25 Novembre 2021

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    TIM, Gubitosi pronto a passo indietro per “serena e rapida” valutazione offerta KKR

    (Teleborsa) – “Al fine di favorire il processo decisionale da parte del consiglio, metto a disposizione del CdA le deleghe che mi avete conferito, per vostra opportuna valutazione. Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di KKR, sarò contento che sia avvenuto”. È quanto ha scritto Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, in una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione in vista della riunione di domani. “Non posso tacere lo stupore generato da alcune posizioni assunte; mi permetto, quindi, di riassumere il mio pensiero”, scrive l’AD in una lunga lettera visionata dall’ANSA.”L’indicazione di interesse inviata venerdì 19 novembre da KKR riguarda il lancio di una Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria verso sia le azioni ordinarie sia le azioni di risparmio. È ovvio, quindi, che i soggetti che potrebbero esserne interessati sono tutti gli azionisti della nostra società. Il destinatario di una eventuale offerta, quindi, non è la società ma i soci che decideranno nella loro autonomia come comportarsi. In questo caso, il CdA deve rigorosamente attenersi alle regole, atteso che non ha un ruolo attivo ma deve assicurare la trasparenza e corretta informazione al mercato”.”In particolare, ai sensi della normativa vigente, qualora l’Offerta venisse formalizzata, il CdA dovrà con totale trasparenza consentire agli azionisti di valutare la convenienza dell’Offerta e la congruità del prezzo offerto”. Gubitosi si rivolge poi ai consiglieri indipendenti: “Hanno un ruolo fondamentale in quanto il Consiglio, a tempo debito, dovrà sulla base del lavoro degli amministratori indipendenti, emettere un comunicato che conterrà una valutazione degli effetti che l’eventuale successo dell’Offerta potrà avere sugli interessi della società, sull’occupazione e sulla localizzazione dei siti produttivi”.”In altre parole, il Consiglio deve agire nell’interesse di tutti i Soci e a tutela del mercato, e cioè anche degli azionisti di minoranza, e di tutti gli stakeholders (creditori, dipendenti, ecc..)”. Gubitosi si sofferma su quanto avvenuto nel CdA di domenica scorsa, 21 novembre, quando è stata esaminata l’offerta non vincolante del fondo USA. “L’idea, ventilata da alcuni consiglieri di non inserire il prezzo nel comunicato stampa o di non precisare le condizioni poste da KKR, o addirittura l’interrogativo sull’opportunità di emettere un comunicato, dimostrano la totale mancanza di rispetto verso il mercato che non può appartenere alla cultura di TIM”. “La stessa trattazione tra gli ultimi punti dell’ordine del giorno del CdA di domani può dare un senso di scarsa priorità”, aggiunge.La lettera si conclude con una riflessione sul suo ruolo: “Le non troppo velate accuse che mi sono state rivolte in relazione alla mia presunta vicinanza a KKR, oltre ad essere totalmente fuori luogo e false come ho ripetutamente fatto presente, non devono essere utilizzate strumentalmente per rallentare il processo di esame della indicazione di interesse, tentativo dal quale mi dissocio in modo netto”. Gubitosi ripete che “il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi di tutti i nostri stakeholders, in particolare il mercato, di non privilegiare posizioni individuali e di agire nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società”. LEGGI TUTTO

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    Riforma fisco, trovata l'intesa su Irpef e Irap. Imprese e sindacati aspettano confronto

