5 Maggio 2022

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    Covid, 48.255 nuovi casi in 24 ore. Giù i contagi su base settimanale

    (Teleborsa) – Restano quasi stabili a 48.255 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore rispetto ai 47.039 di ieri, mentre le vittime sono 138 rispetto alle 152 della vigilia. E’ quanto emerge dai dati diffusi dal Ministero della Salute.Sono stati effettuati 327.178 tamponi molecolari e antigenici rispetto ai 335.275 precedenti, con un tasso di positività che si porta al 14,7% dal 14%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 369, 2 in meno rispetto a ieri nel saldo fra entrate ed uscite, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 9.384, 230 in meno rispetto a ieri. Le persone attualmente positive sono 1.165.124, 21.946 in meno. Salgono così a 16.682.626 gli italiani contagiati dal Covid-19 dall’inizio della pandemia, mentre i morti si attestano a 164.179. ùSecondo la Fondazione Gimbe si registra un rallentamento dei contagi in Italia nell’ultima settimana (-8,9%), con i nuovi casi che vanno sotto quota 400 mila, rispetto ad un numero sostanzialmente stabile di tamponi. Calano anche i decessi (-7%) da oltre mille a 962 nella settimana 27 aprile-3 maggio 2022. Secondo il rapporto si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi in 18 Regioni: dal -0,7% del Veneto al -18% del Lazio, mentre si registra un incremento in Lombardia (+0,7%), Friuli-Venezia Giulia (+5%) e Piemonte (+7,4%). LEGGI TUTTO

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    Crollo della produttività, Wall Street affonda. Sfuma effetto Fed

    (Teleborsa) – Crollo della produttività statunitense, nel primo trimestre, il peggior calo dal 1947, e nuove richieste dei sussidi di disoccupazione in aumento, peggio delle attese. Fattori che contribuiscono a mandare in tilt Wall Street. Il listino americano taglia il traguardo di metà seduta in forte ribasso dimenticando il rally della vigilia sostenuto dalla Federal Reserve che ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base ed escluso un ritocco di 75 punti nella prossima riunione. Affondano gli indici statunitensi: il Dow Jones affonda con una discesa del 2,89%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 crolla del 3,29%, scendendo fino a 4.159 punti. In forte calo il Nasdaq 100 (-4,66%); con analoga direzione, pesante l’S&P 100 (-3,52%).Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti beni di consumo secondari (-5,20%), informatica (-4,65%) e telecomunicazioni (-3,77%).In questa pessima giornata per la Borsa di New York, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.I più forti ribassi si verificano su Salesforce, che continua la seduta con -7,25%.In perdita Nike, che scende del 5,75%.Pesante Apple, che segna una discesa di ben -5,21 punti percentuali.Seduta negativa per Microsoft, che scende del 4,65%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Booking Holdings (+4,06%) e Charter Communications (+2,65%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Cognizant Technology Solutions, che ottiene -12,87%.Sensibili perdite per Pinduoduo Inc Spon Each Rep, in calo dell’11,55%.In apnea Ebay, che arretra del 10,29%.Tonfo di Mercadolibre, che mostra una caduta del 9,36%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Giovedì 05/05/202213:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 21,39K unità)14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 9,9%; preced. 1%)14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso -5,4%; preced. 6,3%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 182K unità; preced. 181K unità)Venerdì 06/05/202214:30 USA: Variazione occupati (atteso 391K unità; preced. 431K unità). LEGGI TUTTO

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    L'Emilia Romagna incontra CDP, la sfida del PNRR per lo sviluppo e la crescita sostenibile

