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    Stellantis interrompe sviluppo tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno

    (Teleborsa) – Stellantis, colosso italo francese dell’automotive, ha deciso di interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. A causa della limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, degli elevati requisiti di capitale e della necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori, l’azienda “non prevede l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio”, si legge in una nota.Pertanto, quest’anno Stellantis non lancerà più la sua nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno. La produzione in serie avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia (furgoni di medie dimensioni) e a Gliwice, in Polonia (furgoni di grandi dimensioni).”In un contesto in cui l’Azienda si sta mobilitando per rispondere alle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2, Stellantis ha deciso di interrompere il suo programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno – spiega Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata – Il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri”.La decisione non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi di Stellantis. Inoltre, Stellantis ha avviato dei dialoghi con gli azionisti di Symbio per valutare le conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi della socie LEGGI TUTTO

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    Lane (Webuild), contratto da 337 milioni di dollari per Interstate 85 negli USA

    (Teleborsa) – Nuova aggiudicazione per Lane, controllata americana di Webuild, che ottiene un contratto da 337 milioni di dollari (288 milioni di euro circa, 100% Lane) per la progettazione e la realizzazione di lavori di ampliamento e ammodernamento lungo la Interstate 85 (I-85) nella Contea di Gaston, Carolina del Nord, USA. L’aggiudicazione rafforza il ruolo del Gruppo Webuild nella realizzazione di infrastrutture complesse in Nord America, secondo mercato estero di riferimento in termini di fatturato.Il nuovo progetto, commissionato dal North Carolina Department of Transportation, coinvolgerà circa 16 chilometri (4,1 miglia) della Interstate 85 (I-85), nel tratto compreso tra l’intersezione con la NC 7 (Exit 23) e quella con la NC 273 (Exit 27). I lavori, da ultimare entro il 2029, saranno effettuati senza sospensione del traffico e riducendo al minimo le interruzioni lungo tutto il corridoio autostradale.Il contratto prevede l’allargamento dell’autostrada da sei a otto corsie, la sostituzione o l’allargamento di sei ponti e la ricostruzione di due svincoli, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la viabilità lungo uno dei tratti più strategici per i pendolari dell’area metropolitana di Charlotte.Attualmente, con Lane, Webuild sta realizzando importanti progetti infrastrutturali in USA, come i due tunnel gemelli Palisades per potenziare i collegamenti ferroviari di New York, l’ammodernamento di una tratta della I-64 in Virginia e l’ampliamento della Seminole Expressway/SR 417 in Florida, dove sta lavorando anche al progetto I-275/I-4 Downtown Tampa Interchange (DTI) a Tampa, e alle intersezioni tra la I-4 e Sand Lake Road e tra la I-4 e la SR 535 nella contea di Orange LEGGI TUTTO

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    Governo portoghese rilancia privatizzazione di Tap

    (Teleborsa) – Il governo portoghese intende rilanciare il piano per la privatizzazione della compagnia aerea nazionale Tap, che dovrebbe culminare con la cessione del 49,9% entro il 2026. Secondo quando riferito dal primo ministro portoghese Luís Montenegro, il 5% della quota dovrebbe andare ai dipendenti di Tap Air Portugal. Manifestazioni di interesse sono state già espresso da tempo dai gruppi Lufthansa, Air France-Klm e Iag.Tap, che conta circa 8.000 dipendenti e nel 2914 ha trasportato oltre 16 milioni di passeggeri, dispone di una flotta di 99 aeromobili impiegati nei voli di linea e altri 19 assegnati alla sua divisione regionale Tap Express. Il punto di forza di Tap è rappresentato dalle rotte verso il Brasile. LEGGI TUTTO

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    FS: in crescita il business internazionale, passeggeri e merci

