Agosto 2020

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    Giappone, vendite al dettaglio di nuovo giù a luglio

    (Teleborsa) – Consumi giù in Giappone a giugno. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite al dettaglio sono scivolate del 2,8% su base annuale dopo il -1,3% di giugno, facendo peggio del consensus (-1,7%).Su base mensile le vendite sono calate invece del 3,3%, dopo il balzo del 13,1% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un -16,8% su anno ed un +2,3% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un decremento del 12,8% tendenziale e un aumento dello 0,6% congiunturale. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori si deteriora ad agosto

    (Teleborsa) – Piccolo peggioramento per il sentiment dei consumatori giapponesi ad agosto. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 29,3 punti rispetto ai 29,5 di luglio.L’indice resta così al di sotto dei 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima fortemente negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, in lieve aumento i contagi. È record di tamponi

    (Teleborsa) – Crescono ancora in contagi in Italia dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.462 i nuovi casi di persone colpite da SARS-CoV-2 (ieri sono stati 1.411) il cui totale è salito a 265.409 segnando il nuovo dato più alto dagli inizi di maggio. A dirlo sono i dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, dal quale emerge anche un aumento del numero di tamponi effettuati che raggiunge quota 97.065 (ieri 94.024). Nove i morti con il totale che sale a 35.472.I pazienti ricoverati con sintomi negli ospedali italiani sono 1.178 di cui 74 (+7 rispetto a ieri) sono in terapia intensiva mentre 21.783 persone sono in isolamento domiciliare. Complessivamente gli attualmente positivi in Italia 23.035 persone (ieri 21.932).A livello regionale in testa, con il maggior numero di positivi vi è la Lombardia con 316 nuovi casi (99.416 in totale), seguita da Campania (+183), Lazio (+166), Emilia Romagna (+164), Veneto (+135). Il Piemonte ne fa registrare 91, la Toscana 82, la Sardegna 55, la Sicilia 54. Dato più basso in Molise con 2 nuovi casi. LEGGI TUTTO

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    Workday vola al Nasdaq grazie agli abbonamenti annuali

    (Teleborsa) – Protagonista Workday, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 14,17%, dopo aver visto al rialzo le proprie stime di abbonamenti annuali.Bene anche la trimestrale: Workday ha registrato un utile per azione di 84 centesimi oltre i 66 centesimi stimato dagli analisti.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Nasdaq 100. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Workday rispetto all’indice di riferimento.Il quadro tecnico di breve periodo di Workday mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 250,8 USD. Rischio di discesa fino a 241 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 260,6. LEGGI TUTTO

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    Rete Unica, Vodafone, Wind Tre, Sky: “Incontro costruttivo con Governo e Cdp”

    (Teleborsa) – “Gli accordi in discussione sono solo il punto di partenza” ed è “molto apprezzabile la disponibilità del Governo a condividere con tutti gli operatori, sin da questa fase iniziale, la definizione del progetto” offrendo loro “la possibilità di contribuire con il proprio vasto bagaglio di competenze per accelerare la diffusione su tutto il territorio nazionale dell’accesso a Internet a banda ultra larga, secondo norme e regole che garantiscano un mercato di servizi equo, competitivo e trasparente”. Questo il commento degli amministratori delegati di Sky Italia Maximo Ibarra, Vodafone Italia Aldo Bisio e Wind Tre Jeffrey Hedberg, al termine dell’incontro avvenuto oggi in conference call con i ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, e con l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo.

