Marzo 2021

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    Tesla in rosso al Nasdaq, Jefferies taglia target price

    (Teleborsa) – Pressione su Tesla Motors, che perde terreno, mostrando una discesa del 2,37%.A pesare è la decisione di Jefferies di tagliare il target price sul titolo del produttore di veicoli elettrici a 700 dollari da 775 dollari.Lo scenario su base settimanale dell’azienda attiva nel settore automotive rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal Nasdaq 100. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.Lo scenario tecnico di Tesla Motors mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 594,8 USD con area di resistenza individuata a quota 614,5. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom identificabili in area 585,5. LEGGI TUTTO

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    Partite IVA, OCSE: Italia riveda forfait del 15%, non è equo

    (Teleborsa) – “L’Italia dovrebbe valutare di rivedere l’adeguatezza del regime forfettario al 15% per i titolari di Partita IVA con redditi fino a 65.000 euro bilanciando l’incoraggiamento allo sviluppo delle PMI con la garanzia all’equità orizzontale del sistema fiscale e la riduzione al minimo dell’elusione fiscale”. Lo ha detto in audizione Pascal Saint-Amans direttore del centro di politica fiscale dell’Ocse in audizione davanti alle Commissioni finanze di Camera e Senato. Secondo l’OCSE il regime forfettario “contrasta in modo significativo” con la progressività “che si applica ai salariati dove viene applicata un’aliquota fino al 41%””In Italia il peso del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente, che comprende sia le imposte fiscali sia i contributi sociali, è molto alto rispetto agli altri paesi europei questo è un disincentivo all’occupazione”, rileva Saint-Amans sottolineando che “l’Italia dovrebbe ridurre il cuneo proprio per migliorare i livelli di occupazione”. Inoltre – ha proseguito – “la progressività della tassazione sale in maniera molto forte sui redditi medi. Non avete, ad esempio come in Francia un’aliquota zero ma si parte subito con aliquote piuttosto alte””L’annullarsi delle detrazioni fiscali e dei crediti d’imposta sopra un certo livello di reddito crea delle aliquote fiscali effettive, significativamente più alte di quelle legali. Questo determina un disincentivo al lavoro per molti contribuenti”, sottolinea il direttore del centro di politica fiscale dell’Ocse invitando il nostro Paese a “considerare in dettaglio i dati sulla distribuzione del reddito con il l’obiettivo di ridurre al minimo gli ulteriori effetti disincentivanti derivanti dal venir meno delle detrazioni e dei crediti d’imposta”. Per il rappresentante OCSE “una riforma fiscale dovrebbe garantire la progressività della tassazione sui redditi personali “in modo neutrale” rispetto al tipo di reddito e al gettito che ne deriva”. LEGGI TUTTO

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    SUEZ, Ever Given liberata. Ripresa traffico nel canale prevista per le 19

    (Teleborsa) – Le immagini della nave portacontainer panamense Ever Given che riprende il largo, hanno segnato la fine del blocco dello specchio d’acqua tra le arterie commerciali più importanti al mondo. L’imbarcazione, di 400 metri di lunghezza e 200mila tonnellate di stazza, che da martedì scorso impediva il transito nel Canale di Suez è stata rimessa a galla alle 15:05 grazie al lavoro di 13 rimorchiatori, tra cui l’italiano Carlo Magno, e delle draghe che hanno continuato, senza sosta a estrarre sabbia e fango da la prua della nave, la parte che si è rivelata più complicata da liberare. Ad aiutare l’operazione – secondo quanto ha reso noto Leth Agencies – anche l’alta marea che è stata decisiva per disincagliare la prua. I rimorchiatori – come annunciato in mattinata dall’ammiraglio Osama Rabie, capo dell’Authority del Canale di Suez – hanno trainato la Ever Given nel Grande Lago Amaro, interno al canale, dove verrà sottoposta a una revisione tecnica e a un’ispezione per stabilire se la nave potrà riprendere i servizi che aveva in programma. Fonti dell’Autorità del Canale hanno fatto sapere che la ripresa del traffico è prevista per le 19. Per smaltire l’ingorgo di oltre 350 navi in attesa di entrare nel Canale in entrambe le direzioni, l’Authority ha previsto di raddoppiare i turni di lavoro. Alcune navi nei giorni scorsi hanno scelto di fare marcia indietro e circumnavigare il Capo di Buona Speranza per arrivare nel Mediterraneo, una deviazione di 9 mila chilometri che comporta almeno sette giorni aggiuntivi di viaggio. Secondo le stime della società Lloyd’s List il blocco ha causato una perdita di 9,6 miliardi di dollari al giorno mentre per l’Egitto la cifra è stata pari a 12-14 milioni di dollari ogni 24 ore. “Sono felice di annunciarvi che la nostra squadra di esperti, in stretta collaborazione con l’Autorità del Canale, ha rimesso in galleggiamento l’Ever Given alle 15:05 rendendo di nuovo possibile il passaggio attraverso il Canale di Suez – ha dichiarato in un comunicato Peter Berdowski, l’amministratore delegato di Royal Boskalis Westminster, la società olandese di dragaggio e sollevamento di carichi pesanti in prima fila nei lavori di disincagliamento della portacontainer –. La pressione temporale a completare questa operazione era evidente e senza precedenti. Berdowski ha affermato che per disincagliare la Ever Given e consentirle di riprendere la navigazione sono stati dragati “circa 30 mila metri cubi di sabbia”. LEGGI TUTTO

