14 Giugno 2022

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    Gas, forte aumento del prezzo dopo taglio delle forniture di Gazprom attraverso Nord Stream 1

    (Teleborsa) – Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato una riduzione di oltre il 40% della sua capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania tramite il gasdotto Nord Stream 1, “poiché le attrezzature necessarie non sono state consegnate dal gruppo tedesco Siemens”. Secondo quanto ha riportato Bloomberg citando una comunicazione dell’azienda, Gazprom può immettere nel gasdotto Nord Stream “solo 100 milioni di metri cubi al giorno”. Intanto il prezzo del gas in Europa ha registrato un netto rialzo. Ad Amsterdam a fine giornata il prezzo ha raggiunto i 97 euro (+16,3%) per megawattora dopo aver superato i 100 euro., mentre a Londra il prezzo si è attestato a 170 penny al Mmbtu (+10,60%). “Osserviamo la situazione e verifichiamo lo stato delle cose. Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita”, ha detto una portavoce del ministero dell’Economia tedesco. Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nel paese ed evitare il fallimento dell’azienda, il governo di Berlino ha annunciato l’intenzione di concedere a Gazprom Germania un prestito dell’Istituto di credito per la ricostruzione (Kfw), la banca statale tedesca. In base a quanto riportato da Reuters il prestito sarà tra i 9 e i 10 miliardi di euro. Gazprom Germania è sotto amministrazione fiduciaria da aprile, dopo che la russa Gazprom era uscita dalla proprietà della sua controllata tedesca. Lo status di amministrazione fiduciaria sarà prorogato fino al settembre 2022. Un portavoce di Siemens Energy ha confermato all’agenzia tedesca Dpa di aver effettuato la revisione di una turbina a gas di Nord Strem 1, affermando che “a causa delle sanzioni imposte dal Canada questa non possa essere riconsegnata al cliente”. Della situazione sonostati informati sia il governo tedesco che quello canadese, ha aggiunto, sottolineando che “si lavora a una soluzione sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Ferraris illustra Piano Industriale alla Commissione Lavori Pubblici del Senato

    (Teleborsa) – Una riorganizzazione strategica in quattro Poli: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano. E fattori abilitanti quali innovazione, digitalizzazione, connettività e valorizzazione delle persone. Questi gli elementi portanti alla base del percorso tracciato da FS per i prossimi dieci anni. Presentato dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, nel corso dell’audizione odierna alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, il nuovo Piano decennale del Gruppo è volto a far fronte sia a una nuova domanda di mobilità in via di consolidamento, che ha subito un’accelerazione soprattutto sul turismo, sia al cambiamento climatico con impatti sulle infrastrutture. Nell’illustrare la vision alla base del nuovo Piano decennale, che ha una valenza sul PIL nell’ordine del 2%, Ferraris – come riferisce FS News, il portale di informazione del Gruppo FS – è partito dai numeri consolidati. “Il Gruppo conta 82mila persone, gestisce 16.800 km di linee ferroviarie e 32mila km di strade attraversate quotidianamente da 7 milioni di veicoli. Nell’AV abbiamo una quota di mercato del 67%, del 100% negli Intercity e sui regionali del 60% – ha sottolineato l’ad –. Complessivamente, nel periodo pre-pandemia, cioè il 2019, abbiamo registrato un miliardo di presenze sui nostri treni e autobus, di cui 50 milioni sull’AV, 600 milioni sui treni regionali, 17 milioni sugli intercity e 320 milioni sugli autobus”. Dati che, per quanto riguarda il settore business, legato agli spostamenti per attività lavorative, vedono attualmente una domanda più bassa, ma – sottolinea FS News – “auspicano un progressivo ritorno alla normalità nel 2024-2025″.”Abbiamo di fronte a noi grandi sfide che vengono aggiornate con una velocità impressionante, a seguito anche degli eventi catastrofici sotto i nostri occhi. Nell’ambito di una visione a dieci anni, – ha proseguito Ferraris – abbiamo cercato di identificare quali sono le sfide che caratterizzano il nostro settore inteso come trasporto multimodale nel suo complesso, e come operatori di infrastrutture”.Previsti, inoltre, investimenti per oltre 190 miliardi di euro, in cui rientra anche una decisa opera di ottimizzazione dell’efficienza energetica. È in programma, infatti, un piano di autoproduzione di energia rinnovabile con l’obiettivo di conseguire 2 GW di nuova capacità da fonti green per soddisfare il 40% del fabbisogno energetico di Gruppo.All’insegna della sostenibilità e dell’innovazione anche il rinnovo della flotta Trenitalia. “Da qua al 2031 – ha sottolineato Ferraris – prevediamo altri 46 treni AV, 34 intercity e 4.495 treni regionali. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, 4.660 nuovi autobus di cui 2.461 elettrici e 763 ibridi. L’investimento complessivo è di 15 miliardi di euro”.Sul fronte della logistica, sono previsti investimenti di circa 2,5 miliardi di euro, aumentando la flotta con 380 locomotive e 3500 carri, oltre ad investimenti in terminali multimodali. In questo modo – ha affermato l’ad – “va tutto nella giusta direzione per far sì che l’Italia diventi sempre più un hub logistico”. Sul capitolo internazionalizzazione, il Gruppo – ha detto Ferraris – non ha “l’ambizione di fare investimenti fuori dall’Europa, se non in un’ottica di trasferimento delle competenze e del proprio know-how”. Restando nel mercato europeo, definito sempre più domestico, il Gruppo completerà entro fine anno il percorso di presidio sull’Alta velocità in Spagna con il Frecciarossa 1000.Infine, particolare attenzione è posta anche alle assunzioni nell’arco di piano, che ne prevede circa 40mila. “Cerchiamo figure tecniche e ingegneri per RFI e Anas ed è una sfida che va raccolta immediatamente tramite partnership con università e istituti professionali. Siamo in una fase storica dove i grandi piani economici di rilancio, come il PNRR, ma anche gli altri investimenti previsti, – ha concluso Ferraris – impongono una politica molto attenta allo sviluppo di nuove competenze”. LEGGI TUTTO

