5 Maggio 2022

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    Banco BPM, utile trimestre a 178 milioni

    (Teleborsa) – Banco BPM ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 178 milioni di euro, in rialzo del 77,6% sullo stesso periodo del 2021. Al netto delle componenti non ricorrenti l’utile sale a 199 milioni. La redditività ha raggiunto “livelli record” con il “miglior utile ante imposte mai registrato”, pari a 399 milioni di euro, si legge nella nota dei conti. I ricavi si sono attestati 1.186 milioni di euro, in crescita del 9,1% rispetto al quarto trimestre 2021 e del 5,2% sullo stesso periodo dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +77 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano leggermente più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 29 aprile 2022, sono risultati in aumento di 77 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela leggermente al di sopra del consensus (+68 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 40 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.567 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 19,6% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.949) e in diminuzione del 16,3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.873 BCF). LEGGI TUTTO

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    Opec conferma linea prudente. Prezzo petrolio accelera

    (Teleborsa) – Accelera al rialzo il prezzo del greggio dopo che l’Opec+ ha deciso di confermare la linea di aumento graduale della produzione intrapresa lo scorso anno. Il Cartello aumenterà il livello di estrazioni di 432.000 barili al giorno a partire da giugno. Il prossimo meeting si terrà il 2 giugno.L’Opec+ ha rilevato che “il persistere dei fondamentali del mercato petrolifero e il consenso sulle prospettive indicano un mercato equilibrato. Ha inoltre rilevato gli effetti persistenti di fattori geopolitici e problemi legati alla pandemia in corso”. L’Opec e i paesi produttori di petrolio non Opec hanno quindi deciso di riaffermare “la decisione della decima riunione ministeriale del 12 aprile 2020 e ulteriormente avallata nelle riunioni successive, inclusa la 19esima Riunione del 18 luglio 2021”. Sulla notizia accelerano i prezzi del petrolio: il greggio WTI sale dell’1,35% a 109,3 dollari al barile, mentre il Brent si porta a 111,9 dollari (+1,63%).(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    BCE, Lane: “Flessibilità e gradualità cruciali, attuali tassi non coerenti con inflazione”

    (Teleborsa) – Philip Lane, membro del consiglio esecutivo della BCE e governatore della banca centrale irlandese, ha confermato l’ampia flessibilità che caratterizza la politica monetaria dell’Eurotower in questa fase di grande incertezza e, in un intervento al centro studi Bruegel, think tank europeo specializzato in materia di politica economica, ha affermato “la calibrazione delle nostre politiche rimarrà dipendente dai dati e rifletterà l’evoluzione delle prospettive economiche”. “Il nostro impegno principale è che il Consiglio direttivo adotti tutte le misure necessarie ad adempiere al suo mandato di perseguire la stabilità dei prezzi e contribuire a salvaguardare la stabilità finanziaria”, ha ricordato Lane, assicurando “siamo pronti ad adeguare tutti i nostri strumenti nell’ambito del nostro mandato, usando tutta le flessibilità necessaria, per garantire che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% nel medio termine”.Confermando la fine del programma di acquisto asset (APP) nel terzo trimestre e la fine dell’era dei tassi bassi nelle operazioni LTRO III a partire da giugno, il banchiere ha notato che la curva dei rendimenti nei primi mesi del 2022 ha registrato uno spostamento verso l’alto, in parte per riflettere il maggior premio per il rischio derivante da questa situazione di incertezza ed in parte le prospettive di una normalizzazione della politica monetaria della BCE. Ragionando sul processo di normalizzazione della politica monetaria, il banchiere ha fatto cenno al gradualismo, affermando che è un “fattore importante” e “mentre il processo di normalizzazione dovrebbe in definitiva portare i tassi ufficiali a raggiungere un livello che mantiene l’inflazione al 2% su base duratura, la tempistica per completare questo processo resta intrinsecamente incerta”. La tempistica di questo processo – ha poi spiegato – avviene per due ragioni: verificare l’impatto delle decisioni assunte sulle dinamiche di inflazione e tenere sempre in considerazione fattori ciclici (prezzi energia, strozzature post-Covid e guerra in Ucraina) che impediscono all’economia di raggiungere uno stato stazionario e, dunque, condizionano la politica monetaria. Lane ha anche affermato che la questione importante non è capire quando la BCE inizierà a muoversi, ma quanto velocemente e con che ritmo andrà ad alzare i tassi di interesse. Parlando di normalizzazione, il banchiere ha ammesso che un range dei tassi compreso fra -0,5% (l’attuale tasso sui depositi) e zero (il tasso repo) “non va bene” e non è coerente con un target di inflazione del 2%. LEGGI TUTTO