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    Europa tonica, Piazza Affari più cauta

    (Teleborsa) – Seduta interlocutoria per le principali borse europee penalizzate dai titoli bancari che scontano il caso dell’hedge fund americano Archegos. La settimana, poi, sarà caratterizzata dalla volatilità dei mercati, in vista delle festività della Pasqua.Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,178. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.711,2 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,23%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 61,2 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +96 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,64%.Nello scenario borsistico europeo Francoforte avanza dello 0,47%, senza slancio Londra, che negozia con un -0,07%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,45%. Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 24.421 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 26.602 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Risultato positivo a Piazza Affari per i settori utility (+2,43%), media (+1,95%) e tecnologia (+1,37%).Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori telecomunicazioni (-4,77%), bancario (-2,02%) e servizi finanziari (-2,02%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola Poste Italiane, con una marcata risalita del 2,18%.In luce Telecom Italia, con un ampio progresso dell’1,64%.Andamento positivo per Italgas, che avanza di un discreto +1,45%.Ben comprata ENI, che segna un forte rialzo dell’1,13%.I più forti ribassi, invece, si verificano su CNH Industrial, che continua la seduta con -1,83%.Sotto pressione Unicredit, che accusa un calo dell’1,34%.Scivola Interpump, con un netto svantaggio dell’1,22%.In rosso DiaSorin, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,22%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, GVS (+4,77%), Biesse (+3,48%), FILA (+3,21%) e Esprinet (+2,96%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Tinexta, che ottiene -2,41%.Vendite a piene mani su Mutuionline, che soffre un decremento del 2,38%.Pessima performance per Cattolica Assicurazioni, che registra un ribasso del 2,30%.Spicca la prestazione negativa di Sanlorenzo, che scende dell’1,79%. LEGGI TUTTO

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    Alitalia, Zeni: 2020 anno drammatico. Ristori limitati e lenti