    Nel corso dell’incontro – in un clima che gli ad hanno definito “costruttivo” – gli esponenti del Governo hanno illustrato le linee-guida del progetto di realizzazione di una rete unica per la banda ultra larga che garantisca un mercato competitivo, trasparente e neutrale. L’incontro – spiegano Sky Italia, Vodafone e Wind Tre in una nota congiunta – ha fornito ai manager l’occasione per esporre i loro punti di vista in merito alla indipendenza strategica e operativa della nuova società. Indipendenza che – si legge nella nota – rappresenta “il fattore cruciale per uno sviluppo rapido e diffuso della rete a banda ultra larga, fondamentale per la realizzazione di una piena digitalizzazione del Paese, portando ovunque la fibra fino alle sedi degli utilizzatori finali (FTTH – Fiber to the Home)”. Gli accordi societari e di governance – per i quali sono stati confermati indipendenza e ruolo guida di Cdp – spiegano i manager – “saranno cruciali per conseguire questo obiettivo. Così come i dettagli operativi nell’implementazione del progetto che includono i meccanismi di tariffazione, le pratiche commerciali e quelle di assistenza e servizio”.
    Nel giorno dell’incontro tra Gualtieri e Patuanelli e i Ceo di Vodafone, WindTre e Sky, in una lettera inviata al Governo Fastweb e Tiscali difendono e spiegano, invece, la loro scelta di aderire a FiberCop. Scelta che ha sollevato perplessità da parte di altri operatori alternativi legate al fatto che il modello non garantirebbe i concorrenti di Tim perché verticalmente integrato. “Proprio in qualità di concorrenti storici di Tim riteniamo che questa rappresentazione non sia corretta – scrivono nella lettera gli ad di Fastweb e Tiscali, Alberto Calcagno e Renato Soru –. Con FiberCop le reti in rame e in fibra presenti e future non saranno più (come lo sono ora) integrate dentro Tim ma scorporate in una società terza. Si tratta di una scelta epocale di separazione societaria della rete attraverso cui asset storicamente prerogativa di Tim verranno conferiti in un veicolo terzo, peraltro aperto alla partecipazione del governo e di altri operatori. Una sorta di club investment in cui i soggetti realmente interessati ad investire nelle reti possono trovare spazio e partecipare alle decisioni cruciali sulle infrastrutture nel paese”. Da qui la richiesta degli ad di un incontro con Gualtieri e Patuanelli per illustrare i motivi che hanno spinto le due società a ritenere tale progetto “lo strumento più idoneo non solo a migliorare ulteriormente la posizione del paese sulle infrastrutture a banda ultralarga ma a incrementare sensibilmente le garanzie di non discriminazione e dunque la capacità di tutti gli operatori alternativi di competere in modo efficace nel mercato”. Un modello di “coinvestimento aperto” ed “equiparato in tutto e per tutto dunque a quello wholesale only dal punto di vista della tutela della competizione” che – come spiegano Calcagno e Soru – “è esplicitamente previsto dall’Unione Europea nel recente Codice delle Comunicazioni come strumento per promuovere lo sviluppo di reti a larghissima banda sotto la supervisione dell’Autorità di settore”. Con FiberCop “questo modello di coinvestimento – si legge nella lettera – è peraltro rinforzato perché sarà FiberCop, una società terza, e non direttamente gli operatori che forniscono servizi ai clienti finali, a occuparsi di costruire infrastrutture e venderle a livello wholesale a tutti, senza quindi nessun rischio di discriminazione”. Infine –evidenziano i Ceo di Fastweb e Tiscali – “il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, indirettamente attraverso Tim o direttamente attraverso una partecipazione in Fibercop, rappresenta un’ulteriore garanzia di terzietà per la tutela della competizione, oltre, evidentemente, al fatto che la nuova entità sarà oggetto di costante monitoraggio e vigilanza da parte di Agcom”. LEGGI TUTTO

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    Rete Unica, Vodafone, Wind Tre, Sky: “Incontro costruttivo con Governo e Cdp”

