13 Settembre 2022

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    Racing Force, TP ICAP Midcap avvia copertura con Buy e TP a 6,1 euro

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha iniziato la copertura sul titolo Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan. Il giudizio è Buy, mentre il target price è stato fissato a 6,1 euro per azione (per un potenziale upside di oltre il 40%). Gli analisti prevedono un CAGR organico dei ricavi del 10,1% tra il 2021 e il 2025 (contro il 7,7% tra il 2024 e il 2019, ovvero prima dell’acquisizione di Bell Helmets e Zeronoise), trainata in particolare dalle sinergie commerciali tra OMP Racing e Bell Helmets.Viene stimato un CAGR EBITDA di circa il 15,5% tra il 2021 e il 2025, implicando un 23,1% a fine periodo. Dopo l’IPO a novembre 2021, il gruppo ha una situazione finanziaria sana con un debito netto di 3,2 milioni di euro al 31/12/2021 (IRFS 16 incluso). “Questa tendenza dovrebbe continuare nei prossimi anni grazie al miglioramento della redditività e alla conversione di cassa”, viene sottolineato.Tra i punti di forza della società vengono citati: due marchi iconici e un catalogo che copre tutti l’attrezzatura protettiva; partnership con i team e i piloti leader del settore; un mercato con elevate barriere all’ingresso; una delle forze di ricerca e sviluppo più avanzate del settore, soprattutto nel settore dei caschi e dell’elettronica.Le opportunità del settore sono: un rinnovato entusiasmo per gli sport motoristici; le sinergie commerciali tra OMP e Bell possono ancora essere sfruttate; consolidamento del resto del mercato (30-35%) che è ancora frammentato; know-how applicabile ad altri settori.Tra i punti deboli ci sono: dimensioni relativamente limitate del mercato storico (circa 250 milioni di euro); presenza ancora relativamente debole negli Stati Uniti; leggera stagionalità dell’attività di esternalizzazione di parte della produzione.Inoltre, i rischi dal mercato sono: consolidamento a vantaggio di altri attori del settore (in particolare Sparco e Simpson); fallimento dei progetti di diversificazione. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Coop Alleanza: dichiarazioni a Consob dopo superamento 25%

    (Teleborsa) – Coop Alleanza 3.0 ha superato la soglia del 25% dei diritti di voto in Unipol, compagnia assicurativa che fa parte del FTSE MIB. Ciò è dovuto alla maturazione del diritto alla maggiorazione del voto in relazione a 158.857.826 azioni di Unipol detenute dalla stessa Coop Alleanza, avvenuta in data 1° agosto 2022. Coop Alleanza, secondo quanto emerge dalle comunicazioni alla Consob, detiene direttamente e individualmente una partecipazione complessiva in Unipol pari al 22,246% del capitale sociale, equivalenti, ad esito della maggiorazione del voto, al 29,987% dei diritti di voto.Come già reso noto al mercato, 89.932.185 azioni Unipol detenute da Coop Alleanza – pari al 12,535% del capitale sociale – sono sindacate al patto parasociale. Il patto parasociale vincola il 30,053% del capitale sociale di Unipol, pari – ad esito della maggiorazione del diritto di voto – al 40,606% dei diritti di voto.Avendo superato la soglia del 25%, Coop Alleanza ha fatto una serie di dichiarazioni delle intenzioni all’autorità che supervisiona la Borsa. Nei sei mesi successivi alla dichiarazione, Coop Alleanza non intende acquisire azioni Unipol, né esercitare il controllo sull’emittente o una particolare influenza sulla gestione di quest’ultima. Inoltre, non intende proporre l’integrazione o la revoca degli organi amministrativi o di controllo di Unipol. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, SITA presenta la nuova piattaforma “launchpad” e apre le porte a nuovi partner

    (Teleborsa) – SITA, fornitore globale di tecnologia per il settore del trasporto aereo, ha annunciato il lancio di un programma di collaborazione volto a unire le forze con partner chiave per intraprendere un nuovo percorso di crescita. Attraverso Launchpad, la nuova piattaforma per i partner, SITA ha delineato quattro aree chiave in cui cerca di creare nuove collaborazioni: identità digitale, analisi avanzate e gestione dei dati, sicurezza negli aeroporti e fonti di energia alternative sostenibili. Ognuna di queste aree risponde alle attuali esigenze del trasporto aereo, dove SITA ha già compiuto notevoli passi avanti nell’innovazione e nello sviluppo di tecnologie. Negli ultimi due anni, le compagnie aeree e gli aeroporti hanno affrontato sfide significative e cambiamenti nel comportamento dei passeggeri, che hanno imposto al settore di adattare il proprio modo di operare. L’impennata dei prezzi del carburante e la volatilità della domanda sono aumentate notevolmente, mentre i passeggeri in viaggio chiedono la stessa esperienza digitale che hanno in ogni aspetto della loro vita quotidiana. Per soddisfare questa domanda, SITA sta accelerando gli investimenti in nuove soluzioni che offrono modalità di lavoro più intelligenti e che utilizzano le tecnologie già esistenti e quelle nuove. Allo stesso tempo, SITA sta cercando di collaborare con partner all’interno e all’esterno dell’industria del trasporto aereo per integrare le proprie competenze, promuovere l’innovazione o sperimentare nuove soluzioni sostenibili all’interno delle loro operazioni. David Lavorel, CEO di SITA, ha dichiarato: “Siamo impegnati a consentire la crescita dell’industria del trasporto aereo attraverso tecnologie e soluzioni intelligenti. Abbiamo analizzato attentamente il mercato e identificato le aree chiave in cui possiamo avere un impatto significativo e aiutare i nostri clienti a lavorare in modo più intelligente. Abbiamo un solido programma di investimenti e innovazione per sostenere queste aree che sono fondamentali per la crescita di SITA. Per accelerare questo programma, stiamo invitando nuovi partner che lavorano in queste quattro aree ad unirsi a noi, in modo da poter rimodellare insieme il settore del trasporto aereo.” LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative dopo prezzi consumo USA

