3 Settembre 2020

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    Vaccino anti-Covid, Speranza: “Stiamo investendo molto”

    (Teleborsa) – “Stiamo investendo molto sul vaccino perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l’Italia, l’Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando. Abbiamo costruito un’alleanza, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, portare dei risultati”.Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza a Scala (Salerno) dove sta partecipando alle celebrazioni in memoria del Beato Gerardo Sasso, rafforzando, dunque, il messaggio già lanciato ieri durante l’informativa in Senato sulle misure anti-Covid”Il contratto prevede che se le cose andranno bene, se ci sarà una validazione, i dati al momento sono incoraggianti, potremo avere le prime dosi già entro la fine dell’anno e poi ancora l’inizio dell’anno successivo. Dobbiamo insistere e continuare ad investire perché il vaccino è la soluzione vera al problema che abbiamo di fronte”, ha aggiunto il Ministro con riferimento al contratto sottoscritto con Astrazeneca il vaccino di Oxford il cui vettore virale è fatto a Pomezia e il cui infialamento avverrà ad Anagni, quindi con un’Italia fortemente protagonista in questa sfida. Oggi è un candidato vaccino, quindi ci vuole grande prudenza”. LEGGI TUTTO

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    Antitrust, corretta gara Prefettura di Roma per affidamento notifiche atti giudiziari

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha espresso il proprio compiacimento per il comportamento tenuto dalla Prefettura di Roma in merito ad una recente gara per l’affidamento del servizio di gestione integrata delle notifiche degli atti giudiziari, sull’intero territorio nazionale per il periodo 1° luglio 2020-31 dicembre 2020.In particolare, si legge in una nota dell’Autorità, “in base ad uno spirito di leale collaborazione, la Prefettura di Roma ha ritenuto di rinnovare la procedura di gara secondo i rilievi formulati dalla Autorità che, nel parere del 14 luglio scorso, aveva evidenziato come alcune previsioni contenute negli atti della gara non rispondessero all’esigenza di favorire la più ampia partecipazione dei potenziali operatori interessati, risultando in contrasto con i principi di libera concorrenza, di non discriminazione e di parità di trattamento”.L’Antitrust, nello specifico, aveva ritenuto che le prescrizioni della gara – nel prevedere tra i requisiti di accesso, il possesso da parte degli operatori postali privati di un numero minimo di punti di giacenza fisici, quale unica modalità di recapito degli atti inesitati – apparivano, discriminatorie a favore del fornitore del Servizio Universale, Poste Italiane S.p.A., ostacolando la piena partecipazione degli operatori postali privati. LEGGI TUTTO

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    5G, Corti (WINDTRE): “Tecnologia accogliente, vicina alla vita quotidiana delle persone”

    (Teleborsa) – “Non perdiamo il treno del 5G”. Cosi Gianluca Corti, Chief Commercial Officer di WINDTRE, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, sottolinea al magazine Fortune Italia l’importanza che riveste la nuova tecnologia. Una delle principali leve per lo sviluppo del Paese e tema di primo piano per l’emergenza sanitaria che ha messo in evidenza l’importanza della connettività Internet e del digitale in generale.”Durante il lockdown, spiega Corti, WINDTRE ha visto incrementare in breve tempo il proprio traffico con numeri che di solito si registrano in un anno, ma, grazie alla sua Top Quality Network, ha continuato a fornire ai clienti un servizio di altissima qualità”.”In preparazione al nuovo standard di rete 5G- aggiunge – abbiamo realizzato un significativo processo di consolidamento del nostro network con 6 miliardi di investimenti in 5 anni. Il risultato è un’infrastruttura definita “Top Quality” dai principali istituti specializzati e che sta ricevendo importanti attestati, come quello della società indipendente Opensignal per la velocità di upload e download”. “La nostra rete – continua il manager – è un’infrastruttura importante per il Paese, con 20mila siti di trasmissione “5G ready”. Entro la fine dell’anno, assicura Gianluca Corti, saremo attivi anche con la tecnologia di quinta generazione in varie città”.”Lo scorso 6 marzo – ricorda il manager – l’azienda ha lanciato il nuovo brand unico WINDTRE che punta a consolidare il suo posizionamento in una visione di “tecnologia accogliente”, molto più vicina alla vita quotidiana delle persone e il 5G sarà un elemento centrale nel futuro”.”Lo standard di quinta generazione – afferma Corti – rappresenta una svolta rivoluzionaria in numerosi settori, ad esempio con lo sviluppo di soluzioni evolute in ambiti come la smart mobility, la sicurezza o la telemedicina. Anche nel segmento business il 5G consentirà la realizzazione di nuove soluzioni IoT e industria 4.0, per rispondere alle necessità delle aziende italiane e supportare settori chiave come quello manifatturiero, già tra primi al mondo per quantità e qualità della produzione”.Per il Chief Commercial Officer di WINDTRE “il 5G è un’evoluzione cruciale, una garanzia per la crescita e lo sviluppo dell’Italia, che può vedere il nostro Paese tra i protagonisti. Perdere il treno del 5G, conclude Gianluca Corti, decreterebbe una ulteriore perdita di competitività per il sistema Italia e, in pochissimi anni, gli operatori non riuscirebbero a gestire il traffico, che aumenta del 40% ogni anno, per fare quelle cose che oggi consideriamo ormai basiche, come lo streaming dei contenuti o lo smart working”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, joint venture Enel X-AMP Capital per tpl nelle Americhe

