24 Gennaio 2022

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    Commercialisti, De Lise: “Sviluppare competenze legate a sostenibilità”

    (Teleborsa) – “Sviluppare competenze specifiche sulle tematiche legate alla sostenibilità, ambito in cui si prevede che saranno richieste nei prossimi anni nuove professionalità, è fondamentale per la categoria dei dottori commercialisti”. Questo l’obiettivo – come spiega Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili – del Corso sulla Sostenibilità organizzato dalla Fondazione Centro Studi Ungdcec in collaborazione con Fondazione Oibr (Organismo Italiano di Business Reporting) e con la partecipazione di Assobenefit e Double-you Welfare Management di Zucchetti”.”Attraverso il coinvolgimento di relatori di rilievo nel panorama nazionale e internazionale, tra cui un advisor dell’Un Sdg Joint Fund e due membri della Task Force Efrag sulla rendicontazione, i partecipanti – prosegue De Lise – analizzeranno con un approccio multidisciplinare le implicazioni della sostenibilità su tutto ciò che concerne il lavoro dei commercialisti, dalla rendicontazione al controllo di gestione, dalla revisione alla comunicazione, con un focus sulle società benefit. Il Corso sulla Sostenibilità vuole rispondere alla richiesta di nuovi approcci nell’attività di impresa e nello svolgimento della professione, che prevede una crescente attenzione alla transizione ecologica. Le crisi di oggi richiedono l’integrazione di concetti di valore più completi, orientati non solo ai parametri finanziari, ma che coinvolgano maggiormente le persone e l’ambiente in cui l’impresa opera. Integrare obiettivi di redditività e di sostenibilità, coinvolgendo gli stakeholder di riferimento, permette all’impresa di generare valore nel lungo periodo. Tutto il mondo finanziario – conclude il presidente dell’Ungdcec – si sta già muovendo per misurare sempre più il merito creditizio considerando parametri anche non finanziari”. LEGGI TUTTO

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    Peloton, investitore attivista chiede licenziamento CEO e vendita società

    (Teleborsa) – L’investitore attivista Blackwells Capital LLC ha chiesto a Peloton di licenziare il suo amministratore delegato e puntare a una vendita della società. Secondo la società finanziaria, specializzata in investimenti in realtà sottovalutate o dalle performance deludenti, Peloton potrebbe essere un interessante obiettivo di acquisizione per aziende tecnologiche o di fitness più grandi. Il titolo Peloton, uno dei grandi vincitori della prima fase della pandemia, è stato sotto pressione negli scorsi mesi ed è poi crollato il 20 gennaio dopo che CNBC ha riportato che la società interromperà temporaneamente la produzione dei suoi prodotti a causa del calo della domanda post-pandemia.”Con il titolo ora scambiato al di sotto del prezzo dell’IPO e in calo di oltre l’80% dal suo massimo, è chiaro che la società, i dirigenti e il consiglio hanno sprecato questa opportunità”, ha scritto Jason Aintabi, chief investment officer di Blackwells, nella lettera inviata alla società. “Riteniamo che nessun consiglio che eserciti un giudizio ragionevole potrebbe lasciare Foley al vertice di Peloton – ha aggiunto – L’azienda è diventata troppo grande, troppo complessa e troppo danneggiata perché Foley possa guidarla. E dovrebbe avere abbastanza autocoscienza e abbastanza interesse personale per dimettersi”. LEGGI TUTTO

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    Kohl's conferma di aver ricevuto offerte per acquisizione società