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    OPA AS Roma, adesioni al 14/06/2022

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments LLC sulle azioni di A.S. Roma, risulta che oggi, 14 giugno 2022, sono state presentate n.76.670 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota n.76.670, pari allo 0,12% dell’offerta.L’offerta è iniziata nella giornata odierna, 13 giugno 2022, e terminerà l’8 luglio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di A.S. Roma acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 luglio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Petrolio: Opec, restrizioni Cina pesano su crescita domanda secondo trimestre

    (Teleborsa) – L’Opec ha lasciato invariate le sue previsioni per la crescita della domanda di petrolio, per l’anno in corso, sostanzialmente ferme a 3,4 milioni di barili al giorno. Nel suo rapporto mensile, l’Organizzazione dei paesi esportatori di greggio, ha invece rivisto al ribasso le stime di crescita della domanda, per il secondo trimestre dell’anno, un taglio che riflette le limitazioni decise dalla Cina a causa del Covid. Sono state invece alzate le stime, per la seconda parte dell’anno, grazie a una domanda più alta durante le vacanze estive, cosa che dovrebbe compensare le restrizioni cinesi.”Guardando al futuro, gli attuali sviluppi geopolitici e l’incerto ampliamento della pandemia verso la fine della seconda metà dell’anno continuano a rappresentare un rischio considerevole per la prevista ripresa ai livelli pre-pandemia” – ha affermato l’OPEC nel rapporto -. “È probabile che le pressioni inflazionistiche persistano e resta molto incerto su quando i problemi geopolitici possano essere risolti. Tuttavia, la domanda di petrolio è prevista su livelli sani nella seconda metà di quest’anno”.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Listini europei in rosso. Focus su Fed e BCE