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    Blockchain, Celo: “La finanza rigenerativa vale già 1 trilione di dollari”

    (Teleborsa) – La finanza rigenerativa, il nuovo paradigma economico che opera per contrastare gli effetti del cambiamento climatico avvalendosi di blockchain e web3, vale già un trilione di dollari. La stima arriva da un’analisi Celo, l’ecosistema blockchain che promuove le criptovalute come strumento di inclusione finanziaria e che da tempo è impegnato in un percorso attivo per bilanciare l’impronta ambientale delle attività umane attraverso un uso consapevole e innovativo di nft e blockchain. “Le compensazioni di carbonio, punta di diamante della ReFi, rappresentano già un mercato da miliardi di dollari – spiega il fondatore di Celo Rene Reinsberg – e secondo le nostre stime la domanda di compensazioni di carbonio aumenterà da 1,7 miliardi di tonnellate, che è la domanda cumulativa degli ultimi 16 anni, a un valore compreso tra 1,1 miliardi e 3,6 miliardi di tonnellate all’anno entro il 2050: a prezzi correnti, ciò equivale a decine di miliardi di dollari. Quando abbiamo lanciato Celo, da subito la nostra community ha cercato di portare le risorse naturali sulla nostra blockchain”. Il Celo Climate Collective, l’organizzazione di Celo contro gli effetti dei cambiamenti climatici, nell’ultimo anno – spiega Celo in una nota – ha visto l’ingresso di numerosi partner tecnologici, da Toucan e Moss, player che tokenizzano i crediti di carbonio, a Flow Carbo, società che fornisce “climate solution” usando la blockchain. Ma non solo crediti di carbonio. Oggi Celo annuncia il lancio di un nuovo social token in collaborazione con Bye Bye Plastic, la fondazione della dj e attivista BLOND:ISH che opera per rimuovere la plastica monouso nell’industria musicale, e con la piattaforma di token a responsabilità sociale Socialstack. Il nuovo eco-token si chiama $BYEBYE e sarà lanciato sul mercato questa estate. Celo Connect, Bye Bye Plastic e Socialstack parteciperanno alla prima grande campagna “Impact To Earn” investendo 75mila dollari in iniziative di sensibilizzazione, compresi 25mila dollari di ricompense messi a disposizione da Celo.”L’economia circolare deve ancora emergere come un gioco emozionante nella nostra vita quotidiana se vogliamo vincere la marea del cambiamento climatico – spiega la musicista BLOND:ISH –. Con un token che premia le azioni ambientali, non stiamo solo gamificando, ma anche cambiando in modo semplice la cultura che ci porterà verso un un mondo senza plastica”. “È fantastico vedere Socialstack lanciare i primi casi d’uso sociale del web3 grazie al protocollo di Celo – dice Reinsberg –. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di creare una blockchain e un ecosistema veramente mission-first”.”Invertire il cambiamento climatico è un’azione che si adatta ai principi del web3 – afferma Craig Wilson, ceo dell’organizzazione Celo Climate Collective –. Il clima è un problema di massa, e il web3 è uno strumento di massa. Siamo entusiasti di sostenere Bye Bye Plastic nell’attivare la comunità musicale verso pratiche rigenerative”. LEGGI TUTTO

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    Pioggia di vendite a Wall Street dopo rally post Fed