    (Teleborsa) – Un sostegno all’intero sistema regionale per poter gestire in modo efficace le risorse straordinarie previste dal PNRR in Emilia-Romagna dove, a oggi, sono già stati individuati investimenti sul territorio per oltre 4,3 miliardi di euro. Con 250 progetti già finanziati e quasi 9 Comuni su 10 che presentano una iniziativa sostenuta con i fondi del Piano. Ma anche un aiuto concreto a enti locali e imprese per raggiungere obiettivi strategici di innovazione, sviluppo e crescita.Opportunità e servizi, scambio di informazioni e buone pratiche: tutto questo è stato al centro dell’incontro di oggi fra la Regione Emilia-Romagna i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti e il Patto per il Lavoro e per il Clima, che vede insieme Regione, parti sociali, enti locali, mondo della scuola e università, associazioni ambientaliste e Terzo settore, professioni, Camere di commercio e banche.L’incontro, presente il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e coordinato dall’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, è servito per fare il punto sulle possibili sinergie tra CDP, le Istituzioni e le forze economiche e sociali del territorio.I rappresentanti di CDP hanno illustrato la gamma degli strumenti a disposizione degli enti locali e per le imprese. Per gli enti locali, opportunità finanziarie, ma anche di sostegno, servizi e consulenza per la realizzazione delle infrastrutture, mentre per le imprese private sono disponibili, oltre alle diverse soluzioni per finanziare gli investimenti, anche opportunità in termini di equity e venture capital.”Siamo a fianco degli Enti locali e dell’intero sistema regionale per la realizzazione degli interventi del PNRR, una straordinaria opportunità per l’Emilia-Romagna e il Paese per progettare la ripresa dopo la pandemia e gli effetti negativi del conflitto in Ucraina” ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini aprendo i lavori. “Con il Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo condiviso le traiettorie per una crescita sostenibile e inclusiva, oggi, allo stesso modo, dobbiamo riflettere insieme sugli strumenti utili per raggiungere gli obiettivi fissati. E potrebbero essere importanti possibili sinergie con un partner solido e affidabile come Cassa Depositi e Prestiti, che ringraziamo per l’incontro di oggi”.”Non è infatti un momento facile. Per la crisi energetica, l’aumento dei costi e delle materie prime, l’inflazione che sale velocemente, tutti fattori che pesano su famiglie, imprese ed enti locali. Questi ultimi chiamati a rafforzare i servizi per rispondere ai bisogni sociali e di inclusione, come giusto che sia, pur in presenza di risorse calanti. Nel momento – ha proseguito – in cui siamo chiamati a realizzare straordinari investimenti pubblici e privati. La gestione virtuosa dei bilanci di molti Comuni e della stessa Regione Emilia-Romagna ci ha finora lasciato spazi di manovra che in futuro potrebbero restringersi. Per questo, confermiamo