    (Teleborsa) – “Gli accordi in discussione sono solo il punto di partenza” ed è “molto apprezzabile la disponibilità del Governo a condividere con tutti gli operatori, sin da questa fase iniziale, la definizione del progetto” offrendo loro “la possibilità di contribuire con il proprio vasto bagaglio di competenze per accelerare la diffusione su tutto il territorio nazionale dell’accesso a Internet a banda ultra larga, secondo norme e regole che garantiscano un mercato di servizi equo, competitivo e trasparente”. Questo il commento degli amministratori delegati di Sky Italia Maximo Ibarra, Vodafone Italia Aldo Bisio e Wind Tre Jeffrey Hedberg, al termine dell’incontro avvenuto oggi in conference call con i ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, e con l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo.Nel corso dell’incontro – in un clima che gli ad hanno definito “costruttivo” – gli esponenti del Governo hanno illustrato le linee-guida del progetto di realizzazione di una rete unica per la banda ultra larga che garantisca un mercato competitivo, trasparente e neutrale. L’incontro – spiegano Sky Italia, Vodafone e Wind Tre in una nota congiunta – ha fornito ai manager l’occasione per esporre i loro punti di vista in merito alla indipendenza strategica e operativa della nuova società. Indipendenza che – si legge nella nota – rappresenta “il fattore cruciale per uno sviluppo rapido e diffuso della rete a banda ultra larga, fondamentale per la realizzazione di una piena digitalizzazione del Paese, portando ovunque la fibra fino alle sedi degli utilizzatori finali (FTTH – Fiber to the Home)”. Gli accordi societari e di governance – per i quali sono stati confermati indipendenza e ruolo guida di Cdp – spiegano i manager – “saranno cruciali per conseguire questo obiettivo. Così come i dettagli operativi nell’implementazione del progetto che includono i meccanismi di tariffazione, le pratiche commerciali e quelle di assistenza e servizio”.Nel giorno dell’incontro tra Gualtieri e Patuanelli e i Ceo di Vodafone, WindTre e Sky, in una lettera inviata al Governo Fastweb e Tiscali difendono e spiegano, invece, la loro scelta di aderire a FiberCop. Scelta che ha sollevato perplessità da parte di altri operatori alternativi legate al fatto che il modello non garantirebbe i concorrenti di Tim perché verticalmente integrato. “Proprio in qualità di concorrenti storici di Tim riteniamo che questa rappresentazione non sia corretta – scrivono nella lettera gli ad di Fastweb e Tiscali, Alberto Calcagno e Renato Soru –. Con FiberCop le reti in rame e in fibra presenti e future non saranno più (come lo sono ora) integrate dentro Tim ma scorporate in una società terza. Si tratta di una scelta epocale di separazione societaria della rete attraverso cui asset storicamente prerogativa di Tim verranno conferiti in un veicolo terzo, peraltro aperto alla partecipazione del governo e di altri operatori. Una sorta di club investment in cui i soggetti realmente interessati ad investire nelle reti possono trovare spazio e partecipare alle decisioni cruciali sulle infrastrutture nel paese”. Da qui la richiesta degli ad di un incontro con Gualtieri e Patuanelli per illustrare i motivi che hanno spinto le due società a ritenere tale progetto “lo strumento più idoneo non solo a migliorare ulteriormente la posizione del paese sulle infrastrutture a banda ultralarga ma a incrementare sensibilmente le garanzie di non discriminazione e dunque la capacità di tutti gli operatori alternativi di competere in modo efficace nel mercato”. Un modello di “coinvestimento aperto” ed “equiparato in tutto e per tutto dunque a quello wholesale only dal punto di vista della tutela della competizione” che – come spiegano Calcagno e Soru – “è esplicitamente previsto dall’Unione Europea nel recente Codice delle Comunicazioni come strumento per promuovere lo sviluppo di reti a larghissima banda sotto la supervisione dell’Autorità di settore”. Con FiberCop “questo modello di coinvestimento – si legge nella lettera – è peraltro rinforzato perché sarà FiberCop, una società terza, e non direttamente gli operatori che forniscono servizi ai clienti finali, a occuparsi di costruire infrastrutture e venderle a livello wholesale a tutti, senza quindi nessun rischio di discriminazione”. Infine –evidenziano i Ceo di Fastweb e Tiscali – “il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, indirettamente attraverso Tim o direttamente attraverso una partecipazione in Fibercop, rappresenta un’ulteriore garanzia di terzietà per la tutela della competizione, oltre, evidentemente, al fatto che la nuova entità sarà oggetto di costante monitoraggio e vigilanza da parte di Agcom”. LEGGI TUTTO

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    Dell Technologies brilla al Nyse grazie alla trimestrale sopra attese

    (Teleborsa) – Effervescente Dell Technologies, che scambia con una performance decisamente positiva del 6,05%.La società ha annunciato utili trimestrali al di sopra delle aspettative: 1,92 dollari per azione contro i 52 cents stimati dagli analisti.A livello comparativo su base settimanale, il trend di Dell Technologies evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline dell’S&P-500. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Dell Technologies rispetto all’indice.Il quadro tecnico di breve periodo di Dell Technologies mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 67,62 USD. Rischio di discesa fino a 64,8 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 70,44. LEGGI TUTTO

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    OPA UBI, pervenute a Intesa richieste per oltre il 2%

    (Teleborsa) – In relazione all’offerta residuale di Intesa Sanpaolo sulle azioni UBI banca non apportate all’OPA, al termine della giornata odierna, 28 agosto 2020, sono giunte richieste per 461.091 azioni, secondo i dati resi noti da Borsa Italiana. Pertanto, dalla data di inizio dell’offerta, sono pervenute richieste per 2.762.211 azioni, pari al 2,46% dei titoli oggetto dell’offerta obbligatoria.L’obbligo di acquisto riguarda 112.327.119 azioni, pari al 9,82% del capitale di UBI. Il corrispettivo può essere interamente in denaro (3,539 euro) o in forma mistra (0,57 euro più 1,7 azioni Intesa per ogni azione UBI).L’offerta residuale si concluderà l’11 settembre. Le azioni ordinarie UBU Banca acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 settembre 2020 non potranno essere oggetto delle Richieste di Vendita LEGGI TUTTO