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    RC Auto: in Italia aumenti record del 50%, nonostante zero incidenti

    (Teleborsa) – “Gli automobilisti nell’ultimo anno hanno registrato un aumento del 50% della loro polizza auto rispetto all’anno precedente, questo nonostante non abbiano causato incidenti negli ultimi 4 anni. Possiamo ben dire che gli automobilisti italiani sono quelli, in Europa, che pagano di più la polizza RcAuto”. È l’allarme lanciato da Federcontribuenti secondo cui tutto questo è inaccettabile: “il costo delle RCA dovrebbe tenere conto dell’acquisto – spiega Federcontribuenti -e le compagnie assicurative dovrebbero premiare, non danneggiare, gli automobilisti che non hanno causato sinistri negli ultimi 2 anni”. Nella nota si ricorda come “il tasso di aumento nel nostro Paese continua a crescere, non c’è alcun motivo per cui l’aumento delle polizze assicurative debba crescere in modo spropositato rispetto a questo. Questo non solo è ingiusto – rimarca Federcontribuenti – ma rischia anche di mettere in pericolo l’accesso alla mobilità di tantissimi cittadini e cittadine”. “Chiediamo che l’aumento delle polizze RCA sia regolamentato in modo che tenga conto della vendita e che le compagnie assicurative considerano lo storico di guida di ogni automobilista così da premiare gli automobilisti che non hanno causato incidenti per almeno due anni e che – conclude Federcontribuenti – non sono stati multati per infrazioni che prevedono la sottrazione di punteggio dalla patente”.(Foto: @pixel7propix on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Aspi e Protezione Civile: intesa per rafforzare sinergia nell’assistenza al territorio e agli utenti della A27

    (Teleborsa) – La Direzione del IX Tronco di Udine di Autostrade per l’Italia e il Nucleo Operativo “Humint” della Protezione Civile hanno siglato un Protocollo d’intesa per rafforzare l’efficienza, l’efficacia e la tempestività nelle attività di assistenza al territorio e agli utenti in viaggio lungo la rete autostradale. In particolare l’accordo è volto a supportare i principali enti di soccorso (118, VVFF e Polizia Stradale) nello svolgimento di attività di primo intervento e antincendio, fornendo la disponibilità di mezzi e attrezzature, tra cui auto pattuglie, automezzo con modulo antincendio, autoambulanza per eventi emergenziali, nonché attività di pilotaggio droni per la ricerca di persone disperse o monitoraggio ambientale, garantendo un presidio h24 sia antincendio che sanitario con personale qualificato per il primo intervento, sulla A27 e sul territorio circostante.Il Nucleo Operativo garantirà ad Autostrade per l’Italia un presidio h24 con personale e mezzi, oltre a una centrale operativa in costante contatto con il centro radio informativo della Direzione IX Tronco di Udine per coordinare le operazioni di assistenza agli utenti. Autostrade per l’Italia ha messo a disposizione della Protezione Civile alcuni locali di sua pertinenza nell’ambito del Comune di Nove per garantire una maggiore tempestività d’intervento. Infine, grazie al protocollo, sarà inoltre istituito un gruppo di lavoro congiunto e promosse attività di formazione.”Questo accordo è per noi molto importante – afferma il direttore del IX Tronco di Autostrade per l’Italia Giuseppe Della Porta – poiché consolida la sinergia e il coordinamento tra le diverse realtà che operano per assistere le persone sulla rete, anche grazie alla prossimità dei nostri locali messi a disposizione della Protezione Civile. In questo modo potremo garantire maggiore efficienza e tempestività di intervento in caso di necessità o di emergenza. Grazie al protocollo siglato potremo inoltre essere di supporto agli enti che si occupano dei soccorsi, anche al di fuori della rete autostradale: siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo, rafforzando così ulteriormente l’impegno e il profondo legame di Aspi con questo territorio”.”La firma del protocollo d’intesa con ASPI segna un importante passo avanti nella collaborazione per la sicurezza del Tronco 9 – dichiara il coordinatore generale di Protezione Civile Interregionale HUMINT 793, Simone Pace –. Grazie a tecnologie avanzate e all’impegno dei nostri volontari, potenzieremo il monitoraggio idro-geologico e la gestione delle emergenze. Questa sinergia ci permetterà di offrire interventi più rapidi ed efficaci agli utenti autostradali. Ringraziamo ASPI per la fiducia e il supporto. Insieme, lavoriamo per una rete autostradale più sicura e protetta”.La sede operativa nella quale verranno coordinati gli interventi della Protezione Civile Interregionale Nucleo Humint 793 è stata individuata nella ex caserma dei VVFF di Nove San Floriano, in via Brigata Julia, 20, nel comune di Vittorio Veneto. In questa struttura si insedierà il distaccamento territoriale della Protezione Civile Interregionale Nucleo Humint 793 di Vittorio Veneto. L’ex caserma, ora sede della Protezione Civile, conta una superficie di 230 mq ed è disposta su due piani. Al piano terra si trovano una reception, una sala operativa, un magazzino, un ufficio, una mensa e una sala corsi che ospiterà il dipartimento di formazione della Protezione Civile Interregionale Nucleo Humint 793, con corsi di formazione riconosciuti a livello nazionale, fra cui il “corso manovra”, il corso “guida sicura operativa su neve-ghiaccio” e il corso “guida sicura operativa su mezzi di pronto intervento” rivolti agli operatori di Aspi Autostrade per l’Italia. Al primo piano dell’edificio si trovano invece quattro uffici e tre camerate dotate di servizi con docce. A regime, l’ex caserma, permetterà la presenza fissa di dieci operatori della Protezione Civile che, alternati su tre turni, garantiranno una copertura h24. La struttura dell’ex caserma sarà anche la sede sperimentale del progetto UOSA, Unità Operativa Supporto Avanzato in caso di attacco terroristico, e del progetto ESA, Equipaggi Soccorso Avanzato, oltre a punto 118 per il soccorso autostradale e per la popolazione locale. Il coordinamento diventerà operativo nei prossimi mesi. LEGGI TUTTO