    (Teleborsa) – Dopo una partenza positiva, arriva una pioggia di vendite sui principali mercati del Vecchio Continente, inclusa Piazza Affari. Le Borse europee ampliano i ribassi dopo il dato sull’inflazione USA di agosto, rallentata meno delle attese del mercato, che ha spinto in pesante rosso Wall Street.Sempre sul fronte macroeconomico, questa mattina l’indice Zew ha indicato che il morale degli investitori tedeschi è calato più di quanto ci si attendesse a settembre, con lo spettro di una possibile crisi energetica a funestare le prospettive economiche della più grande economia europea.Segno meno per l’Euro / Dollaro USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite (-1,02%). Vendite diffuse sull’oro, che continua la giornata a 1.702,4 dollari l’oncia. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,01%.Lo Spread migliora, toccando i +224 punti base, con un calo di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,98%.Tra gli indici di Eurolandia vendite su Francoforte, che registra un ribasso dell’1,11%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,81%, e sotto pressione Parigi, che accusa un calo dello 0,80%.Sessione negativa per Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,94%, interrompendo la serie di cinque rialzi consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 24.388 punti.In ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-1,16%); con analoga direzione, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-1,88%).Una giornata negativa per Piazza Affari, con tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa.Le peggiori performance si registrano su Prysmian, che ottiene -2,93%.Pesante Pirelli, che segna una discesa di ben -2,78 punti percentuali.Seduta negativa per STMicroelectronics, che scende del 2,38%.Sensibili perdite per Interpump, in calo del 2,29%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, ERG (+2,43%), Caltagirone SpA (+1,83%), Maire Tecnimont (+1,74%) e Datalogic (+1,33%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Sanlorenzo, che prosegue le contrattazioni a -6,19%.In apnea El.En, che arretra del 5,23%.Tonfo di Saras, che mostra una caduta del 5,00%.Lettera su Danieli, che registra un importante calo del 4,35%. LEGGI TUTTO

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    B&C Speakers, Mediobanca migliora target price e giudizio

    (Teleborsa) – Mediobanca ha incrementato a 15,7 euro per azione (da 14,5 euro) il target price di B&C Speakers, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale. Il giudizio è stato migliorato a Outperform da Neutral. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati per il primo semestre del 2022, che si è chiuso con ricavi pari a 37,39 milioni di euro (in crescita del 91%) e un utile pari a 4,38 milioni di euro (anch’esso in significativo in aumento rispetto agli 1,99 milioni di euro del primo semestre del 2021).Il management prevede che i ricavi dell’esercizio 2022 raggiungeranno a un livello mai raggiunto prima dal gruppo, anticipando un trend del secondo semestre che dovrebbe sovra-performare la performance raggiunta nei primi sei mesi dell’anno, con la leva operativa a sostegno dell’espansione dei margini nonostante l’inflazione dei costi.”L’andamento della domanda sottostante rimane estremamente solido e dovrebbe fornire una visibilità superiore alla media sulle prospettive di crescita futura – sottolineano gli analisti – Dopo l’interruzione della pandemia, il settore dell’intrattenimento dal vivo sta vivendo una fiorente ripresa, con la domanda repressa di eventi dal vivo che spinge l’attività a livelli record anche in mezzo alla crescente pressione inflazionistica”.Mediobanca ha quindi migliorato le proprie stime. Per il 2022, prevede che i ricavi aumenteranno del 68% anno su anno, raggiungendo 76 milioni di euro, ovvero il 30% al di sopra del livello del 2019, con il margine EBITDA che raggiungerà il 22,7% (dal precedente 20,5%), supportato da volumi e prezzi che più che compensano l’inflazione dei costi. Andando avanti, prevede che i ricavi cresceranno a un tasso “high-single digit” nel 2023, riflettendo la ricca pipeline, prima di moderarsi a “low-single digit ” nel 2024, con la leva operativa che guida il margine EBITDA al 23,2% nel 2024.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    TPL, Sindacati: 16 settembre sciopero nazionale mezzi pubblici