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Poco mosso l’S&P-500, che segna a Wall Street un -0,11%. Gli occhi degli investitori focalizzati sulla prospettiva di una Federal Reserve sempre più aggressiva nella stretta monetaria. Il Fomc, il direttorio della Fed, si svolge oggi e domani, quando alle 20 italiane verranno comunicate le decisioni di politica monetaria. Se finora mercati e analisti davano per scontato un nuovo aumento dei tassi da 50 punti base, adesso alcuni azzardano la previsione di un rialzo da 75 punti base. Sempre sul fronte delle banche centrali, il membro del Consiglio direttivo della BCE, Klaas Knot ha detto in un’intervista a Le Monde che le opzioni di Francoforte per un aumento dei tassi di interesse di settembre non sono limitate a un rialzo di 50 punti base.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,042. Prevale la cautela sull’oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,35%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+1,49%), raggiunge 122,7 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +238 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,10%.Tra i listini europei preda dei venditori Francoforte, con un decremento dello 0,91%, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,25%; si concentrano le vendite su Parigi, che soffre un calo dell’1,20%. Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,32%: il principale indice della Borsa di Milano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di sei ribassi consecutivi; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.972 punti, ritracciando del 2,87%.Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,48 miliardi di euro, in calo del 26,29%, rispetto ai 3,37 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,89 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,64 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola Banca Mediolanum, con una marcata risalita del 4,01%.Brilla Poste Italiane, con un forte incremento (+3,07%).Ottima performance per Saipem, che registra un progresso del 2,82%.Exploit di Unicredit, che mostra un rialzo del 2,41%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Campari, che ha archiviato la seduta a -4,20%.Vendite su A2A, che registra un ribasso del 3,37%.Tonfo di Inwit, che mostra una caduta del 3,31%.Lettera su DiaSorin, che registra un importante calo del 2,92%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Credem (+2,25%), De’ Longhi (+2,10%), Danieli (+1,89%) e Fincantieri (+1,88%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su GVS, che ha chiuso a -8,21%.Scende Ariston Holding, con un ribasso del 6,63%.Crolla Brunello Cucinelli, con una flessione del 4,90%.Vendite a piene mani su Antares Vision, che soffre un decremento del 3,63%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:Martedì 14/06/202206:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -1,3%; preced. 0,3%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0%; preced. 0,8%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,9%; preced. 7,4%)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (atteso -49,4K unità; preced. -65,5K unità)08:00 Regno Unito: Tasso disoccupazione (atteso 3,6%; preced. 3,7%). LEGGI TUTTO

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    Bancomat, Diners e Discover entrano nel circuito

    (Teleborsa) – Bancomat e Discover hanno firmato un accordo strategico che aumenta l’accettazione per i titolari di carte di credito Discover, Diners Club International e dei network affiliati, tutti appartenenti al Discover Global Network. Questa nuova partnership consentirà ai titolari di carte di utilizzare le loro carte e gli strumenti di mobile payment sulla rete Bancomat in tutta Italia. L’Italia è un’importantissima destinazione turistica e d’affari, al secondo posto in Europa per numero di viaggiatori. Entro il 2025 si prevede una crescita del turismo dall’estero del 49%, con un afflusso di viaggiatori provenienti da Paesi in cui vengono emesse carte che funzionano con la rete Discover Global Network, tra cui Stati Uniti, Brasile, India, Austria, Svizzera, Croazia e altri ancora. Questo accordo – si legge in una nota – rafforza la strategia di Discover Global Network, tesa ad ampliare il numero di opzioni di pagamento disponibili per i suoi partner emittenti, e offre ai consumatori una scelta più ampia sulle modalità di pagamento.”Questa partnership strategica con Discover Global Network rientra nell’impegno continuo di Bancomat per offrire molteplici opzioni di pagamento” – ha dichiarato Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di Bancomat -. “Crediamo che questa nuova alleanza garantirà ai visitatori una positiva esperienza di accettazione dei pagamenti nel nostro Paese, introducendo nuove opzioni e ampliando le possibilità di scelta per le nostre banche. Questa partnership strategica si concentra sull’acquiring, in modo che tutte le carte del Discover Global Network siano accettate presso gli esercenti attraverso la rete Bancomat, e in futuro lavoreremo per creare nuove opportunità commerciali con Discover”.”La nostra rete globale di pagamenti si basa sulla forza delle partnership” – ha dichiarato Matt Sloan, vicepresidente dei mercati internazionali di Discover -. “Grazie alle sue estese relazioni con gli acquirer, Bancomat fornisce accesso al 100% degli esercenti in Italia. L’accordo rappresenterà un vantaggio sia per gli esercenti, mettendoli in contatto con i titolari di carte di Discover Global Network, sia per i titolari di carte che spendono regolarmente in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Continental Resources riceve offerta da Herold Hamm. Titolo vola

    (Teleborsa) – Brilla Continental Resources, che passa di mano con un aumento del 14,10%.Il fondatore del gruppo energetico, Herold Hamm ha messo sul piatto 70 dollari per azione per l’acquisto del 17% non ancora in possesso della società. La proposta, interamente in contanti, valuta l’azienda 25,4 miliardi di dollari.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P-500. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Continental Resources rispetto all’indice di riferimento.Le implicazioni di medio periodo di Continental Resources confermano la presenza di un trend rialzista. Tuttavia lo scenario a breve evidenzia un esaurimento della forza positiva al test di resistenza individuato a 75,07 USD con primo supporto visto a 72,55. Le attese sono per un’estensione negativa nei tempi opportunamente brevi verso quota 71,5. LEGGI TUTTO