17 Giugno 2022

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    OPAS Coima Res al via, Consob approva documento offerta

    (Teleborsa) – La Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Evergreen e avente ad oggetto massime 36.106.557 azioni ordinari di Coima Res, società immobiliare quotata su Euronext Milan. L’OPA è finalizzata al delisting delle azioni di Coima Res da Piazza Affari. Evergreen è partecipata da Qatar Holding LLC per il 97% e da COIMA Holding (società indirettamente controllata da Manfredi Catella) per il 3%.Il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana, avrà inizio il 27 giugno 2022 e terminerà, salvo proroghe, il 22 luglio 2022 (estremi inclusi). L’offerente offrirà un corrispettivo pari a 10 euro per ciascuna azione portata in adesione, o in alternativa 1 azione di Evergreen non quotata per 1 azione portata in adesione. LEGGI TUTTO

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    Thyssenkrupp, non è momento giusto per IPO controllata Nucera

    (Teleborsa) – Thyssenkrupp, gruppo industriale tedesco specializzato nella lavorazione dell’acciaio, ha “deciso di astenersi da un’IPO di Thyssenkrupp Nucera in questo momento”, visto “l’attuale contesto del mercato azionario”. A gennaio era stato comunicato che una decisione sulla quotazione in borsa sarebbe stata presa entro la prima metà del 2022. Thyssenkrupp Nucera è una joint venture tra Thyssenkrupp (66%) e la società italiana De Nora (34%), che a sua volta si sta quotando su Euronext Milan.”Un’IPO rimane l’opzione preferita per beneficiare delle prospettive di crescita del business come uno dei leader tecnologici globali per le soluzioni di impianti a idrogeno verde”, ha affermato la società. LEGGI TUTTO

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    Minimum tax in Ue, l'Ungheria “copia” la Polonia e gela Bruxelles: ecco perchè

    (Teleborsa) – “Fino all’ultimo secondo, dell’ ultima ora, dell’ultimo giorno della presidenza francese” di turno del Consiglio Ue, “mi batterò affinché questo accordo sulla tassazione minima sia adottato”.Lo ha detto il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, rispondendo oggi alla stampa al suo arrivo al Consiglio Ecofin, di cui detiene la presidenza di turno ancora fino alla fine di giugno, annunciando che farà ogni sforzo, fino all’ultimo istante del semestre, a fine mese, per cercare di sbloccare l’accordo Ue sull’aliquota minima al 15% per la tassazione delle multinazionali, secondo pilastro del più generale accordo Ocse sulla tassazione delle società a livello internazionale. L’accordo doveva essere annunciato oggi, durante l’Ecofin; ma alla vigilia della riunione, dopo che era stato rimosso l’ultimo ostacolo, il veto polacco, è arrivato un nuovo veto da parte dell’Ungheria.”Abbiamo moltiplicato gli appelli per sbloccare la situazione. Non risparmierò gli sforzi oggi – ha assicurato Le Maire – per cercare ancora una volta di convincere i nostri partner ad arrivare a un compromesso. È da tempo che tutti gli ostacoli tecnici sono stati rimossi; non c’è più alcun ostacolo tecnico”.Ribadisce il Presidente di turno dell’Ecofin: “ognuno di noi ha capito che è interesse collettivo dell’Unione europea, che è suo interesse economico, finanziario, politico di arrivare a un accordo sulla tassazione minima delle multinazionali”. E che è “indispensabile che le più grandi multinazionali non possono sfuggire al pagamento delle tasse, e che possiamo lottare contro l’evasione e l’ottimizzazionefiscale””. L’Ungheria, al momento, non ha spiegato la retromarcia, se non fornendo una motivazione generica secondo cui non sarebbe opportuno adottare l’accordo adesso, vista l’attuale situazione economica. Ufficiosamente, secondo molti, la mossa del Governo di Budapest che blocca di fatto il dossier per il quale serve l’unanimità, altro non è che un modo di esercitare un pressing sulla Commissione Europea affinchè dia semaforo verde al PNRR ungherese, “congelato” per disaccordi sul rispetto dello stato di diritto e sulla lotta alla corruzione nel Paese.Del resto, anche il veto polacco è stato rimosso, dopo che Varsavia ha raggiunto l’intesa con Bruxelles per ottenere, all’inizio di giugno, l’ok al piano. LEGGI TUTTO

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    Perugia, ultimato restauro cattedrale sostenuto da Plenitude e Cucinelli