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS è oggi sempre più impegnato in un ruolo strategico nel settore del trasporto integrato. È quanto ha affemao l’ad del Gruppo Stefano Antonio Donnarumma durante l’evento di Confindustria “Economia del Mare: il motore blu della competitività italiana”. Una pianificazione che coinvolge non solo il trasporto ferroviario, ma anche il potenziamento della logistica intermodale.FS punta a costruire una rete logistica integrata, capace di connettere il sistema dei porti italiani ai grandi nodi europei. “I porti sono fondamentali perché, grazie alla posizione geografica dell’Italia, la collegano al resto del mondo, in particolare per il trasporto delle merci” ha detto Donnarumma. Su oltre 16 miliardi di euro di fatturato annuo del Gruppo, il comparto merci pesa circa un miliardo, con una quota crescente di business internazionale. “Tutto il business internazionale, passeggeri e merci, – ha sottolineato l’ad – vale circa tre miliardi dei sedici totali”. Un impegno, quello di FS, che si estende anche all’estero, con una presenza importante in Germania e una recente partecipazione in un terminal di Anversa. Infatti, l’Italia, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo e i collegamenti ai principali corridoi europei, rappresenta un nodo fondamentale nella logistica internazionale.In questo scenario, anche la decarbonizzazione è una priorità. “Solo nel 2023, il trasporto merci su rotaia ha permesso di risparmiare circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2. Un risultato significativo, soprattutto se si considera che un singolo treno equivale a togliere circa 30 camion dalle strade – ha detto Donnarumma –. L’obiettivo è ridurre le emissioni e favorire soluzioni intermodali, lasciando al trasporto elettrico su gomma l’ultimo miglio”. LEGGI TUTTO

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    Enac lancia la nuova dashboard interattiva: “Tutti i dati del traffico aereo a portata di clic”

    (Teleborsa) – Enac inaugura una nuova era di open data con il lancio della dashboard interattiva sui dati di traffico aereo, a partire dal 2001, disponibile da oggi sul sito istituzionale dell’Ente. Uno strumento – fa sapere l’Enac in una nota – pensato per cittadini, operatori e ricercatori, che consente di consultare i dati del traffico aereo, sia quelli storici, sia quelli in tempo reale: numeri su passeggeri, cargo e movimenti degli aeromobili relativi a tutti gli aeroporti italiani aperti al traffico commerciale.”La nuova dashboard non è solo uno strumento tecnico, ma si inserisce nel più ampio percorso di digitalizzazione e semplificazione dei processi delle Pubbliche Amministrazioni. Attraverso la dashboard interattiva, l’Enac non solo fornisce un servizio di pubblica utilità, ma riafferma il proprio impegno verso la cultura dell’open data e la trasparenza, pilastri di un’amministrazione moderna, efficiente e al servizio della collettività – spiega il presidente Enac Pierluigi Di Palma –. È un ulteriore passo verso un’amministrazione vicina ai cittadini, aperta e inclusiva”.L’interfaccia è semplice e immediata: basta un clic sulla sezione “Aeroporti/Statistiche” del sito istituzionale per accedere a una piattaforma avanzata che permette di creare contenuti personalizzati con dati storici (dal 2001) e in tempo reale (aggiornati al meseprecedente), selezionare periodi specifici e scaricare i dati in formato excel, utili per elaborazioni approfondite. Tutto questo con aggiornamenti che garantiscono agli utenti di poter fare analisi in modo rapido e autonomo, basate su dati ufficiali e verificati.Sono già in cantiere nuovi sviluppi, – si legge nella nota – tra cui una versione in inglese e funzioni accessibili per utenti ipovedenti, dislessici e daltonici. LEGGI TUTTO

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    Fondazione FS: verso la riapertura del Museo di Trieste Campo Marzio