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    ADR, a Fiumicino arriva la sedia a guida autonoma WHILL per i passeggeri a ridotta mobilità (PRM)

    (Teleborsa) – Aeroporti di Roma e WHILL lanciano il primo servizio a guida autonoma dedicato ai passeggeri a ridotta mobilità dello scalo di Roma Fiumicino. L’annuncio è stato dato nel corso dell’evento “Inclusione e accessibilità in aeroporto”, l’incontro annuale con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, tenutosi oggi presso l’Innovation Hub del “Leonardo da Vinci”. Il nuovo servizio, progettato per offrire ai viaggiatori maggiore autonomia e comfort, rappresenta un ulteriore, significativo passo verso un’esperienza aeroportuale più accessibile e sicura. A garantirla è ADR Assistance, la società del Gruppo Aeroporti di Roma che eroga il servizio di assistenza ai passeggeri con disabilità o a ridotta mobilità.La nuova sedia a guida autonoma, una volta impostata la destinazione, sarà in grado di trasportare autonomamente il passeggero, garantendogli comodità e indipendenza, fino al gate, evitando gli ostacoli grazie ai suoi sensori intelligenti. Al termine del percorso, Whill ritornerà automaticamente alla sua postazione di partenza. Le nuove sedie, operative nell’Area imbarchi del Terminal 3, copriranno il percorso verso 14 gate (E11-E24) e tre lounge nell’area non Schengen. Nella prima fase di lancio del servizio con le prime 4 sedie, gli addetti di ADR Assistance gestiranno le operazioni attraverso un’interfaccia touch per selezionare la destinazione del passeggero all’interno dello scalo.L’aeroporto di Roma Fiumicino è tra i primi in Europa ad avere prima testato e poi adottato WHILL, attualmente operativa anche in alcuni hub del Nord America e del Giappone. La startup ha infatti preso parte al programma “Runway to the Future” all’interno dell’Innovation Hub di ADR presso il Terminal 1 del “Leonardo da Vinci”, recentemente confermato per l’ottavo anno consecutivo da ACI World come miglior scalo in Europa per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.”Siamo orgogliosi di portare il nostro servizio in Europa. WHILL offre soluzioni di trasporto personale e mobility-as-a-service per migliorare l’accessibilità negli spazi pubblici in tutto il mondo. Siamo attivi in circa 30 Paesi e siamo entusiasti di ampliare la nostra presenza servendo nuove località” ha dichiarato Satoshi Sugie, cofondatore e CEO di WHILL.”Le sedie a guida autonoma WHILL rappresentano un ulteriore passo avanti nella nostra visione di un’esperienza aeroportuale sempre più personalizzata. Questo nuovo serviziocontribuisce concretamente a migliorare l’accessibilità delle nostre infrastrutture, rendendo più semplice la customer journey di chi necessita di supporto. Continueremo a lavorare per rendere l’esperienza di viaggio sempre più accessibile, facendo dell’innovazione uno dei driver percontinuare ad essere uno tra i migliori hub al mondo per la qualità dei servizi ai passeggeri” ha dichiarato Marina Maschio, Managing Director di ADR Assistance. LEGGI TUTTO