    (Teleborsa) – La riforma del fisco così come trapelata nelle ultime ore dall’intesa fra i partiti di maggioranza lascia interdetti quasi tutti – imprese e sindacati – tranne i “tecnici” che in questi giorni hanno lavorato ad oltranza per mettere a punto la mini riforma delle aliquote. L’intesa raggiunta al tavolo del Mef ripartisce le risorse destinando circa 7 miliardi di euro al taglio dell’Irpef e circa un 1 miliardo di euro all’eliminazione dell’Irap per autonomi e persone fisiche. Misure strutturaliIl taglio dell’Irpef e l’eliminazione dell’Irap sono misure “strutturali”, quindi non applicate solo nel 2022. Lo ha confermato la vice Ministra all’Economia Laura Castelli, aggiungendo “nei prossimi giorni ci saranno alcuni aggiustamenti di dettaglio ma l’aspetto importante è che si è trovato un equilibrio tra forze politiche, perfettamente in linea con l’indirizzo Parlamentare”.Con riforma aliquote addio al bonus RenziLe aliquote Irpef scenderanno da cinque a quattro: la fascia di reddito fino a 15mila euro resta al 23%; quella da 15mila euro a 28mila scende dal 27% al 25%; le due fasce successive verranno accorpate includendo i redditi da 28mila euro a 50mila euro con un’aliquota al 35%. Oltre i 50mila euro l’imposizione sarà del 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.Il bonus “Renzi” da 80 euro, diventato poi 100, sarà eliminato e le detrazioni saranno riordinate, e riassorbiranno i precedenti bonus. Ma su quest’ultimo punto non c’è ancora nulla di definito.Misiani: benefici per ceto medio “Siamo molto soddisfatti. L’ipotesi di accordo concentra le risorse sull’Irpef, come chiedevamo, e aiuta innanzitutto chi oggi paga gran parte dell’imposta: dipendenti, pensionati, ceto medio”, ha detto il responsabile economico del Pd Antonio Misiani, aggiungendo che vi sono “benefici che possono superare i 700 euro annui per alcune fasce di contribuenti del terzo scaglione Irpef, attualmente compreso tra 28 e 55 mila euro”.Confindustria e terziario chiedono confronto Non è soddisfatta dell’accordo Confindustria, che parla di “scelte che suscitano forte perplessità perché senza visione per il futuro dell’economia del nostro Paese” e chiede di aprire un confronto con le parti sociali.Anche le associazioni del terziario chiedono un “tavolo di confronto” per parlare delle modalità di attivazione del fondo pluriennale per la riduzione della pressione fiscale.Sindacati in attesa di “chiamata”La Cgil e la Uil chiedo un aumento delle detrazioni per lavoratori dipendenti e pensionati ed attendono una convocazione per parlare di fisco, pensioni e di alcuni temi che riguardano la legge di bilancio. LEGGI TUTTO

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    Planetel, Eiffel Investment Group sale al 5,1% del capitale

    (Teleborsa) – Planetel, gruppo operante nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale e quotato su Euronext Growth, ha reso noto che Eiffel Investment Group (asset manager francese) è salito al di sopra della soglia rilevante del 5% del capitale sociale con diritto di voto della società, a seguito della sottoscrizione in data 23 novembre 2021 di 12.500 azioni ordinarie.A seguito di questo cambiamento, gli azionisti significativi della società sono: Bruno Mario Pianetti con il 53,65%, Sitis Immobiliare srl con il 13,41%, Eiffel Investment Group con il 5,11% e Mirko Mare con l’1,12%. LEGGI TUTTO

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    Generali, Caltagirone acquista ancora e sale al 7,3%

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato 1,55 milioni di azioni di Generali il 23 ottobre, pari a circa lo 0,1% del capitale sociale della compagnia assicurativa triestina. È quanto emerge da un internal dealing, il quale evidenzia che gli acquisti sono stati fatti tramite la società VM 2006. La quota dell’imprenditore romano nel Leone di Trieste sale così a circa il 7,3%. Inoltre, ha costituito un pegno su circa 9,1 milioni di azioni Generali, pari a circa lo 0,6% del capitale.Caltagirone consolida così la posizione di secondo azionista dietro Mediobanca (12,82% del capitale e 17,2% di diritti di voto) e davanti a Leonardo Del Vecchio (5,79%) e alla famiglia Benetton (3,97%). Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno stipulato l’11 settembre un patto di consultazione in vista del rinnovo del board di Generali della prossima primavera. L’accordo, a cui aderisce anche Fondazione Crt, sale quindi al 14,3% complessivo dopo gli ultimi acquisti. LEGGI TUTTO

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    RFI, Fiorani: “In Lombardia entro agosto gare per oltre un miliardo”