    (Teleborsa) – “Sciopero nazionale di 8 ore venerdì 16 settembre nel trasporto pubblico locale”. Lo hanno proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro “in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi”.”Scioperiamo – spiegano le organizzazioni sindacali – di fronte a una situazione intollerabile su cui bisogna intervenire subito. A tutt’oggi non si è registrato alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro e neanche da parte del legislatore con specifici provvedimenti indirizzati a prevenire e scoraggiare le aggressioni al personale dei mezzi pubblici.Servono provvedimenti immediati – chiedono infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro – “in assenza dei quali continueremo con forza a rivendicare la tutela di lavoratori e lavoratrici del trasporto pubblico locale”. LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione agosto a +8,3%: sopra le attese

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione USA ad agosto 2022, non continuando a mostrare quella moderazione in cui analisti e consumatori speravano. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,1% su base mensile, contro il -0,1% del consensus e dopo il +0% del mese precedente. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata dell’8,3%, inferiore al +8,5% del mese precedente ma superiore al +8,1% atteso dal mercato. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, rispetto allo 0,3% del mese precedente e al +0,3% atteso. Il dato tendenziale attesta un aumento del 6,3%, superiore al +5,9% del mese precedente e al di sopra delle aspettative (+6,1%).L’aumento degli indici dell’immobiliare, del cibo e delle cure mediche è stato il maggiore tra i molti contributori all’aumento mensile dell’inflazione. Questi aumenti sono stati per lo più compensati da un calo del 10,6% dell’indice della benzina. L’indice del cibo ha continuato a salire, aumentando dello 0,8% nel mese, mentre l’indice del cibo in casa è aumentato dello 0,7%. L’indice energetico è sceso del 5% nel corso del mese a causa del calo dell’indice della benzina, ma gli indici dell’elettricità e del gas naturale sono aumentati.L’indice energetico è aumentato del 23,8% per i 12 mesi terminati ad agosto, un aumento minore rispetto all’aumento del 32,9% per il periodo terminato a luglio. L’indice alimentare è aumentato dell’11,4% nell’ultimo anno, il più grande aumento in 12 mesi dal periodo terminato a maggio 1979.(Foto: Photo by Markus Winkler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Auto, Giorgetti: neutralità tecnologica il giusto approccio, in Europa ottenuti piccoli risultati

    (Teleborsa) – “Noi abbiamo fatto una trattativa, abbiamo ottenuto dei piccoli risultati. Il giusto approccio è la neutralità tecnologica: non c’è soltanto l’elettrico, ma anche altre forme per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale”. Lo ha ribadito il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento dedicato all’automotive a Milano, parlando con i cronisti che gli chiedevano dello stop alle auto benzina e diesel dal 2035 e ai risultati ottenuti sul dossier automotive con l’Unione europea. “Confermo la posizione che abbiamo assunto anche in Europa, cercando di fare un ragionamento che va oltre l’ambizione di fare una transizione green ma che tenga anche conto di di missioni strategiche. Ad esempio da dove arrivano le componenti che vengono usate nell’auto elettrica, per non ritrovarci esattamente domani nella stessa situazione con la Cina come ci troviamo oggi con la Russia. E tenendo conto la realtà della nostra manifattura, del nostro sistema economico e dei tanti lavoratori impiegati in questo settore”, ha aggiunto il ministro.Giorgetti ha poi sottolineato che le misure a sostegno delle imprese dell’automotive del governo italiano entreranno “in pieno dispiegamento a partire dall’anno prossimo” nel 2023. “Abbiamo approvato come ministero dello Sviluppo economico un decreto concertato con altri ministeri e la Presidenza del Consiglio. Mentre le misure sulla domanda sono già state effettive quest’anno, quelle sull’offerta implicano un processo di ristrutturazione del settore e quindi entrerà in pieno dispiegamento a partire dall’anno prossimo”, ha spiegato.Il ministro ha risposto anche ad alcune domande dei cronisti sul price cap per il gas: “ci sono dei Paesi che usano il loro diritto di veto: mi sembra che tutto l’Occidente abbia preso una posizione nei confronti della Russia”. Per Giorgetti l’Europa dovrebbe trovare “risposte comuni” come ha fatto durante la pandemia con il PNRR e con la politica comune di acquisto vaccini. “L’Unione europea – ha aggiunto Giorgetti – dovrebbe muoversi anche in altre direzioni, esattamente quelle direzioni richieste dal governo italiano da mesi e sulle quali si fa fatica a trovare una posizione comune. In una situazione di tipo eccezionale come questa, ho usato il termine di guerra commerciale e lo ribadisco, l’Europa deve trovarla come ai tempi della pandemia”. LEGGI TUTTO