di essere pronti ad un confronto con il Governo dal quale dovranno uscire soluzioni reali, praticabili e sostenibili per gli enti locali, confronto serrato che porteremo avanti insieme a Comuni, tutti, grandi e piccoli, e Province. Così come già stiamo facendo col Governo su numerosi dossier, dal piano energia alla Data Valley e la transizione digitale, dai nuovi fondi europei, dopo essere stata la prima Regione ad aver chiuso la programmazione, agli investimenti per rafforzare la sanità pubblica regionale, mezzo miliardo di euro dal PNRR. Misure e interventi sempre condivisi con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Da anni, infatti- chiude Bonaccini- in Emilia-Romagna siamo abituati a fare squadra”.”L’incontro con le amministrazioni pubbliche, le associazioni e le imprese dell’Emilia-Romagna rientra nella missione di Cassa Depositi e Prestiti e rispecchia il nostro impegno nei confronti delle comunità locali. Nell’ambito della collaborazione con il territorio emiliano, CDP ha impegnato oltre 2,5 miliardi di euro nell’ultimo triennio per favorire lo sviluppo sostenibile di 140 enti e oltre 10.000 imprese. Anche dopo il significativo impatto causato dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, l’attività di CDP proseguirà, in linea con il nuovo Piano Strategico, con l’ascolto delle esigenze delle realtà sul territorio per accompagnarle nella ripresa, alla luce dello sfidante scenario macroeconomico e dell’implementazione del PNRR”, ha dichiarato Massimo Di Carlo, Vicedirettore generale e Direttore business di Cassa Depositi e Prestiti.I TEMI AFFRONTATI NELL’INCONTRO – Nel corso dell’incontro della mattinata sono stati affrontati dai rappresentanti di CDP i temi relativi al “Modello di servizio e di offerta per la Pubblica Amministrazione” (Daniela Boni, Responsabile Gestione e Sviluppo Relazioni PA), i “Servizi di supporto nell’attuazione del PNRR” (Maria Elena Perretti, Sviluppo Advisory), “Il modello di servizio e di offerta per le imprese” (CDP Matteo Rusciadelli, responsabile gestione e sviluppo relazioni Mid Corporate Centro Sud) e “Iniziative per lo sviluppo delle Infrastrutture” (Alessia Masitto, responsabile finanziamento energia, utilities & Tlc).Analizzati anche due esempi del territorio emiliano-romagnolo: quello del Gruppo SGR, con l’amministratore delegato Bruno Tani, e quello del Comune di Ozzano Emilia (Bo), rappresentato dall’assessore Claudio Garagnani.Nel pomeriggio gli incontri si sono conclusi con tre tavoli di lavoro sugli strumenti finanziari a sostegno di enti locali e imprese. 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    OPA Falck Renewables, adesioni oltre il 12,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 5 maggio 2022, sono state presentate 3.047.893 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 12.304.388, pari al 12,83% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Decarbonizzazione, d'Agnese: “Accelerare investimenti. CDP impegnata su transizione”