    (Teleborsa) – Kohl’s ha confermato di aver ricevuto lettere che esprimevano interesse ad acquisire la società e ha affermato che il board determinerà la linea di condotta che ritiene sia nel migliore interesse della società e dei suoi azionisti. “Kohl’s non intende commentare ulteriormente pubblicamente queste questioni, a meno che non determini che è nel migliore interesse degli azionisti farlo”, si legge in una nota della catena statunitense di grandi magazzini. Durante il weekend, media statunitensi hanno scritto che Acacia Research (specializzata nell’acquisizione di aziende sottovalutate) ha offerto 64 dollari per azione, mentre Sycamore Partners (società di private equity) ha offerto almeno 65 dollari per azione. Kohl’s ha chiuso la giornata di venerdì a quota 46,84 dollari per azione.Kohl’s subisce da mesi pressioni da parte di investitori attivisti per intraprendere azioni che possano rivitalizzare la società. A inizio dicembre l’hedge fund Engine Capital ha mandato una lettera al management per chiedere la separazione e vendita del business online. Macellum Advisors GP ha dichiarato che Kohl’s dovrebbe esplorare opzioni strategiche, inclusa una vendita, per aumentare il prezzo delle proprie azioni.Kohl’s potrebbe riuscire a spuntare un valore per azione compreso tra 70 e 80 dollari, secondo gli analisti di Credit Suisse. “Kohl’s è un asset con un prezzo errato. Kohl’s è un forte generatore di free cash flow e non sembra ottenere credito dal mercato, il che rende ragionevole prendere in considerazione le offerte”, ha invece affermato Citi. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, da Intesa Sanpaolo 15 milioni di euro per le biciclette Bianchi con garanzia green SACE

    (Teleborsa) – Da Intesa Sanpaolo un supporto di 15 milioni di euro per i nuovi progetti di crescita sostenibile di F.I.V. E. Bianchi S.p.A., storica azienda nata a Milano nel 1885 e oggi tra i marchi leader nel mondo nella produzione di biciclette ed e-bike. Di questi, 5 milioni di euro – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – saranno finalizzati all’acquisto dell’area dove sorgerà a Treviglio il polo produttivo. Il finanziamento di 10 milioni di euro – finalizzato alla realizzazione del nuovo insediamento produttivo caratterizzato da linee di produzione tecnologicamente avanzate, da un’autonomia dal punto di vista energetico e dalla creazione di nuovi posti di lavoro – è assistito dalla Garanzia Green di SACE e rientra nella provvista da 1 miliardo di euro concessa da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle PMI e alle Mid Cap. L’intervento complessivo rientra nel piano più ampio di Intesa Sanpaolo di supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).”La nuova sede Bianchi si estenderà su un’area di 30mila mq, dei quali oltre 17mila destinati alla produzione, nell’ambito di un più ampio progetto di rinnovamento e di valorizzazione del Made in Italy – dichiara Fabrizio Scalzotto, ceo Bianchi –. Centrale è nella visione e nella strategia di Bianchi, l’avvio di un processo di reshoring che, grazie anche al supporto ed alla collaborazione di Intesa Sanpaolo, riporterà in Italia competenze tecniche e produttive che negli ultimi decenni avevano trovato sede fuori dall’Europa”.”L’operazione con Bianchi, storico e rappresentativo esempio del Made in Italy nel mondo, conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo per ridefinire le strategie delle PMI in chiave innovativa, assicurando il sostegno finanziario per gli investimenti con forte valenza in termini di sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance d’impresa, in coerenza con le iniziative del PNRR – afferma Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo –. Il sostegno odierno si aggiunge agli oltre 700 milioni di euro erogati sino ad oggi alle PMI lombarde che ambiscono a migliorare la propria competitività sui mercati nazionali ed internazionali attraverso l’irrinunciabile strada dello sviluppo e dell’efficientamento dei processi tecnologici, della riduzione delle emissioni ambientali e della valorizzazione del capitale umano”.”Con questa operazione – dichiara Enrica Delgrosso, responsabile Mid Corporate del Nord-Ovest di SACE – prosegue il nostro impegno a sostegno di progetti in grado di agevolare la transizione ecologica italiana, in linea con il Green New Deal. Siamo orgogliosi di supportare una realtà come Bianchi, storica eccellenza italiana e leader nel settore del ciclismo, che ha scelto di porre al centro dei propri piani di crescita tanto l’innovazione, quanto la sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI dicembre scende a -0,15 punti

    (Teleborsa) – Rallenta la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) si è portato a -0,15 punti a dicembre, rispetto ai +0,44 punti di novembre (dato rivisto da +0,37).La media mobile a tre mesi sempre a dicembre si è portata a 0,33 punti rispetto ai +0,4 punti di novembre.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