    (Teleborsa) – Sarà il secondo grande Museo Nazionale Ferroviario del Gruppo FS dopo Pietrarsa. La storica ed elegante stazione di Trieste Campo Marzio, torna progressivamente agli antichi splendori grazie all’intervento di riqualificazione avviato dalla Fondazione FS Italiane. L’investimento complessivo – fa sapere FS in una nota – ammonta a circa 24,5 milioni di euro, di cui 17.5 milioni finanziati con fondi del Piano Nazionale Complementare e i restanti direttamente dal Gruppo FS (5mln), Ales (1,5mln) e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (0.5 mln).Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all’interno dei cantieri alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del direttore generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa, è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e, a seguire, una prima visita ufficiale all’interno del complesso. A guidare autorità e giornalisti all’interno del sito, il progettista Sabato Gargiulo, responsabile Infrastrutture e Lavori della Fondazione Fs, che oltre ad aver illustrato nel dettaglio gli interventi posti ad oggi in essere, ha prospettato le azioni che saranno attuate nei prossimi mesi, fino all’inaugurazione prevista tra la fine del 2026 e la primavera del 2027.Un luogo simbolo della città di TriesteLa grande stazione di Trieste Campo Marzio fu inaugurata nel 1906 quale capolinea della Ferrovia Jesenice – Trieste. Nell’immediato dopoguerra a seguito del trattato di Parigi del 1947 e delle vicissitudini che interessarono la Venezia Giulia, il valico di confine fu spostato a Monrupino e, pochi anni dopo, venne progressivamente sospeso il servizio viaggiatori sulla residua tratta ancora in esercizio. Utilizzata per decenni solo per il traffico merci, a partire dal 1984 la stazione di Trieste Campo Marzio, che per le sue pregiate architetture è sempre stata considerata un luogo simbolo della città, fu adibita a museo ferroviario su iniziativa della locale sezione del Dopolavoro Ferroviario. Dal 2018 sono in corso gli interventi di riqualificazione dell’intero complesso per la realizzazione del secondo grande Museo Nazionale delle Ferrovie dello Stato, dopo quello di Pietrarsa, sotto la gestione della Fondazione FS.Gli interventi realizzati ad oggiIl progetto di restauro e valorizzazione del Museo di Trieste Campo Marzio, assai articolato e per certi versi avveniristico, – evidenzia la nota – punta da un lato alla rinascita architettonica del complesso mediante interventi di notevole impatto ingegneristico, tra cui la ricostruzione della maestosa capriata in acciaio e vetro demolita nel luglio del 1942, e dall’altro a trasformare la porzione di territorio urbano ove insiste in una eccellenza sotto il profilo turistico-ricettivo. Dopo gli interventi di bonifica, consolidamento e messa in sicurezza, è stato completato il ripristino delle coperture e solai della testata “Ottaviano Augusto”, mentre il restauro della facciata mare è arrivato al 75% e consentirà la rimozione dei ponteggi entro fine anno. Nell’ala museale “Giulio Cesare” sono in via di definizione le finiture interne e l’installazione degli impianti sottotraccia. Intanto, la nuova struttura in acciaio e vetro destinata a coprire la corte centrale ha già ridisegnando il profilo della stazione.Le fasi finaliEntro la fine del 2025 saranno ultimati i lavori di posa della nuova copertura che, tra le altre cose, ospiterà anche un bar ristorante panoramico. Nell’ala destra è in corso di realizzazione un lussuoso complesso alberghiero a tema ferroviario che disporrà di ben 60 camere. La collezione museale, composta da rotabili storici che saranno sottoposti ad un accurato restauro filologico, da rari e preziosi cimeli salvaguardati nel corso dei decenni e plastici di varie scale, troveranno posto nel piazzale sottostante e nelle sale attigue. Il piazzale di stazione sarà armato con 4 binari di cui 1 elettrificato che consentirà l’arrivo al Museo di treni di lusso come l’Orient Express, ma anche degli storici Elettrotreni del passato quali l’ETR252 l’Arlecchino, le ALe601 ed il mitico ETR302 il Settebello, attualmente in fase di restauro.L’inaugurazione del Museo Nazionale Ferroviario di Trieste Campo Marzio è prevista tra la fine del 2026 e i primi mesi del 2027. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS: RFI attiva primo sistema di Early Warning sismico sulla linea AV Roma–Napoli