    (Teleborsa) – Entro agosto Rete Ferroviaria Italiana (RFI) lancerà in Lombardia gare per oltre un miliardo di euro, passando poi alla fase attuativa delle opere. Complessivamente, calcolando anche i diversi cantieri già aperti, il volume complessivo degli investimenti nella Regione supera il miliardo e mezzo. È quanto emerge – come riporta FS News, il portale di informazione del Gruppo FS Italiane – dal convegno “Piano Lombardia e PNRR”, organizzato a Milano dalla Regione Lombardia per illustrare i numeri del Piano e il ruolo delle infrastrutture pubbliche nella creazione opportunità per i territori. “Abbiamo lavorato per capire quali progetti fossero eleggibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, facendo tesoro del confronto che negli anni abbiamo sistematicamente intrapreso con Regioni e territori – ha affermato nel suo intervento Vera Fiorani, amministratrice delegata di RFI –. Questo ha portato a definire un pacchetto di investimenti ferroviari di 23 miliardi e mezzo, pari al 10% del PNRR, tutti con il vincolo di essere completati entro il 2026. Gli interventi sono stati definiti, alcuni sono in fase di approvazione o attuazione, le progettazioni dei rimanenti sono in corso e saranno completate entro febbraio”.Riguardo ai tempi di cantierabilità delle opere, Fiorani ha parlato di una programmazione molto chiara, con una serie di step ben definiti. “Il passaggio successivo – ha detto l’ad di RFI – sarà il completamento degli iter autorizzativi, che costituisce il momento più critico dell’intero processo. Ci sono i Commissari su molte opere ferroviarie, questo assicura maggiore celerità ma su alcune parti del percorso autorizzativo i poteri commissariali non bastano. Superata quella fase, in tre mesi e mezzo possiamo completare le procedure di gara e siamo pronti ad aggiudicare, significa che alla fine del prossimo anno possiamo avere tutto in gara, e molto di aggiudicato, per attuare le opere entro i termini chiesti dall’Europa”. Tra gli interventi in Lombardia comprensivi delle gare (tra le 15 e le 18) che saranno lanciate, Fiorani – evidenzia FS News – ha ricordato il collegamento con l’aeroporto Orio al Serio quale esempio di intermodalità, parte integrante del piano di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, ma soprattutto i lavori che coinvolgeranno la stazione di Milano Centrale. “Sarà uno di quegli interventi straordinari di digitalizzazione molto complessi, ma – ha affermato la manager – fondamentali per garantire ai servizi ferroviari prestazioni di migliore regolarità e qualità. Rete Ferroviaria Italiana ha in fase di progettazione l’alta velocità per il tratto Salerno-Reggio Calabria, un’infrastruttura completamente nuova da 22 miliardi, e il nodo di Vicenza, parte importante del collegamento da Milano a Venezia, passando per Verona, Vicenza e Padova. Una prima tranche della Salerno-Reggio Calabria è già stata finanziata, una parte dal PNRR, 1,8 miliardi, e tutto il resto grazie con fondi nazionali. La parte nord dell’opera – ha concluso – sarà pronta per il 2026, mentre il tratto rimanente punta a vedere la luce entro il 2031. I lavori sullo snodo di Vicenza sono in corso e coinvolgeranno, anch’essi, l’alta velocità”. LEGGI TUTTO

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    E' allarme Covid in Europa. In Italia 13.764 nuovi casi