    (Teleborsa) – Partenza in calo per la borsa di Wall Street il giorno dopo il rally guidato dalla Federal Reserve che ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base, escludendo un ritocco dello 0,75% a giugno. “Un aumento di 75 punti base non è qualcosa che il comitato sta attivamente prendendo in considerazione”, ha affermato Powell nella consueta conferenza stampa post decisione. L’entusiasmo degli investitori viene a scemare tuttavia alla luce dei segnali poco incoraggianti sull’economia cinese e delle tensioni sulle ricadute della guerra in Ucraina che tornano a riaffacciarsi.Sul fronte macroeconomico, le richieste di sussidio alla disoccupazione sono risultate peggiori delle attese, mentre si è registrato un crollo della produttività, nel primo trimestre, del 7,5%, il peggiore dal 1947. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones accusa una flessione dello 0,85%; interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 4.247 punti. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-1,84%); con analoga direzione, in discesa l’S&P 100 (-1,35%).Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-1,84%), telecomunicazioni (-1,74%) e informatica (-1,73%).Scendono tutti i titoli ad alta capitalizzazione del mercato il Dow Jones.Le peggiori performance si registrano su Salesforce, che ottiene -2,82%.Scivola Home Depot, con un netto svantaggio dell’1,99%.In rosso Microsoft, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,98%.Sensibili perdite per Intel, in calo dell’1,67%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Booking Holdings (+7,82%) e Fortinet (+4,60%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ebay, che prosegue le contrattazioni a -6,65%.In apnea Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che arretra del 6,28%.Tonfo di Cognizant Technology Solutions, che mostra una caduta del 5,31%.Lettera su NetEase, che registra un importante calo del 4,88%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Giovedì 05/05/202213:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 21,39K unità)14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 9,9%; preced. 1%)14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso -5,4%; preced. 6,3%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 182K unità; preced. 181K unità)Venerdì 06/05/202214:30 USA: Variazione occupati (atteso 380K unità; preced. 431K unità). LEGGI TUTTO

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    Moncler: Santel, in 2022 ricavi fino +25% se Cina riprende

    (Teleborsa) – Retrocede Moncler, con un ribasso dell’1,27% il giorno dopo che la società ha alzato il velo sui conti del primo trimestre. Nel periodo, i ricavi sono pari a 589,9 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto al primo trimestre del 2021. La Cina cresce a doppia cifra nel trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante i lockdown nel mese di marzo. A tal proposito, il Chief corporate and supply officer di Moncler, Luciano Santel, ha evidenziato l’importanza dell’andamento del business nel Paese. “Le stime per il 2022 – ha affermato il top manager parlando in una conferenza stampa nel corso del Capital Markets Day, a Milano – sono ragionevoli e raggiungibili in condizioni normali. Non tengono conto di tutto quello che sta succedendo, in particolare del lockdown in Cina per il Covid, che non è la questione più grave nel mondo in questo momento, ma ci sta penalizzando molto. Se dovesse esaurirsi con il secondo trimestre, andrebbe bene. Con risultati del primo siamo fiduciosi. E anche per il 2023, ma è ancora di più teoria adesso”. Se la Cina si risolve velocemente – ha continuato Santel – puntiamo più in alto, cioè a una crescita del 20% o anche 25% dei ricavi: la Cina nel secondo trimestre conta poco, nel terzo inizia a contare e nel quarto molto. Se non rientra entro luglio, è un problema grosso, altro che 19%”.Quanto ai ricavi del brand Stone Island che, nel primo trimestre, sono stati pari a 116,5 milioni di euro, in crescita del 32%, il presidente e Ceo Remo Ruffini ha sottolineato che “il futuro di Stone Island è luminoso e chiaro, ha un grandissimo potenziale ancora non pienamente espresso”. LEGGI TUTTO

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    USA, produttività lavoro Q1 crolla del 7,5%: record da 1947

    (Teleborsa) – Nel 1° trimestre del 2022 la produttività del settore non agricolo in USA è scesa su base trimestrale del 7,5%, dopo il +6,3% degli tre mesi a dicembre (dato rivisto da +6,6%), risultando peggiore delle attese degli analisti che erano per un -5,4%. Si tratta del più grande calo della produttività trimestrale dal terzo trimestre del 1947, quando il dato erano diminuito dell’11,7%. Rispetto allo stesso trimestre del 2020, la discesa è stata dello 0,6%. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è cresciuto dell’11,6% dopo il +1% del 4° trimestre 2021 (dato rivisto da +0,9%) e contro il +9,9% del consensus. Il dato riflette un aumento del 3,2% della compensazione oraria e una diminuzione del 7,5% della produttività. LEGGI TUTTO