    (Teleborsa) – Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS, ha attivato il primo sistema nazionale di Early Warning Sismico (EWS) lungo la linea ad Alta Velocità Roma–Napoli. Grazie a una rete di sensori di ultima generazione, il sistema è in grado di rilevare le primissime onde sismiche e, in pochi secondi, attivare automaticamente protocolli di sicurezza per rallentare o fermare i treni in avvicinamento alla zona colpita.Cuore del sistema sono le stazioni accelerometriche installate lungo la linea, collegate tra loro da una rete in fibra ottica. I dati rilevati vengono trasmessi in tempo reale e, grazie a un’intelligenza software avanzata, vengono analizzati immediatamente, determinando con precisione l’area da mettere in sicurezza. L’Early Warning Sismico dialoga quindi con gli apparati di segnalamento ferroviario, attivando automaticamente il rallentamento o l’arresto dei treni. Dopo l’evento, il personale RFI potrà effettuare le verifiche necessarie e ripristinare la circolazione attraverso una dashboard di controllo dedicata.L’iniziativa rappresenta la prima applicazione operativa di un EWS su una linea ferroviaria italiana. Rientra nel piano di innovazione e digitalizzazione di RFI, che prevede l’implementazione progressiva di tecnologie analoghe su altre tratte AV e convenzionali dotate di ERTMS.Lo sviluppo del sistema è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e con il supporto tecnico-scientifico del JR RTRI (Railway Technical Research Institute), istituto di ricerca delle ferrovie giapponesi. LEGGI TUTTO

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    ITA Airways, nuovo accordo di codeshare con Air Canada

    (Teleborsa) – Air Canada e ITA Airways hanno annunciato un accordo di codeshare per fornire ai passeggeri opzioni di viaggio più confortevoli tra Canada, Italia e nuove altre destinazioni. La rafforzata collaborazione apre l’accesso a più di 30 itinerari con un unico scalo; inoltre, ciascuna compagnia applica il proprio codice a 10 nuove rotte nei rispettivi hub di Roma e Toronto. L’attivazione del codeshare segna un significativo traguardo nella preparazione di ITA Airways all’ingresso in Star Alliance.”Il nuovo accordo di codeshare con Air Canada rappresenta un importante passo avanti nella nostra strategia di crescita – ha dichiarato l’AD Joerg Eberhart – Questa collaborazione aumenta la connettività per i nostri passeggeri che viaggiano da e per il Nord America, il nostro primo mercato fuori dall’Italia, fondamentale sia per chi viaggia per lavoro sia per chi viaggia per piacere. Inoltre, ci permette di offrire connessioni fluide ai passeggeri con origini italiane che risiedono in Canada e Stati Uniti, facilitando il loro viaggio verso casa e fornendo loro contemporaneamente l’opportunità di sperimentare pienamente l’eccellenza del Made in Italy – un’eredità che ITA Airwaysrappresenta con orgoglio come sua ambasciatrice nel mondo”.Questa partnership contribuisce ad arricchire il network in espansione di Air Canada in Italia. Questa estate, Air Canada opererà fino a 39 voli settimanali e trasporterà oltre 13,000 passeggeri a settimana verso il Bel Paese. A maggio la Compagnia ha lanciato una nuova rotta tra Montreal e Napoli, portale per la Costiera Amalfitana. Napoli è la quarta destinazione italiana del vettore canadese, in aggiunta a Roma, Milano e Venezia.Nell’attuale stagione estiva, ITA Airways vola verso 59 destinazioni, di cui 16 intercontinentali, 27 internazionali e 16 domestiche. A queste si aggiungono 12 ulteriori destinazioni nel Mediterraneo durante il picco estivo, di cui 3 domestiche e 9 internazionali, da entrambi gli hub di Roma Fiumicino e Milano Linate. Tra queste mete stagionali sono incluse le Isole Baleari (Ibiza, Majorca, Menorca), diverse isole greche (Rodi, Creta, Corfù, Zante, Cefalonia), così come le isole italiane di Lampedusa e Pantelleria. In aggiunta alle destinazioni estive, ITA Airways ha recentemente ampliato l’offerta per i propri passeggeri grazie alle connessioni con più di 100 nuove destinazioni – sia in Europa che su rotte intercontinentali – attraverso gli accordi di codeshare con cinque compagnie del Gruppo Lufthansa: Lufthansa, SWISS, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti. LEGGI TUTTO