    (Teleborsa) – Enel X, la business line del Gruppo Enel dedicata ai servizi energetici avanzati, e AMP Capital, gestore di investimenti a livello globale, hanno concluso un accordo per la costituzione di una joint venture al fine di sviluppare l’infrastruttura dedicata al trasporto pubblico elettrico nelle Americhe.“L’urbanizzazione è uno dei trend globali che sta cambiando il settore dell’energia in quanto le megalopoli richiedono sempre più soluzioni per un futuro pulito e sostenibile in cui la mobilità elettrica, sia pubblica sia privata, svolge in tale scenario un ruolo fondamentale”, ha affermato Francesco Venturini, CEO di Enel X. “La partnership con AMP Capital consolida il nostro impegno nello sviluppo di un sistema di trasporto pubblico di massa sostenibile, sfruttando le nostre competenze nel campo dell’e-mobility e la nostra significativa presenza nella maggior parte delle megalopoli nelle Americhe.”Simon Ellis, Responsabile per le Americhe di AMP Capital ha dichiarato: “Questo investimento garantisce ad AMP Capital un solido posizionamento nel settore nascente e particolarmente interessante dell’e-mobility. Rappresenta il nostro primo investimento significativo in America Latina, area target fondamentale. Si tratta di un traguardo per l’espansione globale del nostro business di investimenti in infrastrutture e la nostra crescente presenza nelle Americhe. La partnership di e-mobility con Enel X, autentico leader di mercato nella transizione verso l’energia pulita, rappresenta un investimento interessante e responsabile dal punto di vista sociale e ambientale. L’elettrificazione dei veicoli è fondamentale per ridurre l’inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni e per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.”In linea con l’accordo, Enel X e AMP Capital hanno creato una joint venture per lo sviluppo di una piattaforma di e-mobility nelle Americhe. Nello specifico, le parti investiranno congiuntamente nello sviluppo e nel leasing di veicoli per il trasporto pubblico elettrico di massa a terra e nelle relative infrastrutture di deposito, ricarica, manutenzione ed esercizio dei veicoli nelle Americhe.AMP Capital detiene una partecipazione di controllo pari all’80%, mentre Enel X è titolare di un 20% nella joint venture. Enel X fornirà inoltre alla joint venture servizi di sviluppo e di gestione amministrativa. La joint venture possiede attualmente a Santiago del Cile un parco di 433 autobus elettrici in esercizio con relativa infrastruttura di ricarica, sviluppati da Enel X nel corso degli ultimi due anni nell’ambito dei progetti Transantiago 1, 2 e 3. LEGGI TUTTO

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    Migranti, Conte: “Entro venerdì svuotiamo Lampedusa”

