8 Novembre 2022

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    DuPont, utili trimestrali in calo. Nuovo buyback

    (Teleborsa) – DuPont, colosso statunitense attivo nel settore chimico, ha registrato vendite nette pari a 3,3 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, in aumento del 4% (le vendite organiche sono aumentate dell’11%). L’utile netto della società è sceso a 376 milioni di dollari, o 73 centesimi per azione, da 404 milioni di dollari, o 75 centesimi per azione, un anno prima.”Nonostante un contesto macroeconomico perdurante e difficile, caratterizzato da una sostanziale inflazione dei costi, abbiamo ottenuto una performance finanziaria superiore alle attese su top e bottom linea attraverso un’esecuzione operativa disciplinata, comprese le necessarie azioni mirate di determinazione dei prezzi”, ha affermato il CEO Ed Breen.”La chiusura della cessione di M&M a Celanese la scorsa settimana è stato un evento fondamentale per DuPont, che ha portato avanti la nostra strategia di concentrare il portafoglio in attività più stabili, a crescita più elevata e con margini più elevati – ha continuato – Con la vendita di M&M ora completata, stiamo restituendo un sostanziale eccesso di capitale agli azionisti, rafforzando anche ulteriormente il nostro bilancio per mantenere la flessibilità finanziaria”.Il consiglio di amministrazione ha infatti approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni da 5 miliardi di dollari (con previsto programma di riacquisto accelerato di azioni da 3,25 miliardi di dollari che sarà eseguito presto) e annunciato l’intenzione di ritirare 2,5 miliardi di dollari di Senior Notes con scadenza a novembre 2023.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Lyft, guidance sui ricavi inferiore alle attese. Si allarga la perdita

    (Teleborsa) – Lyft, concorrente di Uber nel settore ride sharing, ha registrato un fatturato del terzo trimestre 2022 di 1.053,8 milioni di dollari, in aumento del 22% su base annua e del 6% trimestre su trimestre. La perdita netta è stata di 422,2 milioni di dollari, rispetto a una perdita netta di 99,7 milioni nello stesso periodo del 2021 e una perdita netta di 377,2 milioni nel secondo trimestre del 2022. L’utile netto rettificato è stato di 36,7 milioni di dollari, rispetto a un utile netto rettificato di 17,8 milioni nel terzo trimestre del 2021 e un utile netto rettificato di 46,4 milioni nel secondo trimestre del 2022.I rider attivi di Lyft sono aumentati del 7,2% a 20,3 milioni nel terzo trimestre, la più piccola crescita trimestrale registrata finora quest’anno, e hanno mancato la stima di 21,3 milioni, secondo dati FactSet.Per il quarto trimestre, Lyft prevede: entrate comprese tra 1,145 miliardi e 1,165 miliardi di dollari (mentre gli analisti si aspettava un’indicazione per 1,17 miliardi di dollari, secondo dati Refinitiv); crescita dei ricavi compresa tra il 9-11% trimestre su trimestre e il 18-20% anno su anno; EBITDA rettificato tra 80 milioni e 100 milioni di dollari (rispetto alla previsione degli analisti di 84,5 milioni di dollari), con un margine dal 7% al 9%.(Foto: Photo by Paul Hanaoka on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Banche, Enria: aumento tassi positivo ma differenze significative tra singoli istituti