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    Ardian e Finint precisano: partnership su SAVE resta anche con trattative con terzi

    (Teleborsa) – Finint Infrastrutture SGR e Ardian hanno precisato che l’accordo di esclusiva siglato dalle parti finalizzato all’operazione di acquisizione congiunta di Milione, società che controlla SAVE, “è di lungo termine”. La partnership tra Finint ed Ardian è, infatti, “in vigore e resterà in vigore anche nel caso in cui i soci di Milione dovessero avviare trattative con terzi, o ricevere offerte, per la loro quota”.Stamattina Il Messaggero ha scritto che la trattativa su Milione, intermediata da Enrico Marchi, si sarebbe arenata per differenze di prezzo di alcune centinaia di milioni di euro fra la domanda (circa 1,3 miliardi) e l’offerta (circa 1,1 miliardo). L’operazione riguarda la cessione delle quote in mano al fondo francese Infravia (44%) e a quello tedesco Dws (44%).Milione detiene la partecipazione di controllo in SAVE, holding di partecipazioni che opera anche attraverso le sue controllate principalmente nella gestione di aeroporti. La controllata gestisce direttamente l’Aeroporto Marco Polo di Venezia e controlla la società di gestione dell’aeroporto Antonio Canova di Treviso. Inoltre Save detiene delle rilevanti partecipazioni nelle società che gestiscono gli aeroporti Valerio Catullo di Verona Villafranca, l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari (BS) e l’aeroporto di Charleroi (Belgio) oltreché in società che operano nei settori correlati alla gestione aeroportuale.Per quanto riguarda la raccolta del fondo gestito da Finint Infrastrutture SGR, la stessa SGR comunica che l’attività di pre-marketing, con il supporto di un primario partner internazionale, “sta procedendo con soddisfazione e fa presupporre che l’attività di commercializzazione, non ancora formalmente aperta, rispetterà i tempi previsti per la chiusura della transazione”. L’articolo citava il fatto che, del miliardo circa che secondo i piani originari di Marchi sarebbe servito a ricomprarsi tutta Save, sono stati rastrellati solo 300 milioni di euro.Viene precisato che risultano errati i termini riportati in merito alla governance prevista dalla partnership tra Finint Infrastrutture SGR e Ardian, e che JPMorgan non ricopre alcun ruolo nelle operazioni di cui sopra relative a SAVE. LEGGI TUTTO

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    FS: piena collaborazione con Agcm