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    SECO, operazioni su azioni proprie

    (Teleborsa) – SECO, facendo seguito a quanto comunicato lo scorso 11 novembre in merito all’avvio del programma di acquisto di azioni proprie di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione tenutosi alla medesima data, ha comunicato di aver acquistato, tra il 17 e il 21 gennaio 2022, complessivamente 100.000 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,0451 euro, per un controvalore complessivo di 704.510,56 euro.A seguito degli acquisti finora effettuati, considerando le azioni già in portafoglio, SECO detiene 730.000 azioni proprie pari allo 0,6609% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Halliburton aumenta dividendo grazie a rafforzamento settore petrolifero

    (Teleborsa) – Halliburton ha registrato un utile netto rettificato di 320 milioni di dollari, o 0,36 dollari per azione diluita, nel quarto trimestre del 2021, rispetto a un utile netto rettificato di 248 milioni di dollari o 0,28 dollari per azione diluita, nel terzo trimestre del 2021. Le entrate totali sono state di 4,3 miliardi di dollari, rispetto ai 3,9 miliardi di dollari del trimestre precedente. Le attese del mercato, secondo dati Refinitiv, erano per un utile per azione di 0,34 dollari e ricavi di 4,1 miliardi di dollari.Halliburton, una delle più grandi società fornitrici di prodotti e servizi per l’industria energetica, ha anche aumentato il suo dividendo trimestrale a 12 centesimi per azione da 4,5 centesimi per azione.”Sono entusiasta dell’accelerazione del ciclo di crescita pluriennale – ha commentato il CEO Jeff Miller – Mi aspetto che il contesto macroindustriale rimanga favorevole e che i mercati internazionali e nordamericani continuino la loro crescita simultanea”. “Mi aspetto che Halliburton accelererà la generazione di flussi di cassa, rafforzerà il bilancio e aumenterà i ritorni di cassa per gli azionisti in questo ciclo di crescita”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Transizione Ecologica e Digitale, al via il nuovo Liceo quadriennale promosso da Elis e Snam