    (Teleborsa) – “Il 2020 è stato un anno drammatico, ha determinato una paralisi della domanda, l’ordine di grandezza è del -90% dall’inizio della pandemia questo ha fatto si cha abbiamo subito un calo dei ricavi di 2 miliardi e 40 milioni”. Lo ha detto il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni al convegno Rilancio del trasporto aereo nel mondo post Covid organizzato dalla senatrice M5s Giulia Lupo. “Nella settimana appena conclusa la società PWC ha finito l’asseverazione dei nostri numeri”, ha spiegato Zeni, aggiungendo che il “risultato operativo è risultato purtroppo in peggioramento di 20 milioni, che è l’1% dei ricavi dell’anno”.Zeni rileva che “è impossibile operare questa attività, che è diventata quasi un servizio pubblico essenziale, senza dei ristori”. “E su questo devo dire che Alitalia ha superato quest’anno usufruendo di un aiuto tra i più bassi in Europa – ha detto -: ha ricevuto ristori per 9 euro per posto offerto, mentre altri concorrenti europei ne hanno ricevuti 88 euro a posto offerto. E non solo ne abbiamo ricevuto in maniera limitata, ma anche con grande lentezza: se pensate che oggi stiamo ancora aspettando quelli di novembre e dicembre vi dà l’idea del grado di tensione finanziaria con il quale si è dovuto lavorare”.Viene poi fornito “qualche numero sul quadro del malato che è stata l’immagine con cui viene etichettata la compagnia di bandiera. Questa azienda dal 2017 al 2019 ha ricevuto 1,3 miliardi di finanziamenti pubblici. Di questi i questi ha già restituito la metà, 645 milioni, pagando imposte e tasse”. “Inoltre ha versato un indotto di prossimità di oltre 3 miliardi, circa 1,3 di pagamenti agli aeroporti, più di 330 milioni all’ente del traffico aereo, oltre 1 miliardo di retribuzione nette ai dipendenti. E oltre ad aver fatto affluire nelle casse dei fornitori nazionali oltre 2,6 miliardi, ha generato un indotto indiretto di 19 miliardi. Quindi – ha concluso Zeni – ho visto soldi pubblici spesi molto peggio di questo 1,3 miliardi per tutto quello che ha innescato: ogni euro ne ha innescati 20”.Piuttosto critico il giudizio sulle richieste di Bruxelles. “Trovo questo approccio di ricerca della discontinuità una ricerca di dissoluzione di Alitalia”, ha detto Zeni. “Quando sono arrivato qui avevamo 113 aerei, non conosco nessuna norma che dica che la discesa da 113 a 93 aere non soddisfi un requisito di discontinuità”, ha osservato. “L’UE ha un approccio assolutamente discriminatorio con noi. Noi certo le abbiamo reso le cose semplici, perché con 22 anni senza un intervento preciso si perde completamente la credibilità”, ha rilevato, evidenziando le limitazioni imposte negli anni da Bruxelles. “Quando oggi sento che vogliono imporre senza nessun confronto il rilascio di slot, chiesti come dei remedy in situazioni di rafforzamento competitivo, lo trovo eccessivo”.Nel frattempo, i Sindacati riferiscono che i dipendenti di Alitalia sono ancora in attesa degli stipendi del mese di marzo. Le retribuzioni avrebbero dovuto essere pagate sabato scorso. Il 26 marzo è arrivato il semaforo verde della Commissione europea ai 24,7 milioni di euro per compensare i danni derivanti dall’impatto della pandemia tra il primo novembre e il 31 dicembre. Al momento, riferiscono le stesse fonti, nessuna comunicazione da parte di Alitalia. In programma, per il 31 marzo l’incontro tra organizzazioni sindacali e la terna commissariale di Alitalia, slittato più volte.Domani, 30 marzo dalle 9:30, a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico manifestazione di tutti lavoratori Alitalia e Cityliner. A organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per “l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo”. LEGGI TUTTO

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    USA, migliora l'attività industriale nel Distretto di Dallas

    (Teleborsa) – Im miglioramento l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di marzo, secondo i dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a 28,9 punti rispetto ai 17,2 del mese precedente.Anche l’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, sale di 28 punti a quota 48. I nuovi ordini sono balzati a 30,5 punti così come il tasso di crescita dell’indice ordini è salito a 22,7 punti.L’indice di utilizzo della capacità è salito a 46,1 punti, mentre l’indice delle consegne è cresciuto a 33,1 punti. LEGGI TUTTO

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    Fine Foods continua lo share buy-back

    (Teleborsa) – Nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie comunicato il 30 aprile 2020 e avviato il 15 maggio 2020 in esecuzione di quanto deliberato dell’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile, Fine Foods & Pharmaceuticals ha comunicato di aver acquistato, dal 22 al 26 marzo 2021, complessive 4.531 azioni proprie pari allo 0,0192% del capitale sociale al prezzo medio ponderato di 11,0902 euro, per un controvalore complessivo pari a 50.250 euro.A seguito degli acquisti indicati nel presente comunicato, al 26 marzo, la Società detiene 891.121 azioni proprie, pari al 3,7805% del capitale sociale.Intanto, a Piazza Affari, Fine Foods & Pharmaceuticals allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 11 euro. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, crisi hedge fund USA pesa sulle banche

    (Teleborsa) – Si scatenano le vendite sui titoli bancari di Wall Street, così come è accaduto nel Vecchio Continente, nel corso della mattinata. Il settore sconta il caso dell’hedge fund americano Archegos, costretto alla liquidazione di ampie posizioni del suo gigantesco portafoglio in quanto non in grado di onorare le richieste di margin call avanzate dalle banche che lo avevano finanziato.Tra i player del comparto esposti al fondo, Morgan Stanley cede il 2,95% mentre Goldman Sachs limita il calo allo 0,25%. LEGGI TUTTO