1 Giugno 2021

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    AMC raccoglie 230,5 milioni di dollari con vendita azioni

    (Teleborsa) – AMC Entertainment Holdings, catena di cinema statunitense che ha guadagnato oltre il 90% nell’ultima settimana in Borsa (è uno dei cosiddetti meme stock), ha annunciato di aver stipulato un accordo per raccogliere 230,5 milioni di dollari in contanti dalla vendita di 8,5 milioni di azioni a Mudrick Capital Management.Il capitale è stato raccolto ad un prezzo di circa 27,12 dollari per azione (la società ha chiuso le contrattazioni di venerdì a 26,12 dollari per azione). I proventi dell’operazione verranno utilizzati principalmente per nuove acquisizioni e ulteriori contratti di locazione di teatri, nonché investimenti per migliorare l’attrattiva dei teatri parte di AMC nei confronti dei consumatori. “Con questo accordo con Mudrick Capital, abbiamo raccolto fondi che ci consentiranno di essere aggressivi nel perseguire le acquisizioni di teatri con grande valore, nonché di effettuare altri investimenti strategici nella nostra attività e perseguire opportunità di riduzione dell’indebitamento”, ha commentato il CEO e presidente di AMC, Adam Aron.Aron ha aggiunto che l’operazione “è un risultato estremamente positivo per i nostri azionisti”, ed “è stato ottenuto attraverso l’emissione di sole 8,5 milioni di azioni, che rappresentano meno dell’1,7% del nostro capitale azionario emesso e solo una piccola parte del nostro tipico volume di scambi giornalieri”.(Foto: Coyau CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO

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    L'auto elettrica Tesla rincara: l'allarme di Elon Musk

    (Teleborsa) – Anche Tesla sta accusando le ripercussioni di prezzi crescenti delle materie prime e della carenza di semiconduttori, che ha fatto volare le quotazioni di molti materiali di base. L’auto elettrica costerà di più a causa dei maggiori costi di produzione ed approvvigionamento. Lo ha detto il fondatore Elon Musk con un tweet, spiegando che “i prezzi aumentano a causa della grande pressione della catena di approvvigionamento in tutto il settore. Materie prime in particolare”.Il tweet, in realtà, era una risposta ad un cliente che lamentava la rimozione del supporto lombarde dal sedile anteriore del passeggero nel nuovo Model Y di Tesla. “Non vale il costo perché non viene quasi mai utilizzato”, ha detto il patron di Tesla al cliente, motivandolo con l’aumento del costo delle materie prime. LEGGI TUTTO

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    Daimler-Nokia, accordo mette fine a disputa su brevetti tecnologici

    (Teleborsa) – Daimler e Nokia hanno annunciato oggi di aver firmato un accordo di licenza per mettere fine alla disputa sui brevetti tecnologici che era arrivata davanti ai tribunali tedeschi e alla Commissione Europea. In base all’accordo, si legge in una nota congiunta, “Nokia concede in licenza la tecnologia delle telecomunicazioni mobili a Daimler e riceve un pagamento in cambio. Le parti hanno concordato di risolvere tutte le controversie pendenti tra Daimler e Nokia, inclusa la denuncia di Daimler contro Nokia alla Commissione europea. I termini dell’accordo rimangono riservati come concordato tra le parti”.La disputa tra il produttore tedesco di automobili e di mezzi di trasporto e la multinazionale finlandese produttrice di apparecchiature per telecomunicazioni riguardava soluzioni tecnologiche per la navigazione e la comunicazione. Nokia aveva accusato Daimler di non aver pagato la licenza per il loro utilizzo. Dal canto suo l’azienda tedesca sosteneva di sfruttare sistemi forniti da Here, azienda di Berlino operativa nei servizi di geolocalizzazione, che è stata acquisita da Daimler (in consorzio con Audi e BMW) dalla stessa Nokia. La controversia, a livello più ampio, riguardava chi nella catena di produzione dovesse pagare per l’uso delle tecnologie di navigazione, specialmente quanto ci sono terze parti tra il detentore dei brevetti e il produttore dei veicoli.L’accordo “è una pietra miliare estremamente significativa che convalida la qualità del nostro portafoglio di brevetti, il contributo della ricerca e sviluppo di Nokia all’industria dei veicoli connessi e le opportunità di crescita per il nostro programma di licenze automobilistiche”, ha affermato Jenni Lukander, presidente di Nokia Technologies. “Accogliamo con favore l’accordo, da un punto di vista economico e perché evitiamo lunghe controversie”, ha affermato Daimler in una nota separata. LEGGI TUTTO

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    L'Oro chiude un maggio molto positivo: da bene rifugio a scudo contro l'inflazione