    (Teleborsa) – Prende il via con il prossimo anno scolastico 2022/2023 il nuovo Liceo quadriennale per la Transizione Ecologica e Digitale. Un percorso formativo che coinvolge 27 scuole superiori in tutta Italia, quattro università e le aziende del Consorzio ELIS sotto la presidenza di Semestre dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà.Il nuovo Liceo per la Transizione Ecologica e Digitale (abbreviato in “Liceo T.E.D.”) – spiegano Snam ed Elis in una nota congiunta – punta a integrare in un unico programma didattico le conoscenze umanistiche e scientifiche del tradizionale liceo italiano con una maggiore attenzione alle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), dalle quali dipenderanno sempre più in futuro le professioni e la comprensione di fenomeni d’interesse globale come ambiente e sviluppo. Il Liceo si inserisce nel piano delle nuove classi quadriennali lanciato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in coerenza con gli obiettivi del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e in continuità con il piano “Rigenerazione Scuola”. Per presentare domanda d’iscrizione c’è tempo fino al 28 gennaio 2022, rivolgendosi a uno degli istituti scolastici che aderiscono alla sperimentazione.”La sostenibilità e la transizione ecologica e digitale sono temi centrali nella nuova scuola che stiamo costruendo per le nostre studentesse e i nostri studenti, così come è fondamentale il ruolo delle discipline STEM – ha dichiarato Bianchi –. Ringrazio tutti i protagonisti di questo progetto, a cominciare dalle scuole. Una sinergia che ha portato a conseguire un ottimo risultato per gli obiettivi e le sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Rigenerazione Scuola”.”La nascita del Liceo per la Transizione Ecologica e Digitale – ha affermato Alverà – è un contributo al futuro dei nostri giovani e allo sviluppo sostenibile del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR sulla scuola. È il risultato di una proficua collaborazione tra le istituzioni e la nostra rete di scuole, imprese e università nell’interesse del sistema formativo italiano. Grazie a questo progetto, dal prossimo anno scolastico inizierà per tanti ragazzi in tutta Italia un nuovo percorso su temi chiave per la nostra società come la transizione ecologica e digitale, con nuovi metodi didattici, una virtuosa combinazione tra competenze umanistiche e scientifiche, un filo diretto con le aziende e nuove esperienze come i tirocini e i workshop in rete. Il nuovo Liceo avrà tra le sue priorità anche l’equilibrio di genere, con l’obiettivo di contrastare le disparità che ancora oggi esistono tra ragazze e ragazzi nello studio delle discipline STEM e nello sviluppo delle relative competenze, che saranno decisive per l’80% dei mestieri del futuro”.Centrale nella sperimentazione è anche lo sforzo di rinnovare il metodo d’insegnamento e offrire supporto agli stessi docenti, inserendo ogni singolo istituto scolastico in una rete di cooperazione tra scuole, università e aziende. Il Liceo potrà avvalersi in questo di ELIS, ente non profit che forma e avvia al lavoro ogni anno 2.500 giovani e che raccoglie intorno a sé un consorzio di oltre 100 tra grandi gruppi, aziende e università. “Il nostro impegno – ha spiegato Pietro Cum, amministratore delegato di ELIS – si concentra innanzitutto nell’alimentare una rete del sapere che offra allo studente conoscenze aggiornate con il supporto di centri di ricerca e imprese, e anche l’opportunità di verificarle sul campo attraverso tirocini e altri modelli di didattica esperienziale. Un altro aspetto per noi centrale sarà l’orientamento e la crescita dello studente come persona, stimolando un atteggiamento di curiosità verso il sapere ancora prima che l’acquisizione di conoscenze. Saranno alla fine proprio curiosità e creatività a permettergli di realizzare una strategia personale per affrontare gli studi universitari e la vita lavorativa”.Alla didattica in aula si aggiungeranno momenti di apprendimento come workshop settimanali con esperti su temi altamente specialistici, summer camp, tirocini in azienda e soggiorni all’estero per l’apprendimento delle lingue e la conoscenza di contesti globali. Le potenzialità della didattica digitale saranno sfruttate per collegare contemporaneamente tutte le aule degli istituti scolastici con docenti ed esperti di particolare rilievo. È questa una delle misure con cui i coordinatori della sperimentazione a livello nazionale si prefiggono anche di superare le differenze di qualità dell’insegnamento e di accesso alle fonti di apprendimento, che troppo spesso sono rilevate in diversi contesti territoriali del Paese.”Al centro c’è la sfida di vivere un nuovo modo di apprendere e insegnare, che favorisca le capacità cognitive, emotive e relazionali”, commenta Elena Ugolini, rettrice delle scuole Malpighi e tra i promotori del progetto. “Il rapporto stretto con gli atenei – sottolinea Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’ISS Majorana di Brindisi e capofila della rete di scuole coinvolte nel progetto – permetterà anche alle scuole di svolgere meglio la propria funzione di orientamento e di trampolino di lancio ai successivi studi universitari”.Quattro le università coinvolte nella sperimentazione: Bocconi, Politecnico di Milano, Università di Roma Tor Vergata e l’Università degli Studi di Padova con lo spin-off Mind4Children. “Gruppi di docenti di scuola superiore e universitari, insieme ad esperti delle aziende – osserva Antonio Capone, preside della Scuola di Ingegneria del Politecnico di Milano – possono offrire un mix di competenze che coniugano i valori della tradizione scientifica e umanistica con una cultura delle tecnologie oggi imprescindibile. Le crisi che si sono susseguite nel nuovo millennio derivano da una scarsa capacità di fare formazione guardando alla realtà anche in base all’evoluzione tecnologica. La didattica in quattro anni rappresenta poi una sfida che è giusto cogliere. Ci allinea ai tempi della scuola nella maggior parte dei Paesi europei e permette agli studenti di entrare un anno prima in università. Un anno prima significa un grado in più di libertà per approfondire specifici interessi con esperienze all’estero più estese del classico Erasmus o esperienze in azienda e di studio extracurriculare che gli permetteranno di costruirsi un profilo scientifico e professionale più originale” LEGGI TUTTO