    (Teleborsa) – Affrontare e individuare delle soluzioni alle problematiche che, dall’emergenza migranti a quella sanitaria nei centri d’accoglienza, durante l’estate hanno interessato l’isola, in particolare a Lampedusa. Questo l’obiettivo dell’incontro a Palazzo Chigi, durato oltre tre ore, tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.”Entro venerdì arriveranno due navi per svuotare l’hotspot. Siamo pronti a rafforzare la sorveglianza sanitaria dei migranti per garantire la massima sicurezza della popolazione” ha assicurato Conte. “Abbiamo dimostrato con i documenti che l’hotspot di Lampedusa e sostanzialmente tutti i centri d’accoglienza vanno chiusi, vanno svuotati per essere adeguati alle norme anti-Covid. Da parte del Governo c’è la volontà di iniziare da quello di Lampedusa e addirittura hanno accreditato questa iniziativa nei prossimi giorni” ha commentato Musumeci. Per il governatore, che aveva chiesto lo stato d’emergenza, l’importante è che anche l’Europa faccia la sua parte, ad esempio fermando le navi delle ong che operano nel Mediterraneo. “Inoltre – ha aggiunto Musumeci – il Governo ha assicurato iniziative di carattere economico e finanziario a sostegno della comunità di Lampedusa” sottolineando la necessità di “risposte concrete”.Punto centrale emerso dal vertice è il fatto che quando ci saranno nuovi arrivi a Lampedusa, non si supererà più la capienza massima di 190 migranti dell’hotspot. Come ha spiegato anche il sindaco dell’isola Totò Martello: “Ci sarà la procedura, saranno portati nell’hotspot e faranno i tamponi, poi saranno trasferiti sulle navi che aspettano fuori”.Intanto a Lampedusa è in corso da questa mattina un’operazione straordinaria, commissionata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli a seguito del nullaosta della Procura della Repubblica di Agrigento, per la demolizione e rimozione di 160 piccole imbarcazioni ormeggiate (affondate o semi affondate) nello specchio d’acqua dinanzi al molo Favarolo. Questo, spiega il Viminale, è il quarto intervento nell’arco del 2020 per la bonifica del porto di Lampedusa a seguito dell’intensificarsi del fenomeno degli sbarchi autonomi. LEGGI TUTTO

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    Corte UE accoglie ricorso Vivendi contro Legge Gasparri. Mediaset vola in Borsa

    (Teleborsa) – Sentenza storica della Corte Europea, che ha bocciato la Legge Gasparri sulla pluralità dell’informazione, stabilendo che viola le norme europee, in particolare l’articolo 49 del Trattato UE. Una decisione che apre di fatto alla contendibilità di Mediaset, sulla quale il colosso francese Vivendi aveva a suo tempo avviato un tentativo di scalata raggiungendo una quota del 28%.Una sentenza che farà discutere in ambienti economici e politici, ma che è stata accolta con euforia in Borsa, dove le azioni della media company di Cologno Monzese sono balzate del 4,65%. La decisione infatti apre alla possibilità che i francesi si riapproprino dell’intera partecipazione in Mediaset, che nel frattempo era stata congelata in un Trust, la Simon Fiduciaria, riducendo i diritti di voto di Vivendi sotto la soglia del 10%, secondo quanto richiesto dall’AgCom.La Corte di Stasburgo, accogliendo il ricorso presentato da Vivendi, presentato nell’ambito dell’operazione MediaForEurope, già bocciata dalle corti spagnola ed olandese, ha stabilito che la Legge Gasparri, che innova il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar), è contraria al diritto dell’Unione Europea. Una conclusione cui la suprema corte è pervenuta ritenendo che “tale disposizione costituisce un impedimento vietato al diritto di stabilimento in quanto non è idoneo al raggiungimento dell’obiettivo di proteggere il pluralismo dell’informazione”.La Corte, ritenendo che la legge in questione “definisce in modo troppo restrittivo il perimetro del settore delle comunicazioni elettroniche”, escludendo ad esempio “i servizi al dettaglio di telefonia mobile o altri servizi di comunicazione elettronica collegati ad Internet nonché i servizi di radiodiffusione satellitare”, stabilisce che la disposizione italiana “fissa soglie che non hanno alcuna relazione con il rischio al pluralismo dei media, poiché tali soglie non consentono di stabilire se e in quale misura un’impresa possa effettivamente influire sul contenuto dei media, non presentano un nesso con il rischio che corre il pluralismo dei media”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, sindacati in piazza il 26 settembre a Roma: “istruzione priorità per la crescita”