    (Teleborsa) – “Gestire i compromessi tra sostenibilità energetica, sicurezza e costi non è una sfida nuova. Circa un decennio fa una nuova parola era abbastanza popolare tra gli esperti per descriverlo: si parlava di ‘trilemma’ energetico”. Così Luca d’Agnese, Direttore Policy, Valutazione e Advisory di CDP nel suo intervento al panel “Carbon neutrality, competitive and affordable prices, and energy independence: achieving Europe’s great energy challenge”, in occasione della 12esima edizione di “The State of the Union Conference” in programma a Fiesole (Firenze) dal 5 al 7 maggio 2022. “La novità nel panorama odierno è la mentalità che tutti abbiamo nell’affrontare questo dibattito”, afferma l’esperto, spiegando si è passati da uno status energetico “insostenibile” in cui l’energia “sostenibile” si rivelava troppo costosa a quello attuale “incredibilmente costoso e altamente inaffidabile” , dove però non v’è certezza di una maggiore sostenibilità ed esiste la prospettiva di abbracciare totalmente le rinnovabili o fare “un drastico passo indietro” verso un mix con più carbone.”Il settore energetico richiede investimenti a lungo termine, quindi cercare soluzioni rapide non ci porterà molto lontano”, ribadisce d’Agnese, aggiungendo che “accelerare il ritmo della transizione, fare ciò che era già pianificato, solo più velocemente, è un pilastro comune a tutte le strategie volte a perseguire l’indipendenza energetica e l’accessibilità economica” e “l’UE dovrebbe installare 60 GW di rinnovabili all’anno, raggiungendo 900 GW entro il 2030”. “Cassa Depositi e Prestiti sostiene questa transizione con diverse iniziative che fanno parte del nuovo Piano strategico”, spiega il manager citando i finanziamenti finalizzati ad investimenti in rinnovabili (eolico, fotovoltaico, greenfield), l’attività di supporto alle amministrazioni centrali e locali nell’attuazione del PNRR in Italia (oltre 70 miliardi di euro da impiegare fra risparmio energetico, mobilità sostenibile, progetti sperimentali che utilizzano l’idrogeno) e investimenti diretti in società specializzate nel settore in JV con altri attori (GreenIT, RenovIT). “Se l’attuale crisi può essere un acceleratore per la transizione energetica in Europa, la prospettiva globale è molto più problematica”, afferma d’Agnese, spiegando che gli attuali investimenti energetici, pari al 2,5% del PIL globale (circa 2 trilioni di dollari all’anno) dovranno arrivare fino al 4,5 % del PIL entro il 2030 (5 trilioni di dollari) per assicurare il raggiungimento del Net Zero entro il 2050. C’è anche un problema di accessibilità, nel senso che, supponendo parità di costo per ogni tonnellata di CO2 evitata, l’India dovrebbe spendere un insostenibile 12% del suo PIL. In più le prospettive sui tassi di interesse futuri rendono tali investimenti ancora più complessi da finanziare e la possibilità l’Ovest e le economie asiatiche (e la Cona) ne condividano l’onere (cd diplomazia climatica) è piuttosto remoto.Per accelerare sulla transizione le due leve che possono essere applicate sono l’accelerazione sul fronte delle rinnovabili, su cui più che un intervento finanziario sono necessarie riforme, ed un intervento sul fronte dell’efficienza energetica, cambiando anche i comportamenti dei consumatori, introducendo degli incentivi giusti per risparmiare energia”, ha affermato ancora il manager di CDP a margine dell’evento. “Queste sono le due leve – ha aggiunto – che realisticamente possono essere applicate e possono fare la differenza. La terza leva certamente è, sul fronte della diversificazione dell’offerta di gas, riuscire a rimuovere alcuni colli di bottiglia che ancora abbiamo in Europa, sfruttare meglio le infrastrutture di rigassificazione che esistono in alcuni paesi”.”Temo che avremo di fronte un periodo di prezzi più alti del passato anche quando le ostilità saranno terminate – ha ammesso d’Agnese – perché certamente non si ritornerà facilmente a una situazione come quella che c’era prima di febbraio”.Quanto alle rinnovabili, l’esperto afferma “il grosso dello sforzo temo dobbiamo farlo in tutti gli Stati membri. In Italia il problema principale oggi sono le autorizzazioni ma è stato giustamente sottolineato che se lo superiamo andremo incontro a problemi anche di offerta di materiali e componenti critici per costruire le rinnovabili”. Di qui la necessità di “ricostruire delle catene del valore” per la produzione di questi componenti in UE. LEGGI TUTTO