    (Teleborsa) – L’Oro torna sotto i riflettori e chiude il mese di maggio con un rialzo di quasi l’8%, mettendo a segno la migliore performance mensile dal mese di luglio dello scorso anno. Il prezzo sosta stamattina a 1.910 dollari l’oncia, in crescita dello 0,3% rispetto alla vigilia. La performance da inizio anno non è poi così brillante (+0,8%), ma il metallo prezioso mostra un forte recupero rispetto ai minimi toccati nei mesi di febbraio e marzo attorno ai 1.680 Usd/oncia.A spingere le quotazioni del metallo prezioso è la debolezza del dollaro, valuta di riferimento per il Gold, rispetto alla quale si muove specularmente. Il biglietto verde potrebbe indebolirsi ancora questa settimana, in cui si guarda al report sul mercato del lavoro americano, per capire se vi siano segnali chiari di recupero dell’occupazione e dei salari.Da bene rifugio a scudo contro l’inflazione E’ un buon momento per il mercato dell’oro, poiché dallo scorso anno porta avanti un importante rally, che ha portato il prezzo del metallo su un record storico di 2.063 dollari. Una ritrovata vitalità innescata dalla pandemia di Covid-19, che ha sconvolto l’economia e la vita quotidiana ovunque nel mondo, mettendo in discussione lo stesso concetto di libertà di movimento. Al crollo dei mercati che è seguito ha fatto da contraltare l’ascesa dell’Oro, che quindi si è riappropriato della sua natura di bene rifugio, lievitando sino al suo massimi di tutti i tempi oltre i 2.000 dollari. Poi è iniziata una fase di correzione, in concomitanza con il recupero dei mercati a partire dalla primavera-estate 2020. Il metallo prezioso è stato poi messo in ombra dal business emergente delle criptovalute, che si sono proposte come un “safe heaven” del nuovo millennio. Ma l’Oro non è solo un rifugio, è tanto di più.L’inflazione emergente mette le ali ai metalliC’è un altro trend che sta riportando un alto le quotazioni dell’oro e degli altri metalli preziosi: l’impennata dell’inflazione in risposta alle tensioni sui mercati delle commodities ed alla carenza di materie prime. L’oro rappresenta infatti il miglior scudo contro l’inflazione, ha un valore certo e non svaluta, come accade alle valute ed agli altri asset di natura finanziaria. Ecco perché l’oro ha ritrovato smalto assieme a tutte le altre commodities.Un rialzo destinato a durare?Quando finirà il rally delle commodities? L’oro toccherà nuovi record? La domanda ricorre insistentemente fra i trader e per avere una risposta occorrerà guardare alle strategie delle banche centrali ed all’inflazione. Se, come ribadito più volte dalla Fed e dalla BCE, la crescita dell’inflazione ha natura temporanea, ci sarà spazio per una persistenza delle quotazioni dell’oro su livelli elevati. Ma una impennata inflazionistica persistente, che arrivasse a toccare anche i salari, potrebbe cambiare le carte in tavola e costringere le autorità monetarie a rivedere la strategia di politica monetaria. A quel punto saranno tempi duri per il Gold. LEGGI TUTTO

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    Germania, peggiora la carenza di materiali per l'edilizia

    (Teleborsa) – Il 43,9% delle aziende attive nel campo dell’edilizia in Germania ha riferito a maggio di avere problemi a procurarsi i materiali da costruzione in tempo. Questo dato è in aumento dal 23,9% di aprile e dal 5,6% di marzo. È quanto segnala l’ifo Institute, sottolineando il peggioramento del problema della carenza di materiali nei cantieri tedeschi.L’ingegneria civile è stata leggermente meno colpita, con il 33,5% di aziende che segnalano problemi a maggio. Ad aprile, solo l’11,5% delle aziende di quel settore aveva segnalato strozzature. “L’utilizzo della capacità nel settore è ancora elevato, ma i colli di bottiglia nella catena di fornitura stanno causando preoccupazioni a un numero sempre maggiore di aziende”, ha affermato Felix Leiss, ricercatore dell’ifo Institute.”Il rapido aumento dei prezzi delle materie prime sta creando problemi all’industria – ha continuato l’esperto dell’istituto di ricerca di Monaco – I prezzi del legname sono praticamente esplosi negli ultimi mesi e le segherie non riescono a tenere il passo. Anche l’acciaio è diventato molto più costoso. Allo stesso modo, i materiali isolanti e varie plastiche scarseggiano”. LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche poco mosse. Moderate perdite a Tokyo

    (Teleborsa) – A Tokyo, si è mosso sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,23%, mentre, al contrario, incolore Shenzhen (-0,11%), che archivia la seduta sui livelli della vigilia. I mercati azionari asiatici nono sono comunque troppo mossi, anche perché gli investitori guardano ai dati macroeconomici europei e statunitensi di questa settimana: questi probabilmente offriranno indizi sulla salute dell’economia globale.Leggermente positivo Hong Kong (+0,55%); con analoga direzione, in frazionale progresso Seul (+0,5%).Sulla parità Mumbai (-0,03%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato Sydney (-0,07%).Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro contro la valuta nipponica, che sta facendo un moderato -0,11%. Seduta trascurata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un timido +0,03%. Andamento piatto per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra una variazione percentuale pari a -0,04%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari allo 0,08%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta al 3,07%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'1 giugno 2021

    (Teleborsa) – Martedì 01/06/202102:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 53,6 punti)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 51,9 punti; preced. 51,9 punti)09:55 Germania: Tasso disoccupazione (atteso 6%; preced. 6%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 62,8 punti; preced. 62,9 punti)10:00 Italia: Tasso disoccupazione (atteso 10,1%; preced. 10,1%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 8,1%; preced. 8,1%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,9%; preced. 1,6%)11:00 Italia: PIL, trimestrale (atteso -0,4%; preced. -1,8%)11:00 Italia: PIL, annuale (atteso -1,4%; preced. -6,6%)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 61,5 punti; preced. 60,5 punti)16:00 USA: Spese costruzioni, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,2%)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 60,7 punti; preced. 60,7 punti)16:30 USA: Indice Fed Dallas (preced. 37,3 punti) LEGGI TUTTO