    (Teleborsa) – Sono stati terminati, e verranno presentati oggi alle 19.00 in Piazza IV Novembre, i lavori di restauro eseguiti sulle facciate della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, iniziati a luglio 2021. Gli interventi hanno beneficiato del Bonus facciate e sono stati realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Plenitude che con il progetto CappottoMio, oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, ha acquistato il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90%.All’evento intervengono S. E. il Cardinale Gualtiero Bassetti, Brunello Cucinelli e Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude, società controllata da Eni che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di gas e luce, i servizi energetici e un ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.L’opera di restauro è stata condotta con una rigorosa aderenza all’impianto architettonico originario del 1437 e ha interessato: la parte sopraelevata in mattoni; le tre edicole; il pulpito in marmo di Carrara; il portale monumentale della facciata orientale su disegno di Pietro Carattoli e quello su Piazza IV Novembre di Galeazzo Alessi; la Loggia di Braccio; la statua bronzea di papa Giulio III; il campanile; le cortine murarie ornamentali in pietra d’Assisi, i basamenti, la seduta e la scalinata in travertino; la Cappella in mattoni del Battistero; il Portale del Giubileo; le specchiature della Cappella dello Spirito Santo; le bifore e le trifore, le vetrate e il rosone.”Uno dei punti cardine della nostra strategia di sostenibilità (ESG) è l’attenzione alle comunità – ha affermato Stefano Goberti – Questo progetto racchiude in sé tutti gli elementi essenziali di tale approccio: abbiamo investito su partnership di valore coinvolgendo tutte le professionalità necessarie per poter restituire alla comunità perugina un simbolo di profondo rilievo storico e religioso. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla valorizzazione del nostro patrimonio nazionale mettendo al servizio della comunità le best practice maturate in ambito di riqualificazione degli edifici anche attraverso le importanti misure previste dal governo”.”Mi è sempre piaciuto pensare che conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi, e gettiamo le fondamenta del nostro futuro – ha commentato Brunello Cucinelli – Oggi si inaugura il restauro di un monumento celebre, simbolo non soltanto religioso per i perugini e per l’Italia tutta. Ho imparato dalla mia famiglia, e dalla campagna, che ogni buona azione è come un seme che non manca mai di dare buoni frutti. Per questo auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata, poiché, come dicevano i miei stimati greci, se terrai in ordine e ben conservato l’ingresso della tua casa, anche la tua città sarà sempre ben conservata”. LEGGI TUTTO

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    Tesco vede cambiamento comportamento clienti per inflazione

    (Teleborsa) – Tesco, la più grande catena di supermercati della Gran Bretagna, ha confermato la guidance per l’esercizio in corso, nonostante vendite sottostanti in calo nel trimestre al 28 maggio 2022. Le vendite underlying nel Regno Unito sono diminuite dell’1,5% nel periodo a 9.879 milioni di sterline nel periodo, quelle in Irlanda del 2,4% a 612 milioni di sterline, mentre quelle della controllata Booker (grossista di servizi di ristorazione) sono aumentate del 19,4% a 2.105 milioni di sterline.”Sebbene sia difficile separarle dall’impatto significativo del superamento dei lockdown dello scorso anno, stiamo vedendo alcune prime indicazioni di un cambiamento del comportamento dei clienti a causa del contesto inflazionistico – ha commentato il CEO Ken Murphy – I clienti stanno affrontando aumenti senza precedenti del costo della vita ed è quindi ancora più importante collaborare con i nostri partner fornitori per mitigare il più possibile l’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    Glencore, volatilità mercati materie prime spinge i profitti

    (Teleborsa) – Glencore, società anglo-svizzera e una delle più grandi al mondo nel settore minerario, prevede che l’EBIT semestrale rettificato del segmento Marketing superi i 3,2 miliardi di dollari, pari all’estremità più alta dell’intervallo di previsione annuale dell’EBIT rettificato a lungo termine, di 2,2-3,2 miliardi di dollari). L’impennata dei prezzi delle materie prime, in mezzo alle interruzioni dell’offerta, hanno portato a grandi incassi per la società, che ha aggiunto di prevedere “condizioni di mercato più normali nella seconda metà dell’anno”.”In questo contesto di rischio elevato e impegnativo, la performance finanziaria del nostro segmento Marketing ha continuato a essere supportata da periodi di volatilità del mercato da acuti a estremi, interruzione dell’offerta e condizioni fisiche ristrette del mercato, in particolare in relazione ai mercati energetici globali”, si legge nell’analisi. LEGGI TUTTO

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    FUM, TP ICAP Midcap conferma Buy e apprezza crescita all'estero

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il giudizio Buy sul titolo Franchi Umberto Marmi, azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, riducendo leggermente il target price a 11,4 euro per azione (da 12,3 euro). Nel complesso, “i recenti sviluppi confermano ulteriormente il nostro sentiment positivo sulla storia di crescita del gruppo, riprendendo le tendenze di crescita pre-pandemia”, scrivono gli analisti.Il broker ha alzato le stime sui costi in quanto Franchi Umberto Marmi sta valutando un translisting su Euronext Milan, un’opportunità che garantirà maggiore autorevolezza sui mercati e prestigio al marchio, consentendo così lo sviluppo di ulteriori progetti attualmente in cantiere. Le stime sono state modificate per “tenere conto dei costi di consulenza aggiuntivi associati a questo tipo di operazioni e degli sforzi di internazionalizzazione di FUM”.TP ICAP Midcap pensa che, grazie a un mix di prodotti ottimizzato e alla crescente domanda sui mercati internazionali (Arabia Saudita e Cina ad esempio), la società toscana sarà in grado di generare una crescita dei ricavi del +11% nel 2022, per raggiungere 72 milioni di euro. In futuro, stimano che i ricavi del gruppo genereranno un CAGR del +7% nel periodo 2022 – 2026.Grazie a un rassicurante primo trimestre 2022, che ha raggiunto i livelli pre-pandemia, gli analisti prevedono che i ricavi del primo semestre 2022 supereranno facilmente i 40 milioni di euro, guidati dai piani di internazionalizzazione e dal modello di prezzo premium. In termini di redditività, prevedono che la società mantenga i suoi margini EBITDA annuali storici compresi tra il 38% e il 40%. LEGGI TUTTO