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    Cementir, ricavi +20% nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Cementir Holding ha chiuso il primo trimestre con un utile ante imposte di 42,4 milioni di euro, in crescita del 171,% rispetto ai 15,6 milioni di euro del primo trimestre del 2021. I ricavi sono saliti a 362,3 milioni (+20,6% sui 300,5 milioni di Euro nel primo trimestre 2021).Il Margine operativo lordo si è attestato a 60,7 milioni, in aumento del 26,2% rispetto ai 48,1 milioni del primo trimestre 2021, mentre l’incidenza del mol sui ricavi si attesta al 16,7% evidenziando un aumento della redditività industriale rispetto al primo trimestre 2021 (16,0%). Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 27,8 milioni (27 milioni nel primo trimestre del 2021), è stato pari a 32,9 milioni rispetto ai 21 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 e’ pari a 88,6 milioni da 167,8 milioni al 31 marzo 2021). LEGGI TUTTO

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    Roma, la rigenerazione urbana passa per aree ferroviarie e TPL

    (Teleborsa) – Il mondo dei trasporti incide in modo significativo sulla sostenibilità delle città. Allo stato attuale la quota modale del trasporto via treno è del 6%, con un tasso di inquinamento del solo 0.1%. È quanto è emerso – come riporta FS News, il portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – dall’incontro “Roma Riparte. Rigenerazione, Sostenibilità e Semplificazione” organizzato all’Auditorium Parco della Musica. Al centro dell’evento – a cui ha preso parte, tra gli altri, anche Ferrovie dello Stato, tra i principali player di riferimento in tema di riassetto e sviluppo del tessuto urbano, sociale ed economico di città e territori – le politiche urbanistiche per lo sviluppo della Capitale. “A Roma non ci sono tre metropolitane, ma undici, se consideriamo il servizio effettuato dai treni regionali – ha sottolineato Fabrizio Favara, chief strategy officer di FS italiane –. A Roma Tiburtina, ad esempio, abbiamo un milione di metri quadri tagliati da uno scalo ferroviario, a Milano, sulla stessa superficie, ce ne sono sette. È fondamentale il respiro strategico nell’operare una ricucitura della città”. “Gli scali ferroviari sono ampi spazi pubblici collegati con il ferro, già dentro città. Dobbiamo senza indugi – ha affermato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Maurizio Veloccia – procedere a lavorare con FS. Entro l’anno sarà pronto il piano di assetto della Tiburtina che con l’ex Sdo di Pietralata rappresenta un luogo strategico della città dove c’è già Istat, La Sapienza e in futuro il Tecnopolo”.Importanti – evidenzia FS News – saranno gli sforzi per far sì che la quota modale del ferro aumenti, soprattutto in un quadro in cui gli spostamenti stanno progressivamente tornando ai livelli di pre-pandemia, con Roma, in particolare, che ne vede ogni giorno sei milioni: il 45% circa in automobile e il 15% in scooter, soffrendo ancora in quella parte che riguarda il trasporto pubblico locale (TPL). Nella Capitale l’impegno più importante di FS rimane la chiusura dell’anello ferroviario. “Ci sono criticità e lavoriamo notte e giorno con gli uffici – ha Favara –. Adesso apriamo Vigna Clara con 10 treni al giorno, ma quando ci sarà il doppio binario ne passeranno dieci l’ora. L’apertura di Vigna Clara significa che stiamo portando quel quadrante della città a Valle Aurelia e a Ostia Lido, nel percorso di connessione che immaginiamo subito dopo viene Tor di Quinto. Poi ci sono le stazioni da riqualificare, con l’accezione di ricucire e migliorare l’accessibilità della città”. LEGGI TUTTO

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    I Listini europei frenano sul finale dietro Wall Street

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia che scivolano sul finale seguendo l’andamento negativo di Wall Street dopo il rally della vigilia, dove sfuma l’euforia degli investitori per le dichiarazioni meno aggressive del previsto della Federal Reserve. Negativo l’Euro / Dollaro USA, in flessione dell’1,02%. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.882,3 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,85%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +199 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,03%.Tra i mercati del Vecchio Continente fiacca Francoforte, che mostra un piccolo decremento dello 0,49%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e discesa modesta per Parigi, che cede un piccolo -0,43%. Prevale la cautela in chiusura a Piazza Affari, con il FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,60%; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 26.125 punti, in calo dell’1,35%.Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,94 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,15 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,56 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,54 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente Unicredit, con un progresso del 2,08% che festeggia i conti del trimestre. Ben comprata Banca Mediolanum, che segna un forte rialzo dell’1,16%.Campari avanza dell’1,07%.Performance modesta per Prysmian, che mostra un moderato rialzo dello 0,62%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Moncler, che ha archiviato la seduta a -5,63% risentendo delle preoccupazioni per il lockdown in Cina.Sensibili perdite per Iveco Group, in calo del 3,07%.In apnea Pirelli, che arretra del 2,80%.Soffre Enel, che evidenzia una perdita del 2,24%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Ferragamo (+2,99%), Antares Vision (+2,10%), Bff Bank (+1,75%) e Cementir Holding (+1,66%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Mfe B, che ha terminato le contrattazioni a -4,99%.Tonfo di Anima Holding, che mostra una caduta del 4,37%.Lettera su Salcef Group, che registra un importante calo del 3,87%.Scende Zignago Vetro, con un ribasso del 3,65%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:Giovedì 05/05/202202:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 42 punti)08:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso -1,1%; preced. -0,8%)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. -1,2%)13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 21,39K unità)14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 9,9%; preced. 1%). LEGGI TUTTO