    (Teleborsa) – Continuano a salire i contagi in Italia ed il tasso di positività. Nelle ultime 24 ore, secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, si contano 13.764 nuovi casi di Covid, in aumento rispetto ai 12.448 di ieri, mentre le vittime scendono a 71 dalle 85 del giorno precedente. Si contano 649.998 tamponi, molecolari ed antigenici, effettuati nelle ultime 24 ore rispetto ai 562.505 tamponi delle ventiquattro ore precedenti. Il tasso di positività , vale a dire il rapporto tra nuovi positivi ed i tamponi eseguiti, è sceso leggermente al 2.1% dal precedente 2.2%. Il totale dei ricoverati in ospedale è pari a 5.277 pazienti, con un aumento di 75 casi rispetto a ieri, mentre le terapie intensive ospitano 588 ricoverati, con un aumento di 15 rispetto a ieri. Si trovano in isolamento domiciliare 161.321 persone, 7.206 in più nelle ultime 24 oreIl totale degli attualmente positivi in Italia è pari a 166.598, 7.281 in più rispetto a ieri. Le regioni che hanno registrato il maggior numero di nuovi casi giornalieri sono Lombardia (+2.302), Veneto (+2.066), Emilia-Romagna (+1.307), Lazio (+1.276), Campania (+1.110).Frattanto la situazione si fa pesantenel resto d’Europa, dove secondo l’Agenzia France Presse, su dati ufficiali dell’OMS, si sarebbe raggiunta la soglia di 1,5 milioni di vittime dall’inizio della pandemia. E’ allarme rosso in Germania, dove nelle ultime 24 ore sono state registrate 75.961 vittime, ma anche in Austria dole terapie intensive sono sotto stress con oltre 600 pazienti in trattamento., LEGGI TUTTO

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    Euro Cosmetic, CdA ritiene congruo corrispettivo OPA Fine Foods

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Euro Cosmetic, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella formulazione e fabbricazione di prodotti Personal Care (igiene, benessere e profumazione della persona), ha approvato il Comunicato dell’Emittente contenente la valutazione motivata sull’offerta pubblica di acquisto totalitaria promossa da Fine Food & Pharmaceuticals sulle azioni ordinarie di Euro Cosmetic.Il CdA ritiene congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo di 8,60 euro per ogni azione ordinaria Euro Cosmetic che sarà portata in adesione all’offerta. La valutazione è stata fatta tenendo conto del parere rilasciato dagli amministratori indipendenti e della fairness opinion rilasciata da Integrae SIM.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    OICE, Lupoi: “Project management essenziale per impiego ottimale risorse Pnrr”

    (Teleborsa) – “L’attività di project management è essenziale per un impiego ottimale dei fondi del PNRR nel settore delle costruzioni, per accelerare la capacità di spesa della Pubblica amministrazione e garantire nei prossimi anni il rispetto dei tempi e dei costi di attuazione dei progetti previsti con il Recovery Plan”. È quanto afferma Giorgio Lupoi, consigliere nazionale Oice (Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura), coordinatore del gruppo di lavoro sul PNRR, e partner di Speri, studio di ingegneria e architettura specializzato nella progettazione e costruzione. “Riteniamo decisivo – prosegue Lupoi – che il Responsabile unico del procedimento (RUP) e i soggetti attuatori si avvalgano di incarichi di supporto, aventi ad oggetto attività come quelle riconducibili alla nozione di project management, sin dai primi atti, come previsto nell’art. 31, comma 7 del Codice degli appalti. Si tratta di azioni necessarie, soprattutto in questa fase di avvio delle iniziative progettuali. Il RUP potrà così avere al suo fianco un soggetto in grado di fornire le giuste competenze per essere coadiuvato nei compiti di gestione delle commesse e nella risoluzione delle innumerevoli problematiche tecniche e amministrative che caratterizzano la realizzazione di un’opera pubblica. Una tematica, questa, che è stata recepita dal deputato del Pd Carmelo Miceli, che al riguardo ha presentato un emendamento al decreto PNRR 2. Una delle principali criticità per il PNRR in ambito edilizio – sottolinea Lupoi – è la capacità di spesa pubblica ed emergono, inoltre, anche carenze sotto il profilo delle competenze tecniche, di elaborazione dei progetti, di utilizzo di manodopera, di impiego dei materiali. Prioritario, pertanto, individuare delle figure di project management che seguano l’intera procedura di attuazione dei progetti sin dai primi atti di gara. La prassi di avvalersi del supporto di management per assicurare il controllo dei tempi e dei costi nella realizzazione di una costruzione è usuale in ogni iniziativa pubblica e privata a livello internazionale – conclude – e potrebbe avvalersi di forme di contratti collaborativi con l’obiettivo di allineare gli interessi dei soggetti coinvolti”. LEGGI TUTTO