    (Teleborsa) – “Le società del Gruppo FS Italiane hanno pienamente collaborato con l’AGCM per la buona riuscita delle operazioni ispettive e avranno modo di rappresentare la correttezza delle proprie condotte nel corso del procedimento, già in occasione dell’audizione prevista dall’avvio dell’istruttoria che avverrà nei prossimi 60 giorni”. È quanto fa sapere il Gruppo FS in una nota commentando l’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana e della controllante Ferrovie dello Stato Italiane per accertare un presunto abuso di posizione dominante ai danni del nuovo operatore entrante SNCF Voyages Italia. LEGGI TUTTO

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    Antitrust: avviata istruttoria nei confronti di Rfi e Fs per presunto abuso di posizione dominante

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e della controllante Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. per accertare un presunto abuso di posizione dominante, in violazione dell’articolo 102 TFUE. Lo fa sapere l’Antitrust in una nota.Secondo l’Autorità, risulterebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale e, di conseguenza, l’ingresso nel mercato del trasporto passeggeri Alta Velocità da parte del nuovo operatore entrante SNCF Voyages Italia S.r.l. La strategia escludente ipotizzata dall’Antitrust nel provvedimento di avvio sarebbe stata attuata tramite varie condotte di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per quanto riguarda l’assegnazione della capacità di infrastruttura.Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto accertamenti ispettivi presso le sedi di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. e anche presso le sedi di Trenitalia S.p.A. e Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A., ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria. LEGGI TUTTO

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    Giubileo, Gruppo FS: a Roma riaperto al traffico il nuovo Ponte dell’Industria