    (Teleborsa) – Una manifestazione per riaffermare il ruolo fondamentale della scuola e della conoscenza nella crescita del Paese e per denunciare ritardi e incertezze in questa fase di avvio del nuovo anno scolastico.Sono le ragioni della manifestazione indetta dal Comitato “Priorità alla scuola” che si terrà sabato 26 settembre a Roma a cui parteciperanno anche i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams.”Mobilitazione e proposta, dallo sciopero dell’8 giugno alla partecipazione alla stesura dei protocolli di sicurezza, hanno caratterizzato l’azione sindacale unitaria di questi mesi; a ciò non è corrisposto analogo impegno e assunzione di responsabilità da parte del Governo e del Ministero dell’istruzione”, denunciano le sigle sindacali.”La crisi determinata dalla pandemia rende ancor più indispensabile un radicale cambio di paradigma sociale-economico-politico – sottolineano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams che guardano ai fondi che saranno messi in campo con il Recovery Fund – servono provvedimenti urgenti per garantire da subito a tutte e a tutti il diritto all’istruzione, al lavoro, alla salute e, accanto a questo, investimenti per riqualificare il sistema pubblico di istruzione, per innalzare i livelli di conoscenza, rafforzando ed estendendo il diritto all’istruzione e alla formazione”.”La piazza del 26 settembre ci vedrà insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, con gli studenti, le famiglie, i cittadini, per affermare e difendere la nostra idea di scuola, organo costituzionale e pilastro della democrazia, sulla cui valorizzazione si giocano la credibilità e il futuro dell’intero Paese”, concludono Francesco Sinopoli (Cgil), Maddalena Gissi (Cisl), Pino Turi (Uil), Elvira Serafini (Snals) e Rino di Meglio (Gilda).Intanto da Scala, in provincia di Salerno, dove si celebrano i 900 anni della morte del fondatore dell’Ordine di Malta, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha rassicurato sull’impegno del Governo sulla riapertura delle scuole: “in questi giorni stiamo lavorando incessantemente perché tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado possano riaprire e riaprire in sicurezza”.Il Ministro ha garantito che “le scuole ripartiranno tutte nel mese di settembre e ripartiranno in sicurezza. Questa, per noi, è una priorità assoluta. Stiamo lavorando incessantemente, stiamo costruendo investimenti senza precedenti. Penso che ci sono le condizioni per portare a compimento questo obiettivo che, per noi, è la priorità assoluta della stagione di ripartenza”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Plan, Castelli: ridurre divario nord-sud per Italia a “un'unica velocità”

    (Teleborsa) – Infrastrutture e digitalizzazione. Sono i punti fermi da cui partire per disegnare il “Piano Industriale” italiano individuati dalla Viceministra al MEF Laura Castelli.”Sono interventi necessari per superare quel divario che ancora esiste tra nord e sud del Paese, e tra l’Italia ed altri paesi europei – scrive sui suoi canali social la Viceministra – Quei limiti ‘strutturali’, emersi con maggiore forza durante il lockdown, vanno rimossi velocemente, e in modo permanente. Solo così le nostre imprese potranno essere altamente competitive e la nostra pubblica amministrazione potrà abbattere i tempi della ‘burocrazia’”.”All’interno del Recovery Plan – spiega Laura Castelli – entreranno ulteriori misure per consentire l’accesso al credito e la liquidità per le imprese, per supportare quelle che vorranno transitare verso nuovi modelli produttivi e per favorire l’attrazione di investimenti e la promozione e lo sviluppo dell’intera filiera del Made in Italy”.E aggiunge: “Uno spazio importante è dedicato alla transizione verde, proseguendo nel lavoro già avviato con la scorsa Legge di Bilancio, e incrementando quelle misure che vanno nella direzione dell’efficientamento energetico, della decarbonizzazione, della strategia per l’idrogeno e dell’economia circolare”.”I progetti, soprattutto per riportare il Paese a viaggiare ad un’unica velocità, sono tantissimi. Ma la visione sarà una sola, forse per la prima volta dopo decenni – conclude la Castelli – E terrà conto di quanto necessario per rendere più attrattive e competitive la nostra Capitale e le altre realtà metropolitane.” LEGGI TUTTO