleggiato a lungo termine dal 2018, ad un prezzo molto interessante, circa il 26% inferiore rispetto al suo attuale valore di mercato – ha commentato l’AD Carlos Balestra di Mottola – Questo accordo segue l’esercizio di opzioni su altre cinque navi, esercitate a partire dalla fine del 2022, e completa il nostro obiettivo di acquisire gradualmente la nostra flotta a noleggio time-charter a lungo termine. Attraverso l’esercizio di queste opzioni, DIS è diventata proprietaria di sei navi MR giovani ed efficienti, tutte costruite da alcuni dei più rinomati cantieri giapponesi, ad un prezzo di acquisto significativamente inferiore rispetto al loro valore di mercato attuale, creando valore sostanziale per la nostra società ed i nostri azionisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrobonus, MIT pubblica bando 2024-2025

    (Teleborsa) – Prosegue il programma di incentivazione Ferrobonus per il trasporto merci su ferrovia. È stato pubblicato il bando 2024-2025, con risorse disponibili per oltre 20 milioni di euro. Ne dà notizia lo stesso Ministero spiegando che il periodo copre dal 21 ottobre 2024 al 20 ottobre 2025. Possono fare domanda le imprese che commissionano treni e gli operatori multimodali che devono trasferire il 50% del contributo ai loro clienti. Le domande vanno presentate entro il 30 ottobre 2024, i dettagli sono disponibili sul sito. LEGGI TUTTO

  • in

    Polestar, consegne sotto le attese. Lancia revisione di strategia e operazioni

    (Teleborsa) – Polestar, marchio svedese di auto elettriche, ha consegnato circa 11.900 auto nel terzo trimestre (circa il 15% in meno rispetto all’anno precedente e al di sotto delle stime degli analisti), portando le consegne totali per i primi nove mesi dell’anno a 32.300 (vs 41.844 nello stesso periodo del 2023).”Polestar ha una solida base su cui costruire, con accesso alla migliore tecnologia EV, una capacità produttiva globale e un forte supporto da parte di Geely – ha detto il CEO Michael Lohscheller – Insieme al management team, stiamo conducendo una revisione della nostra strategia e delle nostre operazioni, per definire un percorso chiaro per lo sviluppo di Polestar”.”Una chiave per il nostro successo futuro sarà lo sviluppo delle nostre capacità commerciali: passare dalla presentazione alla vendita attiva di auto – ha aggiunto – L’adozione di un modello di vendita più attivo sta già supportando le nostre ambizioni, poiché i primi mercati a implementarlo stanno mostrando un solido apporto di ordini”.Con le attuali condizioni di mercato e i dazi all’importazione annunciati che hanno un impatto sul settore automobilistico, Polestar prevede che i ricavi nel 2024 saranno simili al 2023 e che raggiungerà un margine di profitto lordo positivo nel quarto trimestre. La società ribadisce il suo obiettivo di raggiungere il pareggio del flusso di cassa verso la fine del 2025, a un volume inferiore rispetto a quanto precedentemente previsto.Date le condizioni di mercato e le prestazioni previste della società nel 2024, Polestar, insieme a Geely, è impegnata in un dialogo costruttivo con i suoi finanziatori in merito ai suoi patti di prestito. LEGGI TUTTO

  • in

    Omer, Intermonte abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il target price (a 5,00 euro per azione da 5,20 euro) e confermato la raccomandazione (Outperform) sul titolo Omer, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario.Gli analisti scrivono che Omer ha messo a segno un primo semestre 2024 forte e in linea con le aspettative, con una crescita sostenuta da maggiori volumi di produzione negli stabilimenti italiani e statunitensi, solo in parte compensati dalla revisione dei prezzi e dall’inflazione dei costi.In termini di fatturato, il broker ha confermato l’ipotesi di 75 milioni di euro per l’anno con una crescita dei volumi simile, seppur più lenta, nel 2H rispetto al 1H (+5% rispetto al +19%). Ciò è dovuto a una base di confronto più dura negli Stati Uniti (il 1H23 era vicino allo zero mentre la produzione è ripresa nel 2H23) e a una normalizzazione della crescita negli stabilimenti italiani, in particolare da parte di Alstom, dopo la spinta del 1H in vista delle Olimpiadi. Inoltre, prevede che i prezzi mostreranno tendenze simili con revisioni inferiori riconosciute rispetto allo scorso anno. In particolare, prevede che l’EBITDA mostrerà comunque una crescita positiva per l’anno al +2% anno su anno a 15,5 milioni di euro, sebbene inferiore a quanto previsto in precedenza (16,8 milioni di euro prec.) in mezzo a un’inflazione dei costi generale più elevata. Nel complesso, abbassa la stima dell’EPS del -7% a causa delle tendenze appena menzionate, solo in parte compensate dal miglior reddito finanziario netto consentito dal minor ricorso al factoring. LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato italiano autocarri, ANFIA: a settembre +6,5%. In flessione veicoli trainati e autobus (-33,3%)

    (Teleborsa) – Nel mese di settembre il comparto degli autocarri torna a crescere, mentre i veicoli trainati e gli autobus proseguono il trend negativo con cali a doppia cifra. Analizzando nel dettaglio il mercato di settembre 2024, nel mese sono stati rilasciati 1.718 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+6,5% rispetto a settembre 2023) e 882 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-33,3%), suddivisi in 76 rimorchi (-32,7%) e 806 semirimorchi (-33,3%). È quanto rileva l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) nel report sul mercato italiano degli autocarri, rimorchi-semirimorchi e autobus di settembre 2024.Nei primi nove mesi del 2024 si contano 22.642 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 2,2% in più rispetto ai primi nove mesi del 2023, e 10.272 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-14,4% rispetto a gennaio-settembre 2023), così ripartiti: 1.010 rimorchi (+0,2%) e 9.262 semirimorchi (-15,7%).Per gli autocarri, nei primi nove mesi del 2024, tre aree geografiche del Paese presentano una variazione positiva: +6,8% il Nord-Est, +1,1 il Nord-Ovest e +0,5% l’area Sud e Isole; in flessione, invece, le regioni del Centro (-0,9%).Per classi di peso, a gennaio-settembre 2024 i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora la crescita più significativa (+138,9%), seguiti dai veicoli sopra le 12,5 e fino a 16 tonnellate (+20,5%) e dai veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate (+1,5%). In calo, invece, i veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate (-3,6%) e i veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (-2,7%).Nei primi nove mesi del 2024, gli autocarri rigidi risultano in crescita del 5,2%, mentre i trattori stradali chiudono a -0,6%. Nello stesso periodo, mantengono una crescita a doppia cifra i veicoli da cantiere (+28,6%), mentre la variazione è lievemente negativa per iveicoli stradali (-0,4%). Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi nove mesi del 2024 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,8% (era dell’1,9% a gennaio-settembre 2023), per un totale di 416 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano lo 0,8% del totale (era l’1,3% nei primi nove mesi del 2023).”In vista dell’approssimarsi della sessione di bilancio per il 2025, si rinnova l’invito già condiviso dalle principali associazioni del settore a riformare le attuali politiche per l’autotrasporto allo scopo di promuovere un effettivo rinnovo del parco veicolare circolante in Italia – commenta Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci –. Superare un approccio discontinuo in favore di una programmazione pluriennale delle misure di supporto agli investimenti risulta infatti fondamentale tanto per ridurre l’età media dei mezzi destinati al trasporto merci (tra le più alte in Europa) che per sostenere le imprese nella sfida della transizione verso una piena decarbonizzazione del comparto. La sostituzione di tecnologie ormai obsolete con motorizzazioni di ultima generazione alimentate a gas naturale (compresso o liquefatto) o diesel permette infatti l’immediata riduzione delle emissioni di CO2 grazie alla loro piena compatibilità con i rispettivibiocarburanti – ossia il biometano e l’HVO. Nelle more di tale riforma, si auspica la tempestiva pubblicazione del decreto direttoriale attuativo dell’ultima edizione del cd. Fondo Investimenti e la reintroduzione di agevolazioni fiscali per l’acquisto di beni strumentali sostenibili come i veicoli commerciali ad alimentazione alternativa”.In riferimento ai veicoli trainati, nei primi nove mesi del 2024 tutte le aree geografiche tranne il Sud e Isole, che chiude a +0,7%, registrano una flessione: più lieve nelle regioni del Centro (-3,3%), mentre calano a doppia cifra il Nord-Ovest (-22,2%) e il Nord-Est(-26%). Le marche estere totalizzano 5.679 libretti di circolazione a gennaio-settembre 2024 (-22,1%); variazione negativa, più contenuta, anche per le marche nazionali (-2,3%), con 4.593 libretti.”Anche il mese di settembre si chiude in negativo per le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi sia in Italia che all’estero – afferma Massimo Menci, presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA –. Il calo di mercato di quest’anno sta incidendo ancor di più sul già lento rinnovo del vetusto parco circolante italiano. Auspichiamo che, nella legge di bilancio 2025, si trovino le risorse per rafforzare il settore, così come attendiamo la pubblicazione del decreto direttoriale per la definizione dei tempi e delle modalità di prenotazione dei 25 milioni stanziati dal DM Investimenti del 2024. Solo così potremmo rispondere con rapidità alle sfide legate all’efficienza energetica e alla sicurezza nel trasporto merci”.Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a settembre 2024 399 nuove unità, con un decremento del 33,3% rispetto a settembre 2023. Nel nono mese dell’anno, con un’inversione di tendenza, tutti i comparti registrano un andamento negativo: calano a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-41%), gli autobus e midibus turistici (-35,7%) e i minibus (-30,1%), mentre presentano una flessione più contenuta gli scuolabus (-2,2%).Nei primi nove mesi del 2024, i libretti di autobus rilasciati sono 4.800 (+21% rispetto a gennaio-settembre 2023). Nel cumulato tutti i segmenti mantengono invece una variazione positiva: +114% i minibus, +36,9% gli autobus e midibus turistici, +13,1% gli scuolabus e +5,6% gli autobus adibiti al TPL.”Come nel mese precedente, anche a settembre il mercato degli autobus registra una pesante flessione a doppia cifra – afferma Andrea Rampini, presidente della Sezione Autobus di ANFIA –. L’auspicio di ANFIA è che in legge di bilancio possano esserci risorse dedicate al rinnovo del parco autobus oltre alle già citate richieste di concludere la rendicontazione del primo quinquennio del PSNMS – Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile e ampliare la finanziabilità degli autobus ibridi (HEV) per l’extraurbano”.Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 24,5% a gennaio-settembre 2024 (contro il 13,9% dei primi nove mesi del 2023), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 23,6% (19,8%a gennaio-settembre 2023).A livello territoriale, infine, nei primi nove mesi del 2024 le immatricolazioni si mantengono in crescita in due aree geografiche su quattro, con un rialzo a doppia cifra nel Centro (+57,6%) e nel Sud e isole (+46,4%), mentre calano del 3,8% nel Nord-Ovest e del 19,8% nel Nord-Est. LEGGI TUTTO

  • in

    Delta Air Lines sconta effetti aggiornamento software e guidance deludente

    (Teleborsa) – Seduta incolore per Delta Air Lines che segna al Nyse un modesto progresso dello 0,16% nel giorno in cui ha pubblicato i risultati del trimestre. La compagnia aerea statunitense ha infatti fornito una guidance deludente sugli utili del trimestre in corso, scontando problemi di sovracapacità ed anche una interruzione estiva della sua rete informatica.Nel terzo trimestre dell’anno, Delta ha riportato un utile netto adjusted di 971 milioni, in calo del 26% rispetto agli oltre 1,3 miliardi dell’anno precedente, mentre l’utile operativo si è contratto del 30% a 1,37 miliardi di dollari. A fronte di un leggero aumento dei ricavi dell’1% a 15,68 miliardi di dollari, i costi sono cresciuti più che proporzionalmente del 6% a 14,28 miliardi. I risultati scontano anche gli effetti negativi di un aggiornamento del software CrowdStrike la scorsa estate. Per il trimestre in corso, Delta anticipa una crescita dei ricavi del 2-4% ed un margine operativo all’11-13%. La guidance dell’EPS indica 1,60-1,85 USD ed ha leggermente deluso le attese. LEGGI TUTTO

  • in

    G7 Industria, bilaterale Urso-Philipp: dare certezze a imprese automotive

    (Teleborsa) – Nel settore dell’automotive europeo è necessario garantire certezza alle imprese e ai consumatori. Per questo riteniamo che vada anticipata l’attivazione della clausola di revisione del regolamento europeo sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri all’inizio del 2025″. Lo ha sottolineato il ministro dell’Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso che ha avuto un incontro bilaterale, a margine della seconda riunione G7 Industria, con un focus sul settore automotive europeo, con Udo Phillipp, segretario tedesco presso il Ministero federale dell’Economia e dell’Azione per il Clima.Nel ‘Non Paper’ che ho inviato due giorni fa ai ministri europei poniamo delle questioni fondamentali – ha scritto Urso su X – servono risorse comuni da investire nel comparto per recuperare competitività sul piano globale, muovendoci in un ambito di vera neutralità tecnologica e puntando assolutamente a una autonomia strategica nelle tecnologie green. Serve una riflessione su come garantire le catene del valore e più investimenti nella tecnologia per arrivare al termine del 2035 pienamente competitivi”.La politica industriale come strumento per rispondere a una nuova era di sfide globali in settori critici, partendo dai semiconduttori per poi applicare il metodo di lavoro anche nel campo delle materie prime critiche, tecnologie green e automotive. È questo il tema affrontato nella seconda sessione di lavori della Ministeriale G7 sull’Industria e l’Innovazione Tecnologica in corso oggi a Roma, a Palazzo Brancaccio. “Le criticità che riscontriamo nelle catene del valore, e soprattutto gli effetti delle politiche e pratiche non di mercato, sono tali che solo una risposta coordinata può sortire effetto e rendere le nostre catene di approvvigionamento effettivamente resilienti e sicure. Queste criticità non sono una mera eventualità, ma un fatto che rischia di mettere a repentaglio segmenti dell’industria dei semiconduttori che interessano tutti i nostri Paesi”, ha affermato il ministro Urso, sottolineando la necessità di “sviluppare assieme progettualità di ricerca industriale pre-competitiva”, estendendo i lavori anche alla Repubblica di Corea e ai Paesi Bassi. Fondamentale diventa quindi portare avanti la ricerca congiunta sui Chips affinché siano più efficienti dal punto di vista energetico e con una manifattura più sostenibile nell’uso di risorse naturali ed elaborare criteri comuni affinché i semiconduttori siano prodotti in luoghi e in modalità affidabili”. LEGGI TUTTO

  • in

    Missione AX-3, astronauti in viaggio con Frecciarossa

    (Teleborsa) – L’equipaggio internazionale della Missione Spaziale Axiom-3 è salito a bordo del Frecciarossa, il treno Alta Velocità di Trenitalia (Gruppo FS), in direzione Post Flight Tour, questa mattina alla Stazione di Roma Termini. Prima della partenza del treno, si è tenuto un incontro tra il Direttore Pianificazione Industriale Trenitalia Maria Luisa Grilletta, il Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco, Comandante del Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER), e l’Astronauta Colonello Walter Villadei, per sottolineare gli obiettivi comuni di Frecciarossa e dell’Aeronautica Militare. Obiettivi che – fa sapere il Gruppo FS in una nota – si riassumono nel claim “Insieme per il futuro”: un messaggio che mette al centro l’impegno delle due realtà verso una connessione sempre più capillare, in grado di superare ogni confine, e sempre più sostenibile.L’equipaggio internazionale della Missione Spaziale Axiom-3 ha scelto il treno, mezzo green per eccellenza, per il suo Post Flight Tour. Il Frecciarossa 1000, infatti, è il primo treno ad Alta Velocità al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD) basata su un’attenta Analisi del Ciclo di Vita. Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia: fino al 30% in meno rispetto ai treni ad Alta Velocità della precedente generazione. I nuovi Frecciarossa 1000, inoltre, saranno ancora più sostenibili: la riciclabilità dei materiali di cui è costituito, raggiungerà il 97,1% (rispetto al 94% dell’attuale modello). Segno di una continua ricerca, innovazione e attenzione al futuro. Frecciarossa, con le Frecce e i bus FRECCIALink, fa parte di un network di oltre 270 collegamenti al giorno che unisce in modo sostenibile più di 150 destinazioni in tutta la Penisola.La missione Ax-3 di Axiom Space ha portato sulla Stazione Spaziale Internazionale Villadei che, in orbita per 21 giorni, ha condotto numerosi ed importanti esperimenti scientifici che hanno permesso a tutto il Sistema Paese di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello spazio. Con la partecipazione di Villadei alla missione Ax-3, l’Italia – con l’Aeronautica Militare – ha confermato di avere un ruolo di assoluto rilievo nel nuovo dominio spaziale. Questa particolare attività spaziale rappresenta un nuovo modello, una missione guidata dal Ministero della Difesa, con l’Aeronautica Militare che insieme all’Agenzia Spaziale Italiana ha aggregato diverse realtà della comunità scientifica ma anche il mondo delle industrie, anche quelle che non appartengono alla tradizionale filiera della Difesa e dell’Aerospazio e che rappresentano una enorme opportunità per la New Space Economy. LEGGI TUTTO