    (Teleborsa) – Cinquantaquattromila bulloni e oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento. È stato riaperto al traffico il nuovo Ponte dell’Industria, a Roma, con una struttura completamente rinnovata, in acciaio, e più ampia. Da oggi, infatti, vi potranno transitare anche i mezzi del trasporto pubblico locale, oltre ad auto, moto, biciclette e pedoni. I lavori, tra le “opere essenziali e indifferibili” del Giubileo, sono stati realizzati dal Gruppo FS Italiane, attraverso la sua società operativa Anas, per un investimento economico di 18 milioni di euro (di cui 13 milioni di fondi giubilari e 5 milioni di Roma Capitale).Alla cerimonia di apertura erano presenti Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro delle Infrastrutture e Trasporti; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale e commissario straordinario di Governo; Ornella Segnalini, assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale; Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS Italiane; Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato di Anas.Il Ponte dell’Industria, noto anche come “Ponte di Ferro”, è situato in una posizione strategica per la mobilità di Roma: rappresenta un’infrastruttura fondamentale per i collegamenti tra i quartieri Ostiense e Marconi. L’opera, di grande valore storico e ingegneristico, è stata preservata e adeguata alle esigenze della mobilità contemporanea dopo un complesso lavoro di consolidamento e riqualificazione.L’incendio di ottobre 2021Nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2021, il Ponte ha subìto gravi danni agli elementi strutturali a causa di un incendio. Il 12 dicembre 2021, a seguito delle indagini del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici di Roma Capitale, l’infrastruttura è stata riaperta, in via provvisoria, al transito dei veicoli con esclusione di quelli con carico superiore a 3,5 tonnellate. Con l’esito della valutazione della sicurezza di Roma Capitale, il Ponte è stato definito transitabile soltanto per cinque anni, dopodiché, in assenza di interventi di tipo strutturale, sarebbe stato definitivamente chiuso all’utenza. L’intervento realizzato da Anas, che ha rappresentato una sfida ingegneristica senza precedenti, ha permesso l’attuazione di soluzioni innovative e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che hanno consentito la completa messa a norma, anche antisismica, dell’opera. La struttura è tornata, così, transitabile da mezzi pesanti, autobus e veicoli ed è nato un percorso ciclopedonale protetto.I lavori di consolidamento del Ponte dell’IndustriaLa fase più delicata dei lavori è stata il consolidamento delle fondazioni, intervento cruciale per garantire la stabilità di una struttura con oltre 150 anni di storia. Il consolidamento è stato fatto mediante colonne di grande diametro, circa 1,7 metri, posizionate all’esterno delle pile esistenti, spinte fino a 59 metri di profondità, pari a un palazzo di circa 20 piani.La tecnica utilizzata: il jet groutingSono state realizzate 58 colonne in alveo e 24 sulle spalle del ponte, per un totale di 2.928 metri lineari di colonne e oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento iniettato con il jet grouting. Si tratta di una tecnica innovativa, fino a oggi mai applicata, che prevede l’iniezione, ad elevatissima velocità, di una miscela legante per il consolidamento del terreno. Questa particolare tecnica ha permesso di procedere dall’alto dell’impalcato esistente verso il basso, senza dover deviare il flusso del fiume Tevere con un conseguente allungamento dei tempi di realizzazione. Smontaggio e montaggio dell’impalcatoSmontaggio e montaggio dell’impalcato sono stati altrettanto complessi: la prima operazione, svolta in più fasi, si è avvalsa di una gru da 600 tonnellate per sollevare le campate. La nuova struttura, tutta in acciaio, è stata assemblata in tre conci e varata a spinta: una procedura che ha richiesto opere propedeutiche e l’utilizzo di attrezzature specializzate. Sono state poi concluse le fasi di abbassamento graduale dell’impalcato, con l’utilizzo di martinetti idraulici e castelletti metallici. Il ponte, a causa della presenza di numerosi sottoservizi nell’area di montaggio che non hanno permesso uno scavo per un posizionamento più agevole dell’opera, è stato fin dall’inizio posizionato a una quota superiore al piano viabile di 2,5 metri; poi è stato abbassato di circa 20 cm al giorno fino al raggiungimento del piano stradale. In contemporanea, è stato avviato l’assemblaggio e il varo delle campate di sbarco sulle spalle, il montaggio dei camminamenti e dei parapetti per il transito ciclopedonale, l’impermeabilizzazione dell’impalcato, la posa dei giunti e l’ultimo strato di pavimentazione per poi procedere con il collaudo finale. Il restauro delle arcate del ponte, affidato a un’impresa specializzata, sarà completato entro l’estate. A seguire, entro il 2025, saranno ricollocate sull’infrastruttura.Con la riapertura del Ponte dell’Industria, il Gruppo FS conferma il suo impegno strategico per la valorizzazione e la tutela del patrimonio infrastrutturale del Paese con un’attenzione particolare, non solo alla sicurezza e alla funzionalità, ma anche alla valorizzazione architettonica e storica delle opere. LEGGI TUTTO

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    Mundys, A. Benetton: 6 miliardi di investimenti per infrastrutture in prossimi 3 anni

    (Teleborsa) – “Negli ultimi 3 anni (2022-2024) Mundys ha realizzato investimenti organici per oltre 4,4 miliardi di euro, di cui 1,4 circa in Italia, per potenziare e ampliare le infrastrutture in concessione”. Lo ha detto Alessandro Benetton, presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys, intervenendo al talk organizzato da Affari&Finanza, durante il quale ha elencato esempi virtuosi che coniugano sviluppo, crescita e innovazione. “Nel periodo 2022-25 ha effettuato investimenti per oltre 2,5 miliardi di euro per acquisire nuovi assets in Francia, Spagna, Porto Rico, Cile. Mundys ha “un programma di investimenti di 6 miliardi in infrastrutture per la mobilità che potrà essere messo a terra nei prossimi 3 anni”, ha aggiunto Benetton. Gli investimenti di Mundys (di cui Edizione controlla il 57%) ruotano significativamente intorno alla sostenibilità, tra le prime società in Italia a dotarsi di un Climate Action Plan che prevede 150 azioni concrete per azzerare emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040.”La sfida che abbiamo in Edizione è quella di immaginare che il progresso, i benefici anche economici, non siano in contrapposizione con i benefici per l’ambiente che ci circonda”, ha concluso Benetton LEGGI TUTTO