    (Teleborsa) – “Mentre è innegabile che l’uscita dalla politica dei tassi di interesse negativi e la normalizzazione del contesto dei tassi di interesse sono una buona notizia per la redditività delle banche, è importante che le banche prestino la dovuta attenzione alla misurazione, al monitoraggio e alla gestione attiva del rischio di tasso di interesse”. Lo ha detto Andrea Enria, presidente del consiglio di vigilanza della BCE, nel corso di un intervento a una conferenza sulla supervisione bancaria.Secondo l’economista italiano, in primo luogo le banche non dovrebbero ignorare l’impatto che i tassi in aumento hanno tipicamente sul valore attuale del loro patrimonio netto; in secondo luogo, le banche dovrebbero adottare pratiche di modellizzazione di asset and liability management solide e prudenti se vogliono cogliere correttamente i cambiamenti nelle preferenze e nei comportamenti dei consumatori che si verificano quando cambiano i regimi dei tassi di interesse; in terzo luogo, il rischio di credit spread dovrebbe essere adeguatamente misurato e gestito, anche per i titoli di debito sovrano e altri strumenti contabilizzati al costo ammortizzato.”Se si considera inoltre che la variazione del contesto dei tassi di interesse è stata più rapida del previsto e si sta verificando in un contesto di accresciuta volatilità dei mercati finanziari e di deterioramento delle prospettive macroeconomiche, non si può escludere una modifica all’aspettativa di un effetto positivo dell’aumento dei tassi sulle banche europee”, ha sottolineato Enria.Nello scenario di base di un rallentamento della crescita economica, uno spostamento di 200 punti base nella curva dei rendimenti avrebbe probabilmente “un impatto positivo complessivo sulla redditività delle banche su un orizzonte di tre anni e un impatto negativo marginale sulla loro adeguatezza patrimoniale”, ha spiegato il numero uno della Vigilanza BCE. L’analisi di Francoforte mostra che “i profitti aumenterebbero perché l’aumento del margine di interesse compenserebbe ampiamente le perdite da rivalutazione e l’aumento ritardato del costo del rischio. Anche il reddito netto da negoziazione darebbe un contributo positivo ai profitti, a causa dell’aumento dei volumi di negoziazione”.Inoltre, mentre il messaggio complessivamente è positivo, “ci potrebbero essere differenze significative nel modo in cui un aumento significativo dei tassi di interesse incide sui bilanci delle singole banche”. “La svalutazione del capitale sarebbe maggiore per alcuni modelli di business, come gli istituti di credito al consumo e le banche di promozione e sviluppo”, ha affermato Enria. LEGGI TUTTO

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    Webuild acquista Clough per rafforzare presenza in Australia

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha raggiunto un’intesa per l’acquisto dell’intero capitale sociale della società australiana Clough, tra le principali aziende del paese nel settore con circa 2.500 dipendenti. L’azienda fornisce soluzioni innovative e sostenibili nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti e infrastrutture a servizio dei settori energy, materie prime ed infrastrutture.L’intenzione di Webuild è di trasformarla nella piattaforma del gruppo in Australia, mercato strategico per la crescita con investimenti in infrastrutture stimati per oltre 300 miliardi di euro nel periodo 2022-2025. Il gruppo italiano crede di poter beneficiare di economie di scala e di significative sinergie attraverso la valorizzazione delle risorse centrali di Clough, oltre che espandere e diversificare le proprie attività in termini di segmenti operativi.Al 30 giugno 2022, Clough riporta un backlog ordini di circa 2,1 miliardi di euro, a cui si aggiungono circa 2,7 miliardi di euro di progetti per i quali la società è risultata migliore offerente (entrambi principalmente concentrati in Australia e Nord America). Il volume dei ricavi annui per l’esercizio 2022 è pari a circa 1 miliardo di euro. Inoltre, la società ha chiuso l’esercizio 2022 priva di debiti finanziari.L’intesa è condizionata, tra le altre cose, all’esito positivo delle attività di due diligence, all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni all’acquisizione da parte delle autorità competenti, alla conferma da parte dei principali clienti di Clough della continuità dei contratti post acquisizione e all’approvazione dell’operazione da parte dell’assemblea dei soci di Murray & Roberts Holding Limited (la controllante di Clough).Nel contesto dell’operazione, Webuild si è impegnata ad erogare a Clough, tra signing e closing, un finanziamento sino a 30 milioni di dollari australiani (pari a circa 20 milioni di euro), a condizione che Clough presti adeguate garanzie reali per il rimborso in caso di mancato perfezionamento dell’operazione